Esiste
un complotto internazionale che ha l'obiettivo di cancellare il mio
paese.
E’ iniziato nel 1975 opponendosi alla civiltà neo-greca, è
continuato con la distorsione sistematica della nostra storia
contemporanea e della nostra identità culturale e adesso sta
cercando di cancellarci anche materialmente con la mancanza di
lavoro, la fame e la miseria.
Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni.
Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni.
Di
noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre
battaglie per la libertà.
Fino
al 2009 il problema economico non era grave. Le grandi ferite della
nostra economia erano la spesa
esagerata per la difesa del paese e
la corruzione
di una parte dei politici e dei giornalisti.
Per queste due ferite, però, erano corresponsabili anche dei paesi
stranieri. Come la Germania, la Francia, il Regno Unito e gli Stati
Uniti che guadagnavano miliardi di euro da noi con la vendita annuale
di materiale bellico. Questa emorragia continua ci metteva in
ginocchio e non ci permetteva di crescere mentre offriva grandi
ricchezze ai paesi stranieri. Lo stesso succedeva con il problema
della corruzione. La società tedesca Siemens manteneva un
dipartimento che si occupava della corruzione dei nostri politici,
per poter piazzare meglio i suoi prodotti nel mercato greco. Di
conseguenza, il popolo greco è stato vittima di questo duetto di
ladri, Greci e Tedeschi, che si arricchivano sulle sue spalle.
È
evidente che queste due ferite potevano essere evitate se i due
partiti al potere (filo americani) non avessero raccolto tra le loro
fila elementi corrotti, i quali, per coprire l’emorragia di
ricchezze (prodotte dal lavoro del popolo greco) verso le casse di
paesi stranieri, hanno sottoscritto prestiti esagerati, con il
risultato che il debito pubblico è aumentato fino a 300 miliardi di
euro, cioè il 130% del Pil.
Con
questo sistema, le forze straniere di cui ho detto sopra,
guadagnavano il doppio. Dalla vendita di armi e dei loro prodotti,
prima; dai tassi d’interesse dei capitali prestati ai vari governi
(e non al popolo), dopo. Perché come abbiamo visto, il popolo è la
vittima principale in ambedue i casi. Un esempio solo vi convincerà.
I tassi d’interesse di un prestito di 1 miliardo di dollari che
contrasse Andreas Papandreou nel 1986 dalla Francia, sono diventati
54 miliardi di euro e sono stati finalmente saldati nel…2010!
Il Sig. Juncker ha dichiarato un anno fa, che aveva notato questa grande emorragia di denaro dalla Grecia a causa di spese enormi (ed obbligatorie) per l’acquisto di vari armamenti dalla Germania e dalla Francia. Aveva capito che i nostri venditori ci portavano direttamente ad una catastrofe sicura ma ha confessato pubblicamente che non ha reagito minimamente, per non colpire gli interessi dei suoi paesi amici!
Il Sig. Juncker ha dichiarato un anno fa, che aveva notato questa grande emorragia di denaro dalla Grecia a causa di spese enormi (ed obbligatorie) per l’acquisto di vari armamenti dalla Germania e dalla Francia. Aveva capito che i nostri venditori ci portavano direttamente ad una catastrofe sicura ma ha confessato pubblicamente che non ha reagito minimamente, per non colpire gli interessi dei suoi paesi amici!
Nel
2008 c’è stata la grande crisi economica in Europa. Era normale
che ne risentisse anche l’economia greca. Il livello di vita,
abbastanza alto (eravamo tra i 30 paesi più ricchi del mondo),
rimase invariato. C’è stata, però, la crescita del debito
pubblico. Ma il debito pubblico non porta obbligatoriamente alla
crisi economica. I debiti dei grandi paesi come gli USA e la
Germania, si contano in tris miliardi di euro. Il
problema era la crescita economica e la produzione.
Per questo motivo furono contratti prestiti dalle grandi banche con
tasso fino al 5%. In questa esatta posizione ci trovavamo nel 2009,
fino a quando in novembre è diventato primo ministro Georges
Papandreou.
Per farvi capire cosa ne pensa oggi il popolo greco della sua
politica catastrofica, bastano questi due numeri: alle
elezioni del 2009 il partito socialista ha preso il 44% dei voti.
Oggi le proiezioni lo portano al 6%.
Papandreou
avrebbe potuto affrontare la crisi economica (che rispecchiava quella
europea) con prestiti dalle banche straniere con il tasso abituale,
cioè sotto il 5%. Se avesse fatto questo, non ci sarebbe stato alcun
problema per il nostro paese. Anzi, sarebbe successo l’incontrario
perché eravamo in una fase di crescita economica.
Papandreou, però, aveva iniziato il suo complotto contro il proprio popolo dall’estate del 2009, quando si è incontrato segretamente con il Sig. Strauss Kahn per portare la Grecia sotto l’ombrello del FMI (Fondo Monetario Internazionale). La notizia di questo incontro è stata resa pubblica direttamente dal Presidente del FMI.
