lunedì 30 giugno 2014

LE FALSITA' DEI "TRADUTTORI" SUGLI ALIENI DELLA BIBBIA



VIDEO CHE SMASCHERA I "TRADUTTORI" CHE FALSANO LA BIBBIA

  • Prendersela con una persona o più persone è svilire in partenza il proprio impegno.
    La propaganda è forte, continua e potente... la chiesa (gerarchia ecclesiastica) ha fatto tanti errori, tra i quali perseguitare anche i propri santi (basti osservare nei tempi recenti cosa non hanno fatto a padre Pio da vivo e lo SCEMPIO! da morto) quindi presta bene il fianco a certi attacchi, senza contare che sugli ultimi papi ci sarebbe molto da dire (escluso Papa Luciani).
    Eppure cosa cosa accade? Cosa attaccano della Chiesa? La gerarchia ecclesiale? No, il Cristo... la sindone è falsa, no è vera, cristo è esistito no non lo è, si è sposato, ha stampato moneta, i vangeli sono veri no, sono falsi, ecc...
    Ma nessuno che si chieda COME MAI venga ferocemente ATTACCATA questa figura in modo specifico.
    Mentre figure come visnù, allah, javè, il dio interiore di turno ecc... nessuno faccia mai cenno.
    Qualcuno ha visto dei gay manifestare contro l'islam? Contro l' ebraismo? Eppure non mi sembrano (come si usa dire dalle mie parti) "tanto biondi".
    Vogliamo parlare delle femen? Come mai non si presentano a strillare davanti a moschee o sinagoghe presenti in Italia ed in Europa?
    Non ho lo spessore culturale per addentrarmi nei dedali filosofici/culturali di un certo livello ma il mio istinto mi dice che tutta questa "cura" nei confronti del Cristo parte da lontano ed è guidata da una volontà ben precisa.

  • Caro Alessandro, è proprio partendo da domande come quelle che tu poni che mi sono messo a cercare con impegno e senza pregiudizi ed ho scoperto ciò che mai mi sarei immaginato. Viviamo immersi in una cultura massonica che ci ha accecati e fatto perdere anche il buon senso.

    Grazie per il tuo commento, intelligente e rincuorante.

    Con affetto.
    Elia



  • PRIMA GLI ITALIANI? NUN SE PO' FA!


    Bocciata mozione della Lega “Prima gli italiani”. 
    Contrari Pd, Ncd e Sel. FI e M5S astenuti 

    http://www.imolaoggi.it/2014/06/20/bocciata-mozione-della-lega-prima-gli-italiani-contrari-pd-ncd-e-sel-fi-e-m5s-astenuti/

    Nel frattempo impariamo che... Scandalo a Pozzallo: immigrati gettano cibo, centinaia di pasti nella spazzatura 

    http://www.imolaoggi.it/2014/06/29/scandalo-a-pozzallo-immigrati-gettano-cibo-centinaia-di-pasti-nella-spazzatura/#comment-41508

    Mentre (in)equitalia continuano a mandare cartelle con richieste di pagamento tramite posta che come sappiamo sono NULLE ma loro continuano fregandosene di leggi e sentenze

    Alessandro P.


    GUARDA GUARDA CHE COS'E' LA "MONETA DEBITO"


    In una comunità di italioti che non possedeva nulla, si presentò il signor Astutis, fabbricante di monete (a costo zero per lui), e disse: «ragazzi, io vi presto 100 monete (che solo io posso produrre). Voi le userete per i vostri scambi commerciali. Poi, tra un anno mi restituirete 105 monete, cioè con l’addizione di 5% di interessi. 
    Al che lo scemo della comunità disse: « Ma scusi, se lei ci dà 100 monete, e non ce ne sono altre in circolazione, dove prenderemo le 5 monete per gli interessi? Niente paura – disse Astutis – vi farò un nuovo prestito e così potrete PAGARE IL DEBITO.

    Sulle prime sembrò un contratto accettabile. Ma la comunità di italioti, che di matematica finanziaria non capiva una minch.., non sapeva come sarebbe andata a finire.
    Non sapeva che un debito di 100, all’interesse composto di 5% l’anno, dopo soli 15 anni dava un «montante», cioè debito iniziale più interessi, un totale di oltre 200, cioè il doppio.

    Lo scemo della comunità infatti sapeva che la formula matematica dell’interesse composto è la seguente:
    Montante uguale 100 x 1,05 x 1,05 x 1,05 x 1,05 x 1,05 x 1,05 x 1,05 .............
    Adesso capisco, – disse lo scemo del villaggio – perchè Mosè, nell’libro dell’Esodo ordinò al suo popolo di non prestare denaro agli israeliti con addizione di interesse ! – Prestatelo con addizione di interessi soltanto agli italioti – deve aver detto Mosè – così dopo qualche tempo, quando quelli non potranno restituire il DEBITO, poterete impadronirvi delle case e delle imprese delle famiglie italiote. Vedrete che i capi famiglia italioti si suicideranno e voi potrete ordinare ai loro figli di pulirvi il cu… e potrete sc… le loro mogli e le loro figlie, solo quelle più attraenti, ovvio.

