Inutile negarlo.
I desideri sono scomodi.
Sono scomodi perché
presuppongono la coraggiosa conoscenza di noi stessi, di quello che proviamo, di ciò che vogliamo davvero. Presuppongono anche un egoistico amore.
Mi riferisco a quei
desideri veri, profondi... quelli la cui realizzazione ci permetterebbe di
vivere una vita felice.
Il problema è che abbiamo
fatto dell'infelicità la nostra condizione abituale, ci crogioliamo in essa, vi
rimaniamo attaccati con le unghie e con i denti, non vogliamo uscirne.
Perchè è più semplice
continuare a vivere come sempre, perchè, inoltre, siamo esseri fondamentalmente
pigri.
Chi vuole controllare
la nostra realtà, il mondo in cui viviamo, conosce bene di cosa sono fatti e
come si costruiscono i nostri stupidi recinti mentali. Veniamo incoraggiati a
costruirli, ci aiutano, ci porgono materiale e progetti.
E noi ringraziamo
pure.
Una società in cui le
persone hanno smesso di avere desideri è una società imbrigliata, facilmente
gestibile, già morta.
Quanti desideri,
quanti sogni si hanno da bambini? Da bambini ogni piccola cosa stupisce,
affascina, attira. Da grandi ogni cosa che dovrebbe stupire, affascinare,
attirare, sembra piccola.
Perchè?
Perchè ci insegnano
che dobbiamo crescere, che dobbiamo "tenere i piedi per
terra", che l'importante, ad esempio, è avere un posto di lavoro,
qualsiasi esso sia, vista la crisi che c'è... che il lavoro stesso è una
grazia, un miracolo concessoci dal cielo non un fottutissimo diritto sancito
dalla Costituzione!
Davanti ad
un'infinita varietà di strade piuttosto che scegliere consapevolmente quella
più adatta a noi preferiamo delegare. In definitiva viviamo la vita che
qualcun altro ha disegnato per noi. Per poi pentircene tutti i giorni.
Quello che non ci è
chiaro, quello che nessuno mai ci ricorda, è che prima di costruire un
grattacielo esiste l'idea del grattacielo, esistono uomini che hanno immaginato
un grattacielo, che lo hanno progettato e costruito, che hanno reso materiale
ciò che prima materiale non era affatto.
Siamo in grado di
fare questo ed altro ma viviamo nella falsa convinzione che non sia possibile.
Invece solo quello che riusciamo a desiderare, a immaginare, può essere
realizzato.
Qualche volta accade
che corriamo il rischio: accendiamo la luce e ci rendiamo conto che quei vecchi
sogni sono ancora lì... nello sgabuzzino, sotto strati di polvere. Allora ci
affrettiamo ad uscire, a ripristinare il buio, perchè continuare a guardarli
significherebbe ammettere sul serio che esistono e che li abbiamo accantonati.
Meglio non vedere nella cara illusione che "se non lo vedo non c'è"
un pò come quando la mattina rimaniamo a sonnecchiare dentro il letto caldo
pensando che se non ci alziamo la giornata non inizierà.
Cazzate.
La giornata in realtà
è già iniziata e stà a noi decidere di viverla secondo i nostri desideri,
secondo ciò che vogliamo o secondo ciò che contiene il pacco preconfezionato
che ogni giorno tentano di propinarci per farci rimanere, infelici e
docili, nei nostri recinti."
“Lo scopo della vita
è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura: è
per questo che noi esistiamo”. O. Wilde
Roberta Libera
si, è bello e giusto, ti piace quello che ho scritto io oggi? Poco fa ... visitami e leggilo se hai tempo. Diffondetelo magari ...
RispondiEliminaSono d'accordo: bello e giusto. Un articolo scritto col cuore.
EliminaFarò un salto sul tuo blog.
Stai bene amico mio.
Elia