martedì 21 maggio 2013

CENSURA ANCHE PER "LACOSA" DEL M5S? NON SI PUO' PARLARE DI SIGNORAGGIO IN PARLAMENTO?


E' riapparso! ECCOLO.

Finalmente in parlamento 
si parla di signoraggio bancario.

Professor Auriti 
GRAZIE PER IL PATRIMONIO DI CONOSCENZA 
CHE CI HA LASCIATO E PER LE SUE BATTAGLIE 
TENACI E APPASSIONATE! 


Onore all'On. Carlo Sibilia.

DIFFONDETE IL VIDEO!
INVIATELO AD AMICI, PARENTI, COLLEGHI, 
PARTITI, GIORNALI... INSOMMA A TUTTI!!! 





24 commenti:

  1. rieccoti il video
    https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=0CVzm-4nLuo

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  2. grave,molto grave.purtroppo viviamo in uno stato di polizia (C.Moffa).Esemplare e' l'accusa (falsa)verso il giudice P. Ferraro.
    mi sento sempre piu' scoraggiato. Grazie dott Menta . p r

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  3. Rieccoti cosa? io non ho trovato nulla! Comunque grazie lo stesso per le buone intenzioni. E si! Siamo in uno STATO DI POLIZIA! Ma voglio sperare che non te ne sia accorto da adesso! Il caso del DOTTOR FERRARO ne è la più palese dimostrazione di quanto nessuno è "LIBERO" ne di pensare ne di "OPERARE" specie se: "PER UN BENE COMUNE"! Ma non è: ne l'unica, ne l'ultima PURTROPPO!

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    1. Il video dell'intervento dell'On. Sibilia era "scomparso" poi è "riapparso". Miracolo!

      Quel "rieccoti il video" francamente non l'ho capito neanche io.

      Elia

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    2. Questo SIBILLIA e' veramente grande.Onore veramente a LUI,e che il prof. G.AURITI lo protegga e lo illumini sempre. (Speriamo non parta un TSO).

      Grazie al dott Menta p.r.

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  4. Che di ora Elia, finalmente il movimento la tirata fuori la storia, allora non era cosi sbagliata la scelta?
    Fabio da padova

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  5. ah che bello sentire in parlamento parlare di signoraggio rivolgendosi all affiliato bildberg letta,grazie sibilla

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  6. Grande Elia!, sempre attento.

    Grazie per la Tua Tenacia.
    Maurizio Girardi

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  7. Non so come esprimere la mia gratitudine al SIGNOR Sibilia e al lavoro fatto da Elia & Co. perchè qualcosa si smuovesse nel posto giusto. Adesso vediamo quanti e come ne parlano!! Avanti tutta!!! Bruno

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  8. Grandissimo!!
    Se si riuscirà a cambiare qualcosa, un bel monumento all'On. Sibilia in tutte le piazze d'Italia sarà atto dovuto! Ne basterebbero cento come lui per cambiare le carte in tavola.

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  9. Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh FINALMENTE ALLORA SERVE ROMPERE I COGLIONI!

    MA perchè Ca220 lo hanno tenuto nascosto questo qua FINALMENTE UN DISCORSO DEGNO DI UN VERO UOMO ANCORA PRIMA DI ESSERE UN VERO PARLAMENTARE.

    L'ONOREVOLE CARLO SIBILIA merita in pieno il titolo di ONOREVOLE perchè porta ONORE a LUI e a chi lo ASCOLTA.

    FINALMENTE I GROSSI ARGOMENTI QUESTO è VOLARE ALTI POLITICAMENTE.

    In questo discorso si ritrovano Auriti, Galloni, Ioppolo, Accademia della Libertà, Moffa e tanti altri.

    Dimenticavo i "calci negli stinchi" di Elia Menta con le diverse interviste da Ioppolo a Galloni passando per la Bonvicini.

