mercoledì 31 luglio 2013

ITALIA IN FORTE CRISI?


La crisi non e' forte. E' assassina! Perché sta ammazzando un popolo, la sua dignità, la sua genialità. E' una crisi alimentata dall'odio e favorita dalla stupidita' e dal servilismo.


E' una crisi lacerante che per il dolore che causa ha smorzato la voce nelle gole. 
Ma basterà un gesto, una parola, un simbolo, affinché da nord a sud o da sud a nord la fame di verità e giustizia germogli, e allora schiavitù più non sarà.

Elia Menta


MERDA E MENZOGNE




BERLUSCONI: E' TUTTO UN TEATRO?


Le analisi di Diodato si sono sempre rivelate profetiche.



COMMERCIANTE RIBELLE: FUORI LO STATO CRIMINALE DAL MIO NEGOZIO E DALLA MIA VITA



lunedì 29 luglio 2013

L'UOMO CREA IL VALORE, IL PARASSITA SE NE APPROPRIA



STRALCIO DI EMAIL RICEVUTA DA ACCADEMIA DELLA LIBERTA'

Seguendovi in questi mesi ho imparato tanto, ma soprattutto ho avuto conferma dell'esistenza di un enorme potenziale umano presente sul territorio nazionale, siamo in tanti, consapevoli delle nostre potenzialità, coscienti di poter tracciare percorsi alternativi a quelli imposti dall'alto, e con la voglia di mettersi in gioco. Il “nemico” cerca in tutti i modi di tenercelo nascosto. Le menti libere ci sono, occorre solo un piano d'azione concreto, attuabile da subito, io ci sto e sono pronto a lavorarci. So per certo che nessuno dall'alto ci aiuterà, che dalla politica oggi non possiamo attenderci nulla di buono, perchè li conosciamo, sappiamo da dove vengono, chi ce li manda, e dove vogliono arrivare, non c'è salvezza per noi nei loro piani. Occorre passare all'azione con quello che abbiamo oggi a disposizione, e tralasciare anche di chiedere, o perlomeno smettere di pensare che chiedendo ai governanti ci possa esser concesso ciò che vogliamo, nemmeno a pretenderlo con la forza, nemmeno se fossimo in rapporto 1000 a 1. E' mia opinione che perderemmo inesorabilmente, perchè il “nemico” è preparato a questo genere di attacchi. Occorre piuttosto fregarli su di un terreno sul quale mai si aspetterebbero d'essere attaccati, sul piano delle idee, della creatività, dell'organizzazione, della coordinazione, perchè ci reputano stupidi e incapaci di organizzarci.
Il vostro operato è lodevole, fate un lavoro eccezionale, fondamentale.
Quando si arriva a comprendere il significato di “bene”, di “valore”, di “lavoro” di “denaro” e il rapporto che intercorre fra essi, l'azione diventa conseguenziale.

Se si conviene che:
· il “bene” è ciò che si desidera in quanto è conveniente alla natura umana, è utile ad uno scopo, e posseduto rende tranquilli, felici, soddisfatti;
· il “valore” è il riconoscimento del beneficio che se ne trae da un qualsiasi bene, oggetto o azione;
· il “lavoro” è l'attività dell'uomo che implica il dispendio di energie fisiche ed intellettive per raggiungere uno scopo prefissato,
· il “denaro” è al tempo stesso “bene” in quanto è prodotto dal lavoro dell'uomo ed è utile ad uno scopo, ma è anche la rappresentazione del “valore” in quanto è tale lo scopo per il quale è prodotto.

(Auriti docet)

Possiamo provare a rispondere ad alcune fondamentali domande:
·    Dove è il valore, nel bene o nel denaro?
Nel bene, in quanto se ipotizzassimo l'inesistenza del denaro il bene continuerebbe ad essere utile e desiderabile dall'uomo, viceversa, ipotizzando l'inesistenza del bene il denaro perderebbe ogni valore e significato.
·    Chi produce il valore?
Colui che produce il bene.
·   Chi produce il bene? (L'uomo o la banca?)
L'uomo.
·   Di chi è il valore? (Dell'uomo o della banca?)
Dell'uomo
·   Cosa centra il denaro in tutto questo?
Rappresenta il valore del bene, è un simbolo economico.

Riassumendo:
Il valore è il bene,
il bene è frutto del lavoro dell'uomo
il valore è dell'uomo
il denaro rappresenta il valore
il denaro è dell'uomo.

Quindi? Io, col mio lavoro produco il bene, che ha valore, in quanto è desiderabile da qualcun altro. Creo beni che scambio con altri beni, non importa quale sia il particolare mezzo o il metodo di scambio, importa che io ottenga il bene, che ci siano beni da scambiare e si trovi un accordo fra le parti. Sembra che questa fondamentale verità sia la chiave per scardinare il sistema, dato che di beni da scambiare ce ne sono a sufficienza, dato che la stragrande maggioranza degli uomini è capace di produrre valore, dato che di lavoro da fare ce ne sarebbe a iosa, perchè farci paralizzare dalla privazione del mezzo di scambio, perchè non mettere in pratica ciò che abbiamo capito? Io sono pronto, da domani stesso, ad offrire il mio potenziale valore in cambio di altro valore al di fuori del circuito dell'euro, possibile che non si riesca a studiare un meccanismo per eludere questa appropriazione indebita del valore? Cosa dovremmo chiedere e a chi, se ciò che ci occorre è già in nostro possesso? Se chi crea il valore è l'uomo? Se mai ci fosse stato un tacito accordo fra governanti e governati, beh è saltato. Il “contratto sociale” è stato violato, siamo legittimati ad agire senza chiedere il permesso a nessuno. Non ho le capacità e le conoscenze per formulare una proposta nel dettaglio, ma in linea di massima, se l'ostacolo alla fruizione dei beni, e quindi al lavoro, è la carenza di denaro in circolo, mi sembra ovvio che dovremmo cominciare a lavorare, produrre valore, scambiare valore, senza l'ausilio del loro denaro, o magari solo in parte tanto per cominciare, coprendo le spese e i costi delle materie prime con la loro moneta, ed inventarci una nuova modalità di scambio per la parte di valore rimanente. Non è detto che si debba per forza stampar moneta, la butto li, si potrebbe creare una banca dati che registri la creazione e le transazioni di valore prodotto dall'uomo, che contenga tutte le prestazioni, i servizi, i prodotti offerti dai partecipanti al circuito. All'interno di questa banca dati si potrà riscuotere, direttamente sotto forma di beni, la parte di compenso spettante per la fornitura del proprio lavoro. Il tutto regolato e garantito dalla stipula di un nuovo “contratto sociale” al quale ogni uomo è libero di aderire. La moneta di scambio potrebbe essere il valore del lavoro dell'uomo. Lavoro in permuta. Una sorta di evoluzione del baratto che permetta al valore di spostarsi nello spazio e nel tempo, in stretto rapporto con l'economia reale. Ma anche no. Discutiamone, studiamo, troviamo il modo e facciamolo, cosa altro abbiamo da perdere?

