Gennaro Capuozzo, conosciuto anche con il diminutivo Gennarino, (1931 - Napoli 29 settembre 1943), è stato un partigiano italiano.
Eroe di guerra, morì all'età di dodici anni nella seconda guerra mondiale durante le Quattro giornate di Napoli, l'insurrezione popolare che consentì la liberazione della città italiana dall'occupazione nazista. A lui è dedicato il film Le quattro giornate di Napoli di Nanny Loy.
Con l'armistizio di Cassibile del 3 settembre 1943 e il proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 l'esercito italiano rimase senza ordini.
A Napoli l'esercito tedesco in breve tempo prese il controllo della città e di lì a poco, dopo un primo momento di smarrimento, il 27 settembre 1943, la popolazione insorse dando vita alle quattro giornate napoletane.
Capuozzo fu uno dei più giovani insorti e partecipò ai combattimenti contro i tedeschi. Morì a causa dell'esplosione di una granata nemica, nella battaglia di via Santa Teresa mentre lanciava bombe a mano contro i carri armati tedeschi dal terrazzino dell'istituto delle Filippine.
«Appena dodicenne durante le giornate insurrezionali di Napoli partecipò agli scontri sostenuti contro i tedeschi, dapprima rifornendo di munizioni i patrioti e poi impugnando egli stesso le armi. In uno scontro con carri armati tedeschi, in piedi, sprezzante della morte, tra due insorti che facevano fuoco, con indomito coraggio lanciava bombe a mano fino a che lo scoppio di una granata lo sfracellava sul posto di combattimento insieme al mitragliere che gli era al fianco. Prodigioso ragazzo che fu mirabile esempio di precoce ardimento e sublime eroismo. Napoli, 28-29 settembre 1943".
Tratto da Wikipedia
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