"Si consideri come i ricchi siano costretti a vivere con
il lato più gretto della natura umana; come siano circondati da adulatori e leccapiedi;
come sia loro facile trovare pronti strumenti non solo per appagare i loro
vizi, ma perfino per indurli e stimolarli; come si debbano costantemente
mantenere in guardia contro le frodi; quanto spesso debbano sospettare secondi
fini dietro parole o azioni amiche; e se sono generosi, come vengano circondati
da mendicanti sfrontati e impostori intriganti; quanto spesso gli affetti
familiari gli si raffreddino, e come la loro morte venga auspicata e anticipata
con la mal celata gioia di entrare in possesso delle loro proprietà. Il male
peggiore della povertà non è la mancanza di cose materiali, ma il mancato
sviluppo e alterazione delle qualità dello spirito."
Henry George (1839-97): Lettera aperta a
S.S.Leone XIII, 11 Settembre 1891
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