domenica 31 marzo 2013

INDIZI DELL'ESSERE



CLAMOROSO!!! BANCHE NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI EQUITALIA!


Equitalia fu creata da Bersani, quello stesso Bersani che abbiamo rischiato (e forse ancora rischiamo) di avere a capo del Governo! 

Equitalia commette delitti contro l'umanità ma sui media va in scena la commedia del "salvare l'Italia" e del "fare presto per il bene del paese" con la complicità (politici venduti a parte) di pennivendoli, mezzibusti con la faccia da schiaffi, finti esperti e finti paladini del popolo (e che tristezza vedere che tra i venduti ci sono tante donne...)

"Adda' passa' a nuttata", diceva De Filippo. 

Passerà, qualcosa sta cambiando, finalmente. 

Elia Menta



M5S E LA SOVRANITA' MONETARIA


Ribadisco che la MMT di cui Paolo Barnard è promotore presenta diverse "incongruenze" e pertanto non può rappresentare una valida alternativa alla SOVRANITA' MONETARIA. 
Tra l'altro Barnard non ha mai risposto alle tante domande che (anche da me) gli sono state poste.

Elia Menta


giovedì 28 marzo 2013

(EU)CARESTIA




UE e BCE impongono una carestia monetaria che manda in rovina i paesi deboli, e la giustificano con false teorie
L'Italia e altri paesi soffrono sì di inefficienza e corruzione, ma soprattutto di carenza di liquidità, per pagare i debiti esistenti e per fare investimenti. Non c'è abbastanza denaro per pagare i debiti, quindi i debiti vanno in default, le banche stringono i cordoni, la liquidità si restringe ancora di più, la domanda interna cade, la recessione accelera, i capitali fuggono all'estero a vantaggio dei paesi forti come la Germania, e la situazione degli altri paesi precipita a vite.
UE e BCE negano la liquidità necessaria ad andare avanti, affermando che creare e immettere nuovo denaro produrrebbe inflazione.
Ciò è falso e contraddittorio.
Innanzitutto, va chiarito che il denaro che usiamo oggi – consistente al 92% in credito bancario e all'8% in cartamoneta stampata dalle banche centrali – non ha valore intrinseco, ma legale, e non ha costi né limiti oggettivi di produzione (infatti le banche centrali lo creano in grandi quantità senza garantirlo con oro né coprirlo con ricchezza reale da esse generata o posseduta), quindi non vi è ragione di non crearne quanto serve all'economia reale.
In secondo luogo, le banche centrali ne creano moltissimo (migliaia di miliardi), ma lo danno alle banche commerciali per attività finanziarie, speculative, che non vanno a sostenere l'economia reale, ma a destabilizzare la società e a frodare i risparmiatori e i futuri pensionati.
In terzo luogo, è falso che l'immissione di denaro nuovo scateni inflazione: non la scatena se va a pagare debiti esistenti per prestazioni reali (ad es., i 70 o 90 miliardi di debiti della pubblica amministrazione verso imprese private) o a far produrre più beni e servizi reali, perché questi beni e servizi reali prodotti in più vanno a bilanciare la moneta creata in più, quindi sia ha più offerta di beni e servizi e più offerta di moneta, in parallelo.
In quarto luogo, è demenziale difendere il potere d'acquisto della moneta con metodi che abbattono l'importo dei redditi e che fanno anzi venir meno redditi – ossia che le autorità monetarie mantengano invariato il potere d'acquisto astratto dell'Euro, se per far ciò adoperano misure recessive che mi fanno perdere il posto di lavoro, o mi fanno ridurre lo stipendio nominale.
In quinto luogo, la policy delle autorità monetarie europee, di fatto, non ha difeso il potere d'acquisto astratto dell'Euro, ma lo ha ridotto notevolmente.

L'Eurozona è una grande arena darwinistica dove i più forti sopravvivono; i partiti politici italiani sono complici o conniventi
In sostanza, il potere monetario europeo gestisce l'Eurozona come una grande arena darwinistica, dove si combatte per la vita e per la morte: lascia in essa una quantità di moneta insufficiente, cioè che non basta ai bisogni di tutti, in modo che i paesi membri competano, sbranandosi l'un l'altro, per sottrarsela a vicenda; i più forti, come la Germania, riescono ad attrarre le disponibilità monetarie dei più deboli, e i più deboli soccombono, cioè vengono sottomessi e sottoposti a take-over e impoverimento dai più forti (cioè i loro assets strategici vengono comperati a basso prezzo). In più, tutti io paesi dell'Eurozona sono in competizione coi mercati speculativi finanziari, che tendono a sottrarre loro liquidità attraendola con maggiori rendimenti (sicché le banche stanno togliendo denaro dall'economia reale, pubblica e privata, per giocarla nella bisca finanziaria). Quindi l'Eurozona è come un Colosseo in cui, sotto gli occhi degli odierni Cesari, i gladiatori combattono tra di loro, e in aggiunta agli esseri umani ogni tanto si organizzano irruzioni di leoni affamati che attaccano questo o quel gladiatore. I Cesari acclamano ora la libertà di mercato,, ora l’economia sociale di mercato, sempre l’europeismo.