    Eliseo Malorgio



    LE DIMISSIONI DEL PAPA . NOTA AL N. 473 DI "CHIESA VIVA"


    Ricordando la figura di don Luigi Villa, fondatore e direttore della rivista “Chiesa viva”, in occasione della sua morte (novembre 2012), Sodalitium aveva già avuto modo di precisare ai propri lettori quali fossero, a nostro parere, pregi e difetti, luci ed ombre della rivista cattolica bresciana fondata nel lontano 1971. 
    Dopo la scomparsa di don Villa, purtroppo, gli aspetti a nostro parere criticabili di questa rivista non sono diminuiti, ma aumentati.
    Siamo però rimasti veramente stupiti nel leggere – nel numero 473 di luglio-agosto 2014 – un articolo a firma di “Un alto prelato” così intitolato: L’ “antipapa” “sedicente Papa Francesco”!
    Secondo l’anonimo articolista, quindi, Jorge Mario Bergoglio sarebbe un “sedicente Papa”, anzi, un “antipapa”: una bella novità per “Chiesa viva”, che non ha mai seguito il cosiddetto sedevacantismo, ed ha sempre riconosciuto la legittimità degli occupanti della Sede Apostolica dopo il Concilio Vaticano II.
    Ma perché, secondo Chiesa viva, il “sedicente papa Francesco” sarebbe un “antipapa”?
    Perché – sempre secondo Chiesa viva – le “dimissioni di S.S. Benedetto XVI sono ‘res nullius’ (sic) e quindi l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio S.J. è non solo illecita ma nulla”.
    Lasciando da parte gli strafalcioni di latino, ci sembra di capire che a Chiesa viva non si è diventati sedevacantisti, ma si pensa che il legittimo Pontefice sia “Sua Santità” Benedetto XVI, (come se Joseph Ratzinger non fosse modernista quanto Jorge Bergoglio).
    Ma c’è di peggio. Perché, secondo Chiesa viva, le dimissioni di Benedetto XVI sarebbero invalide? Semplicemente, perché Chiesa viva nega che un Papa possa validamente rinunciare al papato. A sostegno di quest’affermazione, l’ “alto prelato” cita il n. 99 della Constitutio de Sede Apostolica Vacante promulgata da Papa Pio XII, dove si direbbe che “il Romano Pontefice NON può dimettersi”. Peccato che la Costituzione Vacantis Apostolicae Sedis al n. 99 non dice assolutamente quello che gli attribuisce il –possiamo pensarlo – sedicente “alto prelato”: Pio XII si limita a pregare (rogamus) l’eletto dal Conclave a non rifiutare l’elezione, ma ad accettarla, confidando nell’aiuto di Dio. Invece, il codice di diritto canonico promulgato da Benedetto XV, al canone 221, stipula: “nel caso di rinuncia del Romano Pontefice, per la validità della medesima rinuncia non è necessaria l’accettazione dei Cardinali o di chiunque altro”. 
    Quindi, il Romano Pontefice può rinunciare al pontificato. 
    Coerentemente con il proprio errore, invece, Chiesa viva nega la validità della rinuncia al papato di San Celestino V (affermando falsamente che in seguito fu barbaramente ucciso) e nega la validità dell’elezione del suo successore, Bonifacio VIII, nel 1294, facendo proprie le calunnie di Filippo IV, Re di Francia, e degli eretici medioevali detti fraticelli e spirituali. 
    Se poi ci si chiede a chi giovino affermazioni così strampalate e infondate, e altre dello stesso conio, l’unica risposta possibile è: ai modernisti. Infatti, esse gettano ingiustamente, sui difensori della Tradizione della Chiesa, il discredito e il ridicolo.
    Ai fedeli disorientati, Sodalitium ricorda che – con la propria rinuncia – Joseph Ratzinger non è più neppure l’eletto del Conclave; che al suo posto è stato eletto Jorge Bergoglio; e che Jorge Bergoglio, esattamente come Joseph Ratzinger prima di lui, non può essere formalmente Papa – per cui Gesù Cristo Nostro Signore, Capo della Chiesa, non è con lui nel vivificarla e governarla – in quanto, oggettivamente e abitualmente non ha l’intenzione di procurare il fine e di realizzare il bene della Chiesa.  
    In questa nostra nota critica non c’è malevolenza alcuna per chi, come noi, si sforza di amare la Chiesa e combattere il modernismo; e ci auguriamo che tutti i buoni cattolici restino uniti nella carità e nella verità per continuare la buona battaglia (con un po’ di prudenza in più). 
    Sodalitium


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    LA DISTRUZIONE DELL'UOMO PASSA PER LA SOVRANITA' MASSONICA?


    Diretta nata per caso 



    sabato 14 giugno 2014

    DOVE STIAMO ANDANDO? TRA AMAREZZE, SPERANZA E FEDE



    PARADOSSI DELLA VITA CRISTIANA


    ... se credi che il “cristianesimo” si possa inventare, i paradossi della vita cristiana stanno lì a smentirti. Eccoli:

    Perdi se vuoi guadagnare,
    Scendi se vuoi salire,
    Soffri se vuoi godere,
    Muori se vita vuoi avere.


