E' mia intenzione lasciare il blog
e tutto il suo contenuto a disposizione
di chiunque desideri consultarlo.
Se un giorno non esisterà più
è perché qualcuno avrà deciso
di censurarlo.
di censurarlo.
Elia Menta
Secondo me in pochi si svegliano sul serio.
Da qualche mese contavo in un risveglio di coscienza non dico collettivo, ma
abbastanza influente da poter cominciare a sentire dalle persone
"comuni" qualche domanda riguardo alla nostra società.. Al nostro
modo di vivere.. Se dipendiamo davvero dalla moneta o viceversa.. Se la moneta
ha ancora valore materiale o è solo carta straccia.
E invece tutto come prima, tutti pensano a come tirar su le maniche per
portarsi a casa qualche euro di più per poter almeno andare in piscina
quest'estate.
Io come essere umano, ho smesso di pagare tasse e debiti..non me ne frega più
un cazzo, questo sistema è troppo marcio e io non me la sento più di stargli a
dietro. E' inutile lavorare e crepare per degli stronzi quali politici,
banchieri, poi guerre, multinazionali, Rockefeller, Napolitano e altre
minchiate.
Stiamo andando sempre più verso la distruzione mentre milioni di persone
criticano ancora il calciatore che ha sbagliato il rigore.
Stiamo andando sempre più verso la distruzione mentre ancora ci sono dei polli
che votano per eleggere chi li deve comandare.
Lavoriamo, lavoriamo come dei porci per mantenere coloro che dicono "Il
Paese ha bisogno di crescita e sviluppo".. MA DOVE?? Chi parla, deve farlo
col cuore.. e a me sembra che più nessuno lo usi oggigiorno.
Io lavoro ancora come operaio..quindi diciamo che pago ancora le tasse sulla
mia busta paga.. Ma a breve anche questa storia finirà.. Lascio tutto alle mie
spalle per iniziare un nuovo percorso della vita.. quella VERA.. quella dove ti
commuovi guardando l'alba o il tramonto.. quella dove capisci che la terra che
ti accoglie ti dona i frutti per poter mangiare.. quella dove finalmente un
giorno potrò spaccare su un muro il telefono cellulare che porta solo danni..
quella dove vale la pena aiutare chi vuol essere aiutato.. quella dove non
esiste un Dio onnipotente. Di onnipotente è proprio l'essere umano che ha
dimenticato ciò.. quella dove col cuore ti liberi dall'oppressione di un
crimine inventato a scopo di lucro (fittizio..qui si parla solo di controllare
le persone a piacimento di pochi figli di puttana.
Ecco cosa farò.. Di conseguenze ce ne saranno, ma ormai poco m'importa.. Non
per fare il maestro, ma credo che se ognuno si liberasse dal fardello che
abbiamo eretto noi stessi, la vita sarebbe una bellissima poesia.
A questo punto dico: Fate pure! Io al contrario di tutti o quasi, voglio
vivere!
Gae
*****
Rosario Marcianò parla di media e informazione alternativa
Venerdì, 14 giugno 2013, 16:15
di simone alex sartini
Dopo il grande successo dell’intervista sulle scie chimiche, Rosario Marcianò
parla di Media ed informazione alternativa. Dichiarazioni forti e
decise, che possono essere condivise o criticate, ma sicuramente non
lasciano indifferenti. Finita questa lunga intervista possiamo liquidare
il tutto come teorie complottiste e visionarie oppure approfondire gli
argomenti con ricerche mirate. Come sempre siamo noi che decidiamo se e
come informarsi. Questa umile rubrica di informazione alternativa ha
come unico scopo quello di ascoltare le voci fuori dal coro: il tempo
dirà se queste voci sono lungimiranti realtà oppure note stonate.
“Essi Vivono” è un film del 1988, diretto dal geniale
regista americano John Carpenter. John Nada, il protagonista, trova per
caso una scatola di strani occhiali neri e provandoli scopre una realtà
diversa: i cartelloni pubblicitari, le riviste, i quotidiani, i
programmi tv, tutti contengono messaggi subliminari che manipolano la
mente delle persone…
Letto da alcuni critici, privi del tutto o quasi di spirito critico,
solo come un'impietosa condanna del sistema capitalista, "Essi vivono"
è, invece, uno spaccato ante-litteram della realtà attuale ed
anche una rivelazione dell'inganno dietro le quinte. Il regista e
sceneggiatore del film, John Carpenter, con pochi mezzi, riesce a
delineare un quadro verosimile, benché incredibile della nostra
"civiltà". La produzione contiene i seguenti segni "profetici" o
comunque interessanti.
