giovedì 9 maggio 2013

EVASORE PER COLPA DELLO STATO NON PAGA. ASSOLTO IMPRENDITORE




TERNI, 8 magg – Evasore per colpa dello Stato che non lo paga. Incriminato per l’omesso versamento dell’Iva, con il rischio di essere condannato a due anni di carcere e di vedere bloccata la sua attività. A dire che non è giusto c’è una sentenza di assoluzione a dir poco innovativa, prima in Italia, del giudice ternano Angelo Matteo Socci (già seguita da molti suoi colleghi). E riguarda molti contribuenti che si trovano spesso in una situazione kafkiana singolare e drammatica: non incassano i corrispettivi dovuti dalle amministrazioni pubbliche e devono però dichiarare l’Iva dovuta, che a volte non possono versare per far fronte ad altri impegni. Come il pagamento degli stipendi ai dipendenti. E alla fine commettono un delitto punito severamente, con il sequestro anche dei beni aziendali e con il conseguente blocco dell’attività.

La sentenza è arrivata nei confronti di un imputato rappresentante legale dell’istituto di vigilanza che tra l’altro opera al palazzo di giustizia di Corso del Popolo: «L’imputato nelle sue dichiarazioni spontanee – scrive Socci nella sentenza – del resto suffragate da ampia documentazione – ha evidenziato come il ritardo è stato imposto da ritardi nei pagamenti da parte di committenze pubbliche, in particolare il ministero della Difesa, che hanno lasciato la cassa della sua azienda senza momentanea liquidità; infatti il tutto poi ritorna perché alla liquidità l’imputato versa il dovuto. Si configura pertanto un inadempimento non doloso e quindi non può lo stesso costituire reato».
«L’imputato – continua la sentenza – deve quindi assolversi dal reato contestatogli perché manca l’elemento soggettivo, la prova del dolo, invero vi è la prova della buona fede, dell’impossibilità di pagare per inadempienze altrui, perché il fatto non costituisce reato». Chiarissimo».


Intanto, c’è un caso simile sempre al vaglio del giudice Angelo Matteo Socci. Riguarda un noto imprenditore difeso dall’avvocato Francesco Donzelli che è stato incriminato per non aver pagato l’Iva su fatture mai onorate dallo Stato. Un’altra situazione paradossale. (messaggero)



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