    Così S. Giovanni della Croce (1542-1591). 
    Se conosci chi possa inventare una cosa del genere, mandami il suo indirizzo.

    Silvano Borruso





    NUOVI LAVORI, VECCHIE FREGATURE





    IL POTERE DEI MEDIA - DA VEDERE E RIFLETTERE



    LA FORZA DEL MARKETING



    lunedì 9 giugno 2014

    "QUALCUNO IN RETE" ! TRA MARKETING ED INFORMAZIONE !! DIRETTA - MENTA - TURRISI



    ALLA CITTA DI CATANZARO, ALLE ISTITUZIONI



    Che  ancora oggi  si debba assistere alla devastazione delle ultime aziende agricole rimaste senza che nessuno intervenga, nemmeno per chiedere una sospensione che non farebbe venir meno la garanzia per la banca  ed eviterebbe di vendere ad un prezzo vile che non apporterà beneficio a nessuno, genera un forte disagio nel cittadino che tocca con mano  che le Istituzioni sono troppo impegnate a “fare altro”.

    Possibile che nessuno si renda conto che tra pochi mesi, non esisterà più l’Italia economica? L’Italia che è stata svenduta al mondo  intero prima dai Signori Draghi, Ciampi, Prodi e poi da Monti e poi…pezzo dopo pezzo le nostre più belle aziende sono state svendute.
     Delle altre si sono occupate le banche ed Equitalia.
    E ancora permettiamo alle banche che da 30 anni ci espropriano, di  distruggere gli ultimi gioielli rimasti?

    Dimenticavo che c’è un campionato di calcio che risolleverà le sorti del Paese!

    Italiani, riprendete in mano la Vs vita: ci stanno cancellando e nessuno si ribella. Mangeremo cavallette e grilli .


    Wally Bonvicini

    LUPO


    Uomo arrogante, impara dal lupo.
    Uomo presuntuoso, impara dal lupo.
    Uomo pavido, impara dal lupo.
    Lupo, odiato perché temuto.
    Lupo, odiato perché invidiato.
    Lupo, distrutto perché esempio scomodo.
    Il lupo è fedele per tutta la vita.
    La lupa sceglie il compagno, per sempre.
    Non per i soldi,
    non per le case,
    non per il successo.
    Bello o brutto,
    giovane o vecchio,
    la lupa sceglie chi la farà madre,
    chi difenderà i cuccioli,
    chi caccerà per loro.
    La lupa sceglie la tana
    E lì è regina.
    Il lupo è resistente, corre per giornate,
    il lupo è coraggioso, attacca animali venti volte più grossi.
    Il lupo è intelligente, caccia in branco,
    anche prede più veloci.
    Il lupo non spreca, vive.
    Il lupo vecchio si sacrifica,
    per il bene del branco.
    Il lupo permette tutto ai cuccioli, paziente,
    così crescono liberi e forti.
    Al lupo fa schifo l’odore dell’uomo.
    Il lupo mantiene l’equilibrio della natura.
    Il lupo ulula,ed ancora non abbiamo capito, stupidi come siamo.
    Nella lotta nel branco,
    chi perde si sottomette,
    e viene risparmiato.
    Il lupo adatta il pelo alla stagione.
    Guarda negli occhi un lupo: abbi vergogna.


    Fabrizio Belloni

    domenica 8 giugno 2014

    QUESTO SISTEMA SI MANGIA TUTTO. E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO.


    Non mi piace Paoli, ma la canzone si presta allo scopo


    COMMENTI AL VIDEO "EDIZIONE STRAORDINARIA - CONTROINFORMAZIONE O CONFUSIONE STRATEGICA!! - MANDARA' - PARAGONE"

    1. Veramente il M5S sull'evasione fiscale è stato criticato per motivi OPPOSTI! Basta guardarsi qualsiasi comizio di Grillo...
      Ma insomma sono quisquilie, ognuno è in grado di farsi un'idea. Non stiamo parlando della Teoria della relatività.

      Piuttosto io non riesco a capacitarmi del sonno in cui versa soprattutto la controinformazione con l'unica eccezione di Franceschetti.
      Neanche due settimane sono passate da un evento devastante, che probabilmente segnerà i nostri destini, e passerà alla storia come il suggello dello smantellamento di una nazione, le europee 2014.
      E Mandarà invita Paragone. Qui si parla di Mandarà e Paragone (MA CHISSENEFREGA DI PARAGONE!!!). Il blog di Grillo è immutato nella linea editoriale come prima delle elezioni, nei post cambiano le facce (ora sono più nord-mitteleuropee) ma il tono e i contenuti sono sempre gli stessi (ma che COSA E' per davvero il M5S?). Scorro i giornali e anche qui sempre gli stessi titoli sempre le stesse stronzate. Come se non fosse accaduto niente. Come se fosse tutto normale. Come in una gigantesca messa in scena.

