Europeanphoenix incontra “Alba Mediterranea” (http://www.albamediterranea.com), italico sodalizio di uomini liberi
protagonista di azioni che, visti i tempi, son da definire “coraggiose”.
Iniziative, le loro, volte a rompere il “muro del silenzio” su questioni di
vitale importanza per tutti e sulle quali il “mondo della politica” e della
“informazione” glissano abbondantemente, presi come sono ad imbonire la gente su
ordine dei loro padroni (le banche e i signori del denaro).
In particolare, il “coraggio” in questione è quello che li ha condotti a sporgere regolari denunce, presso i Carabinieri, praticamente contro tutte le cosiddette “autorità” di questo Stato-burletta, in relazione ad una serie di gravissimi illeciti - a termini della legge cosiddetta stessa (va sottolineato) - da esse perpetrati senza che nessun organo preposto al controllo e alla sanzione di tali reiterati illeciti sia mai intervenuto. Con queste denunce, “Alba Mediterranea” (che dispone di un canale ALBAMED su YouTube ricco di filmati originali caricati a ritmo quotidiano) intende come minimo dimostrare che almeno non tutti hanno mandato il cervello all’ammasso.
Ma soprattutto punta a mettere “nero su bianco” che se anche chi sarebbe tenuto a farlo non si muoverà dopo queste circostanziate denunce, saremo di fronte all’ennesima dimostrazione che questo Stato è un abisso di corruzione e di malaffare come mai si è visto prima.
Una “cosa pubblica” cosiddetta, una finzione messa a bella posta per abbindolare i cretini e gli ignavi, nella quale gli unici interessi che contano sono solo quelli di soggetti privati che hanno abusivamente occupato lo Stato, alla faccia dell’”interesse generale”.
In particolare, il “coraggio” in questione è quello che li ha condotti a sporgere regolari denunce, presso i Carabinieri, praticamente contro tutte le cosiddette “autorità” di questo Stato-burletta, in relazione ad una serie di gravissimi illeciti - a termini della legge cosiddetta stessa (va sottolineato) - da esse perpetrati senza che nessun organo preposto al controllo e alla sanzione di tali reiterati illeciti sia mai intervenuto. Con queste denunce, “Alba Mediterranea” (che dispone di un canale ALBAMED su YouTube ricco di filmati originali caricati a ritmo quotidiano) intende come minimo dimostrare che almeno non tutti hanno mandato il cervello all’ammasso.
Ma soprattutto punta a mettere “nero su bianco” che se anche chi sarebbe tenuto a farlo non si muoverà dopo queste circostanziate denunce, saremo di fronte all’ennesima dimostrazione che questo Stato è un abisso di corruzione e di malaffare come mai si è visto prima.
Una “cosa pubblica” cosiddetta, una finzione messa a bella posta per abbindolare i cretini e gli ignavi, nella quale gli unici interessi che contano sono solo quelli di soggetti privati che hanno abusivamente occupato lo Stato, alla faccia dell’”interesse generale”.
Per parlare delle iniziative di “Alba Mediterranea”, abbiamo
posto alcune domande a Giorgio Vitali, uno degli animatori del
sodalizio.
Per prima cosa, Giorgio, vorrei che illustrassi ai lettori che
cos’è, precisamente, “Alba Mediterranea”. Un’associazione? Un comitato? Un
movimento?
“ALBAMED”, ma anche e soprattutto ACCADEMIA DELLA LIBERTÀ nonché ALBAMEDITERRANEA, è un sodalizio “fra pochi”, che hanno convenuto
spontaneamente un’agenda dell’agire comune. Sottolineo il concetto di
spontaneità, perché veramente spontaneo è stato ed è tuttora il nostro
agire.
Quando si è costituita, e perché?
