venerdì 30 novembre 2012

TORNANDO SULL'ILVA: MA DAVVERO VOGLIAMO CREDERE ALLE "MALEDIZIONI"?



Quando ho saputo della “tromba d’aria” che ha investito gli impianti dell’Ilva di Taranto, mi è corso immediatamente un brivido lungo la schiena.
Non è infatti nell’ordine delle probabilità delle cosiddette “cose normali” che un “fenomeno atmosferico” così devastante vada a colpire, con una precisione millimetrica ed una tempistica cronometrica, proprio la fabbricache in questi giorni sta al centro delle cronache politiche ed economiche italiane.
Ma andiamo per ordine.
L’Ilva è il principale polo siderurgico italiano, ed uno dei principali d’Europa, tanto che l’Italia è seconda solo alla Germania per produzione di acciaio. E quando si parla di acciaio ci si riferisce ad una di quelle “produzioni strategiche” che fanno di una nazione una “potenza”. Una potenza è sovrana, per definizione, se detiene la proprietà e la gestione di settori-chiave quali la moneta, l’esercito, le produzioni strategiche, le comunicazioni e le principali infrastrutture. Per quanto riguarda l’Italia, la parte più rilevante di tutto questo è andata perduta: perprima cosa è andata persa la sovranità territoriale, con l’invasione, prima, e l’insediamento di una rete capillare di basi militari statunitensi, dopo; ma anche la moneta è andata completamente fuori controllo, sin dall’arrivo dei “liberatori” che imposero le loro AM-lire, con l’euro che rappresenta solo il decesso d’un malato terminale; stessa cosa dicasi per le Forze armate, depurate, in una prima fase, degli elementi “patriottici” e riluttanti ad una qualsivoglia “collaborazione”, e progressivamente impiegate per scopi diversi da quelli della “difesa nazionale”, fino alle “missioni di pace”. Per il resto, si tratta di una storia di tentativi di resistere al saccheggio della nazione da parte di uomini dotati del senso dello Stato, contro una nutrita schiera di venduti e felloni che ne han tentate di tutti i colori per svendere, con le scuse più cretine e pretestuose, i “gioielli di famiglia”: l’ultima di queste è il cosiddetto “debito pubblico”, che – si faccia attenzione – anziché diminuire, sta aumentando inesorabilmente, perché questo è il compito di un governo incaricato di trasformare l’Italia in una Repubblica delle banane. Con l’indegno e deprimente vulnus portato ad un altro pilastro della nostra sovranità, quello all’amministrazione della giustizia, poiché non può essere una coincidenza il fatto che, appena qualcheduno ha un timido sussulto di orgoglio nazionale, o quando ci viene imposto lo smantellamento di un settore strategico, le ‘danze’ cominciano sempre col tintinnio di manette…
In molti hanno scritto che dopo la prima devastante fase di “Mani pulite”, questa “Terza Repubblica”, avviata col golpe “tecnico” che ha tolto di mezzo Berlusconi, ha ripreso alla grande il programma di smobilitazione di tutto il patrimonio pubblico dello Stato. È proprio così: un mercato delle vacche, dove al grido di “fare cassa”, e con l’immancabile sostegno degli ideologi da strapazzo del “laissez-faire”, gli uomini giusti stanno ai posti giusti, dalla politica alla magistratura, cosicché ogni fase del ‘banchetto’ è immancabilmente preceduta da “inchieste ad orologeria”, come quella che ha investito i vertici di Finmeccanica prima dell’assalto al colosso industrial-militare italiano. Finmeccanica, Eni, Enel e Ilva, sono difatti i piatti succulenti che gli omuncoli al servizio dell’usura devono prima screditare agli occhi di una “opinione pubblica” per sua natura disinformata e distratta, e poi squartare e regalare ai propri committenti, che in cambio garantiscono laute ricompense ai loro commessi incaricati di dare veste “legale” ad una rapina.
A contorno di questo triste spettacolo, che reclama l’intervento di una specie di Gengis Khan capace d’innalzare cumuli di teste, vi è l’azione o meno in buona fede dei cosiddetti “ambientalisti”, ai quali è demandato il compito di convincere una massa beota con argomenti di facile presa.
Intendiamoci, i disastri ambientali esistono. Ma usiamo la testa. La BP ha combinato un pandemonio di dimensioni colossali nel Golfo del Messico, ma mica per questo smette di lavorare, o meglio non per questo il governo britannico inscena una pantomima, col contorno degli “ambientalisti”, per chiederne la chiusura. Loro i loro interessi li sanno curare. Ma è a noi che impongono di chiudere settori cruciali “per il nostro bene”.
Le tecnologie per rendere “sicure” e meno inquinanti anche le produzioni più a rischio esistono, ma non le si vogliono applicare, tanto si sa che prima o poi si deve chiudere baracca perché così vuole il Badrone. E, come se ciò non bastasse, vi è già pronto chi, dal “dopo” - quando finalmente i… pesci guizzeranno fuori dall’acqua e gli usignoli canteranno alle finestre dei tarantini (!) - trarrà enormi benefici: è più di una diceria la notizia che al posto dell’Ilva sorgerà un’importantissima base navale Usa/Nato, tanto per cambiare.
