Sovente il debunking (minimizzazione
e discreditamento dell'informazione scomoda) è usato a sostegno di applicazioni
della shock and awe doctrine.
Il debuking è una forma di manipolazione, che
consiste nello smontare e confutare, facendone apparire l'infondatezza e la
capziosità, teorie e informazioni che vanno contro il pensiero ufficiale o
dominante, il mainstream. Oppure a screditare i diffusori di queste
teorie e informazioni.
….
Ma il debunking vero e proprio è una
manipolazione mentale collettiva ed è diretto principalmente a demolire e a
screditare come bugiarda o paranoica (spesso suggerendo un delirio di
persecuzione) la controinformazione, soprattutto quella tendente a svelare e
denunciare “complotti” di gruppi elitari potenti, anche di vertici di
istituzioni pubbliche o della grande finanza o industria.
Complotti diretti a mettere insieme
e impiegare conoscenze, tecnologie, strumenti speciali, spesso segreti, per
manipolare il pensiero, le decisioni, i comportamenti della popolazione
generale a proprio vantaggio egoistico, economico e/o politico, e a danno della
popolazione generale, o per lo meno a limitazione della sua libertà, salute,
dignità, possibilità di conoscere la realtà delle cose.
Si constata subito come la suesposta
definizione di “complotto” corrisponde semplicemente al marketing e alla
propaganda politica, come insegnati e studiati dai testi di marketing e
propaganda disponibili nelle librerie, anche se non direttamente insegnati
nelle università.
Tratto da "NeuroSchiavi" - Marco Della Luna, Paolo Cioni
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