“Il nostro sodalizio, come ho sostenuto pocanzi, è
nato spontaneamente, e senza tante domande sul “che fare”; domande che si
pongono tutti coloro che hanno una certa ruggine nel cervello e nelle ossa. Qui
c’è ben poco da domandarsi. Si tratta della risposta ad una urgente
percezione del pericolo. Ovviamente, il pericolo lo percepiscono quei poche
che, animali, piante o esseri umani, hanno questa sensibilità e vivono nel
presente conoscendo il passato. Senza la conoscenza del passato, come
scrisse per primo Cicerone, si è sempre bambini. E non a caso gli italioti sono
“eterni bamboccioni”, che mi ricordano i romani del Belli e del Pinelli.
Strafottenti, bellimbusti e inutili. Ed avrebbero anche tollerato per sempre il
“Regno del Papa”, compresi tutti i soprusi connessi, se qualcuno non glie lo
avesse tolto da sotto le natiche nel 1870. È circa un anno e mezzo che operiamo
sistematicamente per un impulso interno ad agire. Ovviamente al momento agiamo
nell’unica maniera che ci è concessa, e tu giustamente hai scritto in apertura
di quest’intervista che il nostro è un agire politico attraverso i mezzi di
cui disponiamo”.
Quali sono i cavalli di battaglia di Alba Mediterranea? I suoi
punti programmatici irrinunciabili alla luce della vostra diagnosi della
situazione generale della nostra nazione, dell’Unione Europea e del contesto più
generale in cui sono inserite?
“I cavalli di battaglia nascono da una lunga consuetudine
con lo studio dei problemi d’Italia e quindi d’Europa. Essi partono dalla
constatazione delle pregresse “guerre civili europee”. Si parla di guerre civili
europee dal momento della percezione di una fondamentale unità storica,
politica, culturale dell’Europa, per cui tutte le guerre che
insanguinarono il nostro continente per secoli - guerre di religione e di
potenza - cominciano ad essere percepite in termini di guerre interne
ad uno specifico territorio, visto unitariamente. Fermo restando che questa
percezione nasce nell’istante stesso in cui il problema si pone. Consideriamo
che nella prima metà dell’800 italiano erano pochissimi coloro che si ponevano
il problema dell’Unità Nazionale italica. Uno dei primi a creare il problema fu
“l’italico” Napoleone a ridosso della sua prima conquista d’Italia. Ed il
dibattito conseguente, che vide per lo più scrittori “cattolici” non solo per
fede ma anche per appartenenza ad ordini religiosi, si sviluppò stancamente
assieme alla polemica cattolicesimo-massoneria-laicismo. A questo punto possiamo
fare riferimento al genio di Mazzini che anticipò il concetto di
Confederazione di Stati Europei nel lontanissimo 1834, con la fondazione della
“Giovine Europa”, dopo aver fondato la Giovine Italia (1831).Tra parentesi, Ciro
Menotti fu sacrificato nel 1831 per aver appena elaborato un progetto “non
conforme”, e, tanto per fare un altro nome, don Enrico Tazzoli è impiccato nel
1852, “solo” vent’anni dopo, non prima di essere stato sospeso “a divinis” da
Pio IX, altrimenti non avrebbero potuto ‘esecutarlo’. Queste date per
sottolineare i tempi della Storia. Specie quella italiana.
Il problema della Confederazione di Stati europei si
ripropone oggi, con la constatazione che il progetto unitario è stato
utilizzato da “Lorsignori” per annullare la sovranità degli Stati a favore di un
potere unitario sovranazionale che, del tutto “causalmente”, coincide con quello
della Banca Centrale Europea, cioè di “Lorsignori”, i quali, sempre
“causalmente”, gestiscono il potere finanziario e bancario.