Ma in questo teatrino che preclude alla chiusura dell’Ilva e all’ulteriore retrocessione dell’Italia tra le ex “potenze industriali”, l’unica preoccupazione pare essere diventata “la tutela dell’ambiente”. Davvero strano, quando i medesimi paladini della vita bucolica non trovano nulla da ridire al riguardo della fonte prima d’inquinamento e delle conseguenti patologie, che è il traffico automobilistico urbano, per tacere della sistematica e capillare irrorazione dei cieli italiani, in specie quelli urbani, con sostanze le più nocive, da parte di aerei senza contrassegno che nessuna “autorità” ha il coraggio di denunciare, fosse solo per il fatto di non farsi identificare dai normali radar!
E così, mentre una nutrita rappresentanza di chi, più prima che poi, si ritroverà senza lavoro (per vedersi “ri-assunto” a condizioni da fame?) si stava mettendo in partenza per Roma, ecco arrivare dal mare un tornado dritto dritto sullo stabilimento tarantino. Risultato: un operaio morto, alcuni feriti, danni ingenti e… manifestazione a Roma annullata!
“Maledizione sull’Ilva”, commentano i soliti “media”.
O c’è, invece, dell’altro che non si può dire? Un sacco di cose non si possono dire quando non hai più uno straccio di sovranità e stanno per darti il colpo di grazia. Si può dire che nel 1945 non siamo stati “liberati”? No, tant’è vero che ogni anno viene inscenata la pantomima della “Liberazione”, e per 365 giorni è un martellamento a senso unico per ammonirci sui “danni” che potremmo fare se solo osassimo rialzare la testa. Si può dire che “si stava meglio quando si stava peggio”? quando bastava uno stipendio solo per far campare dignitosamente  una famiglia? Eh no, bisogna solo “guardare avanti”, essere fiduciosi verso questi traghettatori verso il nulla. Si può dire che la moneta-debito è la più grande truffa mai architettata ai danni di ignare “pecore da tosare”? No, anche quando vi danno l’impressione di concedervi uno spazio: guardate come saltano addosso, tutti uniti appassionatamente (ma “divisi” altrimenti), a chi afferma una verità lapalissiana. Si può dire che le “missioni di pace all’estero” costano una cifra esagerata che non possiamo sostenere e che è semplicemente scandaloso veder morire un sacco di gente per questa follia? Figuriamoci, c’è da combattere “il terrorismo”!
Si può dire, infine, che saremo presumibilmente costretti a declinare le offerte dei cinesi, i quali vedono nel porto di Taranto il principale sbocco commerciale nel Mediterraneo, per destinarlo invece a sede della Sesta flotta a stelle e strisce?
Insomma, siamo ingannati su tutta la linea, senza alcuna eccezione.
Quindi non sorprende constatare che nessun “autorevole media” abbia sollevato il minimo dubbio sul “devastante fenomeno atmosferico” che ha investito l’Ilva di Taranto in un frangente così delicato. Che strano, eppure quando l’uragano “Sandy” ha colpito la costa nord-occidentale degli Stati Uniti, c’è chi ha avanzato l’ipotesi di un “attacco iraniano”
La “geoingegneria” a scopi militari – quando per “militare”, lo si dovrebbe aver compreso, non è più da intendersi uno mero scontro tra eserciti – non me la invento io, ma ne parlano fior di alti ufficiali di ogni Paese ed esperti certo non sospetti di simpatie per ipotesi più o meno “folli” (il cosiddetto “complottismo”).
E può essere sempre una “maledizione” o una “coincidenza”?
Ricordiamoci di cosa è successo a Genova in un momento molto delicato per l’Italia, a livello politico. Riflettiamo sulla nevicata dello scorso inverno, mai vista prima per durata ed intensità, esattamente prima che i “Forconi” e il movimento degli autotrasportatori siciliani attraversasse lo Stretto per risalire verso Roma. Ed infine, ogni tanto, diamo credito alle ammissioni stesse di chi parla di “controllo del tempo atmosferico”.
Alla luce di questa, come di altre “ammissioni”, non è peregrino porsi domande inquietanti sullo “tsunami” che investì l’Indonesia e il Sud-est asiatico nel 2004. E anche qualche altro interrogativo sul terremoto ad Haiti, e, perché no, su quello dell’Aquila: il primo subitamente sfruttato dagli Usa per occupare di fatto l’isola, il secondo per mettere in seria difficoltà un governo che, al di là di tutto quel che si può dire del Cavaliere e della sua “squadra”, stava oggettivamente dando fastidio per la sua “spregiudicatezza” in politica estera ed energetica (ricordiamoci anche come venne trattato Bertolaso dalla Clinton in occasione del terremoto nell’isola caraibica… un Bertolaso poi “fatto fuori” dalla solita ‘storiella a luci rosse’…). Non è lecito inoltre porsi qualche dubbio sugli incendi che devastarono la Grecia, che mentre stipulava un mega-accordo coi cinesi sul porto del Pireo si vedeva piombare sul collo i vampiri dell’usura (i cosiddetti “aiuti”)?
Tutte domande che hanno bisogno di “risposte”, ma non da parte dei “complottisti”, che di queste cose scrivono e parecchio (e vengono pure letti, pensate un po’!), ma da quelle “autorità” e da quelle “istituzioni”, nonché da quegli “enti” preposti a tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini, che anche di fronte all’evidenza più solare fanno le classiche orecchie da mercante.
Quindi, prima di parlare di “maledizioni” si pensi bene a cosa ci si riferisce. Perché la vera “maledizione” che ci è toccata è quella di essere governati da una massa di cialtroni, farabutti, traditori e quanto di peggio può esprimere una nazione quando la sua sovranità è solo un pallido ricordo.