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  10. Anche io poco fa mi sono imbattuto in questo video dal parlamento di Sibilia... e mi son detto... finalmente un intervento del m5s in Parlamento degno di nota... invece poi come suggerito da qualcuno, sono andato a leggermi questa pagina... che credo faccia parte del movimento 5 stelle... e sono risprofondato nella depressione da politica italiana:

    http://www.economia5stelle.it/attivisti/carlo-sibilia-e-il-signoraggio-bancario/

    lascio a voi i commenti

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    1. Nessuna depressione, l'articolo e' solo l'ennesima prova di come il movimento sia pilotato dagli stessi gruppi di potere che a parole si propone di scardinare. Per fortuna esistono esseri umani ancora pensanti all'interno del movimento stesso (vedasi l'on. Sibilia).
      Niente di nuovo, insomma. Solo un gioco un tantino piu'a carte scoperte che puo' solo renderci contenti.
      AM

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    2. Nessuno si illude di nulla tocca a NOI "pressarli" su questa tematica.

      Ao anche l'MSI era etero diretto dagli ammaragani chi segue Accademia della Libertà ed in particolare le rassegne storiche con tanto di documentazione proveniente da libri e giornali anche di epoche passate, sa già come funziona la questione, ma sa anche che esistono persone con il coraggio di dire certe cose.

      Se avranno coscienza andranno avanti, se non l'avranno spariranno è molto semplice, vedi il caso di di pietro finita la sua funzione è stato silurato ci ha provato con ingroia... ma questo era talmente impreparato che ha detto cose terrificanti senza nemmeno rendersene conto (ricordo la frase se c'è un sospetto vanno sequestrati i beni, il sospetto non la certezza!) ed è stato prontamente silurato dagli italiani sul nascere e mi auguro che non si rifaccia più vedere ne lui ne giannino/successori che si sono bevuti tutte le cacchiate dette a livello universitario, vedi le sue relazioni allo bocconi dove bevevano TUTTO senza mai contestargli nulla!

      D'altra parte quando paghi lo stipendio direttamente ad un professore diffcilmente questo ti boccia vedi le scuole private che altro non sono che fabbriche di diplomi e io parlo per esperienza diretta e vita vissuta di persona!

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  11. Su youtube c'è gente che sta commentando che questo è complottismo e che non è vero che la B.C.E. sia una banca privata!Io non sono iscritto a youtube e non posso intervenire,ma se voi siete iscritti intervenite e distruggete 'sti infami.

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    1. Lo sciocco prima ti trascina al suo livello poi ti batte per esperienza... il problema è che tu fatichi il doppio.

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  12. Non credete! Lo dicono per darvi un premio di consolazione. Per noi, nulla cambierà. L' economia ripartira' quando ci sara' una riconversione dell' energia, ed un aumento del riciclaggio" di materiali" tutto il resto sono sciocchezze!! Secondo voi anche se eliminiamo gli attuali problemi socio- politici, credete che a napoli spariscano i rifiuti? Credete che qui' al nord non vengano ancora aziende di chiaro stampo mafioso? Credete che i killer di mafia e non si mettano a lavorare? Sembrate dei bambini che sperano che la maestra punisca il bullo di turno. Non siamo tutti uguali!! La mentalità meridionale e' il problema del bostro paese!! Infatti tutti gli statali, poliziotti, insegnanti, magistrati, politici, sono meridionali. Con l' aggravante che non parlano nemmeno l' italiano. Nel mio paese sono arrivati dei napoletani, dopo tre giorni avevano gia' minacciato di morte mezzo paese, un ristoratore di bari ha ucciso la moglie impiccandola. Non lavorano, o raramente ma te li trovi al bar a giocare alle slot, con sguardo aggressivo e territoriale, come i cani! Ora secondo voi, queste persone possono fare funzionare qualcosa? Un giorno uno di loro mi ha detto:" quando cominci a pensare di fregare un napoletano, lui, ti ha gia' fregato:" gli ho risposto che non ho mai pensato di fregare nessuno. L' evoluzione e' separazione! Non e' mai stato il contrario. Poi, dopo, si può parlare di banche, danaro, civiltà. Io, non odio nessuno, ma questo e' il nuovo tempo!! E non c'e' posto per certa gente!! Qui al nord la pensiamo tutti cosi, anche se non lo dicono.

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    1. Ma c'entra questo.

      Se conoscessi la storia d'Italia capiresti che quello che tu denunci è la conseguenza di una forzatura avvenuta 150 anni fa.

