Tradotto
e riassunto dall'intervista alla d.ssa Rosalie Bertell (2010).
"L'esposizione costante a bassi livelli di radiazione introduce errori nel
patrimonio genetico, e quegli errori inevitabilmente finiranno per uccidere la
discendenza di quelle cellule, di quella specie. L'ammontare del danno
determina se questo succede in due, o in sette, o in dieci generazioni. Quindi
quello che stiamo facendo introducendo più errori nel DNA è accorciare il
numero di generazioni che vivranno sul pianeta. Lo abbiamo già accorciato, e
così pure quello degli altri esseri viventi. Ma non abbiamo alcuna fonte
esterna da cui prendere nuovo DNA. Chiunque vivrà su questo pianeta in futuro è
già contenuto in questo momento nel DNA. Non ci sarà futuro essere vivente
sulla Terra che non sia già presente ora in un seme, uno sperma, un uovo di
ogni pianta e animale. E' già tutto qui, non verrà da Marte o chissà dove. Gli
esseri viventi provengono solo da altri esseri viventi.
Il danno che provochiamo è doppio: da una parte stiamo producendo esseri
viventi meno armonizzati con l'ambiente, dall'altra siamo seminando rifiuti
tossici e radioattivi. Quindi avremo un ambiente più pericoloso e allo stesso
tempo organismi meno capaci di fronteggiarlo. Vivere sarà più difficile.
Inoltre, stiamo mettendo sotto stress la capacità della Terra di rigenerarsi.
Se misuriamo quanto prendiamo in termini di risorse (pesce, cibo, ferro,
carbone, petrolio...) questo è circa 1,33 volte quanto la Terra può rigenerare
in un anno. Quindi siamo in deficit ecologico. Nel 1992 il dato era 1,25,
quindi sta peggiorando. La gente si preoccupa del debito finanziario, che è
nulla rispetto a quello ecologico. Significa ridurre costantemente la capacità
di sostentamento del pianeta, mentre al tempo stesso aumenta la popolazione. E
l'apparato militare è uno dei più rapidi consumatori di risorse. Se venisse
eliminato, risolveremmo in un colpo solo il problema del deficit ecologico
annuale. Non abbiamo bisogno di una mono-cultura globale, ma di imparare a
vivere insieme su questo pianeta. E' tempo di sbarazzarsi dell'apparato
militare. La vita può essere buona. Non dovrebbe essere un disastro per tutti.
Nessun'altra specie commette suicidio come noi umani. Quindi c'è qualcosa di radicalmente
sbagliato nel modo in cui ci comportiamo."
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Secondo le parole della ricercatrice, quindi, abbiamo già ridotto l'aspettativa
di vita della nostra specie sul pianeta. Un bel risultato per i fautori dello
"sviluppo" e del "progresso"!
Possiamo dare la colpa all'ingordigia dei pochi, alla demenza dei militari...
ma pensiamoci un attimo: ingordigia e demenza sono sempre esistite, eppure solo
ora stiamo mettendo in pericolo la vita sulla Terra. Cos'è cambiato? Già: che
ora abbiamo la venerata "scienza e tecnologia avanzata". Prometteva
di rendere la vita un paradiso, e ogni anno che passa ne sta facendo un
inferno.
Mandragola
Vabbe'.... diciamolo chiaro e tondo: siamo rincoglioniti e non abbiamo nessuna speranza!! Il progresso utile per i soliti noti avanza e quello vero viene boicottato. L'ultimo libro di Pizzuti porta esempi pratici. Ma quando si parla in giro nessuno sa' nulla. I media sono pagati per non dire nulla (si muore a dire il giusto...). La scuola deve peggiorare sempre di più così che avremo delle generazioni future FREGATE in partenza!! Mio figlio, 3a media, sta studiando un mare di falsità. Gli do la possibilità di svegliarsi, ma basterà?? Torno al mio grido di battaglia: KAAAAAAAZZZZO SVEGLIA!!! Scusatemi!!
RispondiEliminaAgghiacciante!?! La collera, la controllo, ma la tristezza quando penso al mondo ché non sono in grado di migliorare e lascerò ai nipoti "miei", quella mi fa male. Elia non ci consente commenti bellicosi ed avrà anche ragione. Ma la bibbia non dice occhio per occhio, dente per dente ? Ché mi uccidono a fuoco lento mi lascia comunque la possibilità difendermi, l'ho avuta una vita, ma i i bambini innocenti, la degenerazione dell'umanità!!! Ci vorrebbero azioni di un altro tipo, no? Ok sragiono forse, meglio ché vada passeggiare nelle natura intorno a casa mia, evitando di alzare gli occhi al cielo piombato per ritrovare la serenità. Ha ragione Bruno, a parte ché su quel diario siamo svegli mi sa. Dedicherò ancora più tempo a svegliare gli addormentati, lo prometto ai futuri figli dei figli miei. Ciao a tutti.
RispondiEliminaBellissimo questo post ELIA, quando verrete al convegno a Messina, preparo un filmato con degli spezzoni dei documentari di Bertrand e li commentiamo insieme.
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