Enrico Galoppini

mercoledì 28 novembre 2012

L'INGANNO E LA FORZA



LO STATO DI SALUTE DELLA NOSTRA ECONOMIA



"E' vero che occorre smettere di fare nuovo debito? 
E' vero che occorre ripagare il proprio debito pubblico?

Comprendere che cosa veramente è il danaro porta a scoprire lo stato attuale della salute del paziente Economia."



Grazie ad Arnaldo Spicacci Minervini per questo video.

Elia Menta

SAPELLI FOR EVER SAPELLI FOR PRESIDENT IL GOVERNO MONTI DISTRUGGERA' L'ITALIA



ASCOLTATE IL PROF. SAPELLI!

martedì 27 novembre 2012

STANNO A GUARDARE



EQUITALIA E' ANTICOSTITUZIONALE - ARTICOLI 53 E 54 COSTITUZIONE ITALIANA - DOTT. MARIA ROSARIA



GLI SPECIALISTI DELLE DENUNCE


Europeanphoenix incontra “Alba Mediterranea” (http://www.albamediterranea.com), italico sodalizio di uomini liberi protagonista di azioni che, visti i tempi, son da definire “coraggiose”. Iniziative, le loro, volte a rompere il “muro del silenzio” su questioni di vitale importanza per tutti e sulle quali il “mondo della politica” e della “informazione” glissano abbondantemente, presi come sono ad imbonire la gente su ordine dei loro padroni (le banche e i signori del denaro). 

In particolare, il “coraggio” in questione è quello che li ha condotti a sporgere regolari denunce, presso i Carabinieri, praticamente contro tutte le cosiddette “autorità” di questo Stato-burletta, in relazione ad una serie di gravissimi illeciti - a termini della legge cosiddetta stessa (va sottolineato) - da esse perpetrati senza che nessun organo preposto al controllo e alla sanzione di tali reiterati illeciti sia mai intervenuto. Con queste denunce, “Alba Mediterranea” (che dispone di un canale ALBAMED su YouTube ricco di filmati originali caricati a ritmo quotidiano) intende come minimo dimostrare che almeno non tutti hanno mandato il cervello all’ammasso. 

Ma soprattutto punta a mettere “nero su bianco” che se anche chi sarebbe tenuto a farlo non si muoverà dopo queste circostanziate denunce, saremo di fronte all’ennesima dimostrazione che questo Stato è un abisso di corruzione e di malaffare come mai si è visto prima. 
Una “cosa pubblica” cosiddetta, una finzione messa a bella posta per abbindolare i cretini e gli ignavi, nella quale gli unici interessi che contano sono solo quelli di soggetti privati che hanno abusivamente occupato lo Stato, alla faccia dell’”interesse generale”.

Per parlare delle iniziative di “Alba Mediterranea”, abbiamo posto alcune domande a Giorgio Vitali, uno degli animatori del sodalizio.

Per prima cosa, Giorgio, vorrei che illustrassi ai lettori che cos’è, precisamente, “Alba Mediterranea”. Un’associazione? Un comitato? Un movimento?
“ALBAMED”, ma anche e soprattutto ACCADEMIA DELLA LIBERTÀ nonché ALBAMEDITERRANEA, è un sodalizio “fra pochi”, che hanno convenuto spontaneamente un’agenda dell’agire comune. Sottolineo il concetto di spontaneità, perché veramente spontaneo è stato ed è tuttora il nostro agire.

Quando si è costituita, e perché?
“Il nostro sodalizio, come ho sostenuto pocanzi, è nato spontaneamente, e senza tante domande sul “che fare”; domande che si pongono tutti coloro che hanno una certa ruggine nel cervello e nelle ossa. Qui c’è ben poco da domandarsi. Si tratta della risposta ad una urgente percezione del pericolo. Ovviamente, il pericolo lo percepiscono quei poche che, animali, piante o esseri umani, hanno questa sensibilità e vivono nel presente conoscendo il passato. Senza la conoscenza del passato, come scrisse per primo Cicerone, si è sempre bambini. E non a caso gli italioti sono “eterni bamboccioni”, che mi ricordano i romani del Belli e del Pinelli. Strafottenti, bellimbusti e inutili. Ed avrebbero anche tollerato per sempre il “Regno del Papa”, compresi tutti i soprusi connessi, se qualcuno non glie lo avesse tolto da sotto le natiche nel 1870. È circa un anno e mezzo che operiamo sistematicamente per un impulso interno ad agire. Ovviamente al momento agiamo nell’unica maniera che ci è concessa, e tu giustamente hai scritto in apertura di quest’intervista che il nostro è un agire politico attraverso i mezzi di cui disponiamo”.

