venerdì 25 maggio 2012

QUANTE COSE SI IMPARANO AL BAR, IL GIOVEDI MATTINA... CON I FINANZIERI AL FIANCO


Ogni giorno si impara qualcosa..

Da un bel po' di anni non mi capitava di incrociare dei finanzieri (non banchieri o giocatori in borsa ma militi della finanza) ed oggi ne ho incontrati due al baretto di Treia.

La volta precedente fu parecchissimi anni fa quando fui fermato in un “agguato” da parte di questi signori, in aperta campagna, per un controllo “di routine” su quel che trasportavo in auto.. Allora me la cavai (evitando una sonora multa, che sempre è d'uopo) con qualche sguardo truce e minacce velate... ma seppi ben vendicarmi alla prima occasione in cui incrociai il maresciallo finanziere mentre un giorno correvamo in auto in direzioni opposte ed io fingendo distrazione quasi lo infrociai... Si prese un bel cagotto.. e venne a fermarmi per dirmelo.. al che io mostrai meraviglia affermando che “non mi ero accorto di nulla..”.. Mi guardò ancora più storto della prima volta ma da allora in poi non si parò più sulla mia strada.

Beh, ormai sono invecchiato, mica faccio più certe cose.. Però oggi quando al baretto ho incrociato quei due begli ufficialetti, in divisa pulita, con guanti riposti nel cappello, mostrine gialle fiammanti, capelli corti e baffetti di repertorio.. ho pensato “Toh, eccoti qua due ufficiali finanzieri, a Treia, e che ci son venuti a fare?”.

Io mi ero appena alzato dal tavolo, dopo aver letto le notiziole tragicomiche del giorno ed aver sorbito il mio cappuccino bollente. Le notizie sono particolarmente patetiche oggi: “Il neo sindaco di Parma litica con il Grillo ed il Casaleggio (il patron del Grillo) sulla nomina del direttore generale del comune".

Ci si prepara dunque all'affossamento del M5S. Esperimento Grillo è già bello e chiuso. Ormai sul Corriere un giorno sì e l'altro pure si insinuano dissidi fra grillini e si parla del ruolo dei Casaleggio nel movimento, si menziona l'insipienza e la burineria del Grillo e si sottolineano i dissidi fra membri e capo. Non credo che il Grillo arriverà alle politiche del 2013, verrà sicuramente smontato prima.. e d'altronde se lo merita.. è solo un fenomeno da baraccone che ha saputo raccogliere (usare e strumentalizzare) la protesta in Italia.

Ora è finito, i suoi altarini vengono, opportunamente, scoperti!
Ah, altra notiziola che mi ha divertito è la filippica di Dominique Strauss-Kahn in difesa del libertinaggio, tenuta durante il suo processo in Francia. Meno divertenti le altre news sulle mosse necrologiche del duo monti-fornero e sulle mossette di accordo elettorale fra “al cafone” (Alfano) e “porta-borse” (Bersani, agente del baffetto dalemino) e gli altri accoliti dei partiti e partitini. Da ridere molto -invece- la ciceroniana difesa dei soldi ai partiti "perorata" da Sposetti (il tesoriere del baffetto).

Stavo quindi lì a guardarmi i due finanzieri al bancone, occupavano tutto lo spazio, aspettando i loro caffettini macchiati, mentre la barista si sdilinquiva in convenevoli e dava tutte le informazioni richieste sui movimenti in piazza: “...ci sarà una festa organizzata dalle parrocchie per denunciare il connubio fra droga e rock, verranno a piedi da Appignano tanti giovani, accompagnati dai parroci, e ci sarà un concerto di beneficenza, per questo hanno installato il palco in piazza...”. Il capitano -so riconoscere i gradi perché ho fatto il militare- assentiva e si allisciava il cappello visierato nelle mani... e notava i miei atteggiamenti con la coda dell'occhio (buon segugio). Infatti avendo capito che osservavo i suoi movimenti col cappello lo ha immediatamente riposto nella nicchia retrostante, dove stanno pure i giornali. Bravo capitano, ha visto pure che gli osservavo i gradi e le mostrine e perciò non accennava a spostarsi dal bancone.

Ma io imperterrito mi sono avvicinato e gli ho appoggiato davanti la mia tazza vuota, costringendo la barista a scostargli la tazzina del caffè in arrivo, e mi sono piazzato al suo  fianco.. in modo che pure lui si è dovuto un po' (poco poco) spostare verso il lato, avvicinandosi al suo collega (un tenentino). Poi gli ho pure posto di fronte una moneta da 2 euro, per pagare la mia consumazione, mentre la barista tutta premurosa serviva i due caffè e continuava nelle sue comunicazioni d'intelligence. Finalmente lei ha “notato” i due euro e mi ha chiesto “sono tuoi?”, alla mia conferma li ha presi ed avvicinandosi alla cassa ha emesso lo scontrino d'obbligo e presi 20 centesimi di resto li ha deposti lì sul bancone, il più lontano possibile dai caffè finanziari.

Ho preso i 20 e con la mano destra li ho intascati e avendo notato lo sguardo indagatore e sospetto del capitano con la sinistra ho afferrato pure lo scontrino e con esso mi sono allontanato dalla bella scenetta...

E certo, non volevo mica farmi beccare in castagna, lasciando lo scontrino sul bancone sarei stato punibile di ammenda! Il finanziere lo sapeva,  ed io pure... Tiè..

Quante cose si imparano a Treia....

Paolo D'Arpini 

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