Siamo un popolo di inventori, creativi, abbiamo un potenziale immenso, e permettiamo che tutto ciò venga represso. <<E lo dici a noi?>> direte voi, <<a noi che già lo sappiamo e lo diciamo tutti i giorni?>>. Se mi rivolgo a voi è per farvi presente che io ci sto, ci proverei subito, ne vogliamo parlare? Per come la vedo io non ci occorrono mobilitazioni di massa con mazze e forconi, e nemmeno la comprensione approfondita del funzionamento del sistema da parte di tutti, basterebbe innescare un circuito virtuoso, che funzioni, e con un po' di visibilità aderiranno in massa, senza nemmeno chiedersi perchè la cosa funzioni. D'altra parte in quanti si chiedono come e perchè le loro banche funzionano? L'esperimento di Auriti ci insegna anche questo. Mi rivolgo a voi perchè siete l'unico canale che conosca capace di raggiungere al tempo stesso studiosi, economisti, pensatori, imprenditori, avvocati, legislatori, tecnici, tecnologi, liberi professionisti, associazioni, persone sensibilizzate verso queste tematiche, il miglior pubblico desiderabile, ciò che occorre per elaborare insieme un piano d'azione e una proposta. Altra cosa che reputo importante, e che vorrei rilevare, è la necessità di fare rete tra le aziende e i liberi professionisti italiani, allo scopo di essere più competitivi verso il mercato estero. Ci vogliono un popolo di meri consumatori e distruggono la nostra economia attaccandoci su tutti i fronti, abbandonando interi settori all'oblio, il resto lo facciamo noi con la nostra naturale predisposizione a “farci le scarpe” l'uno con l'altro. So che esistono realtà industriali ed artigianali italiane davvero positive in regioni quali Toscana, Emilia Romagna, dove si fanno delle politiche di sostegno alle imprese, si danno vita a filiere produttive che usufruiscono di tutta una serie di servizi organizzati dalla regione, addirittura sentivo parlare in alcuni casi di condivisione del pacchetto clienti. In altre regioni, specie al sud, non mi risulta presente questo tipo di mentalità. Col mio lavoro ho avuto un po' a che fare con le imprese del sud, grandi potenzialità, tanta creatività, tanta voglia di lavorare, imprenditori instancabili, ma di visione corta. E' vero, il governo non è dalla nostra parte, non ci mettono in condizione di innovarci, a stento si sopravvive, ma, piuttosto che scannarci fra noi per raccogliere le briciole di un mercato interno distrutto, magari potremmo sederci intorno ad un tavolo e condividere qualcosina con gli altri per ottenerne molto di più tutti insieme. Potrei fare moltissimi esempi pratici, ma rimanendo sul vago, una serie di aziende sinergiche potrebbero cooperare per la nascita di filiere, potrebbero finanziare delle ricerche per la progettazione di prodotti innovativi, risolvere problemi comuni ingaggiando tecnici e professionisti, creare consorzi energetici per il fabbisogno interno e locale d'energia, puntare sulla qualità e l'innovazione piuttosto che tentare di fare la concorrenza alla Cina. Certo, possiamo continuare a lagnarci, potremmo dire che in altre nazioni tutto ciò si affronta a livello politico con la pianificazione a diverse scale, e che quindi dovremmo chiedere ai nostri politici di varare un piano industriale. Ma, avendo preso atto dei fatti, onestamente, sarebbe possibile credere ad una tale eventualità? Credo sia l'ora di cominciare a pensarci da soli.

La Fiat vuol spostare la sua produzione all'estero? Io officina meccanica, io carrozziere, io fonderia, io industria chimica, io industria elettronica, io ingegnere, io designer, io tappezziere, che faccio? Chiudo? Fanculo la Fiat! Ma abbiamo davvero bisogno della Fiat per fare auto? Mettiamoci insieme, finanziamo un progetto, in tanti si può fare, inventiamoci un prodotto, un marchio, diventiamo una potenza. Non ci sono i soldi? Mettiamoci d'accordo, discutiamone, chi ha denaro mette denaro, chi non ne ha mette lavoro, è un investimento che ogni uno potrebbe fare. Da una parte c'è da affrontare un rischio, ogni impresa è un rischio, dall'altro c'è la possibilità di chiudere se domani la Fiat sposta tutto all'estero. La soluzione politica purtroppo non arriverà, perlomeno a breve, sta a noi inventarci qualcosa, all'interno di quel range di azioni che ancora ci sono concesse. Occorre trovare una soluzione rapida da mettere in pratica per correre ai ripari subito. Ciò che dovremmo chiederci è: con chi e per cosa dovrei collaborare? A chi occorrono le mie competenze? Chi ha i miei stessi obbiettivi, problemi, necessità? Magari qualcuno con le nostre stesse esigenze è a due passi da noi e non lo sappiamo, beh, troviamo il modo di saperlo. Ancora una volta io sono pronto. Sono pronto a sedermi al tavolo con gli altri e ragionare sul da farsi, mettere in gioco il mio potenziale per ottenere qualcosa di più tutti insieme. Discorsi utopici? Di utopica c'è solo la pretesa che qualcuno dall'alto ci aiuti. 

Costruiamo qualcosa di concreto qui, per noi, e nel rispetto della dignità umana. Basta fuggire all'estero, che se ne vadano loro. Io ci voglio provare.

Spero a presto, calorosi saluti

Mail firmata

domenica 28 luglio 2013

MARCHE - SCIE CHIMICHE, TERREMOTI E STRANI EVENTI MILITARI IN CORSO


Lo Stivale trema come non mai. Alla White House l’inquilino number one ripete ossessivamente: “cavie tricolori a cuccia”.

L’irrorazione chimica sulle teste di cittadine e cittadini marchigiani, come del resto di gran parte del popolo italiano procede alacremente.

Alcuni giorni fa c’è stata un’altra scossa di terremoto alle ore 04:38:09 italiane, con magnitudo 2.3. L’ipocentro è come sempre nei casi di sismi indotti dalla NATO, estremamente superficiale, di appena 7,4 chilometri, mentre il terremoto del 24 luglio (ora italiana 21:13:41) con magnitudo 2.9, aveva un ipocentro di 5 chilometri.

Che finalità ha la strategia del Pentagono? Incutere paura nella gente comune? Ricattare l’eterodiretto Governo Letta? Tentare di intimidire chi in Italia può mettere con le spalle al muro i criminali di Washington? Rompere come hanno già fatto a L’Aquila – 4 anni fa – le faglie sismiche provocando l’ennesima strage, mentre le autorità italiane del ramo “grandi rischi” tranquillizzano l’opinione pubblica? Destabilizzare definitivamente il Belpaese?

Un solo raffronto: la scossa che ha distrutto L’Aquila il 6 aprile 2009 è stata mandata in onda esattamente alle ore 03:32:24. Il terremoto che ha colpito le Marche il 21 luglio 2013 è stato inviato in onda alle ore 03:32:24. Semplici analogie? Macché! Nella serie storica dei sismi che hanno colpito la Penisola non esiste un solo precedente del genere (identico orario e ipocentro).

In questi casi la coincidenza risponde al nome di terremoto indotto mediante energia elettromagnetica, emanata dalla superficie terrestre contro la ionosfera ed infine sulla crosta terrestre. Mister Obama: il riscaldatore ionosferico attivo a Tromsoe, in Norvegia, si esercita contro l’Italia?

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/07/scie-chimiche-e-terremoti-militari.html
http://cnt.rm.ingv.it/
http://iside.rm.ingv.it/iside/standard/index.jsp
Comunicato INGV

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Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.3 è avvenuto alle ore 04:38:09 italiane del giorno 26/Lug/2013 (02:38:09 26/Lug/2013 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Adriatico_centro-sett.. I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo.