I partiti italiani, con poche eccezioni, hanno collaborato a questo spietato piano darwinista.
Se non si tolgono di mezzo quelle forze politiche collaborazioniste e se non si denuncia questo piano, se non si mette in discussione la permanenza sotto la BCE e l'Unione Europea nell'arena darwinistica dell'Eurozona, allora non si fa nulla di serio, nulla di idoneo a salvare il Paese da una fine praticamente già decisa e – credo – inevitabile, salvi interventi esterni.

Marco Della Luna


RUSSELL BALYLOCK LANCIA L'ALLARME SULLE SCIE CHIMICHE



Le scie chimiche che spesso si vedono rigare i nostri cieli, sono diventate, ormai da molti anni, oggetto di studi scientifici per individuarne le potenzialità dannose. C’è chi, di contro, cerca di insabbiare scoperte o affermazioni scomode che porterebbero ad allarmare le popolazioni di tutto il mondo. Fenomeno senza controllo, almeno apparente, è presente nei cieli di ogni Nazione (recentemente una raccolta firma a Torino, così come molte le interrogazioni parlamentari nel nostro Paese). A sollevare, nuovamente, la questione, una voce autorevole del panorama scientifico americano.
Il Professor Russell L. Blaylock, medico chirurgo e docente presso il Dipartimento di Biologia del Belhaven College, ha divulgato, circa un anno fa, sul sito dell’ente no profit National Health Federation, di cui è membro, un articolo dai toni allarmanti. Conosciuto a livello internazionale per le sue numerose battaglie, tra cui quella contro gli OGM, è membro di diverse associazioni mediche e componente del consiglio editoriale del Journal of American Physicians and Surgeons e la sua opinione risulta essere qualificata e competente.
Dopo un iniziale scetticismo, il dottor Blaylock ha sentito l’esigenza di pubblicare una lettera in cui manifestare le proprie preoccupazioni, rivolgendo un appello ai Politici. Ad essi chiede di porre rimedio ad una situazione che, se non fermata in tempo, potrebbe risultare irreversibile. Il punto di non ritorno potrebbe essere rappresentato dalla massiccia presenza nelle falde acquifere, nel terreno e nella vegetazione, di sostanza nocive come l’alluminio. Studi hanno dimostrato che le scie incriminate, sono costituite proprio da particelle di questo composto presenti in misura nanometrica. Le infinitesimali proporzioni di questo minerale, lo renderebbero maggiormente assorbibile.

Esso può essere introdotto, con più facilità, nel sistema neuronale di ogni individuo tramite le vie respiratorie, diffondendosi attraverso il sangue e i vasi olfattivi. L’estrema esposizione, dovuta alla distribuzione, volontaria o meno, di particelle di alluminio, sta contribuendo, secondo il neurochirurgo americano, a un incremento di malattie neurodegenerative del cervello. Alzhaimer, Parkinson e S.L.A. sono le più diffuse. Ad essere colpiti soprattutto gli anziani ma anche adulti e bambini non ne sono immuni. Nei più piccoli, categoria fortemente a rischio, l’assorbimento di questa sostanza, comporterebbe gravi disturbi nello sviluppo neurologico, compromettendone la crescita.
Le nanoparticelle sono da considerarsi maggiormente reattive e per questo motivo causano infiammazioni più intense e persistenti nei diversi tessuti colpiti, non solo cerebrali e midollari, ma anche gastro-intestinali e polmonari. In quest’ultimo caso si avrà un aumento delle malattie respiratorie e asmatiche. Inutile sottolineare come il quadro profilato dalle parole di Blaylock non risulta essere incoraggiante.

Giuseppe Genova

FONTE:ww.befan.it/usa-lesperto-americano-russell-blaylock-lancia-lallarme-sulle-scie-chimiche/


"VEDI QUELLO CHE TI VOGLIONO FAR VEDERE E CAPISCI QUELLO CHE TI VOGLIONO FAR CAPIRE"


Avv. Marco Della Luna

I n t e r v e n t o  i n t e g r a l e  s u
http://www.youtube.com/watch?v=0IYXdJ01NR0


GRILLO IL PIFFERAIO



Il pifferaio di Hamelin è una fiaba tradizionale tedesca, trascritta, fra gli altri, dai  fratelli Grimm. La fiaba narra di un uomo che promette di disinfestare la città dai ratti con un piffero. La popolazione gli da fiducia, e lui suonando un piffero e ipnotizza tutti i ratti convogliandoli in un fiume dove muoiono annegati. Ma dopo aver disinfestato la città, il pifferaio continua a suonare il suo strumento, attirando però questa volta tutti gli abitanti della città e convogliandoli verso il fiume, dove annegheranno anche loro.

Adesso vi domanderete, ma che centra con Grillo? L’analogia calza a pennello, purtroppo, e vi spiego perché. Il successo di Grillo-Casaleggio è stato programmato da molto tempo, con pericolosa astuzia. Gli italiani sono da tempo sfiduciati verso tutta la classe politica, mentre nello stesso tempo soverchiati da incomprensibili sacrifici, così la classe politica è diventata “la casta” cioè il principale nemico. Levando di mezzo tutti i politici sarebbe stato tutto risolto, non tenendo conto che questi sono burattini in mano ad alti poteri anche occulti, i camerieri dei banchieri.