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    2. Ciao Alessandro, la storia e' passata, non esiste! L'adesso e' la scelta: il bene o il male! Senza giudicare, ma e' ora di scegliere la propia strada. E' la nuova era! E' la co-scienza che bussa alla porta. La spazzatura a napoli rispecchia solo l' io degli abitanti. Il problema non si risolve con i camion, ruspe, militari, ecc.., ma facendogli prendere coscienza. Il mondo e' pieno di risorse, per tutti, eppure c'e' la crisi. Quello che stiamo vivendo e' un presente meraviglioso!!!

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    3. Questo blog è curato da me, cioè Elia, che sono un "napoletano" o "terrone" come quelli come te, con superficialità e disprezzo, definiscono gli italiani del sud. "La mentalità meridionale e' il problema del nostro paese!" hai scritto in un precedente commento; e anche "Infatti tutti gli statali, poliziotti, insegnanti, magistrati, politici, sono meridionali. Con l' aggravante che non parlano nemmeno l'italiano." Non continuo perché è chiaro che la tua ignoranza della storia d'Italia è incolmabile cosi come ugualmente ignori cos'era il Regno delle Due Sicilie o cosa portò all'infausta (per noi duo-siciliani) unità d'italia voluta in particolare dalla massoneria inglese, così come ignori la VERE cause dell'emigrazione meridionale al nord e non solo al nord, purtroppo.
      Sarei particolarmente felice - e ripeto particolarmente felice - che tu frequentassi blog non curati da un terrone come me.

      Elia

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  13. "Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto.
    Ma tante volte, per anni.
    E cancellarono per sempre molti paesi, in operazioni "anti-terrorismo", come i marines in Iraq.

    Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero libertà di stupro sulle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico; o come i marocchini delle truppe francesi, in Ciociaria, nell'invasione, da Sud, per redimere l'Italia dal fascismo (ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa).

    Ignoravo che, in nome dell'Unità nazionale, i fratelli d'Italia ebbero pure diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma.
    E che praticarono la tortura, come i marines ad Abu Ghraib, i francesi in Algeria, Pinochet in Cile.

    Non sapevo che in Parlamento, a Torino, un deputato ex garibaldino paragonò la ferocia e le stragi piemontesi al Sud a quelle di «Tamerlano, Gengis Khan e Attila».
    Un altro preferì tacere «rivelazioni di cui l'Europa potrebbe inorridire». E Garibaldi parlò di «cose da cloaca».

    Né che si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, come è accaduto con gl'islamici a Guantànamo. Lì qualche centinaio, terroristi per definizione, perché musulmani; da noi centinaia di migliaia, briganti per definizione, perché meridionali. E, se bambini, briganti precoci; se donne, brigantesse o mogli, figlie, di briganti; o consanguinei di briganti (sino al terzo grado di parentela); o persino solo paesani o sospetti tali. Tutto a norma di legge, si capisce, come in Sudafrica, con l'apartheid.

    Io credevo che i briganti fossero proprio briganti, non anche ex soldati borbonici e patrioti alla guerriglia per difendere il proprio paese invaso.

    Non sapevo che il paesaggio del Sud divenne come quello del Kosovo, con fucilazioni in massa, fosse comuni, paesi che bruciavano sulle colline e colonne di decine di migliaia di profughi in marcia.


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  14. Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gli italiani del Nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, a migliaia, forse decine di migliaia (non si sa, perché li squagliavano nella calce), come nell'Unione Sovietica di Stalin.

    Ignoravo che il ministero degli Esteri dell'Italia unita cercò per anni «una landa desolata», fra Patagonia, Borneo e altri sperduti lidi, per deportarvi i meridionali e annientarli lontano da occhi indiscreti.

    Né sapevo che i fratelli d'Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private (rubando persino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.

    E mai avrei immaginato che i Mille fossero quasi tutti avanzi di galera.

    Non sapevo che, a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla.

    Ignoravo che l'occupazione del Regno delle Due Sicilie fosse stata decisa, progettata, protetta da Inghilterra e Francia, e parzialmente finanziata dalla massoneria (detto da Garibaldi, sino al gran maestro Armando Corona, nel 1988).

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  15. Né sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino al momento dell'aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo (terzo, dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso).
    E non c'era la "burocrazia borbonica", intesa quale caotica e inefficiente: lo specialista inviato da Cavour nelle Due Sicilie, per rimettervi ordine, riferì di un «mirabile organismo finanziario» e propