COMUNICATO
Blocco del paese, PBC non aderisce
In merito alle
iniziative di blocco del paese organizzate per il 9 dicembre prossimo, il
coordinamento funzionale di Per il Bene Comune informa tutti gli aderenti che
PBC non aderisce. La nostra posizione è sintetizzata nel comunicato riportato
qui sotto.
La grande finanza, i suoi governi, partiti, media e logge vanno avanti nello svuotare le casse pubbliche e nel distruggere la sovranità politica, industriale ed alimentare dell’Italia.
Le persone, le famiglie e le imprese che entrano in crisi a causa di queste scelta politiche sono in continuo aumento, ma ancora milioni di loro vogliono illudersi che Alfano invece di Berlusconi o Renzi invece di D’Alema, vogliano e possano abbandonare i loro committenti e decidersi a passare dalla parte del 99% del loro popolo.
Altre persone, travolte dalla crisi o informatesi sul ruolo di banche, partiti e media hanno appena rinunciato ad illudersi sul centrodestra o sul centrosinistra e vorrebbero cacciare quanti occupano e opprimono questo paese.
In alcune Associazioni, che già fiancheggiavano partiti del centrodestrasinistra, alcuni “capetti” o sedicenti “capipopolo”, in proprio o su amichevoli suggerimenti e istruzioni, pensano di poter gratificare il proprio ego, o cos’altro, e sgomitano per fare le mosche cocchiere.
Si susseguono in rete richiami a “ultimatum”, “occupazioni ad oltranza”, “inizio di mobilitazioni sine die…”; appelli già uditi e letti (rivoluzione viola, Catena Umana intorno al Parlamento, ecc…) e tutti consumati nel nulla (o tutt’al più con qualche tentativo elettorale).
Perché non si apre una discussione su queste lotte inutili e dannose ?
Perché tanta fregola di portare alla sconfitta chi ora sta prendendo coscienza ?
Perché ai “capetti” non interessa analizzare il funzionamento del sistema ed il modo di vincerlo ?
Perché si chiama a “blocchi” che colpiscono gran parte del popolo, senza dire cosa si vuole fare ?
Perché si vuole fare pagare ulteriori sacrifici alla popolazione, anziché lavorare a un vero e proprio piano politico?
La lotta per la liberazione degli italiani non è un gioco né un palcoscenico per guitti politici; è un’opera che va portata avanti con fermezza e con cautela, guardando bene dove si mettono i piedi e in che direzione ci si sta muovendo.
La storia ci insegna anche che se non si ha un porto a cui attraccare si resta in balia dei venti e spesso si finisce nella tragedia …
Il movimento politico di liberazione Per il Bene Comune è solidale con gli italiani occupati e oppressi: militarmente, politicamente, finanziariamente e culturalmente, ma ritiene che un soggetto politico “sovrano” e libero da condizionamenti e ricatti debba, in primo luogo guardare agli interessi del 99% del suo popolo. Quindi le lotte giuste sono quelle che sviluppano consapevolezza e unità (invitare i promotori a nascondere i simboli del passato dai propri profili personali nei social network, non è ricerca di unità, ma inganno per chi non potrà capire con chi si sta mettendo).
Chi vuole cambiare davvero le cose deve dire parole di verità. Troppi gruppi, già da prima del 1968, sono infiltrati da servizi italiani e non, o imbottiti da finanziamenti di Fondazioni e Associazioni che fanno capo ai grandi finanzieri (da Soros, ai Rockefeller, dai Rothschild ai Sachs).
Il loro scopo è conoscere per reprimere e/o far compiere atti utili a coalizzare la popolazione contro il cambiamento. Le “rivoluzioni colorate” insegnano che in presenza di movimenti popolari in crescita culturale e di consenso vengono mandati allo sbaraglio proprio durante tale gestazione/formazione, per poterli facilmente distruggere e stroncare. Inoltre infiltrazioni possibili (se non probabili) rischiano di giustificare misure ancor più oppressive di quelle che già sono in essere, come dimostrano le ripetute esperienze greche.
