MONISMO, IMMANENTISMO, SOGGETTIVISMO, RELATIVISMO E IDEISMO
“Chi
scrive la storia non è il politico ma il filosofo, il politico scrive sotto
dettatura e non se ne accorge nemmeno” - Giacinto Auriti -
Quello
che diceva Auriti è vero, perché è sempre l'idea che determina le azioni, e la
politica è lo strumento per fare l'azione, mentre la filosofia è lo strumento
per creare la cultura, le idee e le dottrine, quindi a monte di tutto è chiaro
che c'è la filosofia, la quale determina tutto per la vita dell'uomo.
Anche
la religione, strumento della morale, dipende dalla filosofia che possiede
al suo interno. Immaginatevi di avere un trapano e le istruzioni per il suo
utilizzo. Le istruzioni rappresentano la sua filosofia o dottrina, mentre il
trapano rappresenta la religione. Se le istruzioni sono sbagliate, molto
difficilmente l'uomo saprà come esso funzioni anzi, lo userà per fare cose
sbagliate. Date ad un aborigeno un telefono cellulare, e non saprà che farsene,
lo userà probabilmente come sasso da lanciare dietro ad un animale. La morale
quindi non può essere corretta se la filosofia è sbagliata, in quanto non guida
l'uomo al vero godimento dei valori per come lo strumento è concepito.
Bisogna
approfondire però: che cos'è normale? Una cosa è normale quando rispetta il
principio di conservazione, in quanto la legge morale è immutabile. Ma perché
la legge morale è immutabile? Perché la verità è una ed oggettiva, in quanto la
realtà esclude i punti di vista, per cui essa sarà uguale per sempre, anche fra
milioni di anni, ecco perché la legge morale è immutabile e va conservata, ma
essa si conserva quando appunto la filosofia rispetta la verità della realtà.
Solo così si può rispettare la vera morale e compiere le vere azioni normali,
quelle sane, dove il godimento cioè soddisfa lo stato della conservazione, e
quindi la giustizia, fatto che attiene solo alla persona umana. Trasgredendo la
legge morale, si trasgredisce alla legge naturale, che è anch'essa immutabile,
per cui non esiste più il godimento dei valori. Non esistendo più il godimento
dei valori, l'uomo per sopperire a questa mancanza comincia a dar valore alle
cose secondarie o addirittura dannose per se e per gli altri, come per esempio
quelli che si comprano l'iPhone nuovo appena esce, oppure quelli che pensano
solo a tatuarsi, o peggio ancora quelli che decidono di diventare gay (gay si
diventa, non si nasce!), e di esempio del genere possiamo veramente farne
all'infinito. Che poi tra l'altro questi nuovi valori, che sono valori
distorti, è scontato dire che non potranno mai rimpiazzare i veri valori
originari, sono solo dei surrogati, per cui chi possono portare la persona
umana anche a crisi di coscienza, esaurimenti nervosi, malattie della mente,
ecc... Come giustamente ha rilevato Auriti: gli studi degli psichiatri sono
pieni, e il suicidio da insolvenza, è un altro esempio di questa mancanza di
godimento dei veri valori umani. Solo chi segue la giusta filosofia
dell'esistenza può seguire la corretta morale e dare valore così alle cose che
contano veramente nella vita. La legge morale lo ribadiamo ancora, è
immutabile, solo la legge economica e politica sono mutabili, esempio: una
volta chi viveva in una caverna era un signore, oggi sarebbe un barbone, però
la caverna è sempre una caverna. Attenzione però che questo non vuol dire che
allora dobbiamo vivere in eterno come vogliono i transumanisti, in quanto la
nostra esistenza è un dualismo come dimostreremo più avanti, per cui la morte
naturale soddisfa in realtà il principio della conservazione, anche se questo
sembra a prima vista una contraddizione: anche amare ed essere severi con gli
altri sembra una contraddizione, mentre in realtà è il vero amore, che è cosa
diversa dal buonismo. Dobbiamo quindi conoscere la verità per sapere quale
dottrina e filosofia è vera o falsa.
La
verità è la relazione di coerenza che c'è fra il pensiero e realtà. Quando
questi due si corrispondono allora il pensiero è vero. Corrispondenza però non
significa coincidenza, questo è il grande errore che fa Hegel.
