...avevano sia l'interesse che il potere necessario per difendere i loro
popoli. Questo è l'editto della regina inglese Elizabeth I, che regnò dal 1558
al 1603, riguardo a certi "immigrati" del suo tempo.
"Avendo a cura il benessere dei suoi sudditi naturali, grandemente provati
in questi duri tempi di penuria, è estremamente scontenta di apprendere il
numero elevato di neri e mori che (da quanto le viene riferito) si sono insinuati
in questo regno in seguito alle tensioni tra Sua Altezza e il re di Spagna, i
quali sono spinti e scaricati qui con grande aggravio della gente dei suoi
feudi, che necessita dell'aiuto che quelli consumano; dato anche che la
maggior parte di loro sono infedeli, senza comprensione di Cristo o del suo
Vangelo, ha dato ordine speciale che detta razza di persone sia con massima
urgenza evitata e rimossa dai domini di Sua Maestà."
E così avvenne, fino a tempi molto più recenti. Notiamo il riferimento ai
sudditi "naturali", tipico di un'epoca in cui alla base della
nazionalità era ancora l'identità di popolo e la comunanza di tradizioni e
religione, non il semplice fatto di trovarsi in suolo inglese. Notiamo anche
che la fede religiosa non era pretesto per accogliere indiscriminatamente
chiunque, a scapito della popolazione locale, ma era anzi motivo di
separazione.
Di certo Elizabeth I non poteva immaginare che il suo paese 4 secoli dopo
sarebbe diventato la babilonia dei popoli, e che i sovrani recanti il suo
stesso nome sarebbero ormai stati privi di qualsiasi... sovranità!
Mandragola
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