Dati evento
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Event-ID7229134380
Magnitudo(Ml)2.3
Data-Ora26/07/2013 alle 04:38:09 (italiane) 26/07/2013 alle 02:38:09 (UTC)
Coordinate43.538°N, 13.797°E
Profondità7.4 km
Distretto sismicoAdriatico_centro-sett.
Comuni entro i 10Km
-Comuni tra 10 e 20km
NUMANA (AN) SIROLO (AN) PORTO RECANATI (MC)

Post scriptum
In casi del genere, in un Paese sovrano, il capo del governo o della repubblica chiama l’ambasciatore USA e lo espelle; informa il popolo sovrano; prende delle contromisure belliche; pone in stato d’allerta le forze armate. Il punto debole della Difesa nordamericana sono i satelliti: basta disattivarli con opportune interferenze per accecare le potenzialità belliche di questa superpotenza criminale. 

E dire che l’Italia ne ha tutta la capacità tecnica a livello spaziale, ma non la volontà, ovviamente.
  
Da noi, calma piatta. I maggiordomi del nuovo ordine mondiale non osano fiatare e lasciano fare, in attesa di un’altra strage di persone ignare della reale situazione!

Gianni Lannes

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/07/marche-obiettivo-di-scie-chimiche-e.html 

FONTE: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it


LE LEGGI E LE FORME DI SCHIAVITU'



LA SICILIA, CROCETTA, IL MUOS




Che si aspettavano le coraggiose e combattive mamme No Muos? Che le istituzioni dessero loro ragione ? Condannando gli Usa ? Lo abbiamo (io e tanti altri) già denunciato che non è possibile, non lo sarà mai. 
Con i governi del dopo guerra e con i relativi patti, piú o meno segreti, l'Italia è una nazione a sovranità limitata. Qualunque protesta, anche la più motivata, non troverà mai accoglimento. Vedi le atomiche a La Maddalena, a Vicenza, il Cermis, Sigonella, Niscemi ed altro dimostrano la inesistenza della governabilità del territorio. Figuriamoci Niscemi e la Sicilia. 
Quando Crocetta si erse a "paladino" gli suggerii, anche grazie a La Sicilia, di assumere il comando delle forze di polizia nell'Isola e bloccare i lavori del Muos. A norma dello Statuto della Regione Siciliana. Si guardò bene dal farlo. Ed i 15 Grillini evitarono pure di parlarne. 
Quelle sono, a mio parere, le occasioni storiche. E si perdono....


Vincenzo Mannello 




sabato 27 luglio 2013

INTANTO, PERO', PORTATE I VOSTRI FIGLI IN SALVO ALL'ESTERO


Il regime in questi giorni alza l’allarme sulla disoccupazione che si impenna, sulla produzione che si affossa, sulle piccole aziende che muoiono in massa. Il Quirinale grida alla crisi angosciante. Evidentemente, il regime sta creando panico sociale per far passare qualche brutto giro di vite fiscale, giustificato con l’esigenza di salvare posti di lavoro, e che invece produrrà effetti contrari, perché recessivi – come tutti i precedenti. Farà una nuova tassa patrimoniale, o una nuova razzia sui conti correnti, magari convertendo i depositi in azioni della banca depositaria, per risanarla a spese dei clienti, e consentirle così di creare nuove bolle, nuove voragini e nuove emergenze coi giochi speculativi in cui le banche oggi impiegano prevalentemente i propri fondi?

In ogni caso, sarà un altro, importante passo avanti nella ristrutturazione sociale in senso oligarchico, tecnocratico e autoritario in atto in Italia e vigorosamente portata avanti, negli ultimi tempi, da esecutori quali Mario Monti, con l’appoggio di quasi tutti i partiti e del Colle; mentre i grossi capitali e i grossi redditi si sono rifugiati off-shore, fuori dal raggio d’azione del fisco, il quale perciò si può rivolgere solo ai patrimoni e ai redditi medi e medio-piccoli, che non si sono delocalizzati. Berlusconi darà il suo endorsement a ulteriori manovre di quel tipo, e così forse guadagnerà un’assoluzione e il mantenimento della eleggibilità, quindi della libertà? Lo Stato italiano non può fare altro che interventi fiscali, dato che gli altri strumenti macroeconomici li ha ceduti alla Bce e alla Ue, cioè de facto alla Germania, la quale, interessatamente, non li vuole usare, se non a proprio vantaggio.

Il governo Letta, impotente, chiaramente, si regge su due labili colonne: sulla difficoltà di tornare al voto adesso, e sui rinvii di promesse contrapposte (Imu, Iva, detassazione dei redditi da lavoro). Tira a campare in attesa di uno sblocco a livello superiore – Bce, Ue, Berlino (elezioni politiche di settembre) – che gli dica che cosa fare, per via gerarchica. E dato che palesemente siamo in un ordinamento internazionale gerarchico multilevel, la nostra situazione ormai strutturale di crisi economico-finanziaria va inquadrata nel sistema di potere globale, forgiato in esito alla II Guerra Mondiale a Teheran, Yalta e Bretton Woods, nonché Montevideo per il Wto. Ma da Bce, Ue e Berlino al più verrà un’espansione delle base monetaria di tipo Usa, che andrà – come le ultime creazioni di moneta addizionale – al sistema bancario (non alla produzione e al consumo), quindi produrrà un momentaneo sollievo per l’economia reale e la società, anestetizzandola nel mentre che il sistema bancario gonfierà una nuova, grande bolla speculativa, come già ripetutamente avvenuto.

Al livello apicale  abbiamo il cartello monetario-finanziario, monopolista della moneta e del credito, nonché del rating, delle teorie economiche e delle prescrizioni (neoliberismo, rigorismo fiscale), che ha posto due terzi o più del mondo in una posizione di dipendenza e sudditanza, che porta da decenni avanti un progetto elitista di accentramento del potere e della ricchezza, e che dispone della piattaforma politico-militare degli Usa – secondo livello – per distruggere chi si oppone, dove necessario. Domani forse sostituiranno gli Usa con la Cina. Per ora, non so se e quanto Cina, Russia e Brasile siano indipendendenti da esso.

Al terzo livello, in Europa, abbiamo la potenza continentale vassalla, la Germania (con la para-vassalla francese). La Germania, in cambio della collaborazione esecutiva a questo disegno, cioè in cambio del fatto che lo impone ai partner europei più deboli, riceve alcuni vantaggi, ossia la possibilità di sottrarsi in parte alle ricette recessive, e di approfittare del disastro che queste ricette causano ai partner più deboli per sottrarre loro capitali e quote di mercato, e per comperare le loro aziende a prezzi di necessità. Prima di intervenire in aiuto dei partner deboli, o di uscire dall’euro, o di porgli fine, il capitalismo tedesco aspetta di aver tolto loro, in questi modi, tutto ciò che si può togliere, compresi i migliori tecnici. Ciò vale soprattutto per l’Italia che, per facilitare quel processo, viene deprivata della liquidità necessaria per investire, lavorare, produrre e pagare i propri debiti, in modo che, per tirare avanti, debba svendere le proprie risorse e cedere sovranità.

Al quarto livello abbiamo la partitocrazia, la burocrazia e i potentati economici specificamente italiani (comprese le mafie); la prima, composta perlopiù di incompetenti, di ladri e di cialtroni professionali, che si vendono molto facilmente. Questi soggetti si occupano di prelevare dalla spesa pubblica e dalle altre risorse pubbliche, distribuiscono benefici clientelari per sostenersi, si vendono anche allo straniero, non possono rinunciare alla corruzione, agli sprechi, alle creste, perché non sanno fare altro e sono stati selezionati per fare proprio quello – quindi impediranno per sempre al paese di riprendersi, mentre, controllando i meccanismi elettorali, rendono impossibile sostituirli attraverso il voto. Essi non possono rinunciare, soprattutto, al flusso di circa 100 miliardi che, annualmente, trasferiscono a Roma e al Sud – dedotte le loro intermediazioni – prelevandolo dai lavoratori autonomi e dipendenti di alcune regioni del Nord, i quali costituiscono il quinto livello, il livello più basso della catena alimentare. Tutti gli altri livelli gli mangiano addosso.

