venerdì 11 aprile 2014

TERZO MONDO ITALIANO



“Non cercate il ''terzo mondo'' intorno all'Equatore. Non serve fare lunghi viaggi per capire che il ''terzo mondo'' è già presente in Europa ed in Italia: disoccupazione reale al 15%, disoccupazione giovanile al 40%, dissesto idrogeologico, debito pubblico, perdita della sovranità nazionale, precarietà e terzomondizzazione del mercato del lavoro, impoverimento culturale, abusivismo e micro criminalità endemica dilaganti nelle città, governi eterodiretti dalle Banche e dalla UE. 
Solo un folle non si accorgerebbe che il terzo mondo è qui, ora, in gran parte dell'Europa; e se non è un folle, allora è un insensibile ai disagi dei suoi connazionali.”


Commento di A.: “Cosa sta succedendo alla nostra Nazione noi lo sappiamo, crudele sarà come spiegarlo ai nostri nipoti. Come faremo a dire che è stata la nostra politica a svenderci e non la guerra?

FONTE: http://generazione-identitaria.com/


1 commento:

  1. La "politica" da sola non può fare nulla senza il consenso popolare. Ed è proprio quel consenso che il popolo offre quando si presenta saltuariamente per mettere una croce su un pezzo di carta. A loro quello serve. Una croce su un pezzo di carta. Come dire "siamo qui, facciamo misure che vi strozzano e vi tolgono la dignità, ma lo avete scelto voi". Che tecnicamente è vero. Alla politica (a parte qualche sparuto personaggio che tanto non ha il potere di cambiare le cose) non frega una seppia di garantire una vita dignitosa ad un intero popolo. Anzi lavorano proprio per ottenere il contrario.
    Il problema è questo: lavano il cervello alla massa propinando falsi messaggi con i mezzi di comunicazione, indottrinano i bambini con le loro cazzate, fanno credere al popolo di "avere potere decisionale" (?!?) quando poi ciò che viene richiesto, in realtà, è solo il suo consenso per poter poi lavorare alla sua distruzione in maniera "legittima". Questo è, che piaccia o meno.
    Quindi le cose sono logicamente e necessariamente tre:
    o la responsabilità dello schifo di società in cui viviamo è interamente a carico di coloro che hanno fatto parte e fanno parte della classe politica (e allora non si spiega perchè non si riesca a far emergere un'alternativa VALIDA... si vede che anche coloro che, in teoria, dovrebbero creare tale nuova classe politica si muovono su basi ancora marce o, bene che vada, ritenute inoffensive dal sistema) oppure la responsabilità proviene dal popolo (e allora non si spiega perchè il popolo poi, di fatto, non ha alcun potere in campo politico, ovvero non può gestire le scelte che lo riguardano direttamente- e meno male aggiungo io, non si è mai visto un gregge di pecore con a capo una pecora).
    La responsabilità è del popolo che continua a dare il suo consenso ad un sistema che, si è visto e stra visto e dimostrato, lavora per il bene di tutti fuorchè del popolo, continuando poi a sovvenzionare i soliti guru dell'ultima ora, bene che vada, della classe politica che per la maggior parte si è venduta ai grandi poteri usurai internazionali per lussi e agi e un buono stipendio, e, tale responsabilità, è anche di quelle persone che pur avendo le capacità e le competenze per poter mettere su un qualcosa di valido e veramente diverso poi non concludono nulla perchè costa tempo, impegno e costa anche orgoglio visto che non tutti sono adatti a ricoprire ruoli direttivi (non sia mai prendere ordini da qualcuno che di quella cosa ne sa di più!!! Via via non sia mai) come d'altronde la natura insegna che ogni parte è importante perchè svolge il ruolo che meglio riesce a svolgere.
    Quindi basta dare la colpa di questo schifo SOLO alla classe politica. Stanno scatenando la guerra fra poveri.
    AM

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