Per lui infatti
la penna esiste non perché la vedo, la tocco o la ricordo, ma la verità è che
esiste di per sé, anche se io non l'avessi mai vista, mai toccata e mai
ricordata. Se invece si afferma che le cose esistono per quei motivi, allora si
riduce la realtà alla percezione dei nostri sensi, e quindi il soggettivismo.
Si confonde così la realtà con l'idea della realtà, per cui scompare
l'oggettivismo, la verità assoluta, e il dualismo stesso, perché si rende
immanente, cioè si fa coincidere l'oggetto con il soggetto, e di conseguenza la
realtà con l'idea della realtà. Il dualismo diventa perciò un monismo. Questa è
la formula della filosofia di Hegel, immanentista e monista, detta anche
Ideista, diversa dall'idealismo, perché la nostra esistenza dualistica, prevede
anche l'idea, ma appunto dobbiamo tornare ad utilizzare il nostro buon senso, e
capire che esiste quello che è idea e soggettivo, e quello che è realtà e
oggettivo. Io posso dire che una canzone mi piace o meno, ma non posso dire che
per me è bella oppure il contrario, perché la bellezza è un fatto oggettivo,
non soggettivo, per cui bisogna distinguere quello che è soggettivo da quello
che è soggettivo. Esistono entrambe, ma non sono la stessa cosa. Sarebbe, se
no, come confondere l'acqua con il ghiaccio. E' vero che l'essenza è la stessa
(esistenza - acqua), ma le sostanze sono diverse (spazio non è tempo, e
viceversa – solido non è liquido), e bisogna distinguerle. D'altra parte anche
le forme sono diverse fra loro, e spesso la forma rende anche la sostanza,
basta vedere le chiese odierne e confrontarle con quelle di una volta. Persino
la forma a croce è scomparsa.
Ma
questo alla fine, che cosa comporta? Comporta cose non da poco. La coincidenza
e quindi il rendere un monismo la realtà e l'idea, ha dato vita alla c.d.
Persona Giuridica. Essa dà la capacità ad una società di avere caratteristiche
umane, il che è assurdo, la società è uno strumento, è l'insieme delle persone
umane, ma non è una persona. Questo vuol dire che nella società intesa come
Persona Giuridica, non esiste più la comproprietà, ma i soci vengono
espropriati dei propri valori, e chi ne gode veramente è colui che possiede il
pacchetto di maggioranza, in quanto la società non gode veramente, perché è
appunto uno strumento, per cui la società con qualità umane o “fantasma
giuridico”, come la chiamava il prof. Auriti, è solo il paravento dei
truffatori, che si nascondo dietro ad esse per espropriare le proprietà dei
suoi soci. Quindi vediamo che queste false culture, non è che non comportano
niente anzi, insieme alla truffa della moneta-debito, sono le massime truffe,
create dalle grandi strategie di dominazione.
In
realtà questi tipi di truffe non nascono nel 700, i filosofi illuministi si
sono solo ispirati a personaggi che c'erano arrivati prima, infatti gli
stregoni e sciamani, erano in contatto con realtà spirituali, e facevano
credere che se li avessero adorati, non avrebbero rischiato nelle operazioni di
caccia, o che la terra avrebbe sempre continuato a produrre il cibo, per cui
parte del raccolto, veniva poi offerto in sacrificio dalla popolazione a questi
“dei”, ma li spiriti non godono, gli stregoni e gli sciamani si. Ecco che allora
si era creata la prima forma di truffa ai danni dei soci-cittadini e di cultura
immanentista.
Sembrano
scontati questi argomenti, ma la verità è che l'uomo ha perso il proprio buon
senso per via di queste false culture che sono state propagandate prepotentemente
dall'illuminismo a oggi. Non che prima non esistessero: la cultura Classica
greca era già sulla buona strada, solo che la propagazione di massa avviene,
anzi coincide, con la fondazione della Banca d'Inghilterra nel 1694, ma più
precisamente con la sua istituzionalizzazione ufficiale avvenuta nel 1717, data
guarda caso coincidente a sua volta con la fondazione e la creazione della
massoneria speculativa o dei “liberi muratori” (Gran Loggia Madre
d'Inghilterra), la quale si distingue da quella precedente, ritenuta
esclusivista dato che non facevano ammettere chi non era un muratore.
Apro
una parentesi: la moneta-debito nasce perché, sempre sul piano filosofico e
delle idee, Enrico VIII d'Inghilterra apparteneva alla corrente del
protestantesimo, il quale avrebbe poi introdotto il parlamento inglese (in nome
della “democrazia”), l'ingresso degli ebrei nel territorio inglese per mezzo
della diaspora, il relativo indebitamento del popolo, la relativa perdita
dell'oro del popolo inglese, quindi l'introduzione con Guglielmo d'Orange della
prima moneta nominale d'occidente, e quindi l'origine della grande truffa: la
moneta-debito. Tutto questo per dire che è fondamentale la cultura. Chi
controlla la cultura, controlla poi le azioni politiche (vedi la frase di
Auriti all'inizio). E questo dovrebbe far capire anche un'altra cosa: che non è
vero che ognuno è libero di pensarla come vuole, perché se diciamo questo,
legittimiamo implicitamente il fatto che ognuno può fare quello che vuole,
perché è appunto il pensiero che termina le azioni, a meno che siete incapaci
di intendere e di volere, ma sappiamo che sono rarissimi i casi, ed avvengono
in casi estremamente particolari. La gente crede che il pensare liberamente sia
il massimo dell'espressione di libertà, quando in realtà non lo è affatto, e
spiego perché. Se ognuno la pensa come vuole, il tutto si traduce in caos, per
cui alla fine non è vero che ognuno potrà fare quello che vuole, quindi è una
vera contraddizione in termini. Se invece ognuno avesse idee e pensieri sulla
realtà, che quanto meno tendano alla verità, siccome la verità abbiamo detto
che è una ed oggettiva, allora tutti, più o meno, la penseremo allo stesso
mondo, in questo modo, perdonate la ripetizione, si creerebbe l'ordine, il vero
ordine, non quello che vogliono gli Illuminati, perché quello che vogliono gli
Illuminati è pseudo ordine, perché eliminare la morale, significa creare una
nuova morale: quello che ognuno può fare quello che vuole. Ma così facendo, non
si rispetta la realtà, per cui nasce il caos. Questa è la reale dottrina del
c.d. Nuovo Ordine Mondiale. In questo modo tutti avranno gli stessi diritti e
le leggi non saranno più uguali per tutti. A quel punto saremo completamente
espropriati dei nostri valori e ridotti allo stato di bestie d'allevamento. La
nostra natura umana, ormai annichilita, verrà rimpiazzata da una nuova realtà,
artificiale. Gli attuali padroni del mondo legati alla Bestia, sono degli
Scientisti, per cui immaginatevi un mondo dove anche le relazioni umane e qualsiasi
azione umana, sia eseguita e creata secondo una catena di montaggio. Il
naturale scomparirebbe, per cui la vita eterna a cui mirano, porterebbe alla
perdita del principio di conservazione detto all'inizio, ovvero all'auto
distruzione, in quanto questa esistenza non può prevedere un'unica cosa, ma una
doppia cosa: la vita non può essere vita se non prevede anche la morte. Siamo
in un dualismo: spazio e tempo. Vi immaginate che per natura gli esseri viventi
si suicidino? Sarebbe una contraddizione all'esistenza stessa. L'esistenza
possiede il principio di conservazione. La vita eterna non può esserci su
questa esistenza duale, ma solo dopo la morte.
C'è
chi spaventa di fronte all'affermazione di eliminare la libertà di pensiero, ma
vorrei ricordare che la natura è dittatura: mica posso fare quello che la mia
immaginazione mi dice di fare. Così come la legge morale deve essere una
dittatura, che però riguarda anche l'aspetto mentale, ma dev'essere ovviamente
una dittatura, come detto all'inizio, di giustizia, cioè di verità. La dottrina
dev'essere quella vera, altrimenti è pseudo dittatura. Diventa se no come
l'integralismo islamico, dove la gente vive sotto la minaccia di morte, e
questo non va bene perché va contro la legge stessa della conservazione. Ognuno
ho l'obbligo e il dovere morale di tendere alla verità. Dio ci ha dato dei
comandamenti, delle leggi morali, perché la dottrina o filosofia non bastano
ovviamente. Noi non siamo macchine che su comando eseguiamo gli ordini, abbiamo
anche il libero arbitrio, però è sempre Dio che ci dice come dobbiamo
comportarci con quello che scegliamo, perché? Perché semplicemente la mente
umana non è perfetta come quella di Dio, l'uomo può anche sbagliare e tendere
all'ipocrisia e al male. Ecco perché Dio è intervenuto a darci delle leggi.
