Si acuisce la polemica
tra l'ex-senatore pentastellato e il guru del movimento sul fondo di sostegno
alle PMI e il caso rischia di finire in tribunale
Un paio di giorni fa mi ha colpito, girando per i social, un filmato
del Senatore Bocchino, uno dei quattro espulsi dal Movimento 5 Stelle,
che partecipando alla trasmissione di Rai 3 Agorà, faceva affermazione
pesanti: «questo fondo (per le piccole e media imprese dove vengono
depositati i contributi dei parlamentari del M5S, ndr) non aiuta le
imprese in difficoltà, ma aiuta le imprese che non sono in difficoltà,
perché c’è una commissione che decide e valuta il grado di affidabilità
delle imprese. In questa commissione ci sono le imprese in cui è
coinvolto Casaleggio, peraltro si apre la possibilità di un conflitto di
interesse»
A questo punto, presa dalla curiosità ho fatto una piccola ricerca
perché, in effetti, nonostante lo sbandieramento delle somme restituite
dal M5s ad ogni occasione, anche mediante fotografie dei Parlamentari
con maxi assegni, del Fondo PMI dove questi soldi vengono versati, in
giro ci sono ben poche notizie. Di conseguenza, in pochi hanno capito
realmente questi soldi che fine fanno. Quel che ho capito è che il fondo
in questione è un fondo istituito presso il Ministero per lo Sviluppo
Economico, gestito da Medio Credito Centrale Spa, con lo scopo di
favorire l’accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese, attraverso
il rilascio di una garanzia pubblica sui finanziamenti erogati dalle
banche ed e` stato costituito nel 1996, sotto il Governo Prodi con la
legge n. 662/96.
In parole povere i soldi alle aziende continuano ad erogarli le
banche e il fondo serve a garantire gli istituti di credito che
altrimenti, probabilmente, non rischierebbero i propri capitali per
finanziare le piccole e medie imprese.
Il fondo fornisce la propria garanzia alle aziende che richiedono il
prestito direttamente alle banche. La garanzia concessa dallo Stato non è
gratuita: il costo varia in base alla dimensione dell’impresa, micro,
piccola e media e della sua localizzazione, viene calcolato sul valore
garantito una tantum. Nelle regioni in cui opera la Banca il costo
varia: 0,25% della micro impresa, 0,50% per la piccola, l’1% per la
media, una sola volta e non per tutto il piano di ammortamento. A questa
quota vanno aggiunte le classiche spese istruttorie dell’istituto di
credito che si fa carico della gestione integrale della domanda di
accesso al fondo.
Nell’affermazione che il Fondo non aiuta le imprese in difficoltà la
posizione del Senatore è condivisibile: è vero, infatti, che la
Commissione del Fondo valuta le domande di richiesta di finanziamento e
che quindi se il soggetto richiedente non è insolvente è difficile che
abbia riscontro positivo. Ma in che modo sarebbe coinvolto Casaleggio?
Perché le accuse di Bocchino? In che modo può interferire con il lavoro
della Commissione che decide le aziende da finanziare? Cerchiamo di
capire di più.
La Commissione è formata da 21 componenti, alcuni dei quali in
rappresentanza dei vari ministeri, altri in rappresentanza delle
organizzazione di categoria. Sono compresi infatti i rappresentanti di
Abi, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti,
Confartigianato, Cna, Casartigiani, Imprese Cooperative, Imprese
Autotrasporto.
Il Senatore Bocchino ha parlato della presenza nella Commissione
della Confapri. Con cui effettivamente Casaleggio pare intrattenga
rapporti. Ma questa organizzazione nell’elenco non compare. A meno che
Bocchino non l’abbia confusa con la Confapi, presente in Commissione che
ci risulta essere tutt’altra organizzazione. Un errore di valutazione
che mette in risalto, però, il presappochismo e le logiche
grilline complottiste da sempre rivolte verso gli altri partiti e che
questa volta gli si sono ritorte contro dall’interno.
Intanto sul blog di Beppe Grillo, Casaleggio fa sapere di volersi
rivolgere al Tribunale. Come finirà questa lotta fraticida? Il loro
slogan “a riveder le stelle” sarà sostituito da un “a rivederci in
tribunale”? Alla fine le stelle staranno a guardare, ma anche gli
elettori, almeno i più attenti.
Patrizia Perrone
FONTE:http://www.linkabile.it/bocchino-casaleggio-e-lapprossimazione-grillina/#prettyPhoto
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