      A parte i soliti due o tre articoletti ripresi da tutti i siti "complottisti",
      mai nessuno che con senso critico e lucidità avesse analizzato i dati e le circostanze che hanno portato ai risultati elettorali più inverosimili degli ultimi 25 anni, e ne avesse tratto le conseguenze.

      E' folle pretendere una profonda e seria analisi dibattuta da esperti e intellettuali sulle ELEZIONI che in fin dei conti sono il totem-pilastro della nostra (finta) democrazia?
      Che senso ha parlare di signoraggio, erf, mes, ttip, scie chimiche ecc.ecc.ecc. se delle urne usciranno sempre e solo risultati preconfezionati?!!

      Mi domando se ci rendiamo conto sul serio che stiamo giocando a un tavolo con le carte truccate dove il Banko vince sempre o se vogliamo giocare ai controinformatori per tutta la vita.
      Se le elezioni UNICO strumento che abbiamo per cambiare sono una farsa, parlare di tutto il resto pur con nobili intenti, finisce per rivelarsi soltanto un amabile passatempo..

      Sergio Vetrone
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      1. Condivido molto della sua analisi e pertanto mi stupisco che poi cita Franceschetti. Come è difficile oggi comprendere DOVE esattamente si collocano i diversi personaggi, guitti, figuranti e controfigure!
        Proposta: mi invii i suoi articoli, le sue analisi originali e gliele pubblicherò volentieri.
        Su Mandarà e Paragone non si tratta di discutere del caso in particolare, ma utilizzare il caso per un'analisi più profonda su marketing e comunicazione nella controinformazione e sulla creazione (per quanto probabilmente inutile) di una RETE VERA.

        Grazie per il suo commento
        Elia M.
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      2. Ringrazio io Lei per l'ospitalità e per la risposta.

        Ho citato Franceschetti solo per onestà intellettuale e dovere di informazione (relativamente a quella che posso avere io, si intende) non perché tifi o parteggi per questo o per quel personaggio. O condivida tutto e comunque, di chiunque.
        Per quanto mi riguarda non esiste un solo, e sottolineo UN SOLO "soggetto" che possa rappresentare "il Verbo".
        Mi accompagnano sempre il dubbio e certamente i miei limiti, ma preferisco sbagliare con la mia testa.

        Ecco, questo suo appunto mi consente di evidenziare più in generale un altro grave vizio che condiziona pesantemente la forza propulsiva della controinformazione. Quello di etichettare, di incasellare, di costringere il pensiero in categorie predefinite. O con me o contro di me. La realtà è più sfaccettata e variegata di quello che vorremmo.
        E' un errore che quasi tutti spesso commettiamo. E' un grande condizionamento che viene da molto lontano. E' una trappola che ci inchioda nelle curve degli ultras. E, lo so dico una cosa ovvia, finisce per fare solo l'interesse del Potere.
        E' l'incapacità di saper ascoltare e il pregiudizio. Nessuno di noi ne è immune.
        Con Amodeo ho avuto un brevissimo scambio di battute. Tra l'altro NON ha pubblicato le critiche che gli muovevo ma solo le sue risposte. Non avendo capito nulla di quello che dicevo per giunta. E mi ha liquidato come Paragone ha fatto con lui. Dov'è la differenza?
        Franceschetti ha lasciato inevase moltissime mie domande.
        Lannes CENSURA tutti gli interventi che gli sono sgraditi compresi i miei. Ha creato attorno a lui questo "mito" di grande giornalista che non può essere messo in discussione. Parola di Dio incarnata.
        Non mi piace questo atteggiamento. NESSUNO ha la verità in tasca e diffido di quelli che sostengono di averla.
        Mandarà avesse mai raccolto una delle mie sollecitazioni a una discussione critica e costruttiva!
        Gabanelli, che avevo criticato aspramente per la propaganda neoliberista che attua regolarmente nei suoi Report, non mi ha degnato neanche di una risposta.
        E potrei continuare con questo elenco di illustri e meno illustri.

        Detto ciò. Ognuno di loro, con il proprio bagaglio culturale e professionale, ha compiuto e compie un lavoro STRAORDINARIO per l'informazione e la consapevolezza di molti di noi. E gliene va dato atto.
        Come del resto a Lei, nonostante lo scivolone su Franceschetti (mi permetta lo sfottò, lo dico col sorriso), e al già citato Mandarà va dato atto di capacità divulgativa, competenza, coerenza e onestà.
        Penso che tutti, tutti voi che spendete la vostra vita con passione per regalarvi e REGALARCI un'idea migliore di futuro, siete preziosi. E non sono importanti i se o i ma, anche se non mi sfuggono. Comunque avete contribuito e contribuite a creare una consapevolezza, una coscienza e un senso critico in una massa che aumenta ogni giorno di più.
        Ognuno di voi ci regala un piccolo pezzettino di sé per comporre un quadro il più vicino possibile alla verità. E vi si può dire solo grazie per questo.
        Con stima
        Sergio vetrone
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    2. Per quanto riguarda la vicenda Paragone come spunto per parlare di comunicazione, mi vede completamente d'accordo con lei. Ha già letto e la ringrazio per l'apprezzamento, un mio pensiero su questo.
      Non credo però che intervistare Paragone sia fondamentale. Anzi alla luce delle parole che abbiamo ascoltato dalla viva voce del giornalista, ritengo che sia totalmente inutile. Ironicamente le direi, intervisti me e saprò darle tutte le risposte che le darebbe Paragone.