Abbiamo quindi la libertà di scelta (libero arbitrio), ma non la libertà di
pensiero e di azione. Sembra una contraddizione, ma non lo è perché di fatto
sono due cose diverse: la libertà di scelta vale per le cose soggettive, posso
scegliere il pane piuttosto che la pasta; la libertà di pensiero e di azione
riguardano invece la cose oggettive.
Tornando
al discorso della verità, bisogna precisare che esiste la verità assoluta, come
abbiamo dimostrato, ma anche quelle relativa. Il problema di questo tipo di
modernismo che abbiamo oggi, è che appunto si considerano come vere solo quelle
relative. Ma se ci pensate un attimo, questa è una contraddizione bella e
buona. Una persona che dice che la verità assoluta non esiste, sta già in realtà
affermando una sua verità assoluta, quindi è una contraddizione in termini.
All'inizio sono rimasto sconvolto perché tutte le teorie relativistiche sono
effettivamente contraddizioni in termini, vi faccio un esempio: i massoni sono
non-esclusivisti nel senso che accettano uomini di qualsiasi credo religioso o
filosofico, meno però quelli che non accettano persone di altri credo. Ma
scusate, questo è già fare esclusivismo! E allora? Chi vogliono prendere in
giro? Oppure, chi dice che ognuno può pensarla come vuole, sta già creando una
sua dottrina, e cioè quella che ognuno può pensarla come vuole. Ma questa è una
contraddizione!!! Come vedete il Relativismo/Soggettivismo, è una filosofia
sbagliata perché è di per sé contraddittoria.
Ma
vediamo meglio che cos'è la verità relativa e la verità assoluta, e cerchiamo
di capire la differenza dove sta: immaginate di guardare il vostro orologio
analogico. In che senso sta girando la lancetta? Scommetto che avete detto in
senso orario. Ma ne siete veramente sicuri? E' proprio giusto quello che state
dicendo? Si, è giusto, state dicendo il vero, ma è una verità relativa, in
quanto se voi riusciste a mettervi dalla parte opposta a cui state osservando
l'orologio, vedreste la lancetta girare in senso anti-orario. A questo punto
pensereste: “ma allora ho sbagliato, non è vero che gira in senso orario, gira
in senso anti-orario”. In realtà entrambe gli osservatori hanno ragione: chi
dice che gira in senso orario ha ragione, dice la verità; ma anche chi dice che
gira in senso anti-orario, anch'esso dice la verità. Ma come è possibile tutto
ciò? E' possibile perché sono entrambe due verità relative, perché appunto
dipende dal punto di vista, dal punto d'osservazione. Ma a questo punto vi
chiedereste: come fanno entrambe i punti di vista ad avere ragione? Dove sta
allora la verità assoluta? Allora è vero che non esiste! Come fa la lancetta a
girare sia in senso orario e nello stesso tempo in senso anti-orario? Vedete,
il dualismo si chiama appunto così perché un'unica cosa contiene due realtà
diverse e opposte tra loro. E allora i punti di osservazione esprimono due
verità, ma relative; mentre la verità assoluta è che la lancetta gira in
entrambe i sensi, perché è un dualismo. Quindi abbiamo dimostrato non solo che
il dualismo è effettivo e reale, ma anche che esiste la verità relativa e
quella assoluta, ma che sono due cose diverse. Ma a quale delle due dobbiamo
mirare per tendere alla realtà? Ovviamente quella assoluta, in quanto la realtà
o spazi, è formata da tre dimensioni: altezza, larghezza e profondità. La
verità assoluta, non tenendo conto di alcun punto d'osservazione, perché come
abbiamo detto con la critica a Hegel la realtà è indipendente dal soggetto,
deve coincidere con la totalità dello spazio, e quindi della realtà. Se io vedo
un cerchio, non posso affermare che quello è un cerchio solamente perché lo
vedo, lo devo dimostrare attraverso un ragionamento logico e razionale.
Ovviamente io non posso essere contemporaneamente su più punti di vista, ma
registrando tutti i punti di vista, posso magari scoprire che quel cerchio che
ho visto all'inizio, era in realtà un cilindro.