Ma la ribellione contro “la casta” non è stato un concetto nuovo, non è stato un risveglio spontaneo del popolo sul momento. La ribellione contro la “casta” è stata fomentata ad arte,  riesumando un vecchio libro del 2007 di 288 pagine edito dalla Rizzoli, intitolato “La Casta” firmato da Sergio Rizzo e Antonio Stella. Niente di nuovo. Ma perché si è riesumato questo libro del 2007? Perché il malcontento cresceva, era reale, e per renderlo innocuo andava incanalato e manipolato. Perché convogliare il malcontento facendo credere che l’unico nemico da abbattere era la classe politica, significava distogliere l’attenzione dai reali problemi, come se bastasse cacciare gli attuali politici dal Parlamento per risolvere i problemi.

Significava non parlare di Signoraggio, di scie chimiche, Sovranità Monetaria. Concentrare l’attenzione sugli introiti dei politici di turno, mentre agli italiani veniva chiesto tutto, significava eliminare la possibilità che si capisse che il Debito pubblico non esiste, che è una truffa!

Se non era così strumentale convogliare il malcontento verso la “casta” non se ne parlava così ampliamente in tv, non girava (dicendo che era stato censurato) lo sketch di Enrico Brignano entusiasmando l’emotività popolare.
La vera arma del sistema è convogliare il dissenso e manipolarlo, facendo leva sull’emozione più che sulla razionalità. Avere il potere del dissenso si traduce in un assenso. Preparato il terreno, è apparso sulla scena politica Grillo con il suo piffero magico.

Prometteva come ha promesso il personaggio della favola, di disinfestare l’Italia dalla “casta”,  attirando più gente possibile, molta in buona fede, abbagliata dalle promesse senza senso.

Grillo con i suoi “Tsunami Tour” come il pifferaio magico ha riunito sempre più gente al suono delle sue parole, senza programmi alternativi, con demagogiche promesse, diventando il Guro indiscusso. Ha tirato fuori il  termine “reddito di cittadinanza” esulando dal contesto che aveva scritto Auriti, e si è guardato bene dal parlare dell’emissione della moneta a debito, dunque promessa campata in aria. Niente a che fare con Sovranità monetaria. Ha proposto un referendum sull’euro, niente di più fuorviante, come se il problema fosse il nome della moneta, non da chi è coniata ed emessa a debito. Nulla a che fare con la Sovranità Monetaria.
Di Geoingegneria, scie chimiche, neanche a parlarne, non c’è tempo. E con questo risultato elettorale il piffero magico di Grillo dove convoglierà gli Italiani? A mio avviso al baratro. La situazione dello stato attuale delle cose porta ad una governabilità impossibile, non si sa ancora chi andrà a parlare con Napolitano, probabilmente Grillo o Casaleggio si dice, ma sono stai eletti? No, alla faccia della democrazia!

All’interno del movimento gli stessi grillini non sanno i nominativi degli eletti, tutti fermi aspettando le direttive, una completa apparente anarchia gestita da Grillo e Casaleggio, ma sono stati eletti? No, alla faccia della trasparenza!
Azzerati i partiti cosa rimane? Non una alternativa, ma un pericoloso vuoto. Ha vinto la rabbia, ma non la consapevolezza, rabbia sapientemente alimentata dai primi VaffanculoDay, e trascinare la gente su questa onda è facile, basta avere un piffero magico emettendo suoni piacevoli e gradevoli.

Il reale scopo di Grillo-Casaleggio è traghettarci verso il Nuovo Ordine Mondiale, spero di cuore che i grillini se ne rendano conto.

Wilma Criscuoli


HANNO DISTRUTTO


“Hanno distrutto il tuo amore 
e ti hanno dato una logica priva di vita.

Hanno distrutto la tua intelligenza 
e l’hanno sostituita con l‘intelletto.

Hanno distrutto la tua vita, la tua vitalità 
e ti hanno imposto un modello di vita impantanato, 
un programma di vita.

Hanno distrutto tutta la tua celebrazione 
e ti hanno trasformato in un bene di mercato”

Georges I. Gurdjieff



mercoledì 27 marzo 2013

NON SI FUGGE, SI LOTTA!




IN EUROPA STA NASCENDO UNA DITTATURA. FUGGITE, SCIOCCHI!

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L'Europa è una dittatura, bisogna uscirne il prima possibile. Senza chiedersi cosa sarà della bolletta della luce o della rata del mutuo, perché non ci lasceranno né luce né casa. Siamo in mano a dei pazzi furiosi.Trovo questo bel post sul blog di Alberto Bagnai, ad opera di Alex, che così riflette:
L'unica cosa amaramente buona di questa crisi è che ho capito come nascono le dittature, che SI, è proprio vero, più che da una violenza dei padroni derivano dalla tentazione dei servi, dall'ignoranza dalla mediocrità e dall'ignavia della gente (...); e a cosa dovrebbe servire la cultura umanistica: ad insegnarti con chi hai a che fare affinché tu possa fare/ripetere meno errori possibili. Infatti è per questo che l'hanno piano piano distrutta.
Evidentemente stiamo riflettendo un po' tutti sulla stessa cosa: sta nascendo una dittatura, in Europa? A volte, mentre sento le notizie, ho dei flash di voci future "Ma noi non sapevamo, ma noi non volevamo!", chissà se è la sindrome di Cassandra, o soltanto memorie di un passato ancora recente.
Lo stesso concetto di dittatura non è antico: nessuno si sognava di chiamare "dittatori" il re Sole, il Papa o l'imperatore di turno. E' un concetto nuovo.

