venerdì 7 settembre 2012

LE CATENE DELLA NECESSITA'



Ciao Elia,
La situazione del lavoro al sud tu la conosci molto bene essendo tu un italiano del sud, anche se da tanti anni  vivi al nord.
Al sud c'è una situazione a dir poco DRAMMATICA per quando riguarda il lavoro e penso che non si andrà per le lunghe che qualcosa di grave succederà: non è più possibile andare avanti cosi. Le aziende "spremono come limoni", senza nessuna garanzia o dignità (pietà) per chi lavora duramente, anche per 12 ore al giorno, con paghe da 5º mondo (complici aziende e cooperative nello spremere, ma anche chi dovrebbe controllare perché sono cose note e arcinote). Con questa situazione mettici anche che al primo accenno di crisi (per i poveracci che hanno bisogno di lavorare), un calcio in culo e ti danno il benservito
Non so se hai visto ieri sera 5ª colonna su rete4, sono state dette cose sconcertanti (per quel poco che ho visto). E' lo "stato" che non funziona più. Comunque, tornando al problema, e collegandolo a cio' ti ho appena detto, c'è solo da piangere. Cose che già dico con gli amici, anche su YouTube, da un bel po'.

Per i giovani NON SI STA FACENDO NIENTE, nel vero senso del termine, altro che aprire un'attività con 1 euro come stanno pubblicizzando; e parecchie piccole aziende per fine anno chiuderanno perché soffocate dallo “stato” esigente (nel ricevere) e sordo (nel dare).

Ma quello che è più inquietante è questo: perché le aziende FANNO i loro porci comodi, senza che nessuno intervenga? Stanno usando il sistema "USA E GETTA", che bella cosa, eh?
Questo in linea di massima quello che penso e che ti sto scrivendo ORA (sono appena tornato dal lavoro) e se decidi di tagliare qualcosa puoi farlo senza preoccuparti più di tanto (può anche darsi che sia stanco e stia dando dei numeri non lo so).

A presto
Franco

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Al sud la situazione è davvero drammatica e quello dello sfruttamento è un vecchio e irrisolto problema legato a fattori culturali che partono da molto lontano.

Altrove la situazione è diversa. 
E' noto che in generale la grande azienda fa i propri porci comodi, ed è anche vero che ci sono piccoli e medi imprenditori che fanno i furbetti, ma la stragrande maggioranza degli imprenditori italiani è composta da persone serie, rispettose dei diritti dei propri collaboratori, ed è proprio questa maggioranza a soffrire quando si tratta di richiedere la cassa integrazione o addirittura privarsi di qualche valido collaboratore. 

La nostra piccola e media impresa, tra le migliori del mondo, è oggi impreparata ad affrontare una situazione davvero drammatica, anche perché non ha compreso le ragioni VERE di questa crisi.

Chiusi nei loro problemi quotidiani, e costretti ad inventarsi ogni giorno una soluzione per tentare di arginare le tante difficoltà che si presentano sempre più numerose, gli imprenditori sono come quel bambino che voleva prosciugare l'oceano con un secchiello: eroici ma ingenui. 
Missione impossibile! 

Lo capiranno?

Elia Menta

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