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Anonimo08 giugno 2014 21:20
Per quanto riguarda la vicenda Paragone come spunto per parlare di comunicazione, mi vede completamente d'accordo con lei. Ha già letto e la ringrazio per l'apprezzamento, un mio pensiero su questo.
Non credo però che intervistare Paragone sia fondamentale. Anzi alla luce delle parole che abbiamo ascoltato dalla viva voce del giornalista, ritengo che sia totalmente inutile. Ironicamente le direi, intervisti me e saprò darle tutte le risposte che le darebbe Paragone.
A mio modesto avviso potrebbe essere molto più interessante intervistare un giornalista come Enrico Deaglio.
E lo ammetto, lo cito anche per riportarla sulla questione per me FONDAMENTALE, la manipolazione dei meccanismi istituzionali. E mi lego anche al suo DOVE si collocano certe figure e al ruolo della "controinformazione deviata".
Interroghiamoci su quali siano i temi più dibattuti dalla controinformazione e perché.
In cima penso che ci siano il signoraggio e le scie chimiche. Bene, quand'anche TUTTI ne fossimo edotti e informatissimi, che cosa faremmo nella pratica? Circonderemmo i "palazzi" come auspica Lannes (come un'Armata Brancaleone aggiungo io)? Ci aggregheremo a formare un nuovo M5S, per perdere di nuovo a tavolino le elezioni? Restiamo con i piedi per terra. E mi riallaccio a ciò che spesso dice Ferraro: bisogna attaccare le case matte, le postazioni strategiche che hanno il potere di AGIRE.
A me piacerebbe che si parlasse di più delle istituzioni e dei meccanismi che ne regolano il funzionamento.
Lo so è meno affascinante e più noioso degli argomenti a noi tanto cari. Ma penso che sia più importante.
Come vengono selezionati i magistrati, i funzionari ministeriali, i prefetti, ecc.ecc.; e quali poteri hanno?
Come funzionano i concorsi, le nomine, le gare,...le elezioni? MI perdoni ma lingua batte..
Se le energie spese per anni a spiegare il signoraggio fossero state spese a spiegare il meccanismo elettivo, forse avremmo avuto DECINE di rappresentanti di lista con il fucile puntato per CONTROLLARE E PIANTONARE LE SEZIONI, invece di migliaia di seggi sguarniti. E magari staremmo a raccontare un'altra storia.
Sergio Vetrone
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Anonimo08 giugno 2014 21:20
Per quanto riguarda la vicenda Paragone come spunto per parlare di comunicazione, mi vede completamente d'accordo con lei. Ha già letto e la ringrazio per l'apprezzamento, un mio pensiero su questo.
Non credo però che intervistare Paragone sia fondamentale. Anzi alla luce delle parole che abbiamo ascoltato dalla viva voce del giornalista, ritengo che sia totalmente inutile. Ironicamente le direi, intervisti me e saprò darle tutte le risposte che le darebbe Paragone.
A mio modesto avviso potrebbe essere molto più interessante intervistare un giornalista come Enrico Deaglio.
E lo ammetto, lo cito anche per riportarla sulla questione per me FONDAMENTALE, la manipolazione dei meccanismi istituzionali. E mi lego anche al suo DOVE si collocano certe figure e al ruolo della "controinformazione deviata".
Interroghiamoci su quali siano i temi più dibattuti dalla controinformazione e perché.
In cima penso che ci siano il signoraggio e le scie chimiche. Bene, quand'anche TUTTI ne fossimo edotti e informatissimi, che cosa faremmo nella pratica? Circonderemmo i "palazzi" come auspica Lannes (come un'Armata Brancaleone aggiungo io)? Ci aggregheremo a formare un nuovo M5S, per perdere di nuovo a tavolino le elezioni? Restiamo con i piedi per terra. E mi riallaccio a ciò che spesso dice Ferraro: bisogna attaccare le case matte, le postazioni strategiche che hanno il potere di AGIRE.
A me piacerebbe che si parlasse di più delle istituzioni e dei meccanismi che ne regolano il funzionamento.
Lo so è meno affascinante e più noioso degli argomenti a noi tanto cari. Ma penso che sia più importante.
Come vengono selezionati i magistrati, i funzionari ministeriali, i prefetti, ecc.ecc.; e quali poteri hanno?
Come funzionano i concorsi, le nomine, le gare,...le elezioni? MI perdoni ma lingua batte..