1) I media, in particolar modo la televisione, sono usati dai potenti
per tenere l'umanità in uno stato perenne di stordimento e di
sottomissione. Oltre ai programmi, incentrati su frivolezze e su fatti
inventati, la televisione trasmette un vero e proprio segnale
(elettromagnetico) per influire sulla percezione e sul subconscio.
2) Attraverso un particolare dispositivo (metafora di una visione non
più condizionata) è possibile percepire l'essenza dietro le apparenze.
3) L'ambiente, l'acqua ed il cibo vengono deliberatamente inquinati
dai governi affinché gli uomini siano lentamente intossicati e le loro
capacità intellettive ottuse.
4) L'esercito si avvale, per controllare i dissidenti, sia di elicotteri privi di contrassegni sia di piccoli droni-spia.
5) Gli avvertimenti biblici (e non solo biblici) circa la perversione
dell'umanità, sedotta da Satana con i piaceri più laidi, sono veridici.
6) L'abbattimento del sistema dipende sia da una presa di coscienza sia da un'azione mirata.
Gli attentati alle Torri Gemelle ed al Pentagono hanno
segnato l’inizio di una nuova era: dopo quei terribili fatti ogni
persona ha accettato di limitare la propria libertà in nome della
sicurezza.
Premesso che stiamo parlando di un Inside Job, lo stato è
veramente il mostro descritto da Thomas Hobbes? Secondo il filosofo
inglese, abbiamo rinunciato alle nostre libertà in cambio di un po’
sicurezza. Lo stato così detiene il monopolio della violenza e della
fiscalità, ma pone fine alla guerra di tutti contro tutti, alla
condizione di natura in cui homo homini lupus. Negli ultimi decenni, però, il Leviathan
è pure diventato il controllore onniveggente ed onnipresente della
nostra vita. Al suo soverchio ed iniquo potere coercitivo, si è
associata una capacità di penetrare nei meati della vita quotidiana dei
cittadini, una tendenza a frugare persino nella mente in modo quasi
impercettibile, ma letale. La videosorveglianza si diffonde dappertutto
con il pretesto della criminalità, alimentata, se non creata, dalle
istituzioni stesse; i passeggeri di un aereo sono sottoposti a nuove
vessazioni, dettate dall’esigenza di sventare azioni di terrorismo,
anche se i veri terroristi sono proprio i nostri governanti; giorno dopo
giorno, vengono promulgate leggi sempre più draconiane in diversi
ambiti. Ormai il controllo e la vigilanza sono diffusi dappertutto:
telecamere, sistemi per la rilevazione della velocità degli autoveicoli,
banche del D.N.A., scansioni della retina, microprocessori installati
nei cellulari atti a localizzare la persona, anche quando il telefono è
spento, droni-spia, misure antiterrorismo (quando il terrorismo è, nella
stragrande maggioranza dei casi, originato da apparati dello Stato...).
Queste e mille altre diavolerie sono state introdotte in modo
surrettizio e graduale non solo per abituare la popolazione ad accettare
questi strumenti sempre più invasivi, ma anche per spingere i gonzi a
reclamare la creazione di un sistema di controllo globale sul modello di
quello descritto da Orwell in “1984”. E’ indubbio che gli ultimi
baluardi del governo "democratico" stanno per essere distrutti in tutto
il mondo: il pretesto della "sicurezza" e della lotta contro
(inesistenti) minacce esterne sono e saranno gli argomenti precipui
addotti per convincere gli ultimi renitenti che le costituzioni
"democratiche" devono essere sospese sine die o sostituite da
altre carte in cui saranno contemplati solo doveri per gli ex cittadini.
