lunedì 16 aprile 2012

TRE CARTE DA GIOCARE


Oggi ho parlato al telefono con due amici imprenditori e collegato con un terzo via skype. Amici di cultura e provenienza diversa, sia scolastica che geografica: Bergamo, Roma, Varese.

Vi riporto le frasi chiave da me raccolte. 

Primo amico: "Ho 55 anni e ho cominciato a lavorare a 15 facendo il manovale. Appresa l'arte, ho fondato un'impresa nota per la reputazione di serietà e la qualità delle sue realizzazioni. Mi ritrovo con un sistema che schiaccia chi opera onestamente. Il mio più grande errore? Non aver capito che in questo paese l'onestà è un handicap che si paga a caro prezzo. Oggi il mio sogno è chiudere tutto e cominciare a vivere, fuori dall'Italia".

Secondo amico: "Stiamo girando come trottole per informare gli italiani che stanno per ricevere una tegola sulla testa di dimensioni incalcolabili. Stiamo formando le seconde linee nel caso il potere massacri noi. E' un lavoro contro il tempo e contro l'ignoranza. Servirà? Non lo so, ma noi SAPPIAMO DI DOVERLO FARE. Io di notte voglio dormire e per farlo devo avere la coscienza a posto. Un giorno quello che stiamo facendo sarà utile a molti".

Terzo amico: "Questo sistema è marcio e noi lo sappiamo da decenni. E' un sistema che crollerà seppellendo sotto le macerie buona parte dell'umanità. Una via d'uscita c'è ed è quella che conosciamo: comprendere la vera essenza dell'uomo e percorrere la via indicata da millenni dai grandi saggi".

Tre carte da giocare. Un'abbondanza, visto il periodo di scarsità.

Elia Menta

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