Per migliorare la nostra posizione possiamo trasferirci in Germania, passando al terzo livello, o in Usa, passando al secondo. O in Brasile, e porci forse fuori da questa catena alimentare. Almeno per qualche tempo. Il governo Letta dichiara di voler risolvere una situazione, la quale però può essere trattata solo con quegli strumenti monetari macroeconomici, che – giova ripeterlo –  il governo non ha, perché sono stati ceduti alla Bce e alla Ue che, sotto l’egemonia della Germania, non li vogliono usare. Non può nemmeno tagliare sulla parte di spesa pubblica costituita da creste e sprechi (che io stimo in 100-150 miliardi l’anno, considerate anche le decine di migliaia di poltrone nelle società partecipate da enti pubblici, che servono solo per rubare) perché è quella di cui vive la politica. Quindi il governo Letta fallirà. Per inconcludenza e per erosione dei gruppi parlamentari da parte del palazzo, per divisioni interne e per scarsa competenza tecnica, sta anche fallendo l’attacco di Grillo-Casaleggio al sistema, il suo populismo pacifico.

Al prossimo, sensibile peggioramento della situazione sociale, che è inevitabile dato il trend,  probabilmente vedremo in azione il populismo non pacifico, le sommosse popolari, che pure falliranno, perché non hanno i mezzi né l’organizzazione per combattere gli interessi istituzionalizzati del sistema come sopra delineato, e perché non esiste nemmeno un nemico fisico che si possa colpire con la violenza. Falliranno, ma con il loro tentativo creeranno le condizioni per una svolta autoritaria e poliziesca, per la criminalizzazione e la repressione del dissenso, e il loro fallimento diffonderà frustrazione, rassegnazione e passività. Quella sarà la vittoria del vero potere sui popoli ridotti a bestiame. Sarà una vittoria stabile? Questo è il quesito più importante e affascinante, sul piano teoretico. Intanto, però, portate i vostri figli in salvo all’estero.

Marco Della Luna
31.5.2013


LA VERITA' E' LA RELAZIONE DI COERENZA CHE C'E' TRA IL PENSIERO E LA REALTA'



MONISMO, IMMANENTISMO, SOGGETTIVISMO, RELATIVISMO E IDEISMO

Chi scrive la storia non è il politico ma il filosofo, il politico scrive sotto dettatura e non se ne accorge nemmeno” - Giacinto Auriti -

Quello che diceva Auriti è vero, perché è sempre l'idea che determina le azioni, e la politica è lo strumento per fare l'azione, mentre la filosofia è lo strumento per creare la cultura, le idee e le dottrine, quindi a monte di tutto è chiaro che c'è la filosofia, la quale determina tutto per la vita dell'uomo.

Anche la religione, strumento della morale, dipende dalla filosofia che possiede al suo interno. Immaginatevi di avere un trapano e le istruzioni per il suo utilizzo. Le istruzioni rappresentano la sua filosofia o dottrina, mentre il trapano rappresenta la religione. Se le istruzioni sono sbagliate, molto difficilmente l'uomo saprà come esso funzioni anzi, lo userà per fare cose sbagliate. Date ad un aborigeno un telefono cellulare, e non saprà che farsene, lo userà probabilmente come sasso da lanciare dietro ad un animale. La morale quindi non può essere corretta se la filosofia è sbagliata, in quanto non guida l'uomo al vero godimento dei valori per come lo strumento è concepito.

Bisogna approfondire però: che cos'è normale? Una cosa è normale quando rispetta il principio di conservazione, in quanto la legge morale è immutabile. Ma perché la legge morale è immutabile? Perché la verità è una ed oggettiva, in quanto la realtà esclude i punti di vista, per cui essa sarà uguale per sempre, anche fra milioni di anni, ecco perché la legge morale è immutabile e va conservata, ma essa si conserva quando appunto la filosofia rispetta la verità della realtà. Solo così si può rispettare la vera morale e compiere le vere azioni normali, quelle sane, dove il godimento cioè soddisfa lo stato della conservazione, e quindi la giustizia, fatto che attiene solo alla persona umana. Trasgredendo la legge morale, si trasgredisce alla legge naturale, che è anch'essa immutabile, per cui non esiste più il godimento dei valori. Non esistendo più il godimento dei valori, l'uomo per sopperire a questa mancanza comincia a dar valore alle cose secondarie o addirittura dannose per se e per gli altri, come per esempio quelli che si comprano l'iPhone nuovo appena esce, oppure quelli che pensano solo a tatuarsi, o peggio ancora quelli che decidono di diventare gay (gay si diventa, non si nasce!), e di esempio del genere possiamo veramente farne all'infinito. Che poi tra l'altro questi nuovi valori, che sono valori distorti, è scontato dire che non potranno mai rimpiazzare i veri valori originari, sono solo dei surrogati, per cui chi possono portare la persona umana anche a crisi di coscienza, esaurimenti nervosi, malattie della mente, ecc... Come giustamente ha rilevato Auriti: gli studi degli psichiatri sono pieni, e il suicidio da insolvenza, è un altro esempio di questa mancanza di godimento dei veri valori umani. Solo chi segue la giusta filosofia dell'esistenza può seguire la corretta morale e dare valore così alle cose che contano veramente nella vita. La legge morale lo ribadiamo ancora, è immutabile, solo la legge economica e politica sono mutabili, esempio: una volta chi viveva in una caverna era un signore, oggi sarebbe un barbone, però la caverna è sempre una caverna. Attenzione però che questo non vuol dire che allora dobbiamo vivere in eterno come vogliono i transumanisti, in quanto la nostra esistenza è un dualismo come dimostreremo più avanti, per cui la morte naturale soddisfa in realtà il principio della conservazione, anche se questo sembra a prima vista una contraddizione: anche amare ed essere severi con gli altri sembra una contraddizione, mentre in realtà è il vero amore, che è cosa diversa dal buonismo. Dobbiamo quindi conoscere la verità per sapere quale dottrina e filosofia è vera o falsa.

La verità è la relazione di coerenza che c'è fra il pensiero e realtà. Quando questi due si corrispondono allora il pensiero è vero. Corrispondenza però non significa coincidenza, questo è il grande errore che fa Hegel. 


Per lui infatti la penna esiste non perché la vedo, la tocco o la ricordo, ma la verità è che esiste di per sé, anche se io non l'avessi mai vista, mai toccata e mai ricordata. Se invece si afferma che le cose esistono per quei motivi, allora si riduce la realtà alla percezione dei nostri sensi, e quindi il soggettivismo. Si confonde così la realtà con l'idea della realtà, per cui scompare l'oggettivismo, la verità assoluta, e il dualismo stesso, perché si rende immanente, cioè si fa coincidere l'oggetto con il soggetto, e di conseguenza la realtà con l'idea della realtà. Il dualismo diventa perciò un monismo. Questa è la formula della filosofia di Hegel, immanentista e monista, detta anche Ideista, diversa dall'idealismo, perché la nostra esistenza dualistica, prevede anche l'idea, ma appunto dobbiamo tornare ad utilizzare il nostro buon senso, e capire che esiste quello che è idea e soggettivo, e quello che è realtà e oggettivo. Io posso dire che una canzone mi piace o meno, ma non posso dire che per me è bella oppure il contrario, perché la bellezza è un fatto oggettivo, non soggettivo, per cui bisogna distinguere quello che è soggettivo da quello che è soggettivo. Esistono entrambe, ma non sono la stessa cosa. Sarebbe, se no, come confondere l'acqua con il ghiaccio. E' vero che l'essenza è la stessa (esistenza - acqua), ma le sostanze sono diverse (spazio non è tempo, e viceversa – solido non è liquido), e bisogna distinguerle. D'altra parte anche le forme sono diverse fra loro, e spesso la forma rende anche la sostanza, basta vedere le chiese odierne e confrontarle con quelle di una volta. Persino la forma a croce è scomparsa.

