Bruno Vespa |
Questo post nasce da una mia
indignazione a seguito della lettura, sebbene in ritardo, di un’autorecensione
di Bruno Vespa (su Panorama n. 47
del 13 novembre scorso) a riguardo della sua ultima fatica letteraria, edita da
Mondadori.
Ma anche dalla proposta di
scrivere qualche articolo (su temi a cui tengo) da parte di un amico, Elia Menta, che è il titolare di un
blog seguitissimo e pieno di contenuti affascinanti, esposti in una prospettiva
originale, http://perchiunquehacompreso.blogspot.it/
). Infatti proprio per questo attira i troll (cioè quelli che confutano le
tesi, anche le più documentate, per idiozia / ignoranza oppure per un preciso
scopo denigratorio) più coriacei.
Oscar Luigi Scalfaro |
Come nasce e si manifesta l’indignazione?
A volte mi son posto la domanda perché
molte persone si sbigottiscono del mio approccio brutale a certi fatti, parole
(ricordo anche che l’inazione ed il silenzio hanno un significato, ma ne parlerò
dopo).
Mi rimproverano di essere un
estremista, poco moderato, violento (almeno verbalmente), intollerante, di
farmi nemici gratuitamente: insomma di non essere, come loro, capace di fare
buon viso a cattivo gioco, di non saper manovrare i tasti dell’ipocrisia, della
menzogna, di non voler abbracciare il nemico più stretto di un amico (in modo
machiavellico). Insomma, mi dovrò rassegnare a non diventare un “principe”…
Vincenzo Parisi |
Eppure quando leggo cose come i
resoconti delle giornate successive alle tre bombe del 28 luglio 1993, esplose
a Milano (in via Palestro) che fece 5 vittime ed a Roma (una che distrusse
parte della chiesa di S. Giorgio al Velabro e l’altra che mandò in rovina un’ala
della cattedrale di s. Giovanni in Laterano), non riesco a trattenere un moto di
collera.
Vespa racconta di essersi recato
sui luoghi degli attentati con solo tre persone: il papa Giovanni Paolo II, il presidente dela Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro ed il capo della
polizia, Vincenzo Parisi.
Ormai dimessosi dalla direzione
del TG1 ma ancora con lo spirito da cronista Vespa chiese a Parisi un’idea
sulle bombe (se sono, cioè come le altre che avevano insanguinato l’Italia nei
cosiddetti “anni di piombo” cioè quelli che vanno dai '70 agli
inizi degli anni '80 del XX secolo) e questo gli risponde: “Magari! Quelle
stabilizzavano. Queste mi preoccupano di più”.
il “divo” Giulio Andreotti |
Ovviamente il Vespa si gelò, al
pensiero dei manovratori di fili “esplosivi” (ma non lo denunciò sui giornali) e
ne raccontò anni dopo a Giulio Andreotti
e Francesco Cossiga: il primo, nello
stile spietato ed omertoso dei ras demo(no)cristiani negò che ci fosse stato un
“disegno stragista concepito o tollerato
dallo Stato” mentre il secondo disse “che
le bombe degli anni di piombo stabilizzavano da un lato perché mettevano sotto
accusa la destra, dall’altro spaventavano la sinistra, la quale aveva una paura
infondata di un sovvertimento attuato dalle forse armate, ma l’unico colpo di
stato verificatosi in Italia fu l’ordine del re Vittorio Emanuele di arrestare Benito
Mussolini”
il “picconatore” Francesco Cossiga |
Ebbene il nostro “eroe mediatico”
che vende milini di libri ha parlato pubblicamente (in TV) di questo episodio
solo il 23 maggio di quest’anno quindi è stato convocato da quattro gatti di
magistrati, della razza ”in perenne ricerca dei riflettori midiatici”: dopo 20
anni a che serve se non a meterci in guardia dai figli e nipoti di quella
brutta figliata di “aghi della bilancia”: non dimentichiamo che due cosiddetti “enfant
prodige” degli ultimi tempi sono Enrico
Letta e Matteo Renzi senza lasciare
fuori dal mazzo dei “fiori del male” Angelino
Alfano.
una “brava triade”, il
globalista Enrico Letta, l’asino rosso Matteo Renzi, il demo(no)cristo Angelino
Alfano: tutti pronti a suonarci come un tamburo, come i bravi di don Abbondio
|
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“solo” 40 ladroni
|
Poche settimane or sono (in
occasione dell’ennesima morte da dissesto idrogeologico, in Sardegna), ascoltai
una dichiarazione di esperti tributari i quali affermarono che i fondi
stanziati dal 1946 ad oggi (attualizzando le lire in euro) ammontano a circa
881 miliardi di euro ma di questo sono stati finora spesi solo 4 miliardi cioè
meno dello 0,5%. Il resto si è “perso” in fiumi carsici, è stato “distolto”
dal suo scopo per finire in corruzione, tangenti, regalie, appropriazioni
indebite: è il potere, bellezza. Ogni volta che qualche nostalgico parla dei
tempi della DC, sospirando che “quelli sì che erano uomini”, io non posso fare
a meno di aggredire
verbalmente il “nostalgico” DC con la chiosa “Sì, erano uomini
di m..da! E chi non lo giura con la mano destra alzata è peggio di loro…”tra poco, soluzione: l’esorcista |
E questa è gente che, pur di
mantenere il potere (cioè le mani nel borsellino delle nostre altissime tasse),
non si fa scrupoli di rischiare la vita.
La nostra, però.
Tra poche settimane vedremo quel
che saranno capaci di combinare, magari anche grazie alla repressione poliziesca attuata dalla EuroGendFor, la forza di gendarmeria europea che, in
base al trattato di Velsen, sostituirà carabinieri e polizia, rispondendo non a
prefetti, magistrati, sindaci ma ad organismi bancari, che non hanno alcun
interesse che nelle nostre mani, cioè di noi persone comuni, possa tornare la
sovranità popolare.
A tal punto non ci resta (per
liberarci da tali demoni) che sperare nella religione, anzi, in un buon
esorcismo.
Alex Focus
Napoli, 29/12/2013
FONTE: http://alexfocus.blogspot.it/2013/12/sale-zucchero-e-caffe-qualche-frase-su.html
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