Fatto sta che l'abbiamo introiettato molto bene, al punto che vediamo dittatori dovunque, persino in leader democraticamente eletti (vedi Chavez o Ahmadinejad) o addirittura in comici col blog. Ma quando si tratta di noi, ehh: la dittatura è l'elefante nella stanza. Nessuno riesce ad accorgersene.

Forse perché si tratta di una declinazione di dittatura finora inedita. Nell'immaginario, il dittatore ha una faccia cattiva, impone le sue idee al popolo con gli eserciti, e sbatte i dissidenti in gabbia o alle torture. Ora sembra che non ce ne sia più alcun bisogno: il dittatore non ha un nome e cognome, anzi si nasconde in una massa amorfa di oscuri burocrati. L'esercito di cui si serve? Stampa, media e politici compiacenti o corrotti. L'arma principale? La shock economy, eventi che terrorizzano i cittadini e li rendono consenzienti a qualsiasi nefasto provvedimento passi per indispensabile. I dissidenti? Nessun problema: li si lascia a sbraitare nel recinto di Internet, che danno vuoi che facciano. Una dittatura il cui scopo è l'impoverimento generalizzato e il controllo da esso derivante, non ha bisogno di sparare un colpo: stiamo consegnando tutto senza fiatare.
Qualcuno obietterà che non è vero, che tanti si stanno accorgendo di ciò che accade. Ah si? Beh io non credo. Come scrive ancora Bagnai nel suo libro, quando i partigiani andarono in montagna non si preoccuparono dell'inflazione, della perdita di potere d'acquisto, del mutuo in euro. Quando c'è da combattere si combatte, costi quel che costi. Noi non siamo ancora pronti. Siamo ancora come quelle famiglie ebree che nel '36 consegnavano l'oro, consegnavano i pianoforti, pensando che presto sarebbe finita e peggio di così non poteva andare. E invece, si è visto com'è andata. (Su questo passaggio non mi trovo d'accordo - Elia)

Noi stiamo consegnando oro e pianoforti per paura dei finti mostri che ci hanno dipinto, e alla fine perderemo tutto senza avere più nulla per cui combattere. Vogliamo davvero ridurci così?

L'Europa è una dittatura, bisogna uscirne il prima possibile. Senza chiedersi cosa sarà della bolletta della luce o della rata del mutuo, perché non ci lasceranno né luce né casa. Siamo in mano a dei pazzi furiosi e l'unica è svignarsela, le difficoltà successive le affronteremo poi, ci penseremo dopo come si sono detti i partigiani scalando la montagna. Ora il pensiero è uno, e uno solo, e questo dobbiamo chiedere con forza a chi ci rappresenta:



FONTE: terrarealtime.blogspot.it


I MONATTI DEL KALI YUGA




Uno dei motivi per cui il repellente vampiro (da urlo) si è posato sulla giugulare libica è perché essa contiene enormi quantità non solo di sangue-petrolio, ma anche di sangue-acqua(1)... sì, acqua d'ottima qualità, che grazie ai regali orwelliani lo sarà sempre meno. Ci troviamo in pienissimo Kali Yuga, e i Signori del caos(2) nella dissoluzione sono a casa loro(3). 

La conquista usuraia del mondo ne prevede anche l'impestamento(4), perché alla base c'è l'ubris totale, ovvero la pretesa di ri-creare, come unici rappresentanti in terra del mostro Yahweh, veri semidei infernali, un neo-mondo, una neo-natura (compreso il neo-cibo e la neo-acqua). Sembra allucinazione o fantascienza. Tra non molti anni sarà la "realtà". E' interessante notare che le tre bombe radioattive, sempre più micidiali, contemporanee (atomica, all'idrogeno e al neutrone) si devono tutte al "genio" ebraico(5). 
La vera contrapposizione, in fondo, è sempre quella classica: tra lo spirito politeista greco-romano (creatore e ordinatore e insieme capace di individuare e tenere a freno, combattere l'ubris umana) e quello monoteista-tribalrazziale giudaico (sfruttatore del lavoro altrui, plagiario, manipolatore, distruttore, ma al contempo volto al possesso e meta-creazione della morta gora). 

Nessun popolo più di quello d'Israele ha odiato e insieme depredato i lavoratori della terra, è stato il loro parassita-esattore. Sempre, dai primordi all'epoca attuale. In ciò è già tutto compreso. Roma, prima e più che per mano barbara, perì a causa del veleno ebraico... lo stesso cristianesimo pontificio, che le diede l'estrema unzione, altro non è che un ramo del medesimo albero letale. Fai entrare in casa Giuda, dietro qualunque maschera, e presto ti aggirerai tra le rovine... entra furtivo, frigna viscido, s'installa come un cancro... indi, al momento opportuno, ti avvelena, ti svena e ti risucchia. In cento anni riuscì a dissolvere e a deglutire un grande impero come quello degli zar. Suo nemico in generale è l'Homo sapiens sapiens e la stessa natura. 