      A mio modesto avviso potrebbe essere molto più interessante intervistare un giornalista come Enrico Deaglio.
      E lo ammetto, lo cito anche per riportarla sulla questione per me FONDAMENTALE, la manipolazione dei meccanismi istituzionali. E mi lego anche al suo DOVE si collocano certe figure e al ruolo della "controinformazione deviata".

      Interroghiamoci su quali siano i temi più dibattuti dalla controinformazione e perché.
      In cima penso che ci siano il signoraggio e le scie chimiche. Bene, quand'anche TUTTI ne fossimo edotti e informatissimi, che cosa faremmo nella pratica? Circonderemmo i "palazzi" come auspica Lannes (come un'Armata Brancaleone aggiungo io)? Ci aggregheremo a formare un nuovo M5S, per perdere di nuovo a tavolino le elezioni? Restiamo con i piedi per terra. E mi riallaccio a ciò che spesso dice Ferraro: bisogna attaccare le case matte, le postazioni strategiche che hanno il potere di AGIRE.

      A me piacerebbe che si parlasse di più delle istituzioni e dei meccanismi che ne regolano il funzionamento.
      Lo so è meno affascinante e più noioso degli argomenti a noi tanto cari. Ma penso che sia più importante.
      Come vengono selezionati i magistrati, i funzionari ministeriali, i prefetti, ecc.ecc.; e quali poteri hanno?
      Come funzionano i concorsi, le nomine, le gare,...le elezioni? MI perdoni ma lingua batte..

      Se le energie spese per anni a spiegare il signoraggio fossero state spese a spiegare il meccanismo elettivo, forse avremmo avuto DECINE di rappresentanti di lista con il fucile puntato per CONTROLLARE E PIANTONARE LE SEZIONI, invece di migliaia di seggi sguarniti. E magari staremmo a raccontare un'altra storia.
      Sergio Vetrone
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      Risposte
      1. Spesso ci tocca parlare di ciò che POSSIAMO parlare, visto che di "certi" poteri VERI NON SI PUO' NEMMENO APRIRE BOCCA.
        Conosco e stimo Paolo Ferraro pur ritenenendo parziale e limitata la sua analisi.
        Per riprendere il suo commento precedente su Franceschetti, preciso che le mie non sono opinioni buttate là a casaccio e nemmeno sono superficiali classificazioni.

        Accetto la sua proposta, sono pronto a intervistarla, mi scriva pure a questa mail: perchiunquehacompreso@gmail.com

        Attendo una sua comunicazione.
        Elia Menta
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    sabato 7 giugno 2014

    FINCHE' LA CASTA VIVE, L'ITALIA MARCISCE


    Il Mose di Venezia, la ricostruzione dell'Aquila, l'Expo di Milano, il villaggio della Maddalena, il sistema Sesto (San Giovanni), gli scandali della protezione civile, le mangerie sulla sanità e sui rifiuti nel meridione e nel Lazio, le ruberie sulla TAV e le porcate nei consigli regionali di mezza Italia (tutti quelli su cui si indaga), gli sprechi osceni nei palazzi delle istituzioni siciliane, tutto questo mostra che gli apparati dei partiti politici e della burocrazia sono strutturalmente dediti a queste cose, che la politica e l'amministrazione vivono di questo, che la spesa pubblica viene progettata allo scopo di arrivare a questo tipo di profitti in associazione all'imprenditoria privata.

    La partitocrazia equivale alla mafia: controllo di territorio, lavoro, istituzioni, spesa pubblica  L'apparato di un grande partito, nelle sue zone di dominio, prende il controllo dei poteri pubblici (enti locali, uffici territoriali dell'amministrazione centrale, organi di controllo), degli appalti, dei concorsi, delle assunzioni, delle licenze, dei media, della scuola... non lascia spazio alla concorrenza economica, politica, culturale. Per questo può mangiare tanto e, perlopiù, impunemente, senza contrasto. Si comporta esattamente come la mafia. O come certe erbe coprenti per giardino, ad esempio la dicondra repens, che ho seminato nel mio: strisciando, forma un tessuto di radici molto compatto, che soffoca e scaccia le altre erbe, e ti dà un bel prato uniforme. Non occorre tosarlo, però devi innaffiarlo frequentemente.
    Inevitabile quindi che le medesime opere pubbliche costino in Italia il doppio o il triplo di altrove in termini sia di denaro che di tempo. E che le opere e i servizi pubblici siano molto più scadenti e inefficaci e mal concepiti. E che non ci sia concorrenza estera negli appalti. E che non ci sia alcun miglioramento in tutto ciò, nemmeno dopo la gonfiata epopea di Mani Pulite.

    È parimenti assurdo, irrazionale, infantile credere che questo o quell'uomo politico possa risanare e voglia salvare il Paese: qualsiasi premier, qualsiasi statista politico poggia per il potere e per la fiducia in Parlamento su quegli apparati di partito e di burocrazia, che non lo appoggerebbero se egli impedisse i loro traffici. E un'organizzazione politica che non si adeguasse alla affarismo generalizzato, non riuscirebbe ad affermarsi nell'agone politico.
    Irrazionale è anche pensare che la magistratura di un cosiffatto paese possa risanare il sistema: Primo, il potere giudiziario per sua natura agisce sui casi e sulle colpe singoli, non sul sistema.
    Secondo: come andavano le cose si sapeva anche prima di Tangentopoli, si sapeva anche prima degli ultimi scandali, e complessivamente la giustizia non si muoveva; si è mossa solo nel '92 a seguito del Britannia Party, quando si trattò di arrivare ad altri scopi, soprattutto coprire operazioni di svendita del Paese.
    Terzo: se un sistema-paese ha determinate caratteristiche nel complesso, il suo apparato giudiziario non può essere molto diverso. Infatti, nell'affare Mose emergono coperture di magistrati corrotti, e Massimo Cacciari, all'indomani degli arresti di Venezia, ha narrato pubblicamente di aver a suo tempo presentato un dossier su questo scandalo del mosse in una pubblica seduta della Corte dei Conti, senza raccogliere interesse. E un giudice di questa Corte ha denunciato di aver redatto un rapporto sulle mangerie del Mose già nel 2009, ma di essere stato semi-silenziato da un superiore e dalla stessa struttura istituzionale.

    Chi presenta lo Stato-apparato come custode o garante o, peggio, fonte della legalità, è un ciarlatano. Lo Stato-apparato è il contrario, è la buro-partitocrazia.
    D'altronde, si vede continuamente che anche i condannati per reati amministrativi dopo un poco e escono e ricominciano. Gli uomini della casta si riciclano sempre tra di loro, e smettono solo se muoiono, questa è la verità constatabile nei fatti. I compagni G non li fermi con l'interdizione dalle attività pubbliche,  ma solo rinchiudendoli a vita o uccidendoli, perché agiscono sott'acqua e non hanno bisogno di assumere cariche pubbliche.


    Finché vivranno questi uomini, circa 400.000 secondo il libro La Casta, circa 1.000.000 secondo altri,  l'Italia continuerà a declinare e non inizierà alcun risanamento. Siccome è impossibile e improponibile eliminarli fisicamente, come fecero i francesi nella loro rivoluzione per liberarsi della loro casta parassitaria, non resta che emigrare, oppure rassegnarsi e adattarsi. I moralizzatori senza spada sono controproducenti, fan perdere tempo, finiscono per rafforzare l'esistente - mi sentite, Grillini?

    Torniamo al Mose di Venezia. Adesso è stato scoperto il sistema delle tangenti nell'esecuzione dei lavori. Ma questo, l'esecuzione, è solo il livello più superficiale.
    I livelli sottostanti sono molto più interessanti.
    Perché non andare a indagare anche la controversa scelta del tipo di soluzione da dare al problema dell'acqua alta? Si sa che la soluzione scelta col Mose fu e resta molto controversa sia in quanto alla idoneità, sia in quanto ai suoi scopi.

    Mio padre Gabriele, ingegnere idraulico, uno dei massimi esperti in materia, al tempo delle fatidiche decisioni mi descriveva queste perplessità. Purtroppo sono passati decenni e non ricordo dettagliatamente le sue spiegazioni tecniche. Si sapeva che la stessa analisi del problema era viziata da una impostazione arbitraria, strumentale, che nasconde le vere cause dell'acqua alta, cioè l'ampliamento delle bocche di porto e il restringimento del bacino lagunare.  L'analisi la soluzione, cioè il Mose, si sapeva che erano sbagliate, ma venivano portate avanti legittimate per affarismo. A scopo di spartizione. Così  mi spiegava. L'apparato dello Stato lo sapeva, ma andava bene che si continuasse a questo modo. L'opera pubblica era un modo per arricchirsi privatamente, non per servire la cosa pubblica. Il consenso politico, il potere politico, si basavano su questo e si basano ancora su questo... Altra gente quindi dovrebbe finire agli arresti, altri livelli, anche tecnici e sedicenti scienziati.

