Poverini. Sono proprio dei poverini.
Continuano a pensare che sia tutto come prima, che nulla sia accaduto o stia accadendo, che possono continuare a recitare la loro sporca commedia senza che noi, la plebaglia rincitrullita, possiamo venire a capo della verità, una verità amara da digerire ma pur sempre la verità, e nel frattempo, loro, i commedianti traditori, possono sbrigare comodamente i loro luridi affari. Poverini.
Non hanno proprio afferrato che gli italiani, seppur lentamente, hanno annusato che qui gatta ci cova, che le cose non stanno proprio come i professori, i politici, gli esperti del nulla riscaldato ci propinano, che anche solo facendo due più due i conti non tornano. Poverini.
A volte mi chiedo se loro, i traditori della nostra Italia, vale a dire i politici, i giornalisti, i professori, gli esperti "sappiamo tutto noi", abbiano già pronto un piano B. Un piano, ad esempio, per sgusciare nottetempo dalle loro case e trascinandosi faticosamente col cuore in gola qualche valigia riempita in tutta fretta tentare di varcare, con mezzi di fortuna, i confini della patria. Lo avranno un piano B? Supponenti e vanitosi come sono hanno altro per la testa. Poverini.
Il vento cambia e con esso cambiano anche le fortune. Ma questo a loro non va giù, non ci vogliono stare, e allora che la commedia continui e la plebaglia si dissangui. Chissenefrega. Poverini.
Cosa accadrà a tutti quei signori incravattati quando gli italiani stanchi di soprusi e di prese per i fondelli, fiaccati nella pazienza e forti in massa della verità andranno a cercarli? Non ci hanno mai pensato. Poverini.
Che comincino a pensarci allora perché quando gli italiani saranno davvero stanchi non chiederanno il permesso di riprendersi ciò che con la menzogna e la violenza gli è stato indebitamente rubato e chiederanno e otterranno quella giustizia che oggi gli viene vergognosamente negata. E allora spunteranno i nomi di coloro che hanno tradito e giustizia sarà fatta, finalmente.
Fossero sufficientemente saggi la smetterebbero di recitare la commedia, la smetterebbero di vendersi per quattro soldi da spendere per sfoggiare l'auto nuova, il vestito firmato, la vacanza esotica e la domestica importata e, ritrovando un briciolo di onestà e dignità, potrebbero puntare davvero il dito contro chi, da dietro le quinte, sta seminando disperazione e morte nelle nostre famiglie.
Lo faranno? No.
Perché sono dei poverini.
Elia Menta
Elia,il mio terrore è che non ci sia un piano B per il semplice motivo che sono sicuri che nessuno oserà/potrà ribellarsi..
RispondiEliminae sinceramente visti gli ultimi trascorsi degli italiani dubito fortemente che abbiano capito qualcosa..
guardiamo la grecia..
vi ribellate? vi pestiamo a morte.
Di fronte alla disperazione, quella vera e diffusa, i popoli sapranno reagire. Quando c'è in gioco la sopravvivenza fisica si sprigionano forze che sembravano assopite.
EliminaIn fondo se continuiamo a lottare vuol dire che nel nostro cuore la speranza è ancora viva. Manteniamola in vita.
Un saluto
Elia
Sono daccordo Elia, ma la domanda è: quanto nella merda dobbiamo finire affinchè la condizione da te menzionata avvenga?
RispondiEliminasembrerebbe una semplice equazione ma i fattori in gioco sono molti.
Prendi l'africa ad esempio,sono decenni che è nelle miserie totale ma di cambiamenti reali e credibili non ne vedo.anzi vedo sfruttamento delle risorse locali quali oro e diamanti ma la gente muore di fame..
i poteri riescono sempre a cambiare le carte in tavola.. un pò come spiegava Ioppolo quando usava la metafora delle fish
creano finte guerre finte contrapposizioni crisi pilotate e finchè ci sarà gente come Bersani che si prende ancora il 30% il percorso è tutto in salita.
forse si arriverà ad una soluzione realmente a favore della popolazione ma noi saremo gia polvere da un bel pezzo.
Secondo me ha ragione Malanga.
Credo che la sua visione in realtà sia la piu completa.
Dietro a questi burattini schifosi si nascondono realta inconfessabili e tutto questo trambusto serve a distrarci mentre loro silenziosamente ci fottono.(mia opinione)
un saluto
Andrea
Elia secondo me questi il piano B ce l'hanno, basti vedere gli affari di Grillo in Costarica, i soldi dei potenti nelle isole Cayman o nei vari paradisi fiscali. Al momento oppportuno tanti scapperanno nei caraibi o in polinesia.
RispondiEliminaLa scuola per porre domande.
RispondiEliminaNon vorrei passare da pessimista, ma nel progetto del NWO c'è di ridurre la popolazione mondiale a 500 milioni di abitanti, ce ne sono 6,5 miliardi circa di troppo al momento... e questi gestiscono quasi tutta la ricchezza del mondo, quasi tutte le banche del mondo, hanno potere, armi (e non solo quelle convenzionali... vedi HAARP o onde ELF solo per fare due esempi) persone di fiducia in ruoli chiave in quasi tutte le nazioni, e non parliamo del ultimo Papa gesuita!
RispondiEliminaSe questo non dovesse bastare... hanno dalla loro una popolazione, parlo del Italia, che non è abbituata a combattere da generazioni... si è adagiata sulle comodità del era moderna, va a fare le code per comprare l'ultimo modello di I-Phone... mentre se parliamo di altre nazioni, vedi Spagna o Grecia, più agguerrite... cmq tutto viene sedato sul nascere quando la situazione è di pericolo per "loro".
Prendiamo anche un popolo da sempre abbituato alla guerra, gli USA... adesso stanno inscenando un sacco di finti attentati a scuole e quant'altro per far si di portare avanti e velocemente delle leggi per privare la popolazione civile delle armi da fuoco... le uniche che potrebbero aiutare in caso di guerra civile, possibilmente non tra poveri, ma tra poveri, contro NWO.
Insomma la situazione è questa... e come se non bastasse l'inquinamento ambientale è ai massimi livelli, e anche grazie alle scie chimiche, stanno sempre più uccidendo la natura, e aumentando le malattie nel uomo, rendendo virus e batteri sempre più resistenti agli antibiotici, tanto per fare un esempio.
Concordo che spargere e divulgare la situazione e la verità aiuta a rendere il popolo coscente... ma senza qualcuno in grado di ribaltare le cose, c'è solo da resistere e sopravvivere al peggio.