La "democrazia" rappresentativa è, inoltre, una mera finzione: i
rappresentanti del popolo rappresentano solo sé stessi e chi li
finanzia, sostiene e... ricatta. Forse un modello assembleare, fatta la
tara di tutte le tare ed i difetti degli individui, potrebbe offrire una
maggiore libertà, ma pare che sia una forma, nel mondo attuale
centralizzato, del tutto irrealizzabile. La centralizzazione del potere,
infatti, frustra qualsiasi tentativo di esprimersi e di agire in modo
autonomo. Il potere è poi rafforzato e difeso da mezzi polizieschi:
forze dell'ordine, esercito, guardie repubblicane, servizi,
disinformazione... sono i poderosi pilastri del sistema.
I media sono l'ultimo baluardo della democrazia: qual’è, secondo lei, il livello di libertà di cui godono i media?
La vera responsabilità dell’annebbiamento delle coscienze è dei
“giornalisti” ufficiali: costoro instillano preoccupazioni, propalano
menzogne, plagiano. Costoro sono più dannosi di chi ti avverte di un
pericolo reale (uomo avvisato...), anzi possiamo asserire senza tema di
smentita che la depravazione delle élites nulla potrebbe, se
non trovasse una potentissima cassa di risonanza nei pennivendoli che
modellano una realtà fittizia, costruita per imprigionare i cittadini
nella paura, nella mistificazione, nell’impotenza. Veramente l’influsso
dei gazzettieri è immenso: ora inventano un fatto ora lo distorcono ora
nascondono una verità scottante. Non solo, gli impostori, in luogo di
riportare la notizia, immediatamente la condiscono con giudizi faziosi
atti ad orientare la reazione dell’opinione pubblica. Si approfitta
della credulità e soprattutto dell’innata e tenace fiducia nelle
istituzioni per condurre il pubblico dove si vuole. Purtroppo la genia
degli scribacchini non è solo del tutto prona ai dettami delle classi
dirigenti, ma è essa stessa incarnazione degli apparati. Orson Welles
definì la corporazione dei giornalisti, “quarto potere”, ma non sarà il
caso di ribattezzarla “Primo strapotere”?. I media non godono di alcun
grado di libertà. Essi sono al tempo stesso controllati nonché
controllori e guardie del regime travestito da democrazia.
In questo momento, se pur in tono minore e secondario
rispetto alle grandi testate, cerchiamo di fare informazione fuori dagli
schemi. Una piccola dimostrazione che non tutti i media sono uguali.
Esiste, ovviamente, un'informazione di nicchia che, nonostante le
difficoltà oggettive, i boicottaggi e le vessazioni, persegue nella sua
opera di divulgazione alternativa, non allineata, fuori dagli schemi e,
soprattutto, non condizionata da milioni di euro di finanziamenti, utili
invece a controllare e dominare i media ufficiali. E’ però un lavoro
difficile e che sempre di più sarà ostacolato. Se, infatti, in questi
anni, assistiamo a violenti attacchi da parte dei cosiddetti
"influencers", in futuro vedremo sempre più attiva la Magistratura, che
avrà strumenti sempre migliori, attraverso nuove leggi restrittive della
libertà d'opinione, che verranno usate come mezzo per oscurare
definitivamente le voci fuori dal coro. Purtroppo l'informazione libera
non ha gli strumenti né le risorse per diffondere le versioni non
ufficiali in modo capillare. E' un fenomeno lodevole, ma che stenta a
"decollare" anche per l'abitudine dell'opinione pubblica ad "informarsi"
tramite le fonti ufficiali e la televisione ed a dare per scontato che
solo quelle sono fonte di verità.
Dicono che i Media possono influenzare e far muovere le masse a loro piacimento: realtà o esagerazione complottistica?
Chiariamo una cosa: il “complottista” non esiste e, di conseguenza,
nemmeno il “complottismo”, questo per il semplice fatto che è
“complottista” colui che ordisce il complotto e non colui che lo svela.
Si tratta di un termine ghettizzante, creato appositamente da chi
scredita per motivi di controllo e repressione e nel quale non ritengo
di dover essere incluso. Detto questo, è palese che non saremmo in
questa drammatica situazione politico-economica-ambientale, se non fosse
per il lavoro prono ed organico agli apparati di potere (economico,
accademico e politico) dei media di regime.
Nel 2008 Tremonti parlò chiaramente alla RAI di illuminati e Nuovo Ordine Mondiale . Gli
illuminati sono sempre stati descritti come fervide fantasie dei
“complottasti”. Perché Tremonti nominò quella setta in un programma RAI?