“IL 9 DICEMBRE L'INIZIO DELLA FINE... PER I PARASSITI” non è un generoso pugno in cielo, ma occasione di divisione in seno al popolo e più durerà più si porterà dietro i disastrosi effetti di lotte (.. ma a chi ? Per fare cosa ? Alleati con chi ? ) sconfitte in partenza.
Il coordinamento funzionale di Per il Bene Comune
La grande finanza, i suoi governi, partiti, media e logge vanno avanti nello svuotare le casse pubbliche e nel distruggere la sovranità politica, industriale ed alimentare dell’Italia.
Le persone, le famiglie e le imprese che entrano in crisi a causa di queste scelta politiche sono in continuo aumento, ma ancora milioni di loro vogliono illudersi che Alfano invece di Berlusconi o Renzi invece di D’Alema, vogliano e possano abbandonare i loro committenti e decidersi a passare dalla parte del 99% del loro popolo.
Altre persone, travolte dalla crisi o informatesi sul ruolo di banche, partiti e media hanno appena rinunciato ad illudersi sul centrodestra o sul centrosinistra e vorrebbero cacciare quanti occupano e opprimono questo paese.
In alcune Associazioni, che già fiancheggiavano partiti del centrodestrasinistra, alcuni “capetti” o sedicenti “capipopolo”, in proprio o su amichevoli suggerimenti e istruzioni, pensano di poter gratificare il proprio ego, o cos’altro, e sgomitano per fare le mosche cocchiere.
Si susseguono in rete richiami a “ultimatum”, “occupazioni ad oltranza”, “inizio di mobilitazioni sine die…”; appelli già uditi e letti (rivoluzione viola, Catena Umana intorno al Parlamento, ecc…) e tutti consumati nel nulla (o tutt’al più con qualche tentativo elettorale).
Perché non si apre una discussione su queste lotte inutili e dannose ?
Perché tanta fregola di portare alla sconfitta chi ora sta prendendo coscienza ?
Perché ai “capetti” non interessa analizzare il funzionamento del sistema ed il modo di vincerlo ?
Perché si chiama a “blocchi” che colpiscono gran parte del popolo, senza dire cosa si vuole fare ?
Perché si vuole fare pagare ulteriori sacrifici alla popolazione, anziché lavorare a un vero e proprio piano politico?
La lotta per la liberazione degli italiani non è un gioco né un palcoscenico per guitti politici; è un’opera che va portata avanti con fermezza e con cautela, guardando bene dove si mettono i piedi e in che direzione ci si sta muovendo.
La storia ci insegna anche che se non si ha un porto a cui attraccare si resta in balia dei venti e spesso si finisce nella tragedia …
Il movimento politico di liberazione Per il Bene Comune è solidale con gli italiani occupati e oppressi: militarmente, politicamente, finanziariamente e culturalmente, ma ritiene che un soggetto politico “sovrano” e libero da condizionamenti e ricatti debba, in primo luogo guardare agli interessi del 99% del suo popolo. Quindi le lotte giuste sono quelle che sviluppano consapevolezza e unità (invitare i promotori a nascondere i simboli del passato dai propri profili personali nei social network, non è ricerca di unità, ma inganno per chi non potrà capire con chi si sta mettendo).
Chi vuole cambiare davvero le cose deve dire parole di verità. Troppi gruppi, già da prima del 1968, sono infiltrati da servizi italiani e non, o imbottiti da finanziamenti di Fondazioni e Associazioni che fanno capo ai grandi finanzieri (da Soros, ai Rockefeller, dai Rothschild ai Sachs).
Il loro scopo è conoscere per reprimere e/o far compiere atti utili a coalizzare la popolazione contro il cambiamento. Le “rivoluzioni colorate” insegnano che in presenza di movimenti popolari in crescita culturale e di consenso vengono mandati allo sbaraglio proprio durante tale gestazione/formazione, per poterli facilmente distruggere e stroncare. Inoltre infiltrazioni possibili (se non probabili) rischiano di giustificare misure ancor più oppressive di quelle che già sono in essere, come dimostrano le ripetute esperienze greche.
