giovedì 20 settembre 2012

MMT (MODERN MONEY THEORY) E BARNARD: LUCI ED OMBRE



Ho letto il saggio di Paolo Rossi (in arte Barnard) “Il più grande crimine”, che parla del signoraggio bancario e soprattutto fa una analisi storica di come si sia potuti arrivare a tanto senza che nessuno (o quasi) se ne rendesse conto. Premetto che stimo molto Barnard per le sue qualità giornalistiche e la capacità di raccontare e spiegare e riassumere secoli di storia, come ha fatto quando racconta e spiega l’origine dell’oppressione dei palestinesi da parte dei sionisti, e per questo cercherò di trovare dei punti validi nella “sua” teoria (ho conosciuto la MMT  solo tramite lui).

Esiste anche un’altra, importantissima motivazione che mi spinge a cercare, con tutti, ma proprio con tutti, i punti in comune rispetto a quelli che ci dividono: in questa delicatissima fase storica, in cui la coscienza collettiva sta per essere completamente risvegliata alla conoscenza di questo immane inganno (avete presente la centesima scimmia? Ecco, ci siamo quasi!), sta per avvenire una rivoluzione che, se lavoreremo insieme, con semplicità ed umiltà, riusciremo a effettuare in maniera pacifica e costruttiva; in caso contrario non è improbabile lo scatenarsi di una violenza di rivolta che troverebbe, come risposta, una reazione autoritaria e repressiva e giustificherebbe l’instaurazione di regimi ancora più oppressivi e violenti. Anzi, a ben pensarci questo è proprio uno dei rimedi più probabili che il sistema attuale potrebbe mettere in piedi per difendersi: scatenare la violenza (i soliti infiltrati, i soliti false flag) per giustificare la limitazione (temporanea ufficialmente ma poi indefinita) delle libertà individuali. Un film già visto. Se questo non dovesse funzionare una guerra mondiale potrebbe servire allo stesso scopo (un attacco alieno inscenato con ologrammi nel cielo poi sarebbe il massimo…. ma non divaghiamo troppo).

Allora: ci sono alcuni punti positivi da ascrivere all’operazione di Barnard.

  • Primo: già il fatto di sollevare il problema della creazione di moneta dal nulla gli fa onore. Questo è un tema accuratamente evitato dalla stragrande maggioranza dei poltitici (ma ci sono o ci fanno? In entrambi i casi sono inadatti al posto che occupano), dalla stragrande maggioranza dei giornalisti (stessa domanda e stessa risposta di cui sopra) e dei commentatori. Per cui, se  questo serve a risvegliare l’attenzione al tema, ben venga.
  • Secondo: con una analisi storica come pochi sanno fare lui spiega come le elites del denaro siano riuscite ad infiltrare le scuole di pensiero, le università, l’informazione, ecc. in modo tale da tenere nascosto l’inganno. Anche questo non è da sottovalutare. A volte gli ignoranti (etimologicamente parlando) obiettano, di fronte a teorie che non conoscono: ma com’è possibile che non se ne sapesse niente? Che è, oltre ad una ammissione di ignoranza, una implicita manifestazione di presunzione enorme: se non lo so io, vuol dire che è falso.
  • Terzo: con la sua trattazione lui riesce bene a far capire la portata immane di questo meccanismo; non è l’unico, in particolare Auriti aveva ben spiegato questo citando Pound diceva che “il signoraggio arriva nel letto matrimoniale a bloccare il concepimento di nuovi figli“; in ogni caso, bene che l’abbia detto.
  • Quarto: evidenzia come i popoli siano stati soggiogati con due spauracchi: l’inflazione e il debito pubblico; e che a fronte di minacce di natura finanziaria (Lo spread! Lo spread!) si sia potuto far cadere governi e sostituirli con governi non eletti, a chiaro e inequivocabile servizio dei banchieri lo si è visto anche di recente. 

