lunedì 3 settembre 2012

"DENUNCIARE YOU TUBE ALLA MAGISTRATURA"


MARRA: «DOBBIAMO DENUNCIARE YOUTUBE ALLA MAGISTRATURA PENALE e agire presso i giudici civili per il risarcimento dei danni per la sua ormai peraltro notoria e sistematica attività di falsificazione del numero dei «non mi piace», dei «mi piace» e delle visualizzazioni. Falsificazione che fa per motivi sia commerciali (strategie di induzione a fare contratti a pagamento), che di regime (dosaggio 'sapiente' della visibilità/credibilità dei soggetti 'scomodi' e di quelli 'funzionali al regime'). Prego gli internauti di fornirci ogni informazione in loro possesso o di unirsi a noi in queste azioni giudiziarie. 
Segnalo, quanto a me, che i dati che mi riguardano (i «non mi piace», i «mi piace» e il numero delle visualizzazioni) sono oggetto di una totale falsificazione. Ad esempio, se clicchi un mi piace, anche in piena notte, scattano in pochi minuti o due o tre «non mi piace». Quanto al numero delle visualizzazioni, il video di Sara Tommasi su Casini, ad esempio, che è stato visualizzato milioni di volte (solo su nocensura oltre 200.000 volte), su youtube risulta visualizzato 25.000 volte, ovvero numeri assurdi. D'altra parte l'aggiornamento non immediato del numero delle visualizzazioni è appunto funzionale all'obiettivo di barare. Più in generale, a causa di tutte queste lobby, Internet sta divenendo sempre più il mondo dei brogli. Un mondo nel quale tutto è 'amministrato'. Tra le entità di regime segnalo anche wikipedia. 
Nel mio caso c'è stata una lotta (di cui hanno cancellato ogni traccia) tra utenti che cercavano di aggiornare la mia scheda e wikipedia che ha fatto di tutto per eliminare ogni notizia positiva (non hanno per esempio voluto in nessun modo pubblicare nemmeno semplicemente i titoli dei miei libri). 
O ancora: continuano da anni ad enfatizzare l'affermazione di una scrittrice sconosciuta secondo la quale io sarei «un autore senza opera» (un'affermazione invero incomprensibile dopo dodici libri), ma non fanno alcun accenno al lungo articolo di un critico noto e importante come Pietrangelo Buttafuoco che, su Panorama, scrive: «Il labirinto femminile di Marra è più affascinante dell'ultimo romanzo di Eco», e conclude aggiungendo: «Questo è Alfonso Luigi Marra: il più grande». Il vero problema, come al solito, è la magistratura: una magistratura accattona e venduta a chiunque abbia un minimo di potere (altrimenti tutti questi problemi non sarebbero mai esistiti), ma non possiamo per questo rinunciare: dobbiamo costringere i giudici a fare il loro dovere»

Alfonso Luigi Marra


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