    Cose analoghe erano avvenute col Vajont., dove si sapeva che il Monte Toc sarebbe franato nell'invaso e avrebbe causato quel che poi avvenne, ma si decise di continuare per affarismo. E con Stava. E ora avvengono con la Tav, opera superata, inutile e nociva anche ai fini commerciali che dovrebbe servire, ma insuperata per gli affari - dunque anche per la partitocrazia.
    Ma perché fermarsi al Mose? Perché non indagare tutte le scellerate scelte in materia di tutela del territorio? Le scelte di cementificazione ed edificazione basate sul falso assunto che le precipitazioni sarebbero scemate negli anni e che quindi non vi sarebbero più state inondazioni e allagamenti? Quelle scelte, i cui autori hanno nomi e cognomi e mio padre li conosceva, hanno causato e causeranno, oltre a decine di morti, miliardi di danni collettivi e profitti privati. Non rivederle, non correggerle, quando è apparso palese che le precipitazioni calavano sì, su base annua, ma si concentravano nel tempo, quindi divenivano più pericolose, è stato ed è un crimine. Dr. Nordio, di grazia, indaghi anche questo - Glielo chiede il sangue delle vittime e quello dei contribuenti.

    E perché limitarsi al settore idrogeologico, perché non indagare penalmente la scelta di non avvalersi dell'articolo 123 del Trattato sull'Unione Europea che consente agli Stati di finanziarsi attraverso una banca pubblica direttamente alla banca centrale europea, così che l'Italia pagherebbe interessi dello 0,25 o 0,15 % anziché del 5% sul debito pubblico, risparmiando 80 miliardi l'anno? Non è anche questa una scelta meritevole di indagine penale? E altre scelte, parimenti distruttive per il paese, non sono altrettanto meritevoli di attenzione investigativa? Mi riferisco alla scelta di prelevare 57 miliardi con le tasse dagli italiani già colpiti dalla recessione solo per darle ai banchieri predoni francesi e tedeschi onde assicurare i loro profitti nei prestiti fraudolentemente da loro concessi a Grecia Spagna e Portogallo? Perché non indagare i cancellieri europei che hanno premuto in tal senso, forse ricattando e limitando nella loro libertà le nostre istituzioni, appoggiati dai banchieri e dalle società di rating?

    Perché non aprire un fascicolo sull'imposizione all'Italia dell'Euro, che si sapeva, tecnicamente, che avrebbe causato ciò che ha poi causato, perché si era già visto con lo SME,  perché molti economisti di vaglia l'avevano predetto e perché gli effetti del blocco dei cambi erano descritti nei libri di testo?
    Perché non indagare ed eventualmente perseguire come creato scelte quali quella di dare l'indipendenza dallo Stato alla Banca d'Italia, scelta che ha raddoppiato in pochi mesi il debito pubblico sul Pil, sul prodotto interno lordo?

    La politica italiana degli ultimi decenni è piena di simili scelte distruttive per il paese e lucrative per determinati soggetti finanziari, lucrative in termini sia di denaro che di potere. Perché non indagare se costituiscano crimini contro gli interessi nazionali? Alto tradimento? Attentato alla sovranità e indipendenza nazionali mediante violenza economico-finanziaria sulla popolazione e l'economia del Paese?

    Perché non indagare, rovistando innanzitutto nei circuiti di compensazione bancaria semi-segreti (Clearstream, Euroclear e Swift) se i nostri politici, ministri, altri statisti, oltre a prendere soldi dalle grandi imprese per i grandi appalti, hanno preso soldi o altre utilità da finanzieri o statisti stranieri per fare quelle operazioni disastrose e che si poteva prevedere che avrebbero causato disastri per l'Italia e vantaggi per quei determinati soggetti?

    Forse agli italiani non interessa nulla di ciò che riguarda la sfera della legalità e della moralità, e accettano che i loro governanti siano sleali e traditori.
    Oggi riscuote successo e riscuote consenso un personaggio che ha  pugnalato alle spalle il suo compagno di partito allora premier dicendoli di stare tranquillo, che non gli avrebbe tolto Palazzo Chigi. Un personaggio che ha violato la promessa fatta pochi giorni prima alla nazione dicendo che non avrebbe accettato il premierato se non passando per le urne. In altri paesi un uomo così non sarebbe stato proponibile in politica. Davvero buone credenziali, per un moralizzatore! Con che coraggio si è presentato, dopo di questo, agli elettori, e con che faccia si presenta ora a presiedere l'Unione Europea?

    Ma forse proprio quelle caratteristiche del novello statista sono ciò in cui moltissimi italiani si identificano, si riconoscono, ciò in cui vedono grandi capacità, il contrassegno dell'uomo del destino italiano.


    I poteri che lo hanno scelto, che lo hanno elevato da una condizione di sindaco di una città di medie dimensioni a candidato premier, che gli hanno dato tutto il possibile appoggio tv pubblico, hanno quindi scelto in modo molto oculato, ben conoscendo la psicologia nazionale, sapendo che gli italiani non avrebbero rifiutato un così fatto profilo ma anzi ne sarebbero stati entusiasti. Al punto di non andare a vedere se la mancia degli € 80 sarebbe loro costata molto di più in termini di maggiori tasse e tagli di servizi. Di non badare al fatto che il novello premier non ha una strategia macroeconomica per rimediare alla situazione complessiva. Che la disoccupazione, la domanda interna, gli investimenti, il debito pubblico continuano a peggiorare senza indicazioni di miglioramento. Che tutto ciò che il governo fa è autofinanziarsi prendendo i soldi del risparmio degli italiani per ridistribuirli senza creare nuove fonti di reddito al paese. Che l'apparato del partito pigliatutto ha una storia analoga a quella degli altri partiti di potere e spesa pubblica, e che non ha chiarito come i suoi uomini hanno gestito o lasciato gestire il Monte dei Paschi di Siena, saccheggiato di oltre 10 miliardi.