E’ uno stratagemma: un rivelare qualcosa per nascondere altro, un
modo per ottenere il consenso di una parte dell’opinione pubblica ormai
stanca dell'ufficialità. Alla fine, Tremonti è uno di loro: appartiene a
potenti apparati che perseguono fini di centralizzazione economica e
finanziaria. Nominare la setta degli Illuminati servì sia ad illudere
che all'interno del sistema esiste una forma di dissenso, di pur blanda
opposizione, sia a saggiare la reazione dei cittadini. Oggi quasi tutti
citano il Club Bilderberg come se fosse l'unico responsabile delle
scellerate politiche imposte dalle élites. In questo modo si devia l'attenzione da altri mille think thank
e confraternite alleate del Bilderberg: dai Gesuiti all'Opus Dei, dalla
C.I.A. al N.S.A., dalle sette cinesi a quelle ismaelitiche, da Sion
alla Lega antidiffamazione, dalla N.A.T.O. al Unione europea, dal F.M.I.
alla Banca mondiale, dalla F.A.O all’ O.N.U. etc.
A volte la realtà filtrata da una telecamera non è la realtà oggettiva, a cosa dobbiamo tutto questo?
(RM) Si deve alla manipolazione operata dai media: la "presa diretta"
sulla realtà è spesso un filtro, se non una finzione. Emblematico è il
caso dell'"attentato" a Palazzo Chigi che è (e mi assumo la
responsabilità di ciò che dico) una sceneggiata, con parvenze di verità.
(http://straker-61.blogspot.com/2013/05/attentato-davanti-palazzo-chigi-un.html)
Internet è una risorsa immensa per l’informazione. Quanto è veramente libera e reale l’informazione su internet?
Bisogna riconoscere che, rispetto ai tradizionali mezzi
d’”informazione”, invasi da menzognere ed ignominiose versioni
ufficiali, da bazzecole, da logorroiche cronache sportive e da mille
altre turpitudini, la Rete, non di rado, consente di reperire delle
notizie non censurate, delle informazioni sui vari campi dello scibile,
anche su argomenti ingiustamente ignorati o banditi dai maitres à penser dell’establishment
“culturale”. Certamente, occorre saper separare il grano dal loglio (le
ramificazioni di quotidiani cartacei, i siti ministeriali,
istituzionali etc.), ma, nel complesso, Internet offre delle opportunità
per tenersi aggiornati su quello che, più o meno, veramente succede,
mette a disposizione un’enciclopedia virtuale utile per studiosi,
ricercatori e semplici appassionati. Tuttavia nella ragnatela si può
rimanere impigliati: non voglio riferirmi, in detta occasione, al limite
connaturato ad un mezzo come questo in cui trovi tutto ed il contrario
di tutto, il pericolo che in seguito ad una spaventevole esplosione
d’informazioni restino, alla fine, solo brandelli d’ignoranza. Intendo,
invece, mettere in guardia dalle insidie di certi siti apparentemente
innocui, ma in realtà pericolosissimi, perché volti, dietro pretesti
vari, a rafforzare ed a legittimare il sistema oppressivo e mendace del
mondo contemporaneo. Molti portali sembrano indipendenti, ma non lo
sono: sono specchietti per le allodole. Altri sono liberi e fuori dal
coro, ma operano in condizioni proibitive, come è stato spiegato prima.
Secondo lei la valle del Serchio, essendo un posto
relativamente piccolo, gode di una buona informazione rispetto alle
grandi realtà?
I quotidiani locali offrono un'informazione ancorata alla
quotidianità, ai fatti di piccole comunità, ma l'informazione veramente
libera prescinde da queste situazioni di per sé ininfluenti. Si può
trovare una buona informazione a livello globale o regionale: dipende
dagli intenti e dall'etica di chi informa, non dal luogo in sé.
Molte persone nella valle del Serchio hanno iniziato a
parlare di scie chimiche, alcuni media seguono l’argomento, altri
nemmeno lo sfiorano: non sarebbe più costruttivo dibattere di un
problema invece di ignorarlo?
