venerdì 6 gennaio 2012

L'ITALIA SARA' UN INFERNO. E TU POPOLO ITALIANO LO SAI E NON FAI NULLA. NON E' VERO?

Mani sulla tastiera, mente che vaga alla ricerca di un articolo, di un video, di una vignetta, insomma di un piatto forte da poter pubblicare sul blog. Ma non trovo nulla, nulla che valuto adatto a far alzare finalmente agli italiani il culo dalla sedia, nulla che possa smuovere un popolo ipnotizzato, addormentato, chiuso nel suo egoismo e nella sua rassegnazione. Un popolo incapace di uno scatto di orgoglio, incapace di uno scatto di istintiva ribellione verso un cappio che sempre più si stringe intorno al collo, fino quasi a togliere il respiro, fino quasi a soffocare. Ma santo dio! Cosa bisogna dire, cosa bisogna fare per far capire agli italiani che non avranno più futuro? Per far capire che verranno depredati di tutto giorno dopo giorno in nome di una falsa terra promessa chiamata salvezza dell'Italia? Ma l'Italia non siamo noi cittadini che stiamo morendo? Chi è l'Italia? Sono le banche l'italia? E' lo spread l'italia? E' quella roba che si chiama mercato l'Italia?  Chi è allora l'Italia? La bce è l'italia? Monti è l'Italia? Un signore che si ammanta di onestà perché dichiara - pensate che impresa! - di essersi pagato lui, con suoi soldi, la cena di Natale? Sono questi gli uomini che dovrebbero salvarci? Quanti italiani si sono pagati la cena di Natale? Avete visto i loro nomi pubblicati sui giornali? Ci prendono in giro. Ci parlano di Monti che va a messa, di Monti eroe perché si è pagato la cena, di Monti ben accolto in europa (mi stupirei se non lo fosse. In meridione dicono: "caurarari cù caurarari nun sè tengiono" tradotto: gente della stessa risma si protegge a vicenda). Sempre 'sta cavolo di europa!  Ma cos'è l'europa se non un cartello di banche? Non esiste quell'europa che vi hanno messo in testa, non esiste quell'europa di esperti che lavorano  e decidono per il  bene dei popoli. E' una fiaba, come quella di cappuccetto rosso. Lo ripeto: l'eu-ro-pa-è-un-car-tel-lo-di-ban-che! lontana mille miglia dalla gente, nemmeno sono eletti quei signori che decidono a porte chiuse, sono scelti, cooptati,  per un unico scopo: strozzare i popoli, schiavizzarli, far perdere loro qualsiasi identità e qualsiasi diritto e portare avanti gli interessi del club di potenti che tutto manovrano dietro le quinte e che mai mostrano le loro facce (quelli o quelle che vedete in tv sono comparse, non attori e attrici protagonisti). Questa è l'europa. E poi ci dicono "l'europa chiede", "l'europa dice", l'europa vuole". Mettetevelo bene in testa: l'europa è un'invenzione, una finzione, puro spettacolo per popoli creduloni. E' come la fiaba di cappuccetto rosso, ma il lupo cattivo della fiaba "europa" è lo spread, è il mercato, è il debito pubblico truffa. Una fiaba, tutto inventato, nulla di vero, pura messa in scena. Capite allora come ci trattano? Da deficienti ci trattano, da ritardati mentali, da boccaloni. E noi? Cornuti e mazziati, direbbero a Napoli. Perchè è proprio questo che siamo: cornuti e mazziati. "Se ci sei batti un colpo ", diceva il mio insegnante delle elementari al solito impreparato che non apriva bocca. Se ci sei batti un colpo popolo italiano. Hai capito che nessuno ti salverà? Hai capito che nessuno salverà il tuo negozio, la tua azienda, il tuo studio, il tuo laboratorio artigianale, il tuo posto di lavoro? Hai capito che nessuno difenderà la tua misera pensione, nessuno difenderà il tuo diritto alla salute e all'assistenza, nessuno difenderà il tuo patrimonio, la tua casa, il futuro dei tuoi figli? Sai invece cosa faranno? Ti punteranno l'indice contro accusandoti - lo stanno già facendo - di essere un evasore, un incapace, di non essere europeo (che poi che cavolo vuol dire? Noi siamo italiani, non apparteniamo a qualcosa che di fatto non esiste, a un'invenzione, a una finzione).
Scusa popolo italiano, ma si è fatto tardi, l'articolo non l'ho trovato, nemmeno il video e nemmeno ho voglia a quest'ora di comporre una vignetta. 
Ho voglia di leggermi il mio paragrafo serale da "Lettere a Lucilio" dell'amico Seneca . Seneca, un amico che non tradisce: su Seneca e sugli stoici ci puoi contare.  Sempre. Non erano stoici per caso.