Ma
il più grosso equivoco è quello di dimostrare una propria verità, con quello
che è relativo. Sarebbero mille gli esempi che si possono riportare, ma prendo
quello più gettonato negli ultimi tempo, quello in riferimento alla dottrina
del Cristianesimo: siccome la croce cristiana assomiglia a quella pagana e
zoroastrista, allora il cristianesimo che insegna la Chiesa Cattolica è sempre
stato falso, non è quello vero, Gesù rappresenta il Dio sole, e stronzate di
questo genere. Per carità, quasi tutte le religioni bene o male hanno in comune
delle leggi di ordine naturale, ma è nella dottrina esistenziale che va
ricercata l'essenza della religione, e il cuore della dottrina cattolica ci
dice che Dio è Uno e trino, che è trascendente a noi, che non è di questa
esistenza, e che la nostra esistenza si basa sul dualismo spazio-tempo.
Altre
due parole sul dualismo: abbiamo dimostrato che il dualismo esiste ed è reale,
però esiste anche il finto dualismo, che è in realtà un monismo. Se io infatti
faccio combaciare due orologi che girano fra loro in senso opposto, in realtà
stanno entrambe girando nello stesso verso. Questo avviene palesemente nella politica
di oggi, dove Destra e Sinistra, apparentemente sono diversi per quello che
dicono, ma in realtà portano avanti gli stessi progetti perché sappiamo,
finanziati dalla stessa mano: il sistema usurocratico mondiale. Funziona in
questo modo: io per esempio dico che mi piace la pizza, un'altra persona invece
dice che la pizza gli fa schifo, preferisce di gran lunga la pasta quella
rotonda con il sugo di pomodoro sopra e la mozzarella sparpagliata qua e là
sulla pasta. Stanno dicendo apparentemente due cose differenti, e sembrano da
come parlano in contrasto tra loro, un dualismo, ma in realtà stanno parlando
esattamente della stessa cosa.
Quindi
bisogna fare molta attenzione, e distinguere quello che è dualismo da quello
che è finto dualismo, quello che è monismo da quello che è finto dualismo,
quello che è pluralismo da quello che è finto pluralismo. Bisogna distinguere e
separare quello che è distinto e separato, e non distinguere e non separare
quello che non è distinto e non separato. Per esempio Ghandi diceva che per
cambiare il mondo bisogna prima cambiare prima noi stessi. Ora, per tutto il
rispetto che si può avere per quello che ha fatto questa persona, c'è però da
dire che questa non è spiritualità, anche se ce la spacciano per spiritualità,
e nell'immaginario collettivo è proprio questo che abbiamo. Precisiamo: è vero
che se cambio me stesso posso riuscire a svegliare quello che è accanto a me
(anche se comunque la cosa non è automatica perché non siamo un dualismo, siamo
individui e quindi non siamo nemmeno tutti Uno, come vogliono farci credere le
filosofie orientali o la New Age, che sono in realtà finte e pseudo religioni),
ma anche in questo caso, l'azione avviene sempre all'interno del sistema,
mentre noi dobbiamo anche, e sottolineo anche, combatterlo dall'esterno. Ma
come possiamo noi combatterlo dall'esterno se siamo delle formiche al suo
confronto? Con l'aiuto di Dio ovviamente! Auriti diceva: “noi non ci stiamo
scontrando solo con forze economiche, ma contro qualcosa di molto più grande”.
Certamente! Ecco perché abbiamo bisogno di Dio, ma del vero Dio, quello che si
è rivelato. Abbiamo quindi bisogno dell'aiuto del soprannaturale, il vero
soprannaturale, quello che viene da fuori di noi, non da dentro, altrimenti
cadiamo sempre nell'errore del monismo. Dio e la vera spiritualità, nonché la
verità stessa, è trascendente a noi, non immanente, ci viene da fuori,
dall'esterno, dall'alto. E che il sovrannaturale possa intervenire nella storia
lo dimostra il caso di Giovanna d'Arco in Francia. Noi dobbiamo credere! Perché
non possiamo fare altrimenti! Bisogna lavorare su due fronti: fare informazione
sulla verità della moneta (la verità giuridica della moneta, cioè la proprietà
della moneta, non economica), e della religione; e dall'altra bisogna pregare
il vero Dio, quello che si è rivelato nel Vangelo. Ma che credete? Che i grandi
banchieri non venerino Satana? Siete degli illusi se lo pensate. Inoltre Auriti
ha dimostrato che la moneta è collegata in maniera più che diretta a Satana,
Auriti la moneta-debito la definisce appunto Satanica. E noi pensiamo di
vincere la grande battaglie senza l'aiuto di Dio? Del vero Dio trascendente?
