venerdì 11 maggio 2012

LE SPARATE DI PAOLO (ROSSI) BARNARD


Pubblico un articolo di Paolo Barnard (in realtà si chiama Rossi). Ottimo articolo per sviare e scoraggiare. 
Caro Paolo, abbiamo capito il messaggio e non ci fotti. 
Elia Menta


Fare un passo avanti, diventare cacche (@ 99,8%)

Guardate che per loro noi non siamo neppure cacche. Una cacca non è alcun pericolo, ma almeno la noti. Non essere neppure cacche significa che proprio noi, per loro, non sussistiamo. E devo dire che dal loro punto di vista, il punto di vista del Vero Potere, in effetti non può che essere così. Questo siamo, o sarebbe meglio dire non-siamo, io, voi, ovvero tutti quelli che sono nati cittadini comuni con occupazioni comuni e che poi più tardi hanno scoperto che esiste il Vero Potere Neoclassico, Neomercantile e Neoliberista, e che si sono decisi a combatterlo. Per il Vero Potere non siamo neppure una cacca letteralmente. Non si sono mai curati neppure di sapere se esistiamo o no. Vi scrivo questo solo per darvi il senso realista delle proporzioni fra gli schieramenti in questa lotta, perché sono veramente stanco di far parte di sto circo della rete dove forse proprio nessuno ha capito quanto seria è la questione di come affrontare il Vero Potere. Io sono nel web non per scelta, sia chiaro, sono qui al confino, costretto all’esilio in sto luogo, che detesto, dalla censura di chi sui media non mi vuole più neppure in fotocopia, cioè tutti. Voi potete fare quello che volete, mentirvi quanto volete, essere ridicoli eppure credere di essere in gamba, ma io sono stanco, non ne posso più di movimenti, di predicatori di internet, di associazioni, grilli stellati, agnoletti, benettazzi, chiesaioli, barnardini, beni comuni, noTavolani, twitteri ecc. Non ne posso più di internettari tossici all’ultimo stadio che mi scrivono “Barnard ha visto sto video? Sconvolgente!!!! Cosa ne pensa?????”. My God! Adesso lo guardo e poi chissà che cosa succedeeeeee. E quelli che aprono le pagine su Facebook… quelli lì, QUELLI LI’, tenetemi fermo…
Le proporzioni fra tutta sta agitatissima fuffa e loro, il Vero Potere, sono deprimenti come poche cose al mondo. Guardate, vi posso dire una cosa certa, ma certissima, ok? Nelle stanze di Citigoup o dell’IIF o di Business Europe o della Trilaterale, o della Exor, del Lotis, del WTO, di AXA, o di Carlyle, della Commissione UE nessuno mai neppure per 30 secondi ha pensato una sola volta a tutti voi movimenti, predicatori di internet, associazioni, grilli, agnoletti, benettazzi, chiesaioli, barnardini, beni comuni, noTavolani, twitteri ecc. Cioè, detta alla bruta, non ci cagano neppure di striscio, proprio mai coverti, come dicono i veneti. Zero.
Primo: vi sia chiaro che tutto ciò che accade qui in rete, tutto ciò che facciamo e soprattutto che voi fate (perché ci state 700 volte più di me) è - in una scala di adeguatezza dell’arsenale necessario a questa lotta che va da 1 a 100, dove 1 è la fionda e 100 sono le armi del Vero Potere - circa 0,08. Ci rimarrebbe da armarci per un 99,92. Per favore, prendete questo sul serio, perché so quello che dico. Sono dodici anni che studio il Vero Potere, come ha agito, con che mezzi e cosa ha ottenuto.