Pertanto, i punti programmatici sono pochi: sovranità degli Stati e quindi libertà del cittadino europeo, esautorazione del potere finanziario in tutte le sue manifestazioni, col ripristino dell’autorità dello Stato nazionale confederato. L’esempio ci viene dalla Confederazione degli USA, dove un solo stato, il North Dakota, ha sempre conosciuto una notevole prosperità grazie al fatto di non aver accettato l’imposizione del Federal Reserve. Ciò è stato possibile, anche a fronte del cedimento di tutti gli altri Stati, proprio grazie alla conservazione di un’autonomia statale propria degli statuti confederali. Il ripristino dell’autorità statale, va da sé, non è possibile senza una profonda trasformazione del Potere Giudiziario, che è quello che tiene bloccato il nostro paese da almeno settant’anni. Sappiamo tutti il perché”.
“Alba Mediterranea” si è fatta conoscere soprattutto per una
serie di clamorose denunce a carico di praticamente tutte le cosiddette “alte
cariche dello Stato”. Puoi parlarcene in sintesi?
“Abbiamo ritenuto di fare una scelta fondamentale come quella
di denunciare le alte cariche di questo pseudo-stato, perché è, per il
momento, l’unica scelta possibile per chi voglia ribellarsi a questo regime
imposto dall’alto di un’occupazione militare che esiste fin dal 1943.
Stiamo dimostrando che l’operato di queste alte cariche è palesemente
illegale ed anticostituzionale, che è possibile incastrare questi
“camerieri dei banchieri”, come li definiva Ezra Pound, attraverso le
leggi cosiddette vigenti, ed infine che questa magistratura è
profondamente corrotta”.
Quali risultati pensate di raggiungere con la vostra azione? E
quali sono stati quelli più importanti sin qui concretizzatisi? Le denunce
summenzionate hanno avuto un qualche seguito, degli sviluppi?
“Come ho dichiarato in precedenza, i tempi italiani sono
lunghissimi. E non solo quelli dei processi lumaca. Tuttavia, la somma tra la
rivoluzione informatica e l’azione nostra, che si somma a quella di altre forze
che si stanno risvegliando, ci garantisce che il risultato è
imminente”.
Che cosa ci puoi dire riguardo all’esigenza di unire le
“intelligenze scomode”, condividere le esperienze mirate al medesimo obiettivo,
far sì che gli sforzi di svariati soggetti orientati sulla vostra stessa
lunghezza d’onda non vadano dispersi a causa della mancanza di un coordinamento?
“Nel sistema dell’informazione, gestire anche solo una fetta,
peraltro sempre crescente, di informazione, è già una conquista notevole.
Pensiamo al Medioevo, quando le uniche sacche di resistenza erano i conventi
dove si ricopiavano i “classici”. Pensiamo al Cinque-Seicento, quando un minimo
soffio d’indipendenza mentale portava dritti al rogo. Questi paragoni devono
essere sempre fatti. Per quanto riguarda l’esigenza di riunire le “intelligenze
scomode”, ritengo che questa unione esista di fatto. Qualsiasi tentativo di
unire in un patto formale intelligenze che per la loro natura rifuggono da
legami, costituisce una perdita di tempo”
Qual è la vostra posizione riguardo alle elezioni? Ritenete che
sia meglio astenersi dai “ludi elettorali”? Pensate di presentarvi anche voi,
perché comunque val la pena tentare? Credete alla strategia dell’”entrismo” o
comunque dell’influenza su qualche candidato di altra sigla
politica?
“Qui occorre esser chiari. Le elezioni non sono un feticcio. Le
elezioni sono comunque uno strumento di lotta da prendere in seria
considerazione. Non si tratta a questo punto di essere dei “fanatici
democratici”, quelli che credono al ruolo escatologico delle elezioni. Perché
il controllo sulle elezioni da parte del potere è ferreo. Si tratta di
valutare le elezioni come una scaramuccia nell’ambito di una battaglia molto più
grande”.
Giochiamo al “se comandassi io…”: che cosa farebbe Alba
Mediterranea una volta vinte le elezioni? Quali sarebbero i primi necessari
provvedimenti da prendere per uscire dalla “crisi”? In poche parole, dammi
alcuni buoni motivi perché gli elettori dovrebbero
scegliervi.
