Fino a poche tempo fa queste cose le dicevamo in pochi. Oggi, dopo che i banksters hanno dovuto scendere direttamente in campo e prendere in mano vari governi (da noi vedi Monti) tutto sta diventando evidente a tutti.
Un vasto fronte, almeno sul piano delle idee, si sta formando nel paese, indipendentemente da chi era o può ritenersi fascista o ex socialcomunista o altro. E’ un fatto positivo. Del resto questi criminali, che hanno riempito le città di banche e distrutto tutta la piccola economia popolare, stanno facendo carne di porco dello stato sociale: ogni euro deve andare ai banksters, non c’è più niente per il popolo! Siamo sotto un usura peggio di quella mafiosa. Questo crea miseria e disperazione. In Argentina fu possibile una rivolta di popolo, in Italia, da noi, ho i miei dubbi.
Il fatto è che da noi tutte le tradizioni nostrane sono state distrutte o stravolte; a sinistra basta vedere come è finito il comunismo, e a destra, un pugno di farabutti, collusi con i servizi, fin dagli anni ‘50, hanno deviato quella che poteva essere una magnifica rifioritura di una base nazionalpopolare.
La gioventù infine, tra mode, miti musicali, sballo, droghe, video giochi e sport demenziali, l’hanno americanizzata e dissolta.
Non credo sia possibile in Italia una rivolta di popolo, tranne saccheggi ai negozi di Hi Fi, senza contare che siamo pieni di basi Nato e la presenza dei Servizi, che possono controllare ogni gruppo politico, non consentirà di mettere in piedi seri tentativi di rivolta.
L’unica speranza, solo per chi rimarrà in vita, è il disastro nucleare a cui questi criminali d’occidente ci stanno facendo correre un serio rischio.
Ho paura che hanno tutto già progettato: o russi e cinesi, cedono in qualche modo e danno il via libera, alla distruzione della Siria, del Libano e dell’Iran, con dissoluzione successiva della Russia di Putin, aprendo la strada alla Repubblica Universale, oppure rischierebbero anche una breve guerra atomica.
Del resto è da sempre nei progetti mondialisti la drastica riduzione della popolazione mondiale e chi di dovere ha già predisposto rifugi e località in cui, portarsi momentaneamente.
Vada come vada, ben sapendo che l’Italia, a causa delle basi Nato, sarà un obiettivo strategico. Bruciasse pure il Colosseo, Castel Sant’Angelo, San Pietro: chi se ne frega! oramai sono solo monumenti vuoti, morti. Anzi l’Arco di Tito lo usano per festeggiare le vendette ebraiche, alla presenza umiliante del sindaco di Roma (chissà se per l’occasione, nel 2008 ai festeggiamenti dei 50 anni di Israele, sotto l’arco di Tito, si nascose la croce celtica che portava al collo).
Magnifici questi destristi, in men che non si dica diventano i migliori amici di Israele. Fini è di casa a Gerusalemme, Akemanno cosa non farebbe per la comunità ebraica romana, la moglie di Storace dichiarò che Francesco a Gerusalemme, di fronte al museo dell’olocausto pianse. Bah.Comunque questa cinica, falsa civiltà occidentale merita di morire. E con la distruzione di Roma speriamo che almeno, possa arrivare un bombardamento atomico sulla sacra terra di Israele, veri mandanti del massacro, rendendola invivibile per migliaia di anni. Una volta tanto lo diciamo noi il “muoia Sansone....”.
Maufil
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