Quali sono i cavalli di battaglia di Alba Mediterranea? I suoi punti programmatici irrinunciabili alla luce della vostra diagnosi della situazione generale della nostra nazione, dell’Unione Europea e del contesto più generale in cui sono inserite?
“I cavalli di battaglia nascono da una lunga consuetudine con lo studio dei problemi d’Italia e quindi d’Europa. Essi partono dalla constatazione delle pregresse “guerre civili europee”. Si parla di guerre civili europee dal momento della percezione di una fondamentale unità storica, politica, culturale dell’Europa, per cui tutte le guerre che insanguinarono il nostro continente per secoli - guerre di religione e di potenza - cominciano ad essere percepite in termini di guerre interne ad uno specifico territorio, visto unitariamente.  Fermo restando che questa percezione nasce nell’istante stesso in cui il problema si pone. Consideriamo che nella prima metà dell’800 italiano erano pochissimi coloro che si ponevano il problema dell’Unità Nazionale italica. Uno dei primi a creare il problema fu “l’italico” Napoleone a ridosso della sua prima conquista d’Italia. Ed il dibattito conseguente, che vide per lo più scrittori “cattolici” non solo per fede ma anche per appartenenza ad ordini religiosi, si sviluppò stancamente assieme alla polemica cattolicesimo-massoneria-laicismo. A questo punto possiamo fare riferimento al genio di Mazzini che anticipò il concetto di Confederazione di Stati Europei nel lontanissimo  1834, con la fondazione della “Giovine Europa”, dopo aver fondato la Giovine Italia (1831).Tra parentesi, Ciro Menotti fu sacrificato nel 1831 per aver appena elaborato un progetto “non conforme”, e, tanto per fare un altro nome, don Enrico Tazzoli è impiccato nel 1852, “solo” vent’anni dopo, non prima di essere stato sospeso “a divinis” da Pio IX, altrimenti non avrebbero potuto ‘esecutarlo’.  Queste date per sottolineare i tempi della Storia. Specie quella italiana.
Il problema della Confederazione di Stati europei si ripropone oggi, con la constatazione che il progetto unitario è stato utilizzato da “Lorsignori” per annullare la sovranità degli Stati a favore di un potere unitario sovranazionale che, del tutto “causalmente”, coincide con quello della Banca Centrale Europea, cioè di “Lorsignori”, i quali, sempre “causalmente”, gestiscono il potere finanziario e bancario.


Pertanto, i punti programmatici sono pochi: sovranità degli Stati e quindi libertà del cittadino europeo, esautorazione del potere finanziario in tutte le sue manifestazioni, col ripristino dell’autorità dello Stato nazionale confederato. L’esempio ci viene dalla Confederazione degli USA, dove un solo stato, il North Dakota, ha sempre conosciuto una notevole prosperità grazie al fatto di non aver accettato l’imposizione del Federal Reserve. Ciò è stato possibile, anche a fronte del cedimento di tutti gli altri Stati, proprio grazie alla conservazione di un’autonomia statale propria degli statuti confederali. Il ripristino dell’autorità statale, va da sé, non è possibile senza una profonda trasformazione del Potere Giudiziario, che è quello che tiene bloccato il nostro paese da almeno settant’anni.  Sappiamo tutti il perché”.

“Alba Mediterranea” si è fatta conoscere soprattutto per una serie di clamorose denunce a carico di praticamente tutte le cosiddette “alte cariche dello Stato”. Puoi parlarcene in sintesi?
“Abbiamo ritenuto di fare una scelta fondamentale come quella di denunciare le alte cariche di questo pseudo-stato, perché è, per il momento, l’unica scelta possibile per chi voglia ribellarsi a questo regime imposto dall’alto di un’occupazione militare che esiste fin dal 1943. Stiamo dimostrando che l’operato di queste alte cariche è palesemente illegale ed anticostituzionale, che è possibile incastrare questi “camerieri dei banchieri”, come li definiva Ezra Pound, attraverso le leggi cosiddette vigenti, ed infine che questa magistratura è profondamente corrotta”.

Quali risultati pensate di raggiungere con la vostra azione? E quali sono stati quelli più importanti sin qui concretizzatisi? Le denunce summenzionate hanno avuto un qualche seguito, degli sviluppi?
“Come ho dichiarato in precedenza, i tempi italiani sono lunghissimi. E non solo quelli dei processi lumaca. Tuttavia, la somma tra la rivoluzione informatica e l’azione nostra, che si somma a quella di altre forze che si stanno risvegliando, ci garantisce che il risultato è imminente”.

Che cosa ci puoi dire riguardo all’esigenza di unire le “intelligenze scomode”, condividere le esperienze mirate al medesimo obiettivo, far sì che gli sforzi di svariati soggetti orientati sulla vostra stessa lunghezza d’onda non vadano dispersi a causa della mancanza di un coordinamento?
“Nel sistema dell’informazione, gestire anche solo una fetta, peraltro sempre crescente, di informazione, è già una conquista notevole. Pensiamo al Medioevo, quando le uniche sacche di resistenza erano i conventi dove si ricopiavano i “classici”. Pensiamo al Cinque-Seicento, quando un minimo soffio d’indipendenza mentale portava dritti al rogo. Questi paragoni devono essere sempre fatti. Per quanto riguarda l’esigenza di riunire le “intelligenze scomode”, ritengo che questa unione esista di fatto. Qualsiasi tentativo di unire in un patto formale intelligenze che per la loro natura rifuggono da legami, costituisce una perdita di tempo”


Qual è la vostra posizione riguardo alle elezioni? Ritenete che sia meglio astenersi dai “ludi elettorali”? Pensate di presentarvi anche voi, perché comunque val la pena tentare? Credete alla strategia dell’”entrismo” o comunque dell’influenza su qualche candidato di altra sigla politica?
“Qui occorre esser chiari. Le elezioni non sono un feticcio. Le elezioni sono comunque uno strumento di lotta da prendere in seria considerazione. Non si tratta a questo punto di essere dei “fanatici democratici”, quelli che credono al ruolo escatologico delle elezioni. Perché il controllo sulle elezioni da parte del potere è ferreo. Si tratta di valutare le elezioni come una scaramuccia nell’ambito di una battaglia molto più grande”.