Se le energie spese per anni a spiegare il signoraggio fossero state spese a spiegare il meccanismo elettivo, forse avremmo avuto DECINE di rappresentanti di lista con il fucile puntato per CONTROLLARE E PIANTONARE LE SEZIONI, invece di migliaia di seggi sguarniti. E magari staremmo a raccontare un'altra storia.
Sergio Vetrone
RispondiEliminaNon credo però che intervistare Paragone sia fondamentale. Anzi alla luce delle parole che abbiamo ascoltato dalla viva voce del giornalista, ritengo che sia totalmente inutile. Ironicamente le direi, intervisti me e saprò darle tutte le risposte che le darebbe Paragone.
A mio modesto avviso potrebbe essere molto più interessante intervistare un giornalista come Enrico Deaglio.
E lo ammetto, lo cito anche per riportarla sulla questione per me FONDAMENTALE, la manipolazione dei meccanismi istituzionali. E mi lego anche al suo DOVE si collocano certe figure e al ruolo della "controinformazione deviata".
Interroghiamoci su quali siano i temi più dibattuti dalla controinformazione e perché.
In cima penso che ci siano il signoraggio e le scie chimiche. Bene, quand'anche TUTTI ne fossimo edotti e informatissimi, che cosa faremmo nella pratica? Circonderemmo i "palazzi" come auspica Lannes (come un'Armata Brancaleone aggiungo io)? Ci aggregheremo a formare un nuovo M5S, per perdere di nuovo a tavolino le elezioni? Restiamo con i piedi per terra. E mi riallaccio a ciò che spesso dice Ferraro: bisogna attaccare le case matte, le postazioni strategiche che hanno il potere di AGIRE.
A me piacerebbe che si parlasse di più delle istituzioni e dei meccanismi che ne regolano il funzionamento.
Lo so è meno affascinante e più noioso degli argomenti a noi tanto cari. Ma penso che sia più importante.
Come vengono selezionati i magistrati, i funzionari ministeriali, i prefetti, ecc.ecc.; e quali poteri hanno?
Come funzionano i concorsi, le nomine, le gare,...le elezioni? MI perdoni ma lingua batte..
Se le energie spese per anni a spiegare il signoraggio fossero state spese a spiegare il meccanismo elettivo, forse avremmo avuto DECINE di rappresentanti di lista con il fucile puntato per CONTROLLARE E PIANTONARE LE SEZIONI, invece di migliaia di seggi sguarniti. E magari staremmo a raccontare un'altra storia.
Sergio Vetrone
Ma insomma sono quisquilie, ognuno è in grado di farsi un'idea. Non stiamo parlando della Teoria della relatività.
Piuttosto io non riesco a capacitarmi del sonno in cui versa soprattutto la controinformazione con l'unica eccezione di Franceschetti.
Neanche due settimane sono passate da un evento devastante, che probabilmente segnerà i nostri destini, e passerà alla storia come il suggello dello smantellamento di una nazione, le europee 2014.
E Mandarà invita Paragone. Qui si parla di Mandarà e Paragone (MA CHISSENEFREGA DI PARAGONE!!!). Il blog di Grillo è immutato nella linea editoriale come prima delle elezioni, nei post cambiano le facce (ora sono più nord-mitteleuropee) ma il tono e i contenuti sono sempre gli stessi (ma che COSA E' per davvero il M5S?). Scorro i giornali e anche qui sempre gli stessi titoli sempre le stesse stronzate. Come se non fosse accaduto niente. Come se fosse tutto normale. Come in una gigantesca messa in scena.
A parte i soliti due o tre articoletti ripresi da tutti i siti "complottisti",
mai nessuno che con senso critico e lucidità avesse analizzato i dati e le circostanze che hanno portato ai risultati elettorali più inverosimili degli ultimi 25 anni, e ne avesse tratto le conseguenze.
E' folle pretendere una profonda e seria analisi dibattuta da esperti e intellettuali sulle ELEZIONI che in fin dei conti sono il totem-pilastro della nostra (finta) democrazia?
Che senso ha parlare di signoraggio, erf, mes, ttip, scie chimiche ecc.ecc.ecc. se delle urne usciranno sempre e solo risultati preconfezionati?!!
Mi domando se ci rendiamo conto sul serio che stiamo giocando a un tavolo con le carte truccate dove il Banko vince sempre o se vogliamo giocare ai controinformatori per tutta la vita.
Se le elezioni UNICO strumento che abbiamo per cambiare sono una farsa, parlare di tutto il resto pur con nobili intenti, finisce per rivelarsi soltanto un amabile passatempo..
Sergio Vetrone