Siamo ancora più illusi. Questo ripeto, non significa assolutamente che
dobbiamo solo pregare, dobbiamo come detto poc'anzi, continuare a svegliare gli
altri, e al contempo pregare e chiedere aiuto a Dio.
Anche
per quanto riguarda la religione, una cosa è l'idea che l'uomo si fa di Dio,
altra cosa invece è la verità di Dio. Dio si è rivelato a noi nella sua
Santissima Trinità, e il fatto che il cristianesimo sia una religione
monoteista, non significa che tutte le religioni siano uguali, come vorrebbe
farci credere questo finto Cattolicesimo d'oggi, del post Concilio Vaticano II,
che parla di questo finto ecumenismo e della <<libertà religiosa>>.
Cristo ha fondato una Chiesa, non diecimila. E il vero Dio è Uno e Trino, ecco
la differenza fondamentale con tutte le altre false religioni.
Altra
cosa che dobbiamo assolutamente capire è che non bisogna attaccare la parte
materiale ma quella spirituale del sistema attuale satanico, perché altrimenti
facciamo il gioco di Satana. L'attacco diretto alla Chiesa sugli scandali
interni, serve proprio a creare un'odio verso la totalità della Chiesa, sulla
regola della falsa emotività delle persone, non sapendo appunto che la
responsabilità è individuale. Giocare sull'irrazionalità delle persone è una
delle prime cose che il potere criminale fa. Ecco perché dobbiamo essere
ricercatori della verità, in modo da indirizzare la nostra emotività sulle cose
vere e che contano veramente. La verità, però non è quello che ci piace
sentirci dire. La conoscenza se non è seguita dalla verità, è pseudo
conoscenza. La conoscenza non è tutto, la verità è tutto, perché è la verità
che ci permette di rispettare la vera legge morale e la nostra etica. Quando si
ha a che fare solo con la conoscenza si parla appunto della Gnosi o
gnosticismo, ma assecondando i voleri di Satana, perché il sapere non esclude
il mondo delle idee, questo è il punto per cui in questo modo la verità alla
fine viene fatta filtrare per quello che è l'aspetto soggettivo. La verità
invece, cosa diversa dalla conoscenza, prevede solo la realtà, non anche
l'idea, quindi deve essere necessariamente ricercata dall'esterno. Mentre gli
gnostici, sulla regola della sola conoscenza, la ricerca della conoscenza della
verità, dev'essere fatta dentro di noi, e per arrivarci dicono che bisogna
eliminare il duale, arrivando al monismo e quindi annullando la nostra mente,
dato che è proprio la mente che crea il dualismo negli oggetti e quindi il
valore. Questo è il vero significato della famosa Piramide con l'Occhio: alla
base c'è il dualismo, al vertice rimane il monismo, simbolizzato con l'occhio
di Horus, o occhio della Provvidenza. Triangolo che nulla a che vedere con la
Santissima Trinità del Dio rivelatosi, in quanto noi non siamo uno in tre
persone, per cui è impossibile per noi arrivare veramente ad eludere il
dualismo, e questo il Potere lo sa perfettamente. Essa è una tattica per
espropriarci dei nostri valori. Abbandonare la nostra concezione del duale, non
significa che il dualismo scompare, nè tanto meno che non esiste. Questo vuol
dire che se noi proviamo a farlo, siccome creiamo comunque il valore delle
cose, noi prima creiamo valore, e poi chi ne gode è qualcun altro. E questo
avviene puntualmente sia con la società disorganica, come abbiamo detto prima,
che con la moneta: noi creiamo il valore della moneta, e poi chi ne gode è
qualcun altro in quanto la proprietà ci è stata tolta all'origine, e allora è
arrivato il momento di svegliarci! L'uomo crea valore per il solo fatto che
vive, proprio perché ha una mente, che va oltre il cervello, e questo fatto ci
distingue dagli animali. Le persone devono capire che creano il valore delle
cose di cui hanno bisogno. Questo perché il valore è una proprietà dello
spirito, non della materia. Ma questo spirito viene creato dalla mente umana,
non dal lavoro. Questa è la vera spiritualità! Se riusciamo a capire questo è
fatta! Noi ci siamo fatti fregare perché andavamo a ricercare il valore nella
materia o nel lavoro, quando invece è la mente umana che crea il valore, per
cui quando abbiamo accettato le note di banco sulla base della riserva, ci
siamo lasciati fregare. Il valore è una convenzione, e quindi una previsione.