Ma questo alla fine, che cosa comporta? Comporta cose non da poco. La coincidenza e quindi il rendere un monismo la realtà e l'idea, ha dato vita alla c.d. Persona Giuridica. Essa dà la capacità ad una società di avere caratteristiche umane, il che è assurdo, la società è uno strumento, è l'insieme delle persone umane, ma non è una persona. Questo vuol dire che nella società intesa come Persona Giuridica, non esiste più la comproprietà, ma i soci vengono espropriati dei propri valori, e chi ne gode veramente è colui che possiede il pacchetto di maggioranza, in quanto la società non gode veramente, perché è appunto uno strumento, per cui la società con qualità umane o “fantasma giuridico”, come la chiamava il prof. Auriti, è solo il paravento dei truffatori, che si nascondo dietro ad esse per espropriare le proprietà dei suoi soci. Quindi vediamo che queste false culture, non è che non comportano niente anzi, insieme alla truffa della moneta-debito, sono le massime truffe, create dalle grandi strategie di dominazione.

In realtà questi tipi di truffe non nascono nel 700, i filosofi illuministi si sono solo ispirati a personaggi che c'erano arrivati prima, infatti gli stregoni e sciamani, erano in contatto con realtà spirituali, e facevano credere che se li avessero adorati, non avrebbero rischiato nelle operazioni di caccia, o che la terra avrebbe sempre continuato a produrre il cibo, per cui parte del raccolto, veniva poi offerto in sacrificio dalla popolazione a questi “dei”, ma li spiriti non godono, gli stregoni e gli sciamani si. Ecco che allora si era creata la prima forma di truffa ai danni dei soci-cittadini e di cultura immanentista.

Sembrano scontati questi argomenti, ma la verità è che l'uomo ha perso il proprio buon senso per via di queste false culture che sono state propagandate prepotentemente dall'illuminismo a oggi. Non che prima non esistessero: la cultura Classica greca era già sulla buona strada, solo che la propagazione di massa avviene, anzi coincide, con la fondazione della Banca d'Inghilterra nel 1694, ma più precisamente con la sua istituzionalizzazione ufficiale avvenuta nel 1717, data guarda caso coincidente a sua volta con la fondazione e la creazione della massoneria speculativa o dei “liberi muratori” (Gran Loggia Madre d'Inghilterra), la quale si distingue da quella precedente, ritenuta esclusivista dato che non facevano ammettere chi non era un muratore.

Apro una parentesi: la moneta-debito nasce perché, sempre sul piano filosofico e delle idee, Enrico VIII d'Inghilterra apparteneva alla corrente del protestantesimo, il quale avrebbe poi introdotto il parlamento inglese (in nome della “democrazia”), l'ingresso degli ebrei nel territorio inglese per mezzo della diaspora, il relativo indebitamento del popolo, la relativa perdita dell'oro del popolo inglese, quindi l'introduzione con Guglielmo d'Orange della prima moneta nominale d'occidente, e quindi l'origine della grande truffa: la moneta-debito. Tutto questo per dire che è fondamentale la cultura. Chi controlla la cultura, controlla poi le azioni politiche (vedi la frase di Auriti all'inizio). E questo dovrebbe far capire anche un'altra cosa: che non è vero che ognuno è libero di pensarla come vuole, perché se diciamo questo, legittimiamo implicitamente il fatto che ognuno può fare quello che vuole, perché è appunto il pensiero che termina le azioni, a meno che siete incapaci di intendere e di volere, ma sappiamo che sono rarissimi i casi, ed avvengono in casi estremamente particolari. La gente crede che il pensare liberamente sia il massimo dell'espressione di libertà, quando in realtà non lo è affatto, e spiego perché. Se ognuno la pensa come vuole, il tutto si traduce in caos, per cui alla fine non è vero che ognuno potrà fare quello che vuole, quindi è una vera contraddizione in termini. Se invece ognuno avesse idee e pensieri sulla realtà, che quanto meno tendano alla verità, siccome la verità abbiamo detto che è una ed oggettiva, allora tutti, più o meno, la penseremo allo stesso mondo, in questo modo, perdonate la ripetizione, si creerebbe l'ordine, il vero ordine, non quello che vogliono gli Illuminati, perché quello che vogliono gli Illuminati è pseudo ordine, perché eliminare la morale, significa creare una nuova morale: quello che ognuno può fare quello che vuole. Ma così facendo, non si rispetta la realtà, per cui nasce il caos. Questa è la reale dottrina del c.d. Nuovo Ordine Mondiale. In questo modo tutti avranno gli stessi diritti e le leggi non saranno più uguali per tutti. A quel punto saremo completamente espropriati dei nostri valori e ridotti allo stato di bestie d'allevamento. La nostra natura umana, ormai annichilita, verrà rimpiazzata da una nuova realtà, artificiale. Gli attuali padroni del mondo legati alla Bestia, sono degli Scientisti, per cui immaginatevi un mondo dove anche le relazioni umane e qualsiasi azione umana, sia eseguita e creata secondo una catena di montaggio. Il naturale scomparirebbe, per cui la vita eterna a cui mirano, porterebbe alla perdita del principio di conservazione detto all'inizio, ovvero all'auto distruzione, in quanto questa esistenza non può prevedere un'unica cosa, ma una doppia cosa: la vita non può essere vita se non prevede anche la morte. Siamo in un dualismo: spazio e tempo. Vi immaginate che per natura gli esseri viventi si suicidino? Sarebbe una contraddizione all'esistenza stessa. L'esistenza possiede il principio di conservazione. La vita eterna non può esserci su questa esistenza duale, ma solo dopo la morte.

C'è chi spaventa di fronte all'affermazione di eliminare la libertà di pensiero, ma vorrei ricordare che la natura è dittatura: mica posso fare quello che la mia immaginazione mi dice di fare. Così come la legge morale deve essere una dittatura, che però riguarda anche l'aspetto mentale, ma dev'essere ovviamente una dittatura, come detto all'inizio, di giustizia, cioè di verità. La dottrina dev'essere quella vera, altrimenti è pseudo dittatura. Diventa se no come l'integralismo islamico, dove la gente vive sotto la minaccia di morte, e questo non va bene perché va contro la legge stessa della conservazione. Ognuno ho l'obbligo e il dovere morale di tendere alla verità. Dio ci ha dato dei comandamenti, delle leggi morali, perché la dottrina o filosofia non bastano ovviamente. Noi non siamo macchine che su comando eseguiamo gli ordini, abbiamo anche il libero arbitrio, però è sempre Dio che ci dice come dobbiamo comportarci con quello che scegliamo, perché? Perché semplicemente la mente umana non è perfetta come quella di Dio, l'uomo può anche sbagliare e tendere all'ipocrisia e al male. Ecco perché Dio è intervenuto a darci delle leggi. Abbiamo quindi la libertà di scelta (libero arbitrio), ma non la libertà di pensiero e di azione. Sembra una contraddizione, ma non lo è perché di fatto sono due cose diverse: la libertà di scelta vale per le cose soggettive, posso scegliere il pane piuttosto che la pasta; la libertà di pensiero e di azione riguardano invece la cose oggettive.

