Pochi riescono a vivere nel Tempo Presente, la maggior parte degli uomini, infatti, vive nel tempo Passato e proietta la propria esperienza - ormai passata - nel Futuro.
Questo proiettare serve per contenere l’ansia, la preoccupazione di non essere assolutamente in grado di prevedere che cosa accadrà nel prossimo istante.
Da qui l’impossibilità di vivere appieno nel Tempo Presente.
Potremmo anche dire che il Tempo non esiste, lo dice la Fisica Quantistica. Il Tempo è la creazione della piccola mente umana per concatenare gli eventi e proiettarsi nel futuro. Ma, mentre nella Natura tutto scorre e fluisce, “naturalmente”, l’uomo invece tenta, in tutti i modi, di controllare e regolare la propria vita e dei propri simili; da qui lo “Stress” ovvero il tentativo di bloccare un flusso naturale, mai uguale a sé stesso, che necessita di apertura per essere accolto, preferendo, invece, chiudersi con il decidere noi stessi che cosa “dovrà accadere dopo”, appunto per riuscire nel continuare a vivere nel domani il proprio passato.
Questo Stress è vissuto in questi giorni quasi da tutti. Dai politici nazionali, europei e stranieri come dai banchieri centrali, dai dirigenti delle multinazionali ai piccoli artigiani, dai neolaureati ai liceali, dai professionisti ai disoccupati.
Ognuno di noi vuole, infatti, continuare “la propria vita” e chi non la ha ancora, ne desidera una basata sul modello di vita presentatogli dall’esterno.
Chiunque abbia compreso che la Società “Moderna” è una sorta di schiavitù, camuffata da una “libertà” di scegliere tutti i prodotti che si desideri acquistare, comprende che la prima forma di Rivoluzione per sganciarsi dal Sistema è l’autonomia. Il non necessitare più prodotti imposti dall’esterno ed inculcatici attraverso i condizionamenti dei mezzi di comunicazione di massa farebbe cadere l’attuale Sistema basato su falsi bisogni.
Il potere provvedere alla maggior parte delle proprie necessità, attraverso forme di autoproduzione, individuale o collettiva, di beni di consumo alimentari ma non solo, ci metterebbe in una posizione di forza rispetto ad un Sistema che ci vuole schiavi di sé stesso. E’ una Rivoluzione Silenziosa dove non c’è nessun leader, nessun politico o lobbista che tuteli i nostri interessi. Il Potere tornerebbe all’Individuo.
Il Sistema attuale ci mette gli uni contro gli altri, essendo tutti alla ricerca di modi e stratagemmi per ottenere ciò che viene chiamato danaro (che per il 97% è virtuale), siamo tutti impegnatissimi ed affannati per cercare di ottenere qualcosa che non esiste! Da qui la vera natura del danaro di Sistema di Controllo Sociale.
Sembra proprio una follia: si lavora diciamo 240 giorni all’anno per qualcosa di irreale e per essere auto-dipendenti dal Sistema che appunto ci parassita di tutte le nostre energie vitali e viviamo nell’attesa di quei 10, 15, 20 giorni di ferie per riprenderci da tutto questo.
Il Nuovo Mondo basato sull’Individuo presenterà, invece, il meglio di noi stessi e delle nostre comunità. Tolta la competizione monetaria tra gli individui, spariranno sia la ricchezza che la povertà per lasciare al loro posto la Solidarietà.
Credo che questa che stiamo vivendo sia una fase di transizione, da una Società modellata sul controllo sociale attraverso la pianificazione centralizzata da centri di controllo occulti, ovvero nascosti agli occhi della massa, ad appunto un Mondo Nuovo dove, in quanto nuovo, abbiamo la possibilità, ognuno di noi, di scegliere come realizzarlo.
I centri di controllo occulto nulla possono per cambiare un Sistema che si basa sulla Crescita Esponenziale. Il danaro deve crescere, i consumi devono crescere, se ciò non accade il Sistema implode su sé stesso. Ma per fortuna il nostro Pianeta è sempre lo stesso, così il giorno solare ed anche se riuscissero a fare lavorare la gente di notte il Sistema esponenziale attuale arriverà ad un termine, è solo questione di quando ciò accadrà.
Occorrerà però disfarsi di tutte le sovrastrutture che abbiamo imparato vivendo nel Sistema stesso. Per potere vivere appieno nel Tempo Presente occorrerà sbarazzarsi da quel passato che ci tiene legati con una corda al collo della quale solo da poco iniziamo a renderci conto.
Le banche commerciali private sono quasi tutte tecnicamente fallite, ma esse sono tenute in vita, attraverso operazioni contabili, dal Sistema bancario centrale, anche esso privato, che è ugualmente tecnicamente fallito nel vero senso della parola. Ma il fatto che le regole del gioco vengano continuamente e sempre più rapidamente modificate fa presagire che questa partita stia volgendo al termine.
Ma la scelta sarà inevitabile, anzi è già stata fatta forse proprio da noi stessi per superare anche questa difficoltà per potere, forse, diventare veramente Esseri Umani, degni di tale nome.
Arnaldo Spicacci Minervini
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi un tuo commento: