domenica 29 dicembre 2013

DEBUNKER: UNO SPORCO MESTIERE. IMBANDISCONO LE LORO TAVOLE CON IL SANGUE DELLA GENTE



Sovente il debunking (minimizzazione e discreditamento dell'informazione scomoda) è usato a sostegno di applicazioni della shock and awe doctrine. 
Il debuking è una forma di manipolazione, che consiste nello smontare e confutare, facendone apparire l'infondatezza e la capziosità, teorie e informazioni che vanno contro il pensiero ufficiale o dominante, il mainstream. Oppure a screditare i diffusori di queste teorie e informazioni.
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Ma il debunking vero e proprio è una manipolazione mentale collettiva ed è diretto principalmente a demolire e a screditare come bugiarda o paranoica (spesso suggerendo un delirio di persecuzione) la controinformazione, soprattutto quella tendente a svelare e denunciare “complotti” di gruppi elitari potenti, anche di vertici di istituzioni pubbliche o della grande finanza o industria.
Complotti diretti a mettere insieme e impiegare conoscenze, tecnologie, strumenti speciali, spesso segreti, per manipolare il pensiero, le decisioni, i comportamenti della popolazione generale a proprio vantaggio egoistico, economico e/o politico, e a danno della popolazione generale, o per lo meno a limitazione della sua libertà, salute, dignità, possibilità di conoscere la realtà delle cose.

Si constata subito come la suesposta definizione di “complotto” corrisponde semplicemente al marketing e alla propaganda politica, come insegnati e studiati dai testi di marketing e propaganda disponibili nelle librerie, anche se non direttamente insegnati nelle università.

Tratto da "NeuroSchiavi" - Marco Della Luna, Paolo Cioni

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