“Anche questa domanda richiede una risposta che è più semplice
di quello che potrebbe sembrare. Intanto, le elezioni (poniamo… politiche) non
sono mai totali. Devi sempre spartire il potere con qualcuno che rappresenta
“Lorsignori”. Poi, occorre confrontarsi col sistema burocratico ( c’est à
dire… i direttori generali dei Dicasteri, quelli che contano veramente e
che hanno solo un problema, peraltro del tutto naturale: difendere il
loro potere). Infine c’è la Magistratura. Se vogliamo capire qual è il
ruolo della magistratura basta seguire con attenzione la battaglia che questa
magistratura ha condotto contro Berlusconi. E poiché Berlusconi ha compiuto
alcune, poche, azioni realmente importanti (ha sottratto la Mondadori dalle
grinfie di De Benedetti, ed ha siglato accordi con Gheddafi e con Putin), è
facile capire nell’interesse di chi agisce questo “Potere autonomo dentro lo
Stato italiano”. Ciò detto, è facile comprendere come sia del tutto impossibile
stabilire un ruolino di marcia per un eventuale governo in Italia. D’altronde è
proprio la vittoria di Obama negli USA che ci chiarisce come stanno le cose.
Infatti, proprio nel momento in cui, dopo la conferma, questo presidente
americano ritiene di avere margini di potere aumentati, nel suo Paese e nel
mondo sta scoppiando il putiferio”.
Un parere sul Movimento 5 Stelle: lo considerate effettivamente
un’alternativa al presente stato di cose oppure no?
“Rilevo l’importanza di queste domande. Il Movimento 5 stelle
nasce su una “predicazione” pluridecennale di Grillo. Non è spuntato dal nulla.
Secondo punto: tale movimento può rappresentare qualcosa solo se ha un
radicamento storicamente rilevabile. C’è qualcuno che ipotizza essere il
movimento nel quale s’identifica la nuova classe sociopolitica: “gli uomini del
web”. È possibile. In tal caso avrà un successo durevole. Altrimenti può ridursi
in una masaniellata. Rischio al quale pare destinata la Lega (forse per la poca
capacità politica dei suoi dirigenti…), che appariva nata dall’attrazione
sociale per il Centro Europa, vecchissimo polo di gravitazione della Padania
(possiamo dire fin dal Medioevo). In ogni caso, al presente, questo movimento
dovrebbe essere sostenuto ad oltranza, e per ragioni intuibili”.
Infine, una domanda su questo “governo dei banchieri”. Quanto
durerà secondo voi? Gli italiani ritroveranno un po’ di fiducia nella politica?
Ma quale politica?
Il “Governo dei Banchieri” e degli androidi non può avere una
lunga vita. La politica ha sempre il sopravvento. Tra parentesi: non è detto che
la politica abbia risvolti meno negativi di questo ammasso di
tagliagole…..Vorrei concludere con un’asserzione: la differenza tra
Mario Monti e l’androide Data di Star Trek consiste nel fatto che Data ha anche
dei… riflessi umani!
(intervista a cura di Enrico Galoppini per
Europeanphoenix)
E' IMPORTANTE TENERE PRESENTE CHE LE DENUNCE DA NOI PRESENTATE COSTITUISCONO UN PRECISO PRECEDENTE CHE PUò RENDERSI UTILE A CHI, PRIMA O POI, SARà IN CONDIZIONE DI FARE GIUSTIZIA. MAI COME OGGI UN PAESE CHE FU FARO DI CIVILTA' è STATO POSTO AL LUDIBRIO DEL MONDO INTERO. LA DOCUMENTAZIONE ALLEGATA A QUESTE DENUNCE è ESEMPLARE. C'è TUTTO QUELLO CHE SERVE E SE QUALCUNO ( presumo pochi) HA UN MINIMO DI CORAGGIO CIVILE, PUò A SUA VOLTA SERVIRSENE PER ULTERIORI NECESSARISSIME DENUNCE.
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