Giochiamo al “se comandassi io…”: che cosa farebbe Alba Mediterranea una volta vinte le elezioni? Quali sarebbero i primi necessari provvedimenti da prendere per uscire dalla “crisi”? In poche parole, dammi alcuni buoni motivi perché gli elettori dovrebbero scegliervi.
“Anche questa domanda richiede una risposta che è più semplice di quello che potrebbe sembrare. Intanto, le elezioni (poniamo… politiche) non sono mai totali. Devi sempre spartire il potere con qualcuno che rappresenta “Lorsignori”. Poi, occorre confrontarsi col sistema burocratico ( c’est à dire… i direttori generali dei Dicasteri, quelli che contano veramente e che hanno solo un problema, peraltro del tutto naturale: difendere il loro potere). Infine c’è la Magistratura. Se vogliamo capire qual è il ruolo della magistratura basta seguire con attenzione la battaglia che questa magistratura ha condotto contro Berlusconi. E poiché Berlusconi ha compiuto alcune, poche, azioni realmente importanti (ha sottratto la Mondadori dalle grinfie di De Benedetti, ed ha siglato accordi con Gheddafi e con Putin), è facile capire nell’interesse di chi agisce questo “Potere autonomo dentro lo Stato italiano”. Ciò detto, è facile comprendere come sia del tutto impossibile stabilire un ruolino di marcia per un eventuale governo in Italia. D’altronde è proprio la vittoria di Obama negli USA che ci chiarisce come stanno le cose. Infatti, proprio nel momento in cui, dopo la conferma, questo presidente americano ritiene di avere margini di potere aumentati, nel suo Paese e nel mondo sta scoppiando il putiferio”.

Un parere sul Movimento 5 Stelle: lo considerate effettivamente un’alternativa al presente stato di cose oppure no?
“Rilevo l’importanza di queste domande. Il Movimento 5 stelle nasce su una “predicazione” pluridecennale di Grillo. Non è spuntato dal nulla. Secondo punto: tale movimento può rappresentare qualcosa solo se ha un radicamento storicamente rilevabile. C’è qualcuno che ipotizza essere il movimento nel quale s’identifica la nuova classe sociopolitica: “gli uomini del web”. È possibile. In tal caso avrà un successo durevole. Altrimenti può ridursi in una masaniellata. Rischio al quale pare destinata la Lega (forse per la poca capacità politica dei suoi dirigenti…), che appariva nata dall’attrazione sociale per il Centro Europa, vecchissimo polo di gravitazione della Padania (possiamo dire fin dal Medioevo). In ogni caso, al presente, questo movimento dovrebbe essere sostenuto ad oltranza, e per ragioni intuibili”.

Infine, una domanda su questo “governo dei banchieri”. Quanto durerà secondo voi? Gli italiani ritroveranno un po’ di fiducia nella politica? Ma quale politica?
Il “Governo dei Banchieri” e degli androidi non può avere una lunga vita. La politica ha sempre il sopravvento. Tra parentesi: non è detto che la politica abbia risvolti meno negativi di questo ammasso di tagliagole…..Vorrei concludere con un’asserzione: la differenza tra Mario Monti e l’androide Data di Star Trek consiste nel fatto che Data ha anche dei… riflessi umani!

(intervista a cura di Enrico Galoppini per Europeanphoenix)

lunedì 26 novembre 2012

SOLUZIONI LOCALI PER UN DISORDINE GLOBALE


Ringrazio Arnaldo 
per avermi segnalato questo video.

Elia Menta

LA GRECIA UCCIDE I SUOI PAZIENTI DI ALZHEIMER E PATOLOGIE CRONICHE AI RENI



La salute in Grecia è malata. Malata come le menti di coloro che prendono certe decisioni e costringono migliaia di persone ad una morte dolorosa, dal momento che li privano delle medicine per guarirli. Chiamatelo “Terzo Pacchetto d’Austerità”, chiamatelo “un paese in bancarotta”, chiamatelo come volete, ma il fatto è questo: i ministri ben pagati di questo governo insieme ai ben pagati deputati ed altri funzionari dello Stato che guadagnano diverse migliaia di euro al mese, lasceranno i bisognosi ed i malati senza le medicine essenziali e l’assistenza sanitaria di base.
La scorsa settimana il vice-ministro della ‘sanità’ Salmas ed il ministro del lavoro Vroutsis hanno deciso, indipendentemente dal “pacchetto di austerità”, di imporre una tassa del 10-25% sull’acquisto dei medicinali prescritti ai malati cronici delle seguenti categorie: insufficienza renale, epilessia, Alzheimer, demenza, vasculite di Burger, malattia di Charcot-Marie-Tooth, Parkinson, diversi tipi di diabete, malattia di Wilson ed altre patologie croniche (Qui, la lista completa in greco http://iatropedia.com/articles/read/3057).
Contributo dello zero per cento per il cancro, l’HIV ed altre malattie croniche, anche se solo per le medicine direttamente collegate alle loro patologie.
I pazienti dovranno pagare un 10% di tasse per le medicine direttamente collegate alle loro malattie ed un 25% per quelle non direttamente collegate e indipendentemente dal fatto che la malattia secondaria, come problemi cardiovascolari, diabeti, ipertensione, sono causate dalla malattia primaria.
Ora non è chiaro: chi deciderà se il collasso dei reni è collegato al diabete o viceversa, o se le medicine per l’Alzheimer richiederanno una tassa del 10% mentre i rimedi vascolari ne richiederanno una del 25%?