Papandreou, però, aveva iniziato il suo complotto contro il proprio popolo dall’estate del 2009, quando si è incontrato segretamente con il Sig. Strauss Kahn per portare la Grecia sotto l’ombrello del FMI (Fondo Monetario Internazionale). La notizia di questo incontro è stata resa pubblica direttamente dal Presidente del FMI.
Per
passare sotto il controllo del FMI, bisognava stravolgere la
situazione economica reale del nostro paese e permettere
l’innalzamento dei tassi d’interesse sui prestiti.
Questa operazione meschina è iniziata con l’aumento “falso”
del debito interno, dal 9,2% al 15%. Per questa operazione criminale,
il Pm Peponis, ha chiesto 20 giorni fa, il rinvio a giudizio per
Papandreou e Papakostantinou (Ministro dell’economia). Ha seguito
la campagna sistematica in Europa di Papandreou e del Ministro
dell’economia che è durata 5 mesi, per convincere gli europei che
la Grecia è un Titanic pronto
per andare a fondo, che i greci sono corrotti, pigri e di conseguenza
incapaci di affrontare i problemi del paese. Dopo
ogni loro dichiarazione, i tassi d’interesse salivano, al punto di
non poter ottenere alcun prestito e di conseguenza il Fondo Monetario
Internazionale e la Banca Centrale Europea hanno preso la forma dei
nostri salvatori, mentre nella realtà era l’inizio della nostra
morte.
Nel
Maggio del 2010 è stato firmato da un solo Ministro il famoso primo
accordo di salvataggio.
Il diritto greco, in questi casi, esige, per un accordo così
importante, il voto favorevole di almeno tre quinti del
parlamento. Quel
primo accordo è dunque illegale. La troika che oggi governa in
Grecia, agisce in modo completamente illegale.
Non solo per il diritto greco ma anche per quello europeo.
Dal
quel momento fino ad oggi, se i gradini che portano alla nostra morte
sono venti, siamo già scesi più della metà. Immaginate che con
questo secondo
accordo,
per la nostra “salvezza”, offriamo
a questi signori la nostra integrità nazionale e i nostri beni
pubblici.
Cioè Porti, Aeroporti, Autostrade, Elettricità, Acqua, ricchezze
minerali ecc. ecc. ecc. i nostri, inoltre, monumenti nazionali come
l’Acropolis, Delfi, Olympia, Epidauro ecc. ecc. ecc.; perché
con questi accordi abbiamo rinunciato ad eventuali ricorsi.
La
produzione si è fermata, la disoccupazione è salita al 20%,
hanno
chiuso 80.000 negozi, migliaia di piccole fabbriche e centinaia di
industrie. In totale hanno chiuso 432.000 imprese.
Decine di migliaia di giovani laureati lasciano il paese che ogni
giorno si immerge in un buio medioevale. Migliaia di cittadini ex
benestanti, cercano nei cassonetti della spazzatura e dormono per
strada. Intanto si dice che siamo vivi grazie alla generosità dei
nostri “salvatori”, dell’Europa, delle banche e del Fondo
Monetario Internazionale. In
realtà, ogni pacchetto di decine di miliardi di aiuti destinato alla
Grecia torna per intero indietro sotto forma di nuovi incredibili
tassi d’interesse.
E
siccome c’è bisogno di continuare a far funzionale lo stato, gli
ospedali, le scuole ecc., la troika carica di extra tasse
(assolutamente nuove) gli strati più deboli della società e li
porta direttamente alla fame. Un'analoga
situazione di fame generalizzata l’avemmo all’inizio
dell’occupazione nazista nel 1941,
con 300.000 morti in 6 mesi. Adesso rivediamo la stessa situazione.
Se si pensa che l’occupazione nazista ci è costata 1 milione di
morti e la distruzione totale del nostro paese, com’è possibile
per noi greci accettare le minacce della sig.ra Merkel e l’intenzione
dei tedeschi di installare un nuovo gaulaighter…
e questa volta con la cravatta…
E
per dimostrare quant’è ricca la Grecia e quanto lavoratori sono i
greci, che sono coscienti del Obbligo di Libertà e dell’amore
verso la propria patria, c'è l'esempio di come si reagì
all'occupazione nazista dal 1941 all’Ottobre del 1944. Quando le SS
e la fame uccidevano 1 milione di persone e la Vermacht distruggeva
sistematicamente il paese, derubando la produzione agricola e l’oro
dalle banche greche, i greci hanno fondato il movimento
di solidarietà nazionale che
ha sfamato la popolazione ed hanno creato un esercito di 100.000
partigiani che ha costretto i tedeschi ad essere presenti in modo
continuo con 200.000 soldati. Contemporaneamente, i greci, grazie al
proprio lavoro, sono riusciti non solo a sopravvivere ma a
sviluppare, sotto condizioni di occupazione, l’arte neo greca,
soprattutto la letteratura e la musica.
La
Grecia scelse la via del sacrificio per la libertà e la
sopravvivenza. Anche allora ci colpirono senza ragione e noi
rispondemmo con la Solidarietà e la Resistenza, e siamo
riusciti a vincere. La stessa cosa che dobbiamo fare anche adesso con
la certezza che il vincitore finale sarà il popolo greco. Questo
messaggio mando alla Sig.ra Merkel ed al Sig. Schäuble, dichiarando
che rimango sempre amico del Popolo Tedesco ed ammiratore del suo
grande contributo alla Scienza, la Filosofia, l’Arte e soprattutto
alla Musica! E
forse, la miglior dimostrazione di questo è che tutto il mio lavoro
musicale a livello mondiale, l’ho affidato a 2 grandi editori
tedeschi “Schott” e “Breitkopf” con cui ho un’ottima
collaborazione.
Minacciano
di mandarci via dall’Europa. Ma
se l’Europa non ci vuole 1 volta, noi, questa Europa di Merkel e
Sarkozy, non la vogliamo 10 volte.
Oggi
è domenica 12 Febbraio. Mi sto preparando per prendere parte
con Manolis
Glezos,
l’eroe che ha tirato giù la svastica dall’Acropolis, dando così
il segnale per l’inizio non solo della resistenza greca ma di
quella europea contro Hitler. Le strade e le nostre piazze si
riempiranno di centinaia di migliaia di cittadini che esprimeranno la
propria rabbia contro il governo e la troika. Ho sentito ieri il
nostro Primo ministro – banchiere, rivolgendosi al popolo greco,
dire che “siamo arrivati all’ora zero”. Chi,
però, ci ha portati all’ora ZERO in due anni? Le
stesse persone che invece di trovarsi in prigione, ricattano i
parlamentari per firmare il nuovo accordo, peggio del primo, che sarà
applicato dalle stesse persone con gli stessi metodi che ci hanno
portato all’ora ZERO! Perché?
Perché questo ordina l’FMI e l’Eurogroup, ricattandoci che se
non obbediremo ci sarà il fallimento…
Stiamo
assistendo al teatro della paranoia.
Tutti questi signori, che in sostanza ci odiano (greci e stranieri) e
che sono gli unici responsabili della situazione drammatica alla
quale hanno portato il paese, minacciano, ricattano, ordinano con
l’unico scopo di continuare la loro opera distruttiva, cioè di
portarci sotto l’ora ZERO, fino alla nostra sparizione definitiva.
Siamo
sopravvissuti nei secoli, in condizioni molto difficili ed è certo
che se ci porteranno con la forza, con la violenza, al penultimo
gradino prima della nostra morte, i Greci, non solo sopravvivranno ma
rinasceranno. In questo momento presto tutte le mie forze all’unione
dinamica del popolo greco. Sto cercando di convincerlo che la
Troika e l’FMI non sono una strada senso unico.
Che esistono anche altre soluzioni. Guardare anche verso la Russia
per una collaborazione economica, per lo sfruttamento delle nostre
ricchezze minerarie, con condizioni diverse, a favore dei nostri
interessi.
Per
quanto riguarda l’Europa, propongo di interrompere l’acquisto di
armamenti dalla Germania e dalla Francia.
E dobbiamo fare tutto il possibile per prendere i nostri soldi, che
la Germania ancora non ha saldato dal periodo della guerra. Tale
somma ad oggi è quasi 500 miliardi di euro!!!
L’unica
forza che può realizzare questi cambiamenti rivoluzionari è il
popolo greco, unito in un enorme Fronte di Resistenza e Solidarietà,
per mandare via la troika (FMI e Banche) dal paese.
Nel frattempo devono essere considerati nulli tutti gli accordi
illegali (prestiti, tassi d’interesse, tasse, svendita del paese
ecc.). naturalmente, i loro collaboratori greci, che sono già
condannati nella coscienza popolare come traditori, devono essere
puniti.
Per
l’Unione di tutto il Popolo stò dedicando tutte le mie energie e
credo che alla fine ce la faremo.
Ho fatto la guerra con le armi in mano contro l’occupazione
nazista. Ho conosciuto i sotterranei della Gestapo. Sono stato
condannato a morte dai Tedeschi e sono vivo per miracolo. Nel 1967 ho
fondato il PAM, la prima organizzazione di resistenza contro i
colonnelli. Ho agito nell’illegalità contro la dittatura. Sono
stato arrestato ed imprigionato nel “mattatoio” della dittatura.
Alla fine sono sopravvissuto e sono ancora qui.
Oggi
ho 87 anni ed è molto probabile che non riuscirò a vedere la
salvezza della mia amata patria. Ma
morirò con la mia coscienza tranquilla, perché continuo a fare le
mie battaglie per gli ideali della Libertà e del Diritto fino alla
fine.
Mikis
Theodorakis
12 febbraio 2012
(Da Appello al popolo)
(Da Appello al popolo)
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