E' un tema scomodo e spesso il pericolo che esso rappresenta viene
sottovalutato. Inoltre la scarsa competenza sul tema, unita alla sottile
opera di disinformazione ad opera dei media allineati, funge come una
sorta di anestetico, cosicché il comune cittadino non pensa sia
rilevante approfondire questo argomento. Ciò è assolutamente
preoccupante, ma in realtà poco si può fare per invertire questo
orientamento. E' encomiabile che alcune testate locali si occupino di
Geoingegneria clandestina, ma purtroppo queste pubblicazioni non hanno
il carisma dei blasonati quotidiani nazionali che veramente sono in
grado di orientare le scelte e le idee e le scelte dei lettori.
La valle del Serchio è caratterizzata da un buon numero di
organi di informazione, da piccole realtà a quotidiani autorevoli, TV,
blog, web magazine, ma alla fine le notizie corrono più veloci ed a
volte più precise attraverso i social network: secondo lei è un bene o
un male?
Non è né un bene né un male: il problema non è tanto nei media ma nel
fatto che l'informazione indipendente non riesce ad aprire delle brecce
nel muro della censura e delle menzogne ufficiali. Le notizie con i social network
viaggiano più veloci ed in modo più capillari, ma alla fine si giunge
ad un punto in cui il sistema non lascia filtrare le verità.
Alcuni affermano che da quando la politica è entrata in modo
massiccio nell’economia, l’informazione ne ha risentito negativamente.
Secondo lei come dovrebbe essere il rapporto media – politica per
garantire una informazione libera ed imparziale?
L'informazione libera e veritiera non può esistere all'interno del
sistema: politica, economia, finanza, "educazione", "scienza" etc. sono
incompatibili con la libera espressione, in quanto tentacoli del
sistema. L'autonomia, il senso critico, la cultura... sono agli antipodi
del sistema, eccezioni alla regola.
Le forze dell’ordine, tolte alcune mele marce, si sono
sempre distinte per amare l’Italia e gli Italiani, per quale scopo è
stata creata la Eurogendfor?
Premesso che mio padre era un Carabiniere, non ritengo che le forze
dell'ordine lavorino sempre al servizio del cittadino. In quanto uomini,
essi agiscono secondo le disposizioni che ricevono e, molto spesso, si
muovono contro i civili. Un esempio tra tutti le violente ed immotivate
cariche contro persone che, pacificamente, dimostrano nelle strade, ma
non dimentichiamo le diverse occasioni in cui uomini in divisa sono
stati parte attiva in depistaggi di stragi di regime. Protagonisti di
tentati colpi di stato furono funzionari delle forze dell'ordine.
L'Eurogendfor è stata creata in quanto appartiene ad un processo di
centralizzazione in atto in tutti i settori della società, non perché le
forze nazionali non siano abbastanza determinate e cattive. Una celebre
disamina di Pasolini circa la repressione perpetrata dalle forze
dell’ordine durante le rivolte studentesche del 68-69, risulta oggi
obsoleta, se non sfocata. Sorvoliamo su certe categorie e termini che
risentono di una lettura post-marxista della società: concentriamo
l’attenzione su alcune asserzioni a proposito dell’appartenenza di
manifestanti e di esponenti delle forze dell’ordine alla stessa classe
media o proletaria. Gli agenti che manganellavano gli universitari erano
figli di operai o piccoli impiegati proprio come i manganellati. Quindi
i tafferugli e le violenze opponevano sfruttati contro sfruttati. Ciò
era, in parte, vero: Pasolini, però, per via di una sua visione
“romantica” dell’uomo, credeva che, dietro le divise, potesse albergare
una coscienza. In verità, situazioni transazionali ci spiegano che un
uomo, nel momento in cui si identifica con il sistema dispotico, tramite
un paziente ed efficace processo di indottrinamento, non è più uomo,
ma, verbigrazia, militare. Il militare è l’antitesi netta, irredimibile
dell’uomo. Egli è simile ad un automa, ma senza la ferocia gratuita