Una volta che abbiamo capito che è solo l'essere umano vivo a creare il valore,
abbiamo anche capito che tutti devono essere proprietari, e quindi tutti
dobbiamo godere delle cose, perché tutti creano valore. La dottrina sociale
della Chiesa afferma proprio il Tutti Proprietari quando dice “dacci oggi il nostro
pane quotidiano”. Auriti lo ha dimostrato razionalmente con la scoperta del
Punto d'Osservazione del tempo, che è il presente. Lo spazio infatti coincide
solo con il presente, tutto il resto è tempo. In questo modo ha dimostrato che
spazio e tempo sono un dualismo. Ma non solo: la teoria del valore dimostra che
il valore è un rapporto fra fasi di tempo, infatti per poter utilizzare una
cosa, ne devo prima prevedere il suo utilizzo, per cui possiamo affermare che
il valore è tempo oggettivato, e che è una pura previsione. Il punto
d'osservazione che crea il valore delle cose è, in termini filosofici, l'Io
Presente, e l'Io Presente in termini monetari è il Portatore della Moneta.
Questo è il reale motivo del perché Auriti ha detto che la moneta è di
proprietà del portatore, perché ha dimostrato essere il portatore che crea il
valore della moneta, non certo la banca, e tanto meno lo stato. Essi sono solo
società di persone, ma non sono le persone.
Tornando
invece al discorso della responsabilità, a tal proposito, Auriti diceva che la
responsabilità solidale sul piano morale non esiste. Ed ha perfettamente
ragione. La responsabilità è sempre individuale, e allora prendercela con la
singola persona o con le singole persone, solo perché sono ebree, o massone, o
religiose, o solo perché sono preti, è ovvio che è sbagliato, e allora quello
che noi dobbiamo criticare è la dottrina, non tanto l'individuo in se. (Chiaro,
se uno ruba in malafede va punito, se un massone fa corruzione va punito, così
come il prete se truffa il proprio fedele va punto, questo è fuori discussione,
ma non dobbiamo concentrarci sui ladri di polli, perché questi sono solo ladri
di polli). Ecco perché si diceva che il sistema va attaccato nella sua parte
spirituale, non materiale, perché se cadiamo nella logica del Simbolo,
distogliamo l'attenzione dai veri problemi. I partiti politici servono proprio
a questo. Bisogna combattere il sistema, sia dall'interno che dall'esterno, ma
attaccarlo nella sua parte spirituale, non materiale. Dobbiamo cioè
concentrarci sulle false culture, perché questo? Perché chi è al potere non
mollerà mai l'osso e non si pentirà mai, e siccome il potere è una relazione,
allora sta a noi far qualcosa, come? Conoscendo la verità assoluta, perché in
questo modo sapremo come ci imbrogliano e quindi come fare per uscirne fuori.
Ovviamente questo discorso deve per forza valere per tutta la grande massa.
Solo quando la massa capirà come stanno veramente le cose, si potrà fare
veramente qualcosa, e quindi che si realizzi una vera azione giudiziaria contro
questo potere criminale. Ma per svegliare la grande massa, abbiamo bisogno
dell'intervento del sovrannaturale, ecco perché oltre che a combatterlo
dall'interno il sistema, bisogna anche combatterlo dall'esterno. E chi può
darci una mano per combatterlo dall'esterno, è solo Dio, ma il vero Dio, quello
Uno e Trino, quello rivelatosi nella Bibbia, prima attraverso il Padre per
mezzo di Mosè, poi attraverso lo Spirito Santo per mezzo dei profeti, ed infine
portato personalmente da Dio fattosi uomo, Gesù Cristo. Ma è inutile che ci
prendiamo in giro, o noi capiamo e facciamo questo, o il sistema non cambierà mai.
Chiudo
il discorso con due frasi del grande conservatore Roger Scruton, che lasciano
intendere la falsità di questo falso modernismo. Falso perché il vero
modernismo dovrebbe essere quello di riconoscere una volta per tutte la verità,
affinché l'umanità possa vivere nella vera libertà, così come Cristo ci aveva
promesso.
“Un
filosofo che vi dice che la verità non esiste o che ogni verità è relativa, vi
sta chiedendo di non credergli. Accontentatelo.”
“L'uomo
moderno ha perduto se stesso perché ha sostituito Dio con il ciarpame.”
Matteo Perna, 26 Luglio 2013