  • Esistono purtroppo anche alcuni punti che non condivido, magari per ignoranza mia, non so.
  • Primo: sembra che il denaro esista solo perchè esiste la spesa pubblica. Lui ritiene una stupidaggine la storiella che, per agevolare gli scambi e rendere i commerci più agevoli sia stata creata una forma di misura del valore, il denaro appunto. No. Tutto deriva dallo stato che spende. Anche se apparentemente può  sembrare una questione di lana caprina, su questo fondamento si basa poi il resto della MMT, che vede nello stato e nella spesa dello stato la panacea di tutti i mali.
  • Secondo: per lui il signoraggio non esiste. In tal modo assolve in un solo colpo tutto il sistema bancario. Se, con la proposta di riportare tutto ad una moneta sovrana, di emissione statale, questo problema effettivamente si ridimensiona, nel momento in cui sembra negare il signoraggio secondario (non è vero che le banche commerciali creano denaro prestandoloemerge un sospetto: che tutta questa teoria (e la sua discesa in campo) possa essere un tentativo di salvataggio delle banche… in corner: ok, cambiamo il sistema, ma non è che prima avessimo qualche colpa: semplicemente, giocavamo stando alle regole. Invece la differenza è fondamentale: perchè una volta capiti i meccanismi illeciti di creazione del denaro con signoraggio primario (banche centrali) e secondario (banche commerciali), ne deriva l’assoluta illiceità delle enormi ricchezze accumulate, e la necessità di restituzione del maltolto alla collettività. Non mi sembra un punto da poco.
  • Terzo: in Italia abbiamo il privilegio di aver avuto un giurista cattolico, Giacinto Auriti, che su questi temi ha sviluppato una teoria organica e sistematica, comprensiva di soluzioni pratiche, e non lo citi neanche? Auriti era stato addirittura candidato al Nobel per le sue terie e non ne accenni minimamente? A pensar male si fa peccato, ma di solito….
  • Quarto: vedere la soluzione unicamente legata alla possibilità di spesa infinita del governo, senza specificare meglio quali meccanismi di controllo dell’inflazione mettere in campo (genericamente, tasse) sembra molto superficiale; l’inflazione, oltre ad essere una forma di tassa generalizzata ma ingiusta (colpisce i pensionati e i dipendenti a reddito fisso più degli artigiani e lavoratori indipendenti), porta con se l’enorme rischio di sfiducia nel sistema monetario nel suo complesso e corre il rischio di innescare fenomeni già visti (andare a far la spesa con la carriola di denaro) che preluderebbero a ritorni a sistemi centralizzati e autoritari. Andrebbe approfondito molto di più di così;
  • Quinto: se proprio concordiamo che la spesa con capitali creati dal nulla sia una cosa buona, per il rilancio dell’economia, perchè a questo punto non promuovere il reddito di cittadinanza? Andrebbe sostenuto un reddito minimo di sussistenza (es.5€/gg./persona) per un principio di civiltà: nessuno deve morire di fame, e questo deve essere un impegno/onere per la collettività. Ma soprattutto per un altro motivo, molto più pratico: lo stesso importo, concentrato in poche mani, anche se pubbliche, rischierebbe di tentare chi lo gestisce ad effettuare degli abusi d’ufficio e a privilegiare gli interessi privati, o ad effettuare spese non di pubblica utilità (TAV e cacciabombardieri dicono niente? Enti inutili e sponsorizzazioni di film discutibili o esplicitamente immorali dice niente?)gli stessi soldidistribuiti invece nelle mani di chi ne ha bisogno verrebbero immediatamente spesi e contribuirebbero al girare dell’economia.


Insomma, luci ed ombre. 
Quello che mi preme ricordare, ancora una volta, è che il sistema sta andando incontro ad un tale sconvolgimento che, se non saremo preparati e uniti non saremo in grado di governarlo pacificamente, con i rischi che ne conseguono.
Perché, come ha detto una volta l’ottima Solange Manfredi, “nelle rivoluzioni violente gli psicopatici prendono il potere“.


Aggiornamento del 18 Settembre

Nell'immagine la mappa del Levy institute, presa dal sito Muckety: e che c’è di strano, direte voi (e ho detto anch’io, prima che una amica mi aprisse gli occhi)? Lo sanno tutti che il piccolo popolo, i fratelli maggiori, governano il mondo, sono infiltrati dappertutto, ma soprattutto, grazie all’esclusività della pratica dell’usura, nel medio evo, nelle istituzioni finanziarie. E questa amica mi fa notare:

“…ai sostenitori dell’MMT che tanto sostengono la dottrina…deve essere sfuggito il fatto che è un parto del Levy Institute. Tanto per capire a chi si è ‘votato’ Barnard, che ‘casualmente’ da quasi tre anni collabora con il Levy (e che dallo stesso tempo, nega il signoraggio…). Secondo te, chi paga le prossime conferenze nazionali MMT? 
Proviamo a indovinare?”


Alberto Medici

1 commento:

  1. Modern Money Theory uona bene, mi riempie la boccca. Qualche tempo fa vidi la conferenza di Bologna di Barnard su internet. Una marea di oratori per dire e spiegare non ho capito bene cosa..... MMT? Boh?

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