domenica 10 giugno 2012

LETTERA APERTA AI SINDACATI

Care associazioni sindacali, oggi il mondo del lavoro è profondamente cambiato e sono cambiati anche i rapporti di forza tra lavoratori e datori di lavoro. Lo stesso contesto industriale si è completamente trasformato con la globalizzazione che continua a privatizzare profitti e socializzare le perdite.
La sensazione diffusa tra gli italiani è quella che voi non ve ne siete neanche accorti, forse perché i vostri tesserati sono gli stessi degli anni settanta oramai tutti in pensione. La vostra funzione al momento è praticamente inefficace per non  dire inutile e spesso controproducente.
Le vostre battaglie ormai da molti anni sono solo politiche al ribasso, non riuscite a far altro che cedere diritti acquisiti nel passato, una cessione di patrimonio di diritti sociali, una svendita al potere contrattuale quasi a confermare la stessa cessione di patrimonio immobiliare al potere della finanza costruito dagli stessi operai a cui ora si stanno riducendo i diritti.  Ciò significa che i lavoratori sono stati doppiamente colpiti e sacrificati.
Le vostre battaglie si riducono ad una parte teatrale gestita dalla stessa regia, che vuole una finta "parte sociale" per ingannarci. Infatti nella realtà si traducono sempre e solo a quanto deve essere lungo il guinzaglio dello schiavo.
Continuate a trattare con il falso "padrone" in parte schiavo pure lui e con la vostra colossale miopia, volente od indotta, non concentrate l'attenzione sul vero problema del mondo del lavoro, ossia il sistema finanziario e bancario.
La vostra "rappresentanza"  se così la vogliamo chiamare, oramai è perfettamente irrilevante, lontana anni luce dai reali problemi in cui il mondo del lavoro si trova: lavoro precario, lavoro irregolare, lavoro a rischio, lavoro usurante, lavoro stressante, mancanza di lavoro, tecnologia che sostituisce l'uomo anche quando è necessaria la presenza umana, e vana ricerca di lavoro.
Abbiamo assistito ad una divisione tra le vostre inutili sigle forse fatta apposta per non raggiungere mai gli obbiettivi che rispecchiano una archeologia-ideologia propria dei partiti a cui vi asservite sempre con molta facilità. Tanto è vero che i vostri esponenti più in vista sono stati nominati membri del consiglio nazionale dell'economia e del lavoro CNEL, ente pubblico di consulenza e di promozione del lavoro dal quale non ci risulta siano partite proposte consistenti in materia di lavoro o soluzioni alternative.
Non vi siete accorti, o forse avete fatto finta di non accorgervi, che il vero potere da contrastare, non erano gli imprenditori ormai vessati fino al suicidio, ma il potere bancario e finanziario che supera anche il volere della politica. La dimostrazione sta nella lettera che la BCE scritta da Draghi/Trichet  e non eseguita dall'alunno disubbidiente Berlusconi ma applicata alla "lettera" dal "clever boy" Monti, dove Voi siete rimasti praticamente inermi a parte la solita "ammoina" per l'articolo 18 praticamente inutile in quanto non si può salvare il posto di lavoro se stanno chiudendo migliaia di aziende senza che se ne dica la vera ragione.
Ora la Vostra funzione potrebbe avere ancora un senso solo se rivolgeste la vostra azione sindacale contro il vero padrone, ossia  il potere bancario e finanziario internazionale, che ha assunto a sè il potere di emissione monetaria, togliendo allo Stato Italiano la sovranità monetaria, quindi ogni possibile politica monetaria che viene prima di ogni politica economica e del lavoro.
Se veramente avete interesse per la dignità dei cittadini lavoratori, non vi rimane che informare i vostri iscritti sulla azione coercitiva esercitata dalla moneta-debito, e sulla sovranità monetaria da recuperare ad ogni costo.
Diversamente, con un Stato nelle fauci degli speculatori e dei banchieri, la vostra funzione è inutile, sarebbe meglio vendere il vostro patrimonio immobiliare e darlo ai disoccupati, agli esodati e ai senza lavoro, alle ragazze madri, ai disabili: sarebbe la prima e l'ultima vostra  azione di significato sindacale.

Il Popolo Sovrano




SI PREGA DI DIFFONDERE

1 commento:

  1. Caro mio, i sindacati come Bertinotti per esempio, dove sono andati dopo la loro propaganda iniziale?
    Oramai è tardi e dire che non è servito a nulla tutto quello che hanno fatto, basta vedere il fine ultimo, mi sembra che sia il modo più adeguato di trattarli

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