I depositi bancari presso i paesi periferici dell'Europa.
JP Morgan fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente vicina alla metà circa dei depositi totali dell'Unione europea. Guarda altro grafico sull'Italia.
NEW YORK (WSI) - "Unsecured Depositors Of The World, Unite... And Get The Hell Out Of These Countries": depositanti non assicurati di tutto il mondo, unitevi...e scappate subito da questi paesi".
Non lascia margini di dubbio l'alert di JP Morgan. Riferendosi ad alcuni dati recenti, la banca americana fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente vicina alla metà circa dei depositi totali dell'Unione europea.
Con i depositi che si stanno già spostando dai paesi periferici verso mete più sicure, la fragilità dell'intero sistema bancario è evidente. Da quali paesi bisogna scappare? Per JPM la risposta è ovvia: dai paesi periferici dell'Eurozona, dunque da Italia, Cipro, Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna.
Secondo JPM, nonostante i nostri politici e le varie autorità di borsa e mercati assicurino che Cipro è un fatto a sé, e che l'Italia in nessun modo rischia di trovarsi nella stessa situazione, per chi ha depositi presso i conti correnti italiani, la situazione non è assolutamente tranquilla.
"Abbiamo ritenuto appropriato mettere in evidenza quali nazioni hanno la maggior fetta di depositi non assicurati (e al contempo non sono anche sotto i controlli di capitali della Bce). Sembra, tra molti altri, che nonostante la Francia abbia deciso di rinunciare alla tassa del 75% sui più ricchi, esiste una buona ragione per i benestanti di andare via".
Non lascia margini di dubbio l'alert di JP Morgan. Riferendosi ad alcuni dati recenti, la banca americana fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente vicina alla metà circa dei depositi totali dell'Unione europea.
Con i depositi che si stanno già spostando dai paesi periferici verso mete più sicure, la fragilità dell'intero sistema bancario è evidente. Da quali paesi bisogna scappare? Per JPM la risposta è ovvia: dai paesi periferici dell'Eurozona, dunque da Italia, Cipro, Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna.
Secondo JPM, nonostante i nostri politici e le varie autorità di borsa e mercati assicurino che Cipro è un fatto a sé, e che l'Italia in nessun modo rischia di trovarsi nella stessa situazione, per chi ha depositi presso i conti correnti italiani, la situazione non è assolutamente tranquilla.
"Abbiamo ritenuto appropriato mettere in evidenza quali nazioni hanno la maggior fetta di depositi non assicurati (e al contempo non sono anche sotto i controlli di capitali della Bce). Sembra, tra molti altri, che nonostante la Francia abbia deciso di rinunciare alla tassa del 75% sui più ricchi, esiste una buona ragione per i benestanti di andare via".
I grandi depositi e i depositi non assicurati
in rapporto al totale dei depositi totali di diversi paesi al mondo.
Ma non si tratta di un problema solo per "i ricchi", ovviamente: nel
momento in cui si dovesse innescare una fuga di capitali da parte dei
più ricchi, ovviamente lo stesso, anzi, con maggiore panico, farebbero
la classe media e quella ad ancor più a basso reddito.
Già in Italia, parlando con la gente comune, il timore è vivo. Il problema è che il caso Cipro è senza precedenti, in quanto ha introdotto il prelievo forzoso.
L'accordo per evitare il peggio è stato raggiunto, ma sempre di prelievo forzoso si tratta.
Con il rischio, nonostante le rassicurazioni, che tale manovra verrà applicata prima o poi ad altri paesi dell'Eurozona - e l'allarme
è stato già lanciato, su Spagna, Grecia, Francia, Irlanda e Italia e
l'ammontare di depositi che non sono assicurati -, come farà il sistema
bancario europeo a evitare la fuga dei capitali?
Come dimostra il caso di Abn Amro,
la corsa all'oro è già iniziata. Logico: i cittadini ora vogliono
ritirare tutti gli asset sicuri visto che temono prima o poi il
sequestro dei loro conti in banca. Ma le banche stanno impedendo, ora,
anche questo.
25 marzo 2013
FONTE: http://www.wallstreetitalia.com
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