Senza nessuna esenzione per i redditi bassi, i pazienti cronici delle categorie menzionate, alcuni dei quali hanno bisogno di cure che valgono diverse centinaia di euro ogni mese, dovranno sborsare anche più di 100 euro. Anche se le loro pensioni sono inferiori ai 500-600 euro.

FONTE: KEEPTALKINGGREECE.COM


VERITA’ ASSOLUTA E VERITA’ RELATIVA




La Verità è latente nel profondo dell’anima umana, o, meglio nel nostro Io spirituale, che è Scintilla divina, ma ne viene alla coscienza soltanto una minima parte, adattata all’uomo e gradualmente. 
Così, la Verità, per quanto esistente di per sé, non è tale per tutti, ma lo diviene progressivamente man mano che l’uomo evolve e cresce in sé la facoltà di comprenderla. Occorre un certo grado di evoluzione perché ne appaia qualche luce, ma non si potrà mai raggiungere completamente sulla Terra.

Noi andiamo verso la Verità a piccole tappe, che sono illusioni, ma nel momento sono per noi delle verità, la nostra Verità.
L’uomo continua la sua ricerca, ma ignora che durante l’esistenza terrena potrà conoscere soltanto delle verità, non la Verità assoluta che è al di sopra della sua comprensione del momento.
La Verità assoluta s’identifica con Dio, e l’uomo non può comprendere Dio nella sua essenza, ma sentirlo; può averne soltanto un’idea, lontana dalla realtà, e soltanto relativa alla sua facoltà di comprensione.
Nessuno sulla Terra è depositario della Verità assoluta, e meno ancora coloro che proclamano di possederla, mentre scambiano i simboli con la Realtà…

VERITA’ E OPINIONE
Vi è stato un tempo nella storia degli uomini, durato molti secoli, (e dura ancora - ndr) in cui veniva imposto di credere ciò che piaceva a chi era al potere, pena la persecuzione, la prigione, e la morte.
Furono così commessi innumerevoli delitti mentre gli autori incoscienti si proclamavano seguaci di Cristo, e l’istituzione nefasta fu perfino canonizzata col nome di “santa inquisizione”.

Questa aberrazione umana continua ancor oggi presso altri popoli di altri credi, ma è sempre la miopia degli uomini che rende intollerante chi si ritiene possessore della Verità.
La pericolosità dei dogmatici, non solo nel campo religioso ma in quello politico, scientifico, ecc., è nel credersi i soli possessori della Verità assoluta e di ritenere gli altri nell’errore. Per questo si credono in dovere di combatterli per portarli alla posizione che essi ritengono la sola giusta e vera.

Per essi è argomento di meraviglia la diversità dei pareri e delle opinioni nei diversi campi del sapere e del conoscere. Ignorano che le verità degli uomini essendo relative ai tempi, ai luoghi e anche a ogni singolo uomo, sono spesso in conflitto tra loro, come le vecchie teologie con quelle moderne. Cadono le forme arcaiche per quelle più aggiornate.

Ciò che uno crede è la sua verità del momento, che lo porterà a salire al gradino successivo, poiché la fede è quella sola che vale.
Per questo, tutti hanno ragione, senza aver ragione.

Quando avete scoperto qualcosa che ha viva risonanza dentro di voi, seguite il consiglio di Gibran (Il Profeta). Non dite: “Io ho trovato in me la Verità”, ma piuttosto: “Io ho trovato in me una Verità”.
Le verità sono tante, ma la Verità è una sola e non cambia; ciò che cambia è la comprensione umana. Dell’uomo è propria l’opinione, cioè il modo personale di vedere ogni cosa, dal proprio gradino evolutivo raggiunto.

Man mano che sale, vede di più e meglio.


(Tratto da LO SCOPO E IL SIGNIFICATO DELLA VITA di Amadeus Voldben)



domenica 25 novembre 2012

LA GUERRA AMBIENTALE E IL CONTROLLO DEMOGRAFICO


E non è tutto.
Man mano emergeranno fatti e conoscenze che rasentano l'incredibile.
 Molti veli saranno levati e molti segreti finalmente svelati.

Il 2013 sarà un anno di grandi rivelazioni.

Elia Menta


RITENGO QUESTI DUE COMMENTI MERITEVOLI DI PARTICOLARE ATTENZIONE E CHIEDO, A CHI LO VOGLIA, DI FORNIRE MAGGIORI INFORMAZIONI.