“IL 9 DICEMBRE L'INIZIO DELLA FINE... PER I PARASSITI” non è un generoso pugno in cielo, ma occasione di divisione in seno al popolo e più durerà più si porterà dietro i disastrosi effetti di lotte (.. ma a chi ? Per fare cosa ? Alleati con chi ? ) sconfitte in partenza.
Il coordinamento funzionale di Per il Bene Comune
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PUBBLICO PERCHE' CONDIVIDO QUANTO CHIARAMENTE ESPOSTO NEL COMUNICATO
PIBC ciarlate troppo e tropo poco vi muovete! Cercate proseliti per annichilirli? Lasciate che si faccia... se non volete aderire vuol dire che non ci servite! L'Italia ha bisogno di una scossa e speriamo che si blocchi davvero!
RispondiEliminaCerto, quello che dici ha senso, se credi che le frasi fatte abbiano un significato nella vita reale. Purtroppo non è così. Le frasi fatte vengono usate proprio per evitarci la scomodità.-anzi talvolta l'imbarazzo- di ragionare. L'Italia non ha bisogno di una scossa ma di un rianimatore. Anzi di una equipe medica ben preparata.
EliminaPrima di appoggiare un'iniziativa di qualsiasi genere perchè non ci si chiede cosa piace e cosa non piace al sistema?
Al sistema può piacere una bella manifestazione organizzata da chi ha buona volontà ma non conosce le cause VERE della crisi economica, morale, totale che stiamo attraversando (visto che parlano di politici ladroni ma non solo tali politici il VERO problema dell'Italia)?!?
Al sistema può piacere una manifestazione che per la sua natura caotica e visto che molti italiani non sono in questo periodo affatto emotivamente tranquilli (tanto che certi "politici" si agganciano proprio alla rabbia provata dalla massa durante i loro strilli nelle piazze),potrebbe essere utilizzata magari, ipotizzo, come mezzo e poi scusa per varare manovre ancora più restrittive per la nostra libertà di espressione in nome della solita, astratta, manipolata, "sicurezza"?!?!
Al sistema può, insomma, far comodo un caotico subbuglio di italiani che se la prende per lo più con dei fantocci SERVI E NON ARTEFICI di un sistema diabolicamente preciso e organizzato?!
La storia, quella VERA, non ci insegna dunque nulla?!?
Sembrerebbe proprio di no.
Un'orda di italiani che urla e sbraita o incrocia le braccia senza una vera conoscenza di quale sia il cancro che la stà divorando, senza una vera organizzazione e senza dei veri, chiari, obiettivi pacifici da raggiungere che fine raggiungerà, secondo logica?!
Quando ci si muove lo si deve fare con intelligenza, organizzazione e seguendo obiettivi precisi altrimenti si porterà a casa il contrario di ciò che ci si auspicava però per capire questo semplice concetto servirebbe proprio quello che il sistema, con i secoli, ci ha letteralmente disattivato, quel qualcosa che ci distingueva dagli animali: la ragione.
AM
Anonimo, che bello!
EliminaSenza nome e senza faccia! E poi si ciancia di "muoversi" e si fanno predicozzi a coloro che il nome e la faccia la mettono.
Complimenti per la coerenza, straccione di un Menta.
RispondiEliminaGiorno 6 dicembre banfi come una capra che il 9 dicembre sarà l'inizio della rivoluzione, il giorno dopo, ben sapendo che in realtà la "rivoluzione" è una boiata pazzesca, sei d'accordo con chi non aderisce.
Ma vai a lavorare, straccione.
il movimento dei forconi è una pagliacciata bella e buona
RispondiEliminalo dimostra questo mio link che ho passato a molti siti che hanno sponsorizzato questo evento inutile ma nessuno di determinati siti ha preso in considerazione ciò che ho segnalato largamente in anticipo
http://www.life.it/chi-siamo/
in breve di europeisti liberali ne ho le palle stragonfie sono solo negativi per il mio paese...
lelamedispadaccinonero.blogspot.it