Secondo: dobbiamo veramente smetterla di raccontarci cretinate. La struttura del potere, e soprattutto quella finanziaria e legale, è una macchina di una mole e complessità tale per cui il migliore di tutti noi, proprio quello più ferrato, ne saprebbe comprendere forse il primo bullone, poi però basta. Prendete un micro componente a caso di questa macchina, l’International Center for the Settlement of Investment Disputes (ICSID), che è importante perché potrebbe infilarsi come un aculeo nel mezzo di un ipotetico tentativo di salvezza dell’Italia se uscisse dal criminoso Euro. Questi signori, l’ICSID, non li avete mai sentiti, ma una loro decisione, presa da tre giudici sconosciuti e non si sa da chi nominati, può significare scenari devastanti per le famiglie del nostro Paese, per le aziende, per tutto ciò che è la nostra vita economica e diritti sociali di conseguenza. Ora, per capire e contrastare l’ICSID ci vuole come minimo qualcuno con: una laurea in legge, che poi si sia specializzato in Private Law comparata e internazionale a livello di grande istituto di ricerca come ad esempio il Max Planck tedesco, che poi abbia studiato anche legge internazionale commerciale, che poi abbia ottenuto un dottorato di ricerca in Unione Europea e le Convenzioni Uniformi di Private Law, e che sia anche magistrato. Ok, mi scriva colui che in Alternativa o fra i NoDebito possiede queste credenziali, forza. E sì, perché per combattere l’Eurozona sul serio uno così lo dobbiamo avere, come mi-ni-mo. E invece abbiamo quelli di Facebook, i centri sociali, e i signoraggisti, ah! dimenticavo, Giulietto Chiesa e Benettazzo, ok. Dio mio.
E questo è solo un angolino del Vero Potere. Siate seri, piantatela di mentire a voi stessi, apparite solo ridicoli. In piazza a fare gli antagonisti ai ‘cattivi’, coi jeans e il megafono; alla conferenze di Barnard con il bignamino della MMT; cambiare il mondo filmando i consigli comunali col telefonino e la maglietta a stelle. Ma basta, per favore. I ‘cattivi’, che cattivi lo sono eccome, sono individui che quando avevano 17 anni hanno smesso di andare in pizzeria e di fare l’aperitivo in piazzetta, e hanno iniziato a studiare come assassini. Facebook è nato, è divenuto un fenomeno mondiale, ma loro non sanno come ci si registra. Sposati prima dei trent’anni, poco sesso, molti voli ma non per le vacanze in Spagna, no, per i master a Francoforte o a Londra. Le cene con i Chief Executive Officers dei colossi d’investimento fin dal college. A lavorare in noiosissime banche o in studi legali dai 22 anni, 7 giorni su sette, orari da collasso circolatorio. Il manager che li chiama in Korea appena atterrati senza dormire da 18 ore e gli chiede di scrivere 20 pagine di analisi legale su una tipologia di equities in due ore. Sbagliare di 6 minuti la spedizione è il licenziamento lì su due piedi, ma loro non sbagliano, e hanno appena 25 anni. Poi così per altri 30 anni, e nel frattempo hanno accumulato un dottorato di ricerca presso una top university come Harvard o la LSE, quattro master con fondazioni prestigiose, insegnamenti e visiting professors come fossero spiccioli, incarichi tecnocratici presso la Comissione Europea o la Bank of International Settlements, poi due o quattro posti contemporaneamente in consigli d’amministrazione di multinazionali o di mega banche, e poi un bel posto al Bilderberg a decidere i destini nostri come fossimo cacche. Questo è l’arsenale standard, dico STANDARD, di uno qualsiasi degli attori del Vero Potere.
