28 apr – “Maschi selvatici, non checche isteriche”. Non sono uomini
che rivendicano la propria mascolinità. Ma studenti, in molti casi
nemmeno maggiorenni, che contestano i programmi scolastici del liceo classico Giulio Cesare.
Sono infatti queste le parole impresse sullo striscione dei militanti
di Lotta Studentesca che, questa mattina 28 aprile, hanno protestato
davanti alla storica scuola del quartiere Trieste
IL PROBLEMA – Bersaglio dei giovani il romanzo “Sei come sei” di
Melania Mazzucco che affronta il tema dell’omosessualità e che rientra
nelle letture proposte ad alcune classi del ginnasio.
La lettura prevista nell’ambito della “Strategia nazionale per la
prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate
sull’orientamento sessuale”, ha scatenato non poche polemiche ed ha
portato anche alla denuncia dei professori. Nel libro si racconta la storia di una ragazzina, Eva, nata da due papà. Anzi, da un’inseminazione artificiale con utero in affitto.
Un brano dal libro: nelle pagine 126 e 127 del citato romanzo, testualmente si legge: «(…) Nessuno
avrebbe mai sospettato che quel muscoloso, ruvido, stopper della
squadra di calcio dell’oratorio (…) la notte si stancava la mano sulle
foto di Jimi Hendrix, Valerij Borzov e Cassius Clay. Pure, benché
sapesse che Mariani Andrea non soltanto lo avrebbe respinto ma anche
tradito e sputtanato, un pomeriggio, quando dopo la partita indugiò
nello spogliatoio e si ritrovò solo con lui, Giose decise di agire –
indifferente alle conseguenze. Si inginocchiò, fingendo di cercare
l’accappatoio nel borsone, e poi, con un guizzo fulmineo, con una
disinvoltura di cui non si immaginava capace, ficcò la testa fra le
gambe di Mariani e si infilò l’uccello in bocca. Aveva un odore
penetrante di urina, e un sapore dolce. Invece di dargli un pugno in
testa, Mariani lasciò fare. Giose lo inghiottì fino all’ultima goccia e
sentì il suo sapore in gola per giorni. Il fatto si ripeté altre due
volte, innalzandolo a livelli di beatitudine inaudita».
Agli studenti di Lotta Studentesca la scelta però non è andata giù.
LE DICHIARAZIONI – “L’azione in questione”, ha dichiarato Andrea Di
Cosimo, responsabile di Lotta Studentesca, “è stata effettuata per
esprimere il nostro dissenso nei confronti della decisione di alcuni
docenti di sottoporre, agli alunni delle classi del ginnasio, la lettura
del romanzo ‘Sei come sei’, di carattere decisamente omosessualista e
fin troppo esplicito. E’ inaccettabile che al giorno d’oggi, con la
crisi che impera e con la disoccupazione a livelli record, vengano
presentati ai giovani studenti modelli di vita deviati e perversi come se fossero la normalità o rappresentassero una priorità.
Spetterà a noi ragazzi rialzare le sorti del nostro paese e non sarà di
certo attraverso la propaganda gay che ciò sarà possibile. Il nucleo
fondamentale della società è infatti la famiglia, quella tradizionale,
formata da padre, madre e figli ed è solo su questo modello che si
baserà il futuro della nostra nazione. Ci auguriamo che non si
verifichino più episodi di questo tipo e che romanzi del ‘genere’
vengano eliminati definitivamente dalla scuola pubblica”.
IL MOVIMENTO ROTTA DI COLLISIONE – Questa mattina, hanno manifestato
davanti al liceo anche gli studenti del coordinamento Rotta di
Collisione. Il loro motto è stato “emergenza omofollia!”, per condannare
i recenti eventi denunciati dal quotidiano la Stampa. Sul giornale era
infatti apparso un articolo in cui si riportava l’estratto di un libro
proposto ai ragazzi del liceo e contenente scene di sesso omossessuale.
“E’ assurdo che in nome del contrasto dell’omofobia si sia arrivati a distribuire materiale pornografico tra i minorenni.
Questi indottrinamenti mascherati da campagne di sensibilizzazione non
troveranno mai il nostro appoggio ne tantomeno il nostro silenzio. Il
Giulio Cesare, probabilmente tra i licei più famosi della capitale,
meriterebbe di finire sui giornali per le sue eccellenze, non creare
scandalo a causa di queste buffonate”, hanno dichiarato in una nota i
responsabili del movimento studentesco.
.romatoday.it
FONTE: http://www.imolaoggi.it
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