L'età del caos - la nostra lo sarà sempre più... ora stiamo solo vivendo le prime avvisaglie - implica devastazioni planetarie che nel mondo globalizzato si propagheranno rimbalzando ogni dove... l'aerosol libico all'uranio è arrivato anche qui ... e così le radiazioni di Fukushima dappertutto(6)... come già fu per Chernobyl... 

Una volta che davvero scattasse l'assalto atomico all'Iran, si apriranno campi di speculazioni finanziarie e d'altro genere CHIMERICHE... e sopravviveranno gli esseri più mitridatizzati... i monatti si aggiravano indenni mentre la peste mieteva le sue vittime... non solo non morivano, ma la propagavano... VIVENDO di e sulla peste. I nemici dell'uomo e del mondo naturale sono esseri bacati, sinistri, spettrali, sozzi... anche in questo l'opposto dei divini greci e degli augusti romani, uomini retti, equilibrati e solari, e puliti - a cominciare dalla cura del corpo, tempio dell'anima.

 Joe Fallisi


NOTE
  








A PROPOSITO DI PECORE


Luuungo articolo per dire poche cose e dove prevale l'insulto e il disprezzo (mi riferisco all'articolo "Che razza triste le pecore").
Le pecore sono animali snaturati dal'uomo da millenni con le selezioni. Protette da ovili, recinti, pastori e cani hanno perso il loro istinto. E vero ché possono buttarsi nel burrone al seguito del montone, ciò ché testimonia una cieca fiducia nel capo e un senso del gregge ché a noi uomini manca crudelmente, come è anche vero ché dalle parti dove sono nato sono ancora utilizzate per stabilire il miglior posto per costruire una casa perché percepiscono le linee energetiche ché quadrettano il terreno amplificate o diminuite dalla geologia dei suoli, ciò ché l'uomo non sa fare. Infatti, dove le pecore passano la notte su un terreno recintato è il posto energeticamente migliore per costruire le case degli uomini. Poi, e soprattutto, le tosiamo alla fine del'inverno quando le temperature sono ancora basse, facendole soffrire del freddo per sferruzzarci maglie calde,senza dimenticarci ché le rubiamo la prole per mangiarla allora ché la lunghezza del nostro intestino fa senza dubbi di noi vegetariani che sopportano anche una dieta onnivora di tanto in tanto e ché il loro latte ci nutre di sottili e sani formaggi. Prendere la vita di un animale è un crimine ché macchia gravemente il karma del'uomo.Questo a difesa della pecora!

A difesa dell'uomo, mio simile dal minus habens al genio voglio portare a l'attenzione dell' autore di "Ché triste razza le pecore" ché spesso quando gli alunni sono ignoranti è colpa della mancanza di bravura dei professori. Da secoli, se non millenni i figli del'uomo sono stati mantenuti nel'ignoranza, pochi eletti privilegiati hanno avuto accesso all'educazione. L'istruzione pubblica, a ben pensarci, data da pochi secoli, e portava ad un livello di istruzione molto limitato nell'arco di pochi anni di studio spurgati furbamente di tutto ciò ché avrebbe permesso di emancipare l'uomo dai poteri delle élites conservatrici, anzi, è stato annebbiato da una morale giudeo-cristiana ché impone la chiesa come mediatore per giungere al divino, chiesa devoluta in realtà a un dio ché non nominerò ma che di sicuro non ha niente ché vedere con Dio, Coscienza Creatrice del'Esistenza.

D'altronde, da più di mezzo secolo i poteri occulti ché controllano l'umanità studiano scrupolosamente strategie impietose per rendere più ignoranti ancora i figli degli uomini. L'impostazione di una società civile dove l'accesso a un divertimento ad oltranza, il consumismo, il sesso eretto a sport, la negazione di valori morali,la competizione che divide, il facile accesso alle droghe ecc.., è largamente diffuso dai media, dal'onnipresente pubblicità, coperta da politici delegati e pagati dal popolo e ché invece di tutelarlo lo avvilisce con menzogne ignobili curando gli interessi di privilegiati conservatori e ché vendono le loro anime per una fetta del benessere prodotto quasi esclusivamente dalle "pecore"; l'impostazione dunque di una tale società non è assolutamente casuale.
Se aggiungiamo ché per potere nutrire la sua famiglia, il figlio del'uomo si sottopone per amore a lavori difficili in condizioni spesso umilianti ché gli consentano a malapena di curare i suoi non lasciandogli di sicuro tanto tempo per studiare e ché in tanti casi accorciano drasticamente la vita, allora saremo portati a considerare con meno disprezzo "l'ignoranza" del'uomo comune vero eroe di questa società.

