sabato 1 dicembre 2012

L'INIZIO DELLA FINE



Qualche giorno fa Mario Monti, con voce stentorea, da bravo flemmatico senza emotività, ha comunicato che la Sanità non può più andare avanti così e che bisogna trovare nuove fonti di finanziamento (sic!). A chi lo dice? vuole continuare a spolparci fino all'osso? 

Oggi ho sentito tra la gente che i medici che lavorano in un ospedale cattolico romano hanno ricevuto la comunicazione che non ci sono i soldi per pagare gli stipendi e che i malati dovranno tornare alle loro famiglie.
Stasera il telegiornale regionale dice che sono ben 10 gli ospedali del Lazio che rischiano la chiusura per mancanza dei rimborsi regionali. 

Lo sanno da oggi? lo sanno dall'altro ieri, quando Monti ha fatto la sua dichiarazione? non mi sembra possibile. Allora penso che c'è un preciso disegno che lascia filtrare le notizie secondo un ordine stabilito, probabilmente per non creare il panico.
Immaginate cosa accadrà quando le famiglie si vedranno rientrare in casa i malati bisognosi di cure e di assistenza? e quando medici, infermieri e portantini non avranno più un lavoro?

E ancora mi viene in mente l'altra macchinazione, quella che sta distruggendo la più grande industria italiana: ma è possibile che quando sembrava che ci fosse la possibilità di un accordo tra Stato e Direzione, i magistrati decidono di fermare gli impianti (che significa già il preambolo della chiusura), poi, non contenti, di arrestare i dirigenti, proprio mentre qualcuno dice che forse i malati di Taranto non sono di più di quelli di altre regioni italiane!!!

Qualcuno ha deciso di mettere l'Italia in ginocchio, di farle perdere le sue fonti di entrata, di minare alla base la sua autonomia, di farne un popolo di disoccupati e sta lavorando perché questo si realizzi!

L'agricoltura sta perdendo le sue aziende, le industrie del nord chiudono come i piccoli commercianti e artigiani. Sembra il gioco del domino, dove le pedine si accasciano sul tavolo per un solo piccolo  movimento di un dito fatto dall'altro capo della fila!

Diana Gallone

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