Grazie
Elia Menta

  1. Le irrorazioni coprono ormai due terzi del pianeta. Sono esclusi, per ora,SOLO Siria ed Iran. Lo erano Libia prima della fine di Gheddafi ed Afghanistan prima dell'invasione N.A.T.O.-O.N.U.
    RispondiElimina
  2. Se le cose stanno così siamo messi malissimo. I russi irrorano i cieli sistematicamente o solo qualche volta? E' una domanda che mi sono posto. Dalle osservazione di qualche amico pare che di scie a Mosca ce ne sono viste poche. I cinesi, che ora soffrono effetti di desertificazione, per quale ragione dovrebbero danneggiarsi. E' vero che ci sono scie di particolato idoneo per far piovere e altro per non far piovere e scie per ridurre l'irraggiamento solare.
    In Brasile, Argentina, Cile, Africa del sud, ci sarebbero anche li le scie, ma con quali aerei(sempre della Nato?) e chi paga le spese? Quanti governi hanno accettato le direttive americane che permettono la geoingegneria climatica. In Europa sappiamo Tutti.
    Se il problema non emerge all'opinione pubblica è perchè c'è un disegno criminale internazionale che ha come copertura il falso riscaldamento climatico. Anzi se si riscaldano certe aree della terra è proprio per colpa delle velature che fanno un effetto serra.

    Giorgio

sabato 17 novembre 2012

APPELLO ALLE PERSONE CONSAPEVOLI


Condivido la posizione di Giuseppe Turrisi.
Vedo questa nostra Italia morire ogni giorno; 
ed è una sofferenza lacerante.

E' ora di muoverci!

Elia Menta

QUANDO LE FORZE DELL'ORDINE DIFENDERANNO IL POPOLO LA RIVOLUZIONE SARA' VINTA

L'autore del post non è un blogger anarchico ma un Generale dell'esercito, Capo di Stato Maggiore del CASD COMICI (E) POLITICI DI PIERO LA PORTA pierolaporta.it


Oltre le consuete contabilità di feriti e violenze, dopo la manifestazione a Roma dell'altro giorno, si sviluppa un dibattito parallelo fra il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri e il comico Beppe Grillo.

Il comico incita gli agenti ad abbandonare la divisa e manifestare con gli studenti. Il ministro esecra: "Sono parole da irresponsabile", con questo assurgendo il comico a leader politico e viceversa. Se c'è infatti un dato incontrovertibile che contraddistingua un politico italiano è proprio l'«irresponsabilità».
Sono da tempo convinto che gli attuali inquilini del Palazzo, quelli precedenti e quelli che vi aspirano sono così inconsapevolmente comici da far apparire Grillo un grande politico.

Il governo ha impoverito l'Italia a vantaggio di potentati stranieri, secondo un disegno costruito proprio da Mario Monti. Il governo precedente ha lasciato entrare gli stranieri in Libia, il paese col quale, pochi mesi prima, aveva sottoscritto un solenne trattato di amicizia e non di meno gli ha poi bombardato le truppe. Quanto più si va indietro nella storia dei governi italiani, è un'ininterrotta sequela di tradimenti dell'interesse nazionale che vanno dalle quote agricole, all'invasione dei supermercati francesi, dai 30 miliardi annui di bolletta energetica, alle crisi finanziarie artefatte e via dissipando. Magari la causa sta nei trattati segreti impostici dopo la 2^ GM, è tuttavia significativo che la dissipazione a vantaggio dello straniero s'accompagni alle crescenti prebende dell'alta burocrazia dello Stato, incurante della condizione del paese. Dopo di che si dà tutta la croce ai politici di professione. Quelli navigati abbozzano e si assicurano il loro pezzo di formaggio; i politici sciocchi al punto da non risultare "irresponsabili" attribuiscono la colpa alla magistratura. Possiamo provare a immaginare per una volta, solo immaginare, una liturgia diversa?
Che cosa avrebbe potuto rispondere la Cancellieri al suo collega Grillo? Sarebbe stata gradita una risposta così:"Il mio dicastero che dissipa miliardi di euro per una sicurezza che non c'è; il mio dicastero che è ridondante di auto blu nonostante gli sbandierati propositi, il mio dicastero, gli stipendi dei cui vertici costano valanghe di milioni ogni mese, questo mio dicastero dimezzerà le spese e offrirà stipendi più dignitosi agli agenti, che vanno in piazza per 20 euro; questo mio dicastero offrirà pure un esempio virtuoso e risorse davvero dedicate alla crescita all'altrettanto dispersivo quanto avido ministero dell'Economia. Anzi, visto che ci siamo, poiché io sono un prefetto, comunque a libro paga dello Stato, ora che faccio il ministro mi limiterò -- invitando gli altri colleghi nelle mie condizioni a seguire il mio esempio -- a prendere in più solo la differenza fra lo stipendio precedente e quello di ministro".
Il ministro forse non sa che fra i violenti dimostranti c'erano ragazzini di 16 anni. Difficile parlare di "professionisti della violenza" in casi come questi, eppure è stato detto così. Attenti, qualcosa è cambiato; fra quei ragazzini c'era qualche figlio di poliziotto che ha problemi a chiudere il mese. Grillo è uno che ha fiuto per gli umori della massa, dovrebbero averlo capito, i nostri comici; o no?

Piero La Porta

'O PRIMM MESSAGGIO DI RE GIORG (IL PRIMO MESSAGGIO DI RE GIORGIO)



mercoledì 14 novembre 2012

MILANO: LA POLIZIA BLOCCA UN CORTEO (14.11.2012)


Manifestazioni in molte parti d'europa. 
Ma i popoli contano ancora qualcosa?

Dopo l'inganno c'è la forza: è cosi che si dominano i popoli.

