venerdì 7 giugno 2013

PERCHE’ FALLIRANNO (NEL TENTATIVO DI PRESERVARE LO STATUS QUO)



Incontro persone che non si preoccupano minimamente di capire come stanno le cose, altre per un attimo hanno degli istanti di illuminazione e poi continuano a vivere come se niente fosse, altri ancora hanno fiducia nel Sistema e nei suoi rappresentanti (eletti o non eletti).

Siamo vittime di un inganno e su questo esiste già un precedente lavoro, oggi però mi rivolgo a coloro che hanno fiducia nel Sistema, coloro i quali dicono che solo le banche hanno soldi e che di crisi ce ne sono sempre state e che prima o poi tutto si aggiusterà.
Allora è vero che solo le banche hanno i soldi, ma è allo stesso tempo falso. Mi spiego meglio, ciò che chiamiamo danaro è “credito bancario” ovvero dei certificati virtuali che attestano che una persona ha ottenuto questi certificati (che noi utilizziamo per gli scambi come danaro) in cambio di adeguate garanzie. Questi certificati per essere emessi non hanno bisogno di depositi pre-esistenti. Basta solo che la persona (che si accinge a cadere nella spirale del debito) dia adeguate garanzie, le quali saranno aggredite dalla banche qualora il prestito non fosse ripagato. Ma la banca per “fare credito” non ha fatto alcuno sforzo, né si è privata di alcunché.

Quello che poche persone ancora com-prendono è che questo Sistema sul quale si basa la moderna “economia” cresce solo con la espansione della moneta debito che comporta un aumento costante ed inesorabile degli interessi passivi.
Tutti i vari salvataggi bancari, Statali e di aziendali sono tutti fatti a debito, anche minimo non importa, fatto sta che ad ogni salvataggio, ad ogni operazione di riacquisto di titoli di Stato da parte della Banche Centrali Private la massa del debito e degli interessi passivi aumenta. Quindi paradossalmente ogni tentativo di mettere a posto le cose peggiora la situazione perché aumentano le probabilità che un giorno, in un futuro sempre più vicino, scoppierà la attuale bolla del debito.

Sino ad allora continuerà inesorabilmente la crescita della disoccupazione, dei fallimenti aziendali e familiari.  Come nel gioco del monopoli tutti i giocatori ovvero tutti i cittadini che svolgono lavori produttivi privati potrebbero perdere la partita pur facendo cose utili alla collettività. Si dice infatti che il gioco del Monopoli sia nato come una critica al Sistema, ovvero è stato un tentativo di fare capire alle persone il meccanismo perverso della moneta debito. Alla fine del gioco resta sempre un vincitore insieme alla banca. Una rappresentazione pratica del modello Darwiniano che la società moderna ha accettato ciecamente quale modello sociale: mors tua vita mea. Cosa peraltro non necessaria in una società civile, quale la nostra non è.

Quando scoppierà la bolla del debito potranno esserci conflitto tra Stati, ogni Stato non accetterà facilmente di essere al tavolo dei “perdenti” ed allora inizieranno barriere commerciali alla importazione od alla esportazione.  All’interno della Nazione nasceranno conflitti sociali tra chi vive di rendita sociale (la famigerata pensione) e le classe lavoratrice insieme a  quella disoccupata.

Possiamo ovviare a tutto questo iniziando a creare ed utilizzare strumenti di scambio locale, le cd. monete complementari. Chi fosse interessato all’argomento mi troverà sempre disponibile.

Non si puo' risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che ha creato il problema. (Albert Einstein)
"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto" (Ludwig Von Mises, Azione Umana –Utet)

Arnaldo Spicacci Minervini

Giugno 2013


4 commenti:

  1. Ancora una volta leggo un post di Arnaldo con grande interesse. La lucidità di analisi aiuta gente normale come il sottoscritto a capire e rendersi conto conto in pieno della drammaticità della situazione. Mi piacerebbe capire meglio il funzionamento delle monete locali (ho sentito che in Svizzera già c'è qualcosa di simile in alcuni cantoni). Bruno

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  2. Il WIR Svizzero è una delle monete complementari più antiche. Adottato tra una serie di imprese per far fronte ad una crisi monetaria è uno strumento oggi diffuso tra aziende e privati. Esiste anche la WIR Bank (credo solo banca di deposito e non di credito)
    La sua stessa esistenza stabilizza il Franco Svizzero. Solo da noi queste cos vengono viste male....

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  3. Grazie. Vado subito a vedere il sito
    Bruno

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