Tornando al discorso della verità, bisogna precisare che esiste la verità assoluta, come abbiamo dimostrato, ma anche quelle relativa. Il problema di questo tipo di modernismo che abbiamo oggi, è che appunto si considerano come vere solo quelle relative. Ma se ci pensate un attimo, questa è una contraddizione bella e buona. Una persona che dice che la verità assoluta non esiste, sta già in realtà affermando una sua verità assoluta, quindi è una contraddizione in termini. All'inizio sono rimasto sconvolto perché tutte le teorie relativistiche sono effettivamente contraddizioni in termini, vi faccio un esempio: i massoni sono non-esclusivisti nel senso che accettano uomini di qualsiasi credo religioso o filosofico, meno però quelli che non accettano persone di altri credo. Ma scusate, questo è già fare esclusivismo! E allora? Chi vogliono prendere in giro? Oppure, chi dice che ognuno può pensarla come vuole, sta già creando una sua dottrina, e cioè quella che ognuno può pensarla come vuole. Ma questa è una contraddizione!!! Come vedete il Relativismo/Soggettivismo, è una filosofia sbagliata perché è di per sé contraddittoria.

Ma vediamo meglio che cos'è la verità relativa e la verità assoluta, e cerchiamo di capire la differenza dove sta: immaginate di guardare il vostro orologio analogico. In che senso sta girando la lancetta? Scommetto che avete detto in senso orario. Ma ne siete veramente sicuri? E' proprio giusto quello che state dicendo? Si, è giusto, state dicendo il vero, ma è una verità relativa, in quanto se voi riusciste a mettervi dalla parte opposta a cui state osservando l'orologio, vedreste la lancetta girare in senso anti-orario. A questo punto pensereste: “ma allora ho sbagliato, non è vero che gira in senso orario, gira in senso anti-orario”. In realtà entrambe gli osservatori hanno ragione: chi dice che gira in senso orario ha ragione, dice la verità; ma anche chi dice che gira in senso anti-orario, anch'esso dice la verità. Ma come è possibile tutto ciò? E' possibile perché sono entrambe due verità relative, perché appunto dipende dal punto di vista, dal punto d'osservazione. Ma a questo punto vi chiedereste: come fanno entrambe i punti di vista ad avere ragione? Dove sta allora la verità assoluta? Allora è vero che non esiste! Come fa la lancetta a girare sia in senso orario e nello stesso tempo in senso anti-orario? Vedete, il dualismo si chiama appunto così perché un'unica cosa contiene due realtà diverse e opposte tra loro. E allora i punti di osservazione esprimono due verità, ma relative; mentre la verità assoluta è che la lancetta gira in entrambe i sensi, perché è un dualismo. Quindi abbiamo dimostrato non solo che il dualismo è effettivo e reale, ma anche che esiste la verità relativa e quella assoluta, ma che sono due cose diverse. Ma a quale delle due dobbiamo mirare per tendere alla realtà? Ovviamente quella assoluta, in quanto la realtà o spazi, è formata da tre dimensioni: altezza, larghezza e profondità. La verità assoluta, non tenendo conto di alcun punto d'osservazione, perché come abbiamo detto con la critica a Hegel la realtà è indipendente dal soggetto, deve coincidere con la totalità dello spazio, e quindi della realtà. Se io vedo un cerchio, non posso affermare che quello è un cerchio solamente perché lo vedo, lo devo dimostrare attraverso un ragionamento logico e razionale. Ovviamente io non posso essere contemporaneamente su più punti di vista, ma registrando tutti i punti di vista, posso magari scoprire che quel cerchio che ho visto all'inizio, era in realtà un cilindro.

Ma il più grosso equivoco è quello di dimostrare una propria verità, con quello che è relativo. Sarebbero mille gli esempi che si possono riportare, ma prendo quello più gettonato negli ultimi tempo, quello in riferimento alla dottrina del Cristianesimo: siccome la croce cristiana assomiglia a quella pagana e zoroastrista, allora il cristianesimo che insegna la Chiesa Cattolica è sempre stato falso, non è quello vero, Gesù rappresenta il Dio sole, e stronzate di questo genere. Per carità, quasi tutte le religioni bene o male hanno in comune delle leggi di ordine naturale, ma è nella dottrina esistenziale che va ricercata l'essenza della religione, e il cuore della dottrina cattolica ci dice che Dio è Uno e trino, che è trascendente a noi, che non è di questa esistenza, e che la nostra esistenza si basa sul dualismo spazio-tempo.

Altre due parole sul dualismo: abbiamo dimostrato che il dualismo esiste ed è reale, però esiste anche il finto dualismo, che è in realtà un monismo. Se io infatti faccio combaciare due orologi che girano fra loro in senso opposto, in realtà stanno entrambe girando nello stesso verso. Questo avviene palesemente nella politica di oggi, dove Destra e Sinistra, apparentemente sono diversi per quello che dicono, ma in realtà portano avanti gli stessi progetti perché sappiamo, finanziati dalla stessa mano: il sistema usurocratico mondiale. Funziona in questo modo: io per esempio dico che mi piace la pizza, un'altra persona invece dice che la pizza gli fa schifo, preferisce di gran lunga la pasta quella rotonda con il sugo di pomodoro sopra e la mozzarella sparpagliata qua e là sulla pasta. Stanno dicendo apparentemente due cose differenti, e sembrano da come parlano in contrasto tra loro, un dualismo, ma in realtà stanno parlando esattamente della stessa cosa.

Quindi bisogna fare molta attenzione, e distinguere quello che è dualismo da quello che è finto dualismo, quello che è monismo da quello che è finto dualismo, quello che è pluralismo da quello che è finto pluralismo. Bisogna distinguere e separare quello che è distinto e separato, e non distinguere e non separare quello che non è distinto e non separato. Per esempio Ghandi diceva che per cambiare il mondo bisogna prima cambiare prima noi stessi. Ora, per tutto il rispetto che si può avere per quello che ha fatto questa persona, c'è però da dire che questa non è spiritualità, anche se ce la spacciano per spiritualità, e nell'immaginario collettivo è proprio questo che abbiamo. Precisiamo: è vero che se cambio me stesso posso riuscire a svegliare quello che è accanto a me (anche se comunque la cosa non è automatica perché non siamo un dualismo, siamo individui e quindi non siamo nemmeno tutti Uno, come vogliono farci credere le filosofie orientali o la New Age, che sono in realtà finte e pseudo religioni), ma anche in questo caso, l'azione avviene sempre all'interno del sistema, mentre noi dobbiamo anche, e sottolineo anche, combatterlo dall'esterno. Ma come possiamo noi combatterlo dall'esterno se siamo delle formiche al suo confronto? Con l'aiuto di Dio ovviamente! Auriti diceva: “noi non ci stiamo scontrando solo con forze economiche, ma contro qualcosa di molto più grande”. Certamente! Ecco perché abbiamo bisogno di Dio, ma del vero Dio, quello che si è rivelato. Abbiamo quindi bisogno dell'aiuto del soprannaturale, il vero soprannaturale, quello che viene da fuori di noi, non da dentro, altrimenti cadiamo sempre nell'errore del monismo. Dio e la vera spiritualità, nonché la verità stessa, è trascendente a noi, non immanente, ci viene da fuori, dall'esterno, dall'alto. E che il sovrannaturale possa intervenire nella storia lo dimostra il caso di Giovanna d'Arco in Francia. Noi dobbiamo credere! Perché non possiamo fare altrimenti! Bisogna lavorare su due fronti: fare informazione sulla verità della moneta (la verità giuridica della moneta, cioè la proprietà della moneta, non economica), e della religione; e dall'altra bisogna pregare il vero Dio, quello che si è rivelato nel Vangelo. Ma che credete? Che i grandi banchieri non venerino Satana? Siete degli illusi se lo pensate. Inoltre Auriti ha dimostrato che la moneta è collegata in maniera più che diretta a Satana, Auriti la moneta-debito la definisce appunto Satanica. E noi pensiamo di vincere la grande battaglie senza l'aiuto di Dio? Del vero Dio trascendente? Siamo ancora più illusi. Questo ripeto, non significa assolutamente che dobbiamo solo pregare, dobbiamo come detto poc'anzi, continuare a svegliare gli altri, e al contempo pregare e chiedere aiuto a Dio.