Elia Menta



domenica 11 novembre 2012

ESSI VIVONO - COMPLETO


DA VEDERE
(e non scambiare per un banale film di fantascienza!)


sabato 10 novembre 2012

IL NOSTRO VERO NEMICO



LINK PRIMA INTERVISTA A CARLO MASSONE
http://www.youtube.com/watch?v=H3Ode8cl6mc&feature=plcp
http://www.youtube.com/watch?v=riMCmgtJ0xM&feature=plcp
http://www.youtube.com/watch?v=odC_X_27vFE&feature=plcp

LINK SECONDA INTERVISTA CARLO MASSONE
http://www.youtube.com/watch?v=FDC3RkDbyyc&feature=plcp
http://www.youtube.com/watch?v=iHF8sUbuofU&feature=plcp

CHIESA CATTOLICA E CRISTIANESIMO: SALVARE IL SALVABILE

Logo Ratzinger

La chiesa cattolica potrebbe sfaldarsi e scomparire, per esaustione, come è già avvenuto per altre chiese ed altre religioni del passato. Oppure -come stanno cercando di fare i suoi attuali vertici-  fondersi con gli altri tronconi di origine israelita, e fondare una sorta di chiesa unificata. Ma questo atto renderebbe  vana l'esistenza di 2000 anni di differenziazione cristiana e di 1500 anni di innovazione musulmana. Insomma sarebbe un "ritorno alle origini" che non promette nulla di buono. Viste anche  le valenze gerarchiche che ne conseguirebbero, nonché il ritorno ad un passato remoto ignobile, com'è quello biblico. 
Le colpe del papato in questo processo disgregativo della chiesa cattolica sono evidenti. Dalle incongruenze sulla morale tradita, sull'economia farisea  e l'accumulo di ricchezze materiali, sull'allontanamento dalla natura, etc. Tutti i nodi vengono al pettine, si dice, e la chiesa ha sommato migliaia di nodi.  E non mi riferisco solo agli scandali recenti (ma ora tacitati per segreti accordi con chi di dovere)  ma  alle innumerevoli colpe accumulate nei secoli: le finzioni dottrinali, la vendita delle indulgenze, la sperequazione fra maschi e femmine, la persecuzione di eretici e streghe, la prevaricazione e l’intimidazione delle masse succubi ed impaurite, le falsità storiche su innumerevoli fatti e persone che la compongono, ecc.
Sembrerebbe che la religione cattolica, e di conseguenza quella cristiana in generale, non abbia scampo e sia destinata semplicemente a scomparire in una nuvola fumosa di vergogna.

Ma non è giusto dare tutte le colpe al cristianesimo. Le devianze sono iniziate ben prima della nascita di questa religione e sono pure continuate dopo di essa. La matrice del monoteismo  con un dio personale despota e settario è nell’ebraismo,  da esso sono poi sorti sia il cristianesimo che l’islamismo. Le colpe dei padri sono ricadute sui figli… si dice.
Strettamente parlando l’ebraismo non è propriamente una religione ma una continuità religiosa basata sulla trasmissione genetica. Ebrei si nasce, non si diventa. Ed infatti nell’ebraismo i sacerdoti sono i primi ad avere l’obbligo di matrimonio e di prolificazione.  La stessa cosa avveniva ai primordi del cristianesimo, che in effetti è solo una differenziazione dottrinale sorta dal modello esseno (una setta ebraica). Ma allorché l’impero romano, per motivi squisitamente politici, stabilì l’unità religiosa sotto l’egida del cristianesimo, fu trovato più conveniente dare una regola di celibato al clero, in modo da non disperdere le ricchezze che il papato andava ammassando.

Il papato romano tra l’altro è anch’esso un’istituzione tardiva rispetto alla formazione del cristianesimo.  In verità il papa di Roma sostituì l’imperatore di Roma e per garantire la continuità non dovevano esserci diatribe familiari interne, il papa veniva eletto in un contesto di celibi.  Questo sistema, ottimo dal punto di vista del mantenimento della struttura, è assolutamente deleterio invece per la conservazione dei valori umani. Conseguenza di questa regola “innaturale” è quel che oggi osserviamo in forma di pedofilia ed omofilia interna alla chiesa. I prelati mantengono una facciata di castità provvedendo a soddisfare le esigenze sessuali  con gli  adepti e componenti della chiesa stessa.
Ma il mantenimento della struttura e della ricchezza del vaticano è causa di degrado  per la religione, per ovvie ragioni.. (anche la mafia si basa sul “comandare è meglio che fottere”)…

Se ne deduce che la prima cosa da fare per salvare il salvabile della religione cattolica, sarebbe quella di consentire il matrimonio ai preti, seguito immediatamente dall’apertura al sacerdozio femminile e successivo abbandono del meccanismo di potete politico ed economico vaticano. In tal modo sacerdoti e le sacerdotesse rientrerebbero nel “popolo” dal quale provengono e di cui sono parte. L’eliminazione del papato è un  punto di immediata risoluzione per avviare questo processo di emendamento interno.  Ed in effetti le spinte a voler salvare la “religione” dalle grinfie dei suoi scherani malsani è già presente all’interno della sana comunità cristiana. 
Questo è solo l’inizio di un discorso….

Paolo D’Arpini

venerdì 9 novembre 2012

SCIE CHIMICHE E OGGETTI VOLANTI LUMINOSI


Filmato e foto 8 NOVEMBRE 2012



COMMENTO AL VIDEO DEL 9 NOVEMBRE SUL CANALE YOUTUBE DI PERCHIUNQUEHACOMPRESO

Mi ha riferito un amico (molto pratico di aeronautica) che gli oggetti luminosi sono droni.