Rendendo omaggio al mio nonno bergamasco, libero pensatore spogliato dai suoi beni dai fascisti e costretto all'immigrazione per essersi ribellato contro la camicia nera imposta al suo primogenito, morto a 60 anni di cancro generalizzato causato dai "lavori" svolti in Austria a pulire le tubature dei primi impianti nazisti votati alle ricerche nucleari tramite l'impiego dell'acqua lorda, fatto scoperto all'inizio dei anni novanta quando durante la rilevazione delle sue spoglie si è trovato una salma integra per quanto era radioattiva, al punto di farne uno soggetto di studio scientifico; rendendo omaggio a mio padre, distolto da studi liceali dove eccelleva per emigrare a suo turno in Svizzera per contribuire ad aiutare la famiglia rimasta a Bergamo, rendendo omaggio a tutti gli operai umili ché hanno costruito LORO il paese dove viviamo, dico BASTA agli insulti, al disprezzo, basta chiamare pecore, cerebrolesi, ignoranti o minus habens, come lo ha fatto uno famoso e bravissimo giornalista parlando di un mio commento su un articolo. Senza i cosi detti lavoratori ignoranti produttori veri dell'abbondanza nella quale nonostante tutti viviamo, senza il loro sacrificio non saremmo mai giunti al benessere
Ai privilegiati istruiti, certi con tanti sacrifici personali, tanti grazie al sacrificio dei loro genitori "ignoranti" ed altri grazie alla loro appartenenza a una classe media, ribalto la critica. Non siamo noi responsabili di portare avanti la consapevolezza del turbido mondo nel quale viviamo, con umiltà, dando la mano ai più deboli, i meno istruiti, in modo di farci passare il traguardo tutti insieme. Poi ché senza la consapevolezza pazientemente e rispettosamente trasmessa al popolo "ignorante" non saremo mai abbastanza numerosi per ribellarci una volta buona contro il sistema ingiusto ché ci mantiene in schiavitù.

Claude Panzeri



martedì 26 marzo 2013

CIPRO E ITALIA, SACCHEGGI DI STATO (E CITTADINI TRUFFATI)


Nel video commetto un involontario errore poiché parlo di anagrafe tributaria. Si tratta, in realtà, dell'anagrafe dei conti correnti

Mi scuso per l'errore. 

Elia Menta



IL PIU' BEL REGALO


Ringrazio gli amici della base della Lega per l'invito e per l'impegno costante 
con il quale affrontano la divulgazione della truffa del signoraggio bancario.

Elia Menta




LA DEMOCRAZIA - LUIGI PIRANDELLO



lunedì 25 marzo 2013

COMMISSIONE TRILATERALE, GRUPPO BILDERBERG, ASPEN INSTITUTE



BILDERBERG ITALIA. TUTTO RUOTA INTORNO ALL'ASPEN INSTITUTE

Nella centralissima Piazza Navona, al civico 114, sorge Palazzo Lancellotti, un edificio risalente al XVI° secolo, dove ha sede l’Aspen Institute Italia, una sorta di filiale “locale” – ma con ramificazioni internazionali – del Club Bilderberg. Stiamo parlando del cuore del Potere italiano, tutto concentrato nell’Aspen
Basta infatti leggere i nomi di chi ne fa parte e studiare gli intrecci tra politica, imprenditoria, finanza e media portati avanti in assoluta segretezza, a discapito del popolo sovrano, per capire che ci troviamo di fronte al Sistema, quello con la S maiuscola.

In pochi si chiedono come il Bilderberg stia davvero influenzando il Potere delle nazioni. Anche perché il Club elitario incontratosi il 13 novembre a Roma non agisce direttamente sui vari governi ma piuttosto cerca di influenzare politica, economia, finanza e media tramite filiali locali ramificate ovunque, all’interno delle quali siedono gli influencers di turno.
Nel Belpaese questo compito spetta all’Aspen Institute Italia, fondato nel 1950 dagli stessi componenti del Bilderberg che avevano bisogno di un ulteriore network internazionale con cui analizzare, controllare e manovrare la geopolitica globale attraverso interconnessioni tra i vari Paesi. L’Aspen - presente anche negli States, in Francia, Germania, Giappone, India, Romania e Spagna – serve esattamente per questo scopo. 
In Italia ha avviato la sua attività nel 1984 e ha due sedi, una nella centralissima Piazza Navona a Roma, al civico 114 del Palazzo Lancellotti, e l’altra a Milano, in via Vincenzo Monti 12, tra Corso Magenta e il Castello Sforzesco.
Curiosità: allo stesso civico milanese dell’Aspen risulta una sezione del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri. 


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ANALOGIE COL BILDERBERG: VIGE L’OMERTÀ
I dibattiti nelle sedi nazionali infatti si tengono rigorosamente a porte chiuse e lontani da persone non appartenenti “al Sistema”. Nessuno sa infatti quando si riuniscono e non trapela mai quanto si dicono se non negli argomenti di politica economica che appaiono nella rivista specializzata “Aspenia rivista” dove è stato spiegato anche il funzionamento del Bilderberg. L’unico diktat che viene fuori è il “distruggere per creare”, che ricorda tanto da vicino quello che sta succedendosoprattutto in Europa – dove per creare un Nuovo Ordine è necessario smantellare il precedente.

Ed ecco che il lavoro sporco, cui i politici italiani non hanno saputo adempiere, viene realizzato in prima persona dai membri dell’Aspen. Tra cui, ça va sans dire, l’esimio Mario Monti. Come far digerire tutto questo all’opinione pubblica? Ci pensa la stampa, bellezza, o quantomeno quella asservita (la maggior parte) al Sistema. Basti pensare che Presidente del The Aspen Institute è Walter Isaacson, ex direttore del Time ed ex amministratore delegato della Cnn. Oggi lavora con Obama.