Fate una cosa, voi tutti movimenti, predicatori di internet, associazioni, grilli, agnoletti, benettazzi, chiesaioli, barnardini, beni comuni, noTavolani, twitteri ecc, leggetevi il CV di uno come Alex A. Weber, lo trovate qui http://www.group30.org/bio_weber.shtml. Non ne metto altri, e ce ne sono di molto più armati di lui, non ne metto altri per pietà, perché vi potrei mettere Peter Sutherland e non ne uscireste vivi. Dovete leggere quel CV settanta volte e ogni volta dirvi che per smontare il lavoro predatorio di un killer economico come questo dovreste saperne almeno quanto lui. Perché sono quelli come lui che fanno le regole della finanza distruttrice ma infermabile, che cementificano l’ideologia economica criminosa in tutti i luoghi che contano, che scrivono i trattati sovranazionali che piegano e svuotano i governi sovrani, che muovono capitali pari a 8 volte il PIL planetario in giro per il mondo ricattandolo per intero, che guidano le economie dei suicidi degli imprenditori e dell’abbruttimento dei lavoratori a milioni. Dovremmo avere nelle nostre fila decine come lui, se no ci pisciano in testa in cinque secondi e ci mettono zitti come allocchi che non sanno da che parte iniziare. Anzi peggio: ci lasciano andare in piazza o su Facebook a convincerci che cambiamo il mondo quando invece siamo meno di cacche. Sapreste modificare il Trattato di Lisbona? Neanche se rinasceste 4 volte per rifare 4 volte l’università. Fra di loro c’è gente che sa quelle 329 pagine di diversi e disconnessi emendamenti apportati a 17 concordati a memoria, più hanno nella testa il sapere di un CV come quello sopraccitato, più hanno miliardi di finanziamenti, più hanno tutte le connessioni giuste nei posti giusti dal livello Ministero in su. E nelle file del Vero Potere sono a migliaia così.
Basta teatro. Basta. Sono anni che chiedo di piantarla coi teatrini dei movimenti, predicatori di internet, associazioni, grilli, agnoletti, benettazzi, chiesaioli, barnardini, beni comuni, noTavolani, twitteri ecc. Sono anni che dico che si deve studiare come pazzi e poi reclutare cervelli eccezionali almeno fin dove ci è possibile. Bisogna reclutare imprenditori e fargli capire che siamo nella stessa barca, noi dipendenti e loro, e da questi farci sponsorizzare quei cervelli, cioè creare Fondazioni e Think Tanks che lavorano per noi. Vi ho portato a Rimini cinque esperti proprio per impostare un flebile inizio su livelli di grande professionalità. Non sto vedendo nulla di competente nascere da ciò, solo fuffa di internet e gruppi che dopo 5 pagine di MMT già pensano che a Citigoup gli tremano le gambe a leggerli nei blog. Vedo solo il web e il web e lo stramaledetto web, che al contrario di ciò che dice quel falsario buffone di Beppe Grillo, che lo deve dire se no la Casaleggio lo molla, sta distruggendo la democrazia, perché democrazia è agire nelle strade della vita con un coraggio da leoni come individui, non fare blog e partiti a stellette che sono identici a tutti gli altri partiti.
Non sta nascendo nulla, alla prima richiesta di quel coraggio di cui sopra, la denuncia contro Napolitano, Monti e ministri, il 95% dei ‘leoni’ di Rimini se l’è fatta nelle mutande. E mi arrivano le mail di “Barnard ha visto sto video? Sconvolgente!!!! Cosa ne pensa?????”. Non so come concludere queste righe, se non con un… ma andate a cagare popolo della rete. Se almeno le farete tante cacche, il Vero Potere forse vi noterà. E’ già un passo avanti.