Anche per quanto riguarda la religione, una cosa è l'idea che l'uomo si fa di Dio, altra cosa invece è la verità di Dio. Dio si è rivelato a noi nella sua Santissima Trinità, e il fatto che il cristianesimo sia una religione monoteista, non significa che tutte le religioni siano uguali, come vorrebbe farci credere questo finto Cattolicesimo d'oggi, del post Concilio Vaticano II, che parla di questo finto ecumenismo e della <<libertà religiosa>>. Cristo ha fondato una Chiesa, non diecimila. E il vero Dio è Uno e Trino, ecco la differenza fondamentale con tutte le altre false religioni.

Altra cosa che dobbiamo assolutamente capire è che non bisogna attaccare la parte materiale ma quella spirituale del sistema attuale satanico, perché altrimenti facciamo il gioco di Satana. L'attacco diretto alla Chiesa sugli scandali interni, serve proprio a creare un'odio verso la totalità della Chiesa, sulla regola della falsa emotività delle persone, non sapendo appunto che la responsabilità è individuale. Giocare sull'irrazionalità delle persone è una delle prime cose che il potere criminale fa. Ecco perché dobbiamo essere ricercatori della verità, in modo da indirizzare la nostra emotività sulle cose vere e che contano veramente. La verità, però non è quello che ci piace sentirci dire. La conoscenza se non è seguita dalla verità, è pseudo conoscenza. La conoscenza non è tutto, la verità è tutto, perché è la verità che ci permette di rispettare la vera legge morale e la nostra etica. Quando si ha a che fare solo con la conoscenza si parla appunto della Gnosi o gnosticismo, ma assecondando i voleri di Satana, perché il sapere non esclude il mondo delle idee, questo è il punto per cui in questo modo la verità alla fine viene fatta filtrare per quello che è l'aspetto soggettivo. La verità invece, cosa diversa dalla conoscenza, prevede solo la realtà, non anche l'idea, quindi deve essere necessariamente ricercata dall'esterno. Mentre gli gnostici, sulla regola della sola conoscenza, la ricerca della conoscenza della verità, dev'essere fatta dentro di noi, e per arrivarci dicono che bisogna eliminare il duale, arrivando al monismo e quindi annullando la nostra mente, dato che è proprio la mente che crea il dualismo negli oggetti e quindi il valore. Questo è il vero significato della famosa Piramide con l'Occhio: alla base c'è il dualismo, al vertice rimane il monismo, simbolizzato con l'occhio di Horus, o occhio della Provvidenza. Triangolo che nulla a che vedere con la Santissima Trinità del Dio rivelatosi, in quanto noi non siamo uno in tre persone, per cui è impossibile per noi arrivare veramente ad eludere il dualismo, e questo il Potere lo sa perfettamente. Essa è una tattica per espropriarci dei nostri valori. Abbandonare la nostra concezione del duale, non significa che il dualismo scompare, nè tanto meno che non esiste. Questo vuol dire che se noi proviamo a farlo, siccome creiamo comunque il valore delle cose, noi prima creiamo valore, e poi chi ne gode è qualcun altro. E questo avviene puntualmente sia con la società disorganica, come abbiamo detto prima, che con la moneta: noi creiamo il valore della moneta, e poi chi ne gode è qualcun altro in quanto la proprietà ci è stata tolta all'origine, e allora è arrivato il momento di svegliarci! L'uomo crea valore per il solo fatto che vive, proprio perché ha una mente, che va oltre il cervello, e questo fatto ci distingue dagli animali. Le persone devono capire che creano il valore delle cose di cui hanno bisogno. Questo perché il valore è una proprietà dello spirito, non della materia. Ma questo spirito viene creato dalla mente umana, non dal lavoro. Questa è la vera spiritualità! Se riusciamo a capire questo è fatta! Noi ci siamo fatti fregare perché andavamo a ricercare il valore nella materia o nel lavoro, quando invece è la mente umana che crea il valore, per cui quando abbiamo accettato le note di banco sulla base della riserva, ci siamo lasciati fregare. Il valore è una convenzione, e quindi una previsione. Una volta che abbiamo capito che è solo l'essere umano vivo a creare il valore, abbiamo anche capito che tutti devono essere proprietari, e quindi tutti dobbiamo godere delle cose, perché tutti creano valore. La dottrina sociale della Chiesa afferma proprio il Tutti Proprietari quando dice “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Auriti lo ha dimostrato razionalmente con la scoperta del Punto d'Osservazione del tempo, che è il presente. Lo spazio infatti coincide solo con il presente, tutto il resto è tempo. In questo modo ha dimostrato che spazio e tempo sono un dualismo. Ma non solo: la teoria del valore dimostra che il valore è un rapporto fra fasi di tempo, infatti per poter utilizzare una cosa, ne devo prima prevedere il suo utilizzo, per cui possiamo affermare che il valore è tempo oggettivato, e che è una pura previsione. Il punto d'osservazione che crea il valore delle cose è, in termini filosofici, l'Io Presente, e l'Io Presente in termini monetari è il Portatore della Moneta. Questo è il reale motivo del perché Auriti ha detto che la moneta è di proprietà del portatore, perché ha dimostrato essere il portatore che crea il valore della moneta, non certo la banca, e tanto meno lo stato. Essi sono solo società di persone, ma non sono le persone.