    Tutto ciò non impedisce al novello statista di dichiarare, con la massima e più virginale serietà di espressione, che, se fosse per lui, condannerebbe per alto tradimento tutti i pubblici funzionari e amministratori che si lascino corrompere.
    Davvero il personaggio giusto, per ridare la moralità alla Repubblica!

    Il titolare delle indagini sul Mose, dr Carlo Nordio, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, pubblicò nel 1997 un importante saggio, Giustizia, che io citai nel mio Le chiavi del Potere (2003), scrivendo: “dalle famose indagini sulla corruzione politica e amministrativa in Italia è affiorato - dice il dr. Nordio... … - che le tangenti si distribuivano secondo una proporzione costante tra i partiti politici: 40% - 40% - 20%. La Dc e il Psi (40% e 20% rispettivamente) si sono sciolti sotto i colpi degli scandali, delle indagini, delle inchieste. Il Pci, ora Pds, beneficiario dell’altro 40%, secondo l’illustre Autore, è invece andato al governo dopo 50 anni di opposizione. L’Associazione Nazionale Magistrati, dopo l’uscita del libro Giustizia, in cui il dr. Nordio si permetteva alcune benevole e mitigatissime critiche alle lobbies dei suoi colleghi, e ai parteggiamenti filocomunisti di certuni, attaccò il dr. Nordio con toni e contenuti molto preoccupanti, che io trovai esagerati e sorprendentemente minacciosi per un Paese in cui vige libertà di espressione.”

    06.06.14 Marco Della Luna


    venerdì 6 giugno 2014

    EDIZIONE STRAORDINARIA - CONTROINFORMAZIONE O CONFUSIONE STRATEGICA!! - MANDARA' - PARAGONE



    RITIRI SPIRITUALI, CAMPI PER LA GIOVENTU', LIBRI CONSIGLIATI



    RITIRI SPIRITUALI 
    Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola secondo il metodo di Padre Vallet a Verrua Savoia (TO).
    Turno per le donne: da lunedì 18 agosto (ore 12) a sabato 23 agosto 2014.
    Turno per gli uomini: da lunedì 25 agosto (ore 12) a sabato 30 agosto 2014.

    CAMPI PER LA GIOVENTÙ
    Colonia San Luigi Gonzaga per bambini a Raveau (Francia):
    da lunedì 7 a lunedì 21 luglio 2014 a Raveau per bambini dagli 8 a 13 anni (organizzato dall’Istituto Mater Boni Consilii).
    Colonia Beata Imelda Lambertini per bambine a Verrua Savoia (TO):
    dal sabato 12 luglio al sabato 19 luglio 2014 per ragazzine ((organizzato dall’Istituto Mater Boni Consilii).
    Campeggio per ragazzi in montagna:
    sulle Alpi da lunedì 28 luglio a venerdì 8 agosto 2014, per ragazzi dai 14 ai 21 anni (organizzato dall’Istituto Mater Boni Consilii).
    Campeggio per ragazze in montagna:
    da lunedì 7 a venerdì 25 luglio 2014, per ragazze dagli 8 ai 16 anni (organizzato dalla Suore di Cristo-Re).

    LIBRI CONSIGLIATI
    Il Papato Materiale (De Papatu Materiali)
    don Donald J. Sanborn - Collana Cassiciacum, Vol. I, Testo latino-italiano, pp. 112, euro 8,40.
    Per capire meglio la situazione della Chiesa, secondo la Tesi di Cassiciacum, esposta da padre Guérard des Lauriers, che viene messa alla portata di tutti con grande competenza da don Sanborn. Si tratta di una raccolta di articoli già pubblicati in Sodalitium, ora con testo latino e italiano.

    Il problema dell’Autorità e dell’episcopato nella Chiesa
    Mons Guérard des Lauriers - Collana Cassiciacum Vol. II, pagg. 100, euro 8,40.
    Questo libro ripropone alcuni articoli, pubblicati in passato su Sodalitium (nn. 13 e 16), ma che erano divenuti ormai irreperibili. Essi costituiscono come una “pietra miliare” nella storia dell’Istituto e della sua posizione teologica (la Tesi di Cassiciacum) di fronte all’attuale crisi nella Chiesa. Fondamentali sono i due testi di Mons Guérard des Lauriers: “l’intervista” con la quale Sodalitium abbracciava ufficialmente la Tesi di Padre Guérard; e “Consacrare dei Vescovi”. Questo opuscolo vuole essere quindi un omaggio di riconoscenza vivissima di Sodalitium a Mons Guérard des Lauriers. “Veritas liberavit vos” (Giov. VIII, 32).