Paolo Barnard
Il giorno 10/mag/2012, alle ore 21.27, 


10 commenti:

  1. Non varrebbe la pena nemmeno commentare... troppa importanza.
    Io faccio quello che mi pare, con o senza master, caro Barnard, e me ne strafotto di quello che pensi tu. Punto.

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    1. CAPISCO LA SUA REAZIONE.....ma, ha ragione da vendere, ed è anche supportato da uno studio serio e approfondito del sistema... e sta anche cercando di risolvere il problema iniziando con il piede giusto, di chi ha ben compreso il problema e come va affrontato...ovviamente il fatto che pochi son disposti a morire per la causa come lui, lo fa incavolare, e arriva al punto di offendere....PENSO CHE SE TUTTI QUELLI CHE CERCANO DI FAR QUALCOSA, E LO FANNO, ED IO LI AMMIRO E RISPETTO, TANTO DI CAPPELLO E RINGRAZIAMENTi, fossero come lui ALLORA DAVVERO SI ACCORGERANNO DELLE CACCHE...grazie per la possibilità di commentare senza doversi registrare :-)

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    2. Sono un Sostenitore del M5S da tempo, però da circa 2 anni mi interesso e cerco di tenermi sempre aggiornato sul lavoro meticoloso ed estenuante che Paolo Barnard sta portando avanti. Questa lettera l'ho letta qualche mese fa sul Suo sito. Egli è molto duro nell'esposizione dei suoi pensieri e pare essere intollerante e poco incline a chi non lo condivide. Ha una forte e spessa corazza accidenti! Però è un grandissimo! Se non lo conosci, ti consiglio di andarti a vedere alcune sue "vecchie" inchieste (sempre e contro i poteri forti). In questi ultimi anni (dal 2010) è sostenitore e portabandiera in Italia della MMT (che sono sicuro conoscerai). Egli ormai lo ritiene (e forse a ragione) la vera causa di tutti i nostri e non solo) problemi. Tutto il resto secondo Lui sono cosette da mercatino. Su questo punto non lo condivido in pieno (io penso che bisogna incominciare dal basso per risalire piano piano) ma, ciò non vuol dire non essere in sintonia con lui e con quello che sta facendo. Se poi i suoi "toni" sono forti, beh, pazienza, ognuno è fatto a modo suo, e soprattutto bisnogna sempre accettare le critiche, soprattutto quando vengono "lanciate" con cognizione di causa.
      Ciao.
      Stefano Di Terlizzi (GE)

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  2. Se lo leggi dietro le offese, tipiche del personaggio, ha ragione da vendere. Non puoi combattere un sistema complesso senza conoscerlo a fondo. E loro sono partiti molto prima, di noi che discutiamo su internet senza trovare una via di uscita da questi strozzini legalizzati. E se Barnard fosse pagato, sarebbe visibile sul mainstream, dove mi sembra che sia al contrario molto osteggiato.

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  3. Capisco che leggendo l'articolo di Barnard si possano condividere alcune sue lucide analisi. Rimane sempre la domanda: a chi giova? Ormai abbiamo imparato a conoscere il potere e sappiamo come agisce e quali tecniche usa.
    Barnard spara a zero, pontifica, si erge a paladino, distribuisce pagelle ma non si confronta. Ricorda che mai hai risposto alle tante domande a lui rivolte sulla fantomatica MMT e suoi sui "esperti" e divulgatori. Conosco persone che hanno annullato la partecipazione ai suoi corsi per evitare rimproveri e offese personali. Capito dove siamo arrivati? Ormai veste i panni di santone e non più quelli di giornalista. Spiace anche a me, ma a questo punto si gioca a carte scoperte: Barnard non possiamo considerarlo dalla nostra parte. O almeno questo è il mio, meditato, pensiero.

    Un saluto.

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  4. A onor del vero si chiama PAOLO ROSSI BARNARD...

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  6. come si fa a non capire che questo Barnard è un venduto al servizio del potere? Spara a zero su tutti quelli che cercano di fare qualcosa invece di sostenerli. Per cui? E' ovvio con chi sta. E poi dice che il signoraggio non esiste. Più venduto di cosi. Il fatto è che gli serve uno che sembra stare dalla parte del popolo per poi sconfessare il signoraggio che è la cosa che deve rimanere nascosta e segreta perchè se il popolo viene a conoscerla in numero elevato loro sono finiti. Non capisco come si fa a non capire queste semplici considerazioni.

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  8. Più che in mala fede, forse Barnard manca semplicemente di equilibrio mentale. Si crede sinceramente un genio solo per aver capito alcuni fondamentali economici, ma non si rende conto di quanto manichea, errata e piena di contraddizioni sia spesso la sua concezione della società e della storia. Da una parte condanna i crimini di Israele, dall'altra spara a zero su chi cerca la verità sull'olocausto. Da una parte cerca di svelare il vero Potere, dall'altra critica i "complottisti" che vogliono la verità sulle torri gemelle. Crede che l'Unione Sovietica fosse antagonista al Potere, così come la rivoluzione francese.
    Tutto sommato non credo Barnard sia in mala fede, perchè ha pagato un prezzo professionale altissimo per il suo lavoro contro corrente. E' solo rimasto il giovane invasato e un po' sbandato che era, facilmente accecato dal rancore sociale e dai falsi miti marxisti. Nessuno ha la verità in tasca, ma lui purtroppo crede di essere l'eccezione.

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