Tornando invece al discorso della responsabilità, a tal proposito, Auriti diceva che la responsabilità solidale sul piano morale non esiste. Ed ha perfettamente ragione. La responsabilità è sempre individuale, e allora prendercela con la singola persona o con le singole persone, solo perché sono ebree, o massone, o religiose, o solo perché sono preti, è ovvio che è sbagliato, e allora quello che noi dobbiamo criticare è la dottrina, non tanto l'individuo in se. (Chiaro, se uno ruba in malafede va punito, se un massone fa corruzione va punito, così come il prete se truffa il proprio fedele va punto, questo è fuori discussione, ma non dobbiamo concentrarci sui ladri di polli, perché questi sono solo ladri di polli). Ecco perché si diceva che il sistema va attaccato nella sua parte spirituale, non materiale, perché se cadiamo nella logica del Simbolo, distogliamo l'attenzione dai veri problemi. I partiti politici servono proprio a questo. Bisogna combattere il sistema, sia dall'interno che dall'esterno, ma attaccarlo nella sua parte spirituale, non materiale. Dobbiamo cioè concentrarci sulle false culture, perché questo? Perché chi è al potere non mollerà mai l'osso e non si pentirà mai, e siccome il potere è una relazione, allora sta a noi far qualcosa, come? Conoscendo la verità assoluta, perché in questo modo sapremo come ci imbrogliano e quindi come fare per uscirne fuori. Ovviamente questo discorso deve per forza valere per tutta la grande massa. Solo quando la massa capirà come stanno veramente le cose, si potrà fare veramente qualcosa, e quindi che si realizzi una vera azione giudiziaria contro questo potere criminale. Ma per svegliare la grande massa, abbiamo bisogno dell'intervento del sovrannaturale, ecco perché oltre che a combatterlo dall'interno il sistema, bisogna anche combatterlo dall'esterno. E chi può darci una mano per combatterlo dall'esterno, è solo Dio, ma il vero Dio, quello Uno e Trino, quello rivelatosi nella Bibbia, prima attraverso il Padre per mezzo di Mosè, poi attraverso lo Spirito Santo per mezzo dei profeti, ed infine portato personalmente da Dio fattosi uomo, Gesù Cristo. Ma è inutile che ci prendiamo in giro, o noi capiamo e facciamo questo, o il sistema non cambierà mai.

Chiudo il discorso con due frasi del grande conservatore Roger Scruton, che lasciano intendere la falsità di questo falso modernismo. Falso perché il vero modernismo dovrebbe essere quello di riconoscere una volta per tutte la verità, affinché l'umanità possa vivere nella vera libertà, così come Cristo ci aveva promesso.

Un filosofo che vi dice che la verità non esiste o che ogni verità è relativa, vi sta chiedendo di non credergli. Accontentatelo.”

L'uomo moderno ha perduto se stesso perché ha sostituito Dio con il ciarpame.”


Matteo Perna, 26 Luglio 2013



  

giovedì 25 luglio 2013

PER FORTUNA IL PD HA CAPITO QUALI SONO I VERI PROBLEMI D'ITALIA


Voi pensavate fossero altri i problemi che bisogna affrontare e risolvere? Beh, cavoli vostri. 

E.M.


PAOLO MIELI INCALZATO SU ASPEN, BILDERGERG, TRILATERALE



SENTITELO LETTA! MA COSA DICE? ANCORA CON QUESTE FILASTROCCHE?



IL FEEDBACK DELLA PROGRAMMAZIONE MENTALE


Feedback significa letteralmente retroazione. 
E', in sostanza, la REAZIONE ad uno specifico STIMOLO.

                    STIMOLO --------------------------------- REAZIONE


 Quindi, dato un certo stimolo si verifica il tipo di reazione. 
Noi veniamo programmati perchè il sistema decide a quali tipo di stimoli sottoporci (istruzione, informazioni, convinzioni) per poi verificare se 
i nostri pensieri, le nostre idee, le nostre convinzioni, le nostre priorità, 
i nostri comportamenti  sono in linea 
con gli stimoli introdotti. 

Gli stimoli lanciati dal sistema riguardano tutti gli aspetti della vita 
perché le nostre reazioni devono essere quanto più possibile prevedibili 
visto che solo in questo modo possiamo essere controllati.

Elia Menta


24 SETTEMBRE 2013, ORE 10 - ROMA PIAZZA CAVOUR



mercoledì 24 luglio 2013

LAVORO E FALLIMENTI, CAUSE TRIPLICATE

Tribunale

Sofferenza al Foro di Bergamo


Bergamo, 22 luglio 2013 - Fa discutere a Bergamo la grave situazione in cui versano le sezioni Fallimentare e Lavoro del Tribunale, dove la generale situazione di crisi ha notevolmente incrementato il carico di lavoro mentre il personale è diminuito. Nel 2013 si è registrato un sensibile aumento dei fallimenti (150 al primo giugno, a fronte dei 105 del primo semestre del 2012) ed un aumento del 100% dei concordati preventivi, che sono ad oggi 70, contro i 69 registrati in tutto il 2012.

«Questa situazione comporta gravi conseguenze e frustra le legittime aspettative di giustizia di cittadini ed imprese, che vedono sempre più dilatarsi i tempi necessari ad ottenere la tutela a cui hanno diritto — commentano Sergio Gandi (Pd), Roberto Bruni (Patto Civico) e Elena Carnevali (Pd), consiglieri di opposizione che sul problema hanno presentato un ordine del giorno urgente a Palazzo Frizzoni — Lo stesso problema è stato segnalato anche dai sindacati al presidente del Tribunale, Ezio Siniscalchi e al Consiglio Superiore della Magistratura. Pensiamo che la politica debba fare uno sforzo per invertire la rotta. Per questo chiediamo che sindaco e Giunta si impegnino a sollecitare fortemente, anche per tramite dei parlamentati bergamaschi, il Consiglio Superiore della Magistratura ed il Ministero della Giustizia a provvedere alla copertura degli organici dei magistrati in servizio presso la sezione Fallimentare e la sezione Lavoro del Tribunale di Bergamo, e a tenere in debito conto delle effettive esigenze del circondario del Tribunale di Bergamo in occasione della rivalutazione delle piante organiche prevista per fine 2013. «Il dato è oggettivo: rispetto al 2004 il carico di lavoro è triplicato, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, mentre i magistrati in organico sono sempre lo stesso numero».

Il punto di vista dei 3 giudici della sezione Fallimenti del Tribunale non lascia spazio a dubbi: la situazione sta peggiorando sempre di più, a rischio di paralizzare quello che ormai è diventato uno dei settori nevralgici degli uffici giudiziari. Una soluzione potrebbe essere l’aumento d’organico, bloccato da anni. «Siamo fermi ai numeri di prima della crisi — sottolinea il coordinatore Massimo Gaballo (che a settembre passerà alla Procura Generale di Milano) — Si stanno rivalutando le piante organiche sulla base della popolazione e delle esigenze: Bergamo risulterebbe in sofferenza di 5 magistrati, invece Milano ne ha già 32 di troppo. Una variazione tabellare è prevista per fine anno: dovremo combattere per avere più magistrati».


 Michele Andreucci

FONTEhttp://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2013/07/22/923206-Tribunale-Giudici.shtml

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I politici presentano ordini del giorno. E per cosa? " Pensiamo che la politica debba fare uno sforzo per invertire la rotta. Per questo chiediamo che sindaco e Giunta si impegnino a sollecitare fortemente, anche per tramite dei parlamentati bergamaschi, il Consiglio Superiore della Magistratura ed il Ministero della Giustizia a provvedere alla copertura degli organici dei magistrati in servizio presso la sezione Fallimentare e la sezione Lavoro del Tribunale di Bergamo, e a tenere in debito conto delle effettive esigenze del circondario del Tribunale di Bergamo in occasione della rivalutazione delle piante organiche prevista per fine 2013. «Il dato è oggettivo: rispetto al 2004 il carico di lavoro è triplicato, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, mentre i magistrati in organico sono sempre lo stesso numero», questo dicono. Quindi il problema non sono i fallimenti ma come far fronte alla mole di lavoro in aumento. 

E sulle VERE CAUSE DI QUESTA CRISI? Nulla. 

Elia Menta


BERLUSCONI E LA SOVRANITA' MONETARIA




STUDIOSI O TIFOSI?



Quando si affronta il tema religioso si scatena il tifo da stadio e volano anche offese pesanti di cui io personalmente farei volentieri a meno (vedi post su Biglino e Malanga e sugli extraterrestri).

Si può commentare evitando le offese?

Grazie.
Elia Menta