Sugli italiani, invece,  ci si può contare meno. Molto meno.
Ma non importa, va bene lo stesso. Viva il popolo italiano e le sue pie illusioni. 
E oggi, carbone per tutti (almeno per quest'anno).

Elia Menta

P. S.: però non venire poi a dirmi che non ti avevo avvertito popolo italiano, altrimenti è la volta buona che mi incazzo. Forse.
A proposito, visto che ci sono: sapete quante persone che conosco e che sanno del mio blog e della battaglia che insieme ad altri disperati porto avanti mi hanno chiesto :"Elia, posso fare qualcosa?" Quattro, tre donne e un uomo. Approfitto per ringraziarli (solo le iniziali): J..., P...., E......, F........ E gli altri? Parlano parlano parlano, si incazzano si indignano, e poi si ri-incazzano e si ri-indignano... Insomma fanno pressappoco quello che fa la massa degli italiani, cioè nulla. Lo dico senza offesa, si capisce.


Grazie di cuore a quei pochi che si sono offerti di dare una mano. 
Ma buona befana a tutti


6 gennaio 2012, ore 1,06
Elia Menta

2 commenti:

  1. Stai cercando da solo di smuovere non una montagna ma un'intera catena montuosa,purtroppo noi italiani siamo così,restiamo a guardare sperando che qualcun altro faccia quello che dovremmo fare noi, forse perchè pigri o perchè da soli ci sentiamo impotenti di fronte a organizzazioni spietate così grandi o perchè in fondo ai nostri cuori sappiamo di essere codardi. Stavolta non verrà nessuno a salvarci.

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  2. Homo faber fortunae suae, dopottutto. In un senso o nell'altro. Ma invito al realismo, ovvero ad osservare la gente a livello locale, quella che sta attorno a voi, per strada, in autobus... ma sul serio voi pensate o sperate che questa gente "si svegli" ? Avete notato il livello? Se escludiamo individui troppo giovani o troppo anziani, incapaci in vario modo, o malati, chi resta? Non molta gente. Ora, tra questi, pochi sono informati. Quello che sanno di volere, che ritengono desiderabile, è: un lavoro per avere un reddito e mantenere sé stessi ed eventuale famiglia, casa, automobile, ferie e tiriamo avanti la carretta. Quieto Vivere, oppure semplicemente non riescono a pensare di rimettersi in gioco e fare qualcosa. Non sanno manco loro che fare. Sperano solo di riuscire a tirare avanti fino a che succederà non si sa cosa o verrà non so chi a proporre soluzioni. Tu parli di vigliaccheria, ma per me semplicemente la gente è smarrita, è disorientata, non sa cosa fare e come fare, come organizzarsi. Io a volte faccio un gioco... mi immagino una catastrofe, edifici distrutti, feriti e morti ovunque, gente nel panico. Guardo le persone attorno a me e penso: - Potrei contare su questi cittadini per organizzare una qualche forma di difesa, di resistenza, di solidarietà, di lotta per la sopravvivenza? -. E allora preferisco essere nella giungla piuttosto che in questa città, a vivere in qualche sperduto villaggio, mi sentirei più al sicuro che in uno scenario italiano o anche europeo e americano stile film Zombie di Romero, con gente che continua a dormire e nel frattempo agisce con ogni violenta sconsideratezza.

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