lunedì 14 ottobre 2013

INFORMARE. E POI?



8 commenti:

  1. l'esempio delle pecore è calzante,la maggior parte delle persone ha bisogno di riferimenti,se aspettate la presa di coscienza state freschi..
    secondo me l'unica via è creare un movomento un partito chiamatelo come volete,attraverso il quale divulgare la verità e simultaneamente contare qualcosa concretamente a livello politico.
    non vedo altre vie..
    certo significherebbe esporsi e rischiare forse anche la vita,ma l'azione che cercate nel concreto è questa,il resto sono chiacchiere e distintivo..
    daltro canto chi ci controlla lo fa attraverso la politica..
    naturlamente è una mia opinione e non intendo offendere nessuno.
    ps. nonho idea di quanto costi praticamente tutto cio ma io sono disponibile con l mie possibilità a partecipare anche economicamnte.

    saluti

    Andrea

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  2. secondo voi Marra,che un partito lo ha fondato e mi pare abbia le idee chiare,non riesce a combinare un cazzo?
    quale è il motivo?

    http://www.signoraggio.it/marra-berlusconi-ha-perso-il-sostegno-perche-invece-di-difendere-la-societa-dagli-apparati-ha-sempre-cercato-di-accordarcisi/

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  3. bene, bene, Elia! diamo alla singola persona indicazioni (o strumenti) su cosa fare (a rischio pressocchè nullo, altrimenti noi pecore impaurite ed abitudinarie le palle non le si tira fuori) e che possano implicitamente creare mille eserciti di una persona invece che un esercito di mille persone...
    sai che è su questo che mi sto arrovellando...
    Spero che molti siano ora in attesa del prossimo video-post sull'argomento, così ben introdotto da questo ;)

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  4. Caro Roberto il tuo discrso secondo me è contradditorio,mi spieghi come gente senza palle come dici tu possa combinare qualcosa di buono fornedogli semplicemente informazioni? gli strumenti come dici tu,quelli sono il mezzo attraverso il quale si compi il gesto..
    senza offesa ma non capisco propio.

    Andrea

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    1. Mi sembrava implicito che sono d'accordo con Elia quando dice che informare non basta e che bisogna dare indicazioni su cosa fare (tutto il video era spingere il suo interlocutore a indicare cosa fare più che a continuare ad informare); quindi,
      (secondo il principio "grande rischio=grandi palle", e siamo forse d'accordo sul fatto che non è proprietà della maggioranza)
      se il rischio di un'azione è sufficientemente piccolo, in una situazione di necessità personale (tipo il progressivo ridursi del potere di acquisto e della quantità dei soldi che, bontà loro, ti danno) non occorre "avere le palle" per darsi la spinta ad agire (e questa può essere proprietà della maggioranza).
      Inoltre chi è davvero "alla canna del gas" troppo spesso non sa che può avere degli strumenti legali per difendersi efficacemente dai meccanismi che lo stanno stritolando.

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  5. daccordo ma questi strumenti possono forse difendere da equitalia di certo non risolvono il problema del signoraggio..
    inoltre quanto puo essere auspicabile aspettare di essere disperati per cambiare le cose?
    la storia non è favorevole a queste soluzioni mi pare,morto un despota ne sale un altro..
    per me credere che i singoli possano prodigarsi per cambiare questo sistema è una folliamparere personale.
    inoltre non è da sottovalutare il fatto che quando ci si muove perchè spinti dalla disperazione non è detto che si siano capite le ragioni,sono più che altro motivi di sopravvivenza,non è quello di cui abbiamo bisogno non credi?qua si tratta di capire che siamo sommersi dalle menzogne da secoli e che questo sistema ha come unico scopo lo sfruttamento.

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    1. capito ti ho. Grazie per il tuo tempo speso ad intervenire

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  6. sono quello dell'intervista, Bruno. E' QUESTO IL PUNTO!!! si tratta di capire TUTTTTTTI che siamo sommersi dalle menzogne!!! Come ho detto nel video purtroppo le mie risorse non sono sufficienti per fare qualcosa di più, ma ci sto provando. Come dice Elia, ci vuole organizzazione. Avanti tutta ma sbrighiamoci il tempo passa e di gente in difficoltà ce n'è già troppa!!! E NON VA BENE anche se sono pecoroni senza manto.

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