dell’automa. Così, quando vediamo i birri, armati fino ai denti, che
infieriscono, tracotanti ed implacabili, contro cittadini che
manifestano o automobilisti che hanno superato di cinque kilometri il
limite di velocità o l’adolescente scoperto con uno spinello, siamo al
cospetto di una situazione sproporzionata, profondamente sbilanciata: da
un lato oppressori facinorosi, dall’altro persone oppresse. Vero è che
molti movimenti di protesta sono infiltrati dai servizi, se non
addirittura creati dai poteri forti, ma assistere al cruento spettacolo
di agenti che percuotono donne ed uomini pacifici di ogni età,
fracassando teste ed ossa, può suscitare solo riprovazione. Se negli ‘60
e ’70 del XX secolo, alcuni agenti di pubblica sicurezza(?) e
Carabinieri che erano mandati a lanciare lacrimogeni ed a usare gli
sfollagente contro i “sessanttottini”, erano ancora aggrappati ad un
simulacro di umanità, oggi, tranne qualche eccezione, la polizia forma
un esercito di picchiatori professionisti. Addestrati non solo a
provocare ed a malmenare, ma soprattutto a sradicare qualsiasi residuo
di sentimento e valore (il rattrappimento delle facoltà intellettuali e
morali denunciato da Pasolini), possono ferire ed uccidere senza sensi
di colpa, piuttosto godendo sino all’orgasmo delle loro scellerate
gesta, come i soldati statunitensi che in Iraq compiono il tiro al
bersaglio su civili inermi. Sanno bene che non verranno perseguiti. La
guerra è solo un gioco; le manifestazioni un pretesto per flettere i
muscoli e la protervia per opera di chi non è cittadino, perché docile
schiavo del regime, non è uomo, perché non lo è più e forse non lo è mai
stato. Gli impuniti crimini di Genova, nel 2001, insegnano che non
esistono forze dell'ordine al servizio del cittadino.
Quali siti consiglia ai lettori della valle del Serchio in cerca di informazione alternativa?
I siti e blog sono molti. Cito alcuni esempi:
Chiudiamo in bellezza: se un giorno qualcuno le dimostrasse
che tutte le sue teorie e le sue certezze sono errate, sarebbe contento o
depresso?
Preciso che non si tratta di teorie, ma di fatti e la dimostrazione
di ciò risiede nei violenti attacchi e minacce che, quotidianamente,
ricevo. Se stessi parlando di fantasie e sciocchezze, non credo che
agirebbero decine di individui (profumatamente stipendiati) che, spesso
nascosti dall'anonimato, tentano in ogni modo di indurmi a ritirarmi
dalla scena. Tantomeno si occuperebbe di me la Magistratura che, guarda
caso, ha come primo obiettivo, la chiusura dei blog e siti collegati. La
depressione è una malattia solitamente derivante dalla scarsa
esposizione al sole, perciò penso che chiunque, in questi anni, rischia
di ammalarsi di questa patologia. Ciò perché le attività di
geoingegneria ci privano della benefica luce solare. Sarà un caso?
Comunque sia, mi dispiace dirlo, ma ancora nessuno ha nemmeno tentato di
confutare le mie affermazioni. I poverini tentano di fermarmi in altri
mille modi. Sarò felicissimo quando gli autori dei crimini reali che
denuncio riceveranno quanto meritano.
FONTE: http://www.lagazzettadelserchio.it/l-evento/2013/06/rosario-marciano-parla-di-media-e-informazione-alternativa/
Sei stato (come sei) un grande.
RispondiEliminaGrazie del tuo lavoro, prima di te ignoravo i blogs. Adesso lascerai un vuoto significativo almeno per me, come credo per molti altri.
Ciao Elia!!
Arnaldo
Grazie Elia,sei stato prezioso,mi mancherai!
RispondiEliminaSpero che tu decida di tornare indietro da questa decisione, caro amico.
RispondiEliminalo spero anche io... e cmq grazie per il contributo e per il tuo modo di essere che ho apprezzato molto
EliminaAnche a me dispiace infinitamente, ma ora non basta più parlare, chi ha le possibilità deve agire ed essere aiutato da chi crede nella salvezza del nostro paese. Ma .........
RispondiEliminaComunque bravo ragazzo, hai fatto un lavoro stupefacente e meraviglioso ed è anche grazie a te se "non sono più un cervello perso".
