giovedì 28 marzo 2013

GRILLO IL PIFFERAIO



Il pifferaio di Hamelin è una fiaba tradizionale tedesca, trascritta, fra gli altri, dai  fratelli Grimm. La fiaba narra di un uomo che promette di disinfestare la città dai ratti con un piffero. La popolazione gli da fiducia, e lui suonando un piffero e ipnotizza tutti i ratti convogliandoli in un fiume dove muoiono annegati. Ma dopo aver disinfestato la città, il pifferaio continua a suonare il suo strumento, attirando però questa volta tutti gli abitanti della città e convogliandoli verso il fiume, dove annegheranno anche loro.

Adesso vi domanderete, ma che centra con Grillo? L’analogia calza a pennello, purtroppo, e vi spiego perché. Il successo di Grillo-Casaleggio è stato programmato da molto tempo, con pericolosa astuzia. Gli italiani sono da tempo sfiduciati verso tutta la classe politica, mentre nello stesso tempo soverchiati da incomprensibili sacrifici, così la classe politica è diventata “la casta” cioè il principale nemico. Levando di mezzo tutti i politici sarebbe stato tutto risolto, non tenendo conto che questi sono burattini in mano ad alti poteri anche occulti, i camerieri dei banchieri.

Ma la ribellione contro “la casta” non è stato un concetto nuovo, non è stato un risveglio spontaneo del popolo sul momento. La ribellione contro la “casta” è stata fomentata ad arte,  riesumando un vecchio libro del 2007 di 288 pagine edito dalla Rizzoli, intitolato “La Casta” firmato da Sergio Rizzo e Antonio Stella. Niente di nuovo. Ma perché si è riesumato questo libro del 2007? Perché il malcontento cresceva, era reale, e per renderlo innocuo andava incanalato e manipolato. Perché convogliare il malcontento facendo credere che l’unico nemico da abbattere era la classe politica, significava distogliere l’attenzione dai reali problemi, come se bastasse cacciare gli attuali politici dal Parlamento per risolvere i problemi.

Significava non parlare di Signoraggio, di scie chimiche, Sovranità Monetaria. Concentrare l’attenzione sugli introiti dei politici di turno, mentre agli italiani veniva chiesto tutto, significava eliminare la possibilità che si capisse che il Debito pubblico non esiste, che è una truffa!

Se non era così strumentale convogliare il malcontento verso la “casta” non se ne parlava così ampliamente in tv, non girava (dicendo che era stato censurato) lo sketch di Enrico Brignano entusiasmando l’emotività popolare.
La vera arma del sistema è convogliare il dissenso e manipolarlo, facendo leva sull’emozione più che sulla razionalità. Avere il potere del dissenso si traduce in un assenso. Preparato il terreno, è apparso sulla scena politica Grillo con il suo piffero magico.

Prometteva come ha promesso il personaggio della favola, di disinfestare l’Italia dalla “casta”,  attirando più gente possibile, molta in buona fede, abbagliata dalle promesse senza senso.

Grillo con i suoi “Tsunami Tour” come il pifferaio magico ha riunito sempre più gente al suono delle sue parole, senza programmi alternativi, con demagogiche promesse, diventando il Guro indiscusso. Ha tirato fuori il  termine “reddito di cittadinanza” esulando dal contesto che aveva scritto Auriti, e si è guardato bene dal parlare dell’emissione della moneta a debito, dunque promessa campata in aria. Niente a che fare con Sovranità monetaria. Ha proposto un referendum sull’euro, niente di più fuorviante, come se il problema fosse il nome della moneta, non da chi è coniata ed emessa a debito. Nulla a che fare con la Sovranità Monetaria.
Di Geoingegneria, scie chimiche, neanche a parlarne, non c’è tempo. E con questo risultato elettorale il piffero magico di Grillo dove convoglierà gli Italiani? A mio avviso al baratro. La situazione dello stato attuale delle cose porta ad una governabilità impossibile, non si sa ancora chi andrà a parlare con Napolitano, probabilmente Grillo o Casaleggio si dice, ma sono stai eletti? No, alla faccia della democrazia!

All’interno del movimento gli stessi grillini non sanno i nominativi degli eletti, tutti fermi aspettando le direttive, una completa apparente anarchia gestita da Grillo e Casaleggio, ma sono stati eletti? No, alla faccia della trasparenza!
Azzerati i partiti cosa rimane? Non una alternativa, ma un pericoloso vuoto. Ha vinto la rabbia, ma non la consapevolezza, rabbia sapientemente alimentata dai primi VaffanculoDay, e trascinare la gente su questa onda è facile, basta avere un piffero magico emettendo suoni piacevoli e gradevoli.

Il reale scopo di Grillo-Casaleggio è traghettarci verso il Nuovo Ordine Mondiale, spero di cuore che i grillini se ne rendano conto.

Wilma Criscuoli


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