C'era una volta un re molto saggio.
Il
suo primo ministro si era macchiato di tradimento: aveva passato dei segreti
alla nazione vicina, loro nemica, ed era stato preso con le mani nel sacco.
La
punizione poteva essere una sola: la pena di morte. Ma il vecchio re aveva
sempre amato quell'uomo, e gli diede un'opportunità, pur condannandolo a
morte.
Il giorno dell'esecuzione radunò tutta la corte. Da un lato c'era
un fucile carico, dall'altro una porta dipinta di nero. E il re disse: "Puoi
scegliere: o muori - e devi morire - o scegli di superare questa porta nera.
Dipende da te". Il primo ministro chiese: Cosa c'è dietro quella porta?" Il re
rispose: "Questo non è dato saperlo. Nessuno lo sa, perché nessuno ha mai scelto
di oltrepassarla. Ai tempi di mio padre e di mio nonno quest'opportunità è stata
concessa molte volte, ma nessuno l'ha mai sfruttata, per questo nessuno lo sa.
Né qualcuno può entrarvi; nemmeno io so cosa ci sia là dietro. Mio padre me ne
ha lasciata la chiave. Tu però puoi decidere cosa c'è, perché hai la possibilità
di scegliere. Decidi!"
Il primo ministro ci pensò a lungo e alla fine
scelse il fucile. Disse: "Uccidetemi con il fucile. Non voglio attraversare
quella porta nera", Venne ucciso. La regina era molto curiosa e convinse il re a
rivelarle cosa ci fosse dietro di essa. Il re rise e disse: "Io lo so: dietro
non c'è niente. E' semplice libertà; non c'è nemmeno una stanza. Questa porta si
apre sul mondo. Non c'è nulla ma nessuno l'ha mai scelta".
La gente
arriva a preferire la morte o l'infelicità piuttosto che l'ignoto.
L'ignoto
sembra essere più pericoloso della morte stessa. E la libertà è la soglia
sull'ignoto.
Libertà vuol dire muoversi nell'ignoto senza sapere dove si stia
andando e cosa accadrà il momento successivo.
E' una porta nera.
(Osho - La via del
cuore)
Io continuo a scegliere la porta ma i fucili mi inseguono e sparano alle spalle...
RispondiEliminaE non sono nemmeno stata condannata a morte (almeno che io sappia)...
Non ci credo più..........
A cosa?
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