Ciao Elia, buona sovranità (comunque)
Nadia
Elia .... una toccatina!! Un abbraccio
RispondiEliminaBruno
Grazie per averci messo a disposizione con grande generosità le informazioni e conoscenze in tuo possesso. Hai fatto un grandissimo lavoro di divulgazione. Mi dispiace tantissimo, ma rispetto la tua decisione. Un abbraccio, Teresa
RispondiEliminaGrazie
RispondiEliminaGrazie Elia per il tuo lavoro tantissime persone compreso me devono tantissimo a persone come te e Paolo Barnard che si sono spesi in prima persona per poter divulgare la verita' anche se cesserai di pubblicare noi continueremo a divulgare i tuoi post la nostra missione e' far arrivare queste conoscenze alle masse che ancora ignorano la verita' ci vorra' tempo ma man mano che la morsa della poverta' si stringera'il popolino volente o nolente si dovra' risvegliare quando avremo raggiunto una massa sufficente potremo lottare per cambiare le cose.Gesu' ha iniziato la missione con 12 apostoli ed ha raggiunto tutto il mondo Gandhi era un uomo minuto e piccolino ed ha raggiunto milioni di cuori lo so adesso sembra una battaglia persa ma in realta' l'onda di consapevolezza e' ormai partita e continuera' ad ingrossarsi sino a diventare uno tsunami ogni giorno sempre piu' persone accedono a queste informazioni e si risvegliano ( a me e' successo meno di 2 anni fa') e poi caro Elia sappiamo dai vangeli e dall'apocalisse che prima della vittoria del bene deve dispiegarsi il regno del male con l'anticristo il cui regno pero' sara' breve la nostra mamma celeste ci ha promesso che quando tutto sembrera' perduto arrivera' la vittoria del bene quindi paradossalmente quanto piu' loro lavorano per instaurare il regno delle tenebre tanto piu' ci avvicinano al regno della luce certo dovremo passare per la grande tribolazione che Gesu' ci preannuncio' nei vangeli tribolazione che gli uomini si sono attirati da dal cielo da soli aderendo in stragrande maggioranza al male anziche' al bene ma come avrebbe detto De Filippo a da passa' a nuttata.Concludo ringraziandoti di cuore per il tuo lavoro e sperando che tu ci ripensi e voglia tornare ad informarci.
RispondiEliminaChe Dio ti benedica Emiliano
Io non ci credo che il dott Menta lasci perdere.E' troppo bravo e coraggioso.Gli sono assai grato cmq per avermi elevato a maggior consapevolezza.
RispondiEliminaCon stima. P.R.
Ciao, se hai casa libera possiamo venire da te stasera in LIVE? Ore 21,30. Siamo io, Giulietto Chiesa, Serafino Massoni, Orsobyanco e Mario Circello. Aspettaci, saremo sotto casa tua, accompagno tutti io, nel mio canale tommix73.
RispondiEliminaFaremo una bella serata... INVECE DELLA CATASTROFE.
ASPETTACI, ARRIVIAMO. Ciao. tommix
http://www.youtube.com/watch?v=wCc4Shfj6qA
Ciao Alessandro, approfitto intanto per ringraziarti del tuo attivismo intelligente e dell'ironia speciale che ti distingue.
EliminaNon ho ben capito INVECE DELLA CATASTROFE cosa vuole propinarci Chiesa di cui è nota l'abilità dialettica ma anche la sua evidente politica della sedia a dondolo: stare sempre in movimento senza mai fare un solo passo. CONCRETO.
Un caro saluto e ancora grazie.
Elia
Hanno preso il suo ultimo libro e ne hanno discusso.
EliminaTi dirò è stato interessante perchè Chiesa ha parlato e gli altri convenuti hanno detto la loro, leggendo i commenti degli ascoltatori.
Consiglio l'ascolto sono 2 ore e passa scorrono bene e permettono l'incontro di persone diversissime (ma che hanno qualcosa da dire ed i mezzi per farlo) su determinate tematiche.
EliminaUno spunto interessante.
Degli YT-LIVES di Accademia della libertà magari su certi temi con un minimo di programma sarebbe molto interessante, specie quando sono supportati da letteratura come già viene fatto normalmente.
Spero non sia una decisione definitiva. A presto.
RispondiEliminaGrazie sig. Elia di mantenere il suo lavoro a disposizione, spero di risentirla presto,mi ha veramente aperto gli occhi, spero di poter fare qualche cosa di buono continuerò a divulgare nel limite delle mie possibilità, come ha fatto lei. Arrivederci Mariangela
RispondiEliminaGRAZIE COMUNQUE ELIA!
RispondiElimina