L’ORGANO DIRETTIVO DI ASPEN ITALIA
Al contrario del Bilderberg, però, sul sito  Aspen Italia mette a disposizione dei pochi curiosi i nomi di chi ne fa parte. Solo a guardare i quattro presidenti onorari vengono i brividi, perché risulta facile comprendere come il nuovo che avanza è sempre figlio del vecchio che non muore mai: e infatti troviamo Giuliano Amato, il “tecnico” cui dobbiamo la svendita della lira; l’economista Carlo Scognamiglio, ex Ministro della Difesa sotto il Governo D’Alema (’98-’99), dopo essere stato Presidente del Senato con i voti di Forza Italia; spunta persino il nome dell’ex socialista Gianni De Michelis, travolto dallo scandalo Tangentopoli, condannato in via definitiva a 1 anno e 6 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto e 6 mesi patteggiati nell'ambito dello scandalo Enimont, ma evidentemente degno di pasteggiare con la crème del Potere italiano. Il quarto ed ultimo presidente onorario è Cesare Romiti, ex dirigente della Fiat, cui nel 2000 la Cassazione ha confermato  la condanna a undici mesi e dieci giorni di reclusione per falso in bilancio, finanziamento illecito dei partiti e frode fiscale relativa al periodo in cui ricopriva la carica di amministratore delegato del gruppo Fiat, consigliere in RcsMediaGroup e Impregilo.

Come potete notare c’è un trasversalismo politico-imprenditoriale da brividi.
Chi è il Presidente dell’Aspen Italia? Giulio Tremonti, il potentissimo ministro dell’economia del berlusconismo. E tra i 4 vicepresidenti spuntano amici e (presunti) nemici, persone con cui Tremonti dovrebbe accapigliarsi e con le quali, evidentemente, va d’amore e d’accordo: Enrico Letta, dirigente del battagliero e antiberlusconiano Pd; John Elkann, Presidente Fiat, e Lucio Stanca, ex senatore di Forza Italia famoso per aver fondato il partito insieme a Berlusconi nel 1994. Contribuì alla nascita di Forza Italia anche il segretario generale Angelo Maria Petroni.
Capito ora perché l’opposizione, da chiunque venga rappresentata, non contrasta mai con veemenza le decisioni del Governo? Tutto viene anticipatamente deciso nelle riunioni dell’Aspen. O vogliamo credere alla favoletta che in quei meeting Tremonti, Elkann e Letta parlano di dove andare a sciare d’inverno o a prendere il sole d’estate?

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IL CUORE DELL’ASPEN: IL COMITATO ESECUTIVO. POLITICI, ECONOMISTI, IMPRENDITORI E GIORNALISTI.
È proprio nell’organismo di governo dell’Aspen che si incontrano le menti finissime, elitarie e potenti che fanno capo al Bilderberg e hanno il dovere di influenzare, poi, i poteri politico, economico, imprenditoriale e mediatico.

Tra i componenti del comitato, oltre al vicepresidente John Elkann – habitué nelle riunioni Club Biderberg - troviamo anche l’attuale presidente del Consiglio Mario Monti, altro esponente di spicco del “circolo dei potenti”. Bilderberghiano - ha partecipato anche all’incontro in Virginia – è anche il dirigente Enel Fulvio Conti, così come vicino a questo mondo è l’incompreso (ma col senno di poi tante cose si capiscono) attuale Ministro ai Beni Culturali Lorenzo Ornaghi.
Non poteva di certo mancare Fedele Confalonieri, Presidente Mediaset e “yes man” di Silvio Berlusconi. Nell'aprile 2008 viene rinviato a giudizio dal gup di Milano con l'accusa di frode fiscale: la procura contesta  presunti reati commessi in un periodo compreso tra il 2001 al 2003. Il 20 febbraio dell’anno successivo è stato rinviato a giudizio per favoreggiamento nell'ambito dell'inchiesta sulla bancarotta di Hdc, la società di sondaggi diretta da Luigi Crespi.
L’altro che ha avuto a che fare con la giustizia, e con Berlusconi, è l’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, zio del vicepresidente Enrico in quota Pd. Questa sarebbe una storia da libro cuore: lo zio berlusconiano e il nipote anti-berlusconiano s’incontrano nelle segrete stanze dell’Aspen e – chissà – sotto la regia (occulta?) di Monti, Confalonieri e Tremonti, trovano la quadra di un rapporto a dir poco ambiguo. Sarebbe da libro cuore, se non fosse che questa gente gioca a risiko sulla pelle dei cittadini.

Anche Gianni Letta risulta indagato, dal novembre 2008, per i reati di abuso d'ufficio, turbativa d'asta e truffa aggravata in riferimento a presunti favori per l'affidamento ad una holding di cooperative, legata al movimento Comunione e Liberazione. Ma dopo un conflitto di competenza tra le Procure di Potenza e Roma, la Procura Generale presso la Corte di Cassazione ha affidato il prosieguo dell'indagine alla Procura della Repubblica di Lagonegro. Nel marzo 2011 i pm chiedono a Lagonegro di archiviare l'inchiesta "perché non sussistono reati". Pochi dubbi a riguardo.
Presente nel cuore pulsante dell’Aspen Italia anche l’ex vicepresidente di Confindustria Luigi Abete, che in comune con gli altri ha anche un rinvio a giudizio nel 2006 per usura. Assolto nel 2008.

GLI ALTRI SIAMO NOI.
Chi sono gli altri? Ecco i loro nomi.

Maurizio Costa, consigliere d’amministrazione Fininvest; Gabriele Galateridi Genola, ex dirigente Fiat, ora  Presidente di Assicurazioni Generali e Telecom Italia, nonché consigliere e membro del comitato non esecutivo di Banca CRS, Banca Carige, Italmobiliare, Azimut-Benetti, Fiera di Genova, Edenred e dell'Istituto Europeo di Oncologia; Emma Marcegaglia, presidente Confindustria; Riccardo Perissich, dirigente Telecom e Pirelli; Giuseppe Recchi, presidente Eni; Gianfelice Rocca, presidente del Gruppo Techricht; Beatrice Trussardi e Alberto Quadrio Curzio, economista nonché membro o Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Edison, della Fondazione Balzan, della Fondazione Centesimus Annus, del Gruppo Etica e Finanza. Quante cariche tutte concentrate in una sol persona…
Tra i politici ecco che spuntano i nomi di: Franco Frattini, ex ministro degli esteri nell’ultimo governo Berlusconi;  l’ex presidente del consiglio Romano Prodi, anche lui membro di spicco del Bilderberg; Giuliano Urbani, fondatore di Forza Italia, e Giacomo Vaciago, ex sindaco di Piacenza con una coalizione di centrosinistra, ma con un passato da tecnico: dal 1987 al 1989 è consigliere economico del Ministro del Tesoro, dal 1992 al 1993 consigliere del Presidente del Consiglio, dal gennaio 2003 al marzo 2005 è consigliere scientifico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Quando si dice che centrosinistra e centrodestra siedono allo stesso tavolo di trattative, molto probabilmente ci si riferisce a quanto accade all’interno dell’Aspen, dove risultano presenti alcuni tra i più influenti rappresentanti di entrambe le coalizioni.
Non potevano mancare i banchieri nel comitato direttivo: si tratta di William Mayer, presidente emerito di The Aspen Institute, membro del Bilderberg, del CFR e di una serie di equità funds da far impallidire chiunque altro al suo cospetto. A rappresentare la categoria c’è anche Francesco Micheli, presidente ed Amministratore Delegato di Genextra S.p.A. e consigliere di Congenia S.p.A., Interbanca S.p.A., Sopaf S.p.A., e della Fondazione Teatro alla Scala.
Tra i giornalisti spunta il nome di Lucia Annunziata, Direttore di Huffington Italia (lo stesso gruppo Cir di Repubblica, guidato dal massone Carlo De Benedetti); Paolo Mieli, presidente Rcs libri; Angelo Maria Petroni, giornalista economico che contribuì alla nascita di Forza Italia; Mario Pirani giornalista e fondatore di Repubblica insieme a Scalfari.
Tutti insieme appassionatamente, verrebbe da dire. Come possano coesistere poteri e figure così diversi tra loro come quello politico e mediatico, come quello del berlusconiano Confalonieri e dell’anti-berlusconiana Annunziata, resta davvero un mistero. Che forse tanto mistero non è.

A volte basta unire i puntini per osservare quell’essenziale invisibile agli occhi di cui contava Antoine De Saint Exupery. Basta socchiudere gli occhi perché figure, strategie, trame e obiettivi prendano forma in maniera inaspettata ma repentina.
Immaginiamo un tavolo dell’Aspen Italia a cui siedono: il “politico” Mario Monti, Presidente del Consiglio; l’imprenditore dei media Fedele Confalonieri, Presidente Mediaset; la giornalista (?) Lucia Annunziata, Direttore dell’ Huff Post italiano; il “politico” Enrico Letta, dirigente del Pd; l’imprenditore John Elkann.
Di cosa parlerebbero, secondo voi?

I SOCI SOSTENITORI
Potevano mai mancare in questo bel (?) quadretto para-massonico? Certamente no. Ed ecco spuntare le multinazionali, banche, grandi imprese, assicurazioni, gruppi mediatici, società di consulting e aziende farmaceutiche. L’elenco completo è scaricabile da qui.
Il cuore del Sistema. Quello che pompa sangue in proprio favore e drena le risorse dei cittadini con un unico obiettivo: togliere sovranità all’Italia, appropriarsi degli ultimi beni restanti, perseguire l’arricchimento e definire un Nuovo Ordine - politico, economico, imprenditoriale, finanziario e mediatico.

Un Nuovo Ordine dove centrosinistra e centrodestra sublimano la loro vocazione all’inciucio – l’unico partito non rappresentato all’interno dell’Aspen è Italia dei Valori – e decidono, chiusi all’interno di una stanza, il futuro degli italiani.
Follow the money” diceva Giovanni Falcone a chi gli chiedeva come decifrare la mappatura della criminalità internazionale. Unire i puntini, aggiungiamo noi, per capire chi, come, dove, quando e perché sta progettando quello che una volta si chiamava “Colpo di Stato”. L’unica differenza è che non si spara più. Non servono le pallottole. Basta un “tavolo decisionale” dove far sedere gli influencers, assegnare ad ognuno un compito bene preciso e il gioco è (perlopiù) fatto.

A meno che qualcuno non si metta di traverso e porti a conoscenza dell’opinione pubblica nomi, intrecci e obiettivi del Bilderberg italiano.

Andrea Succi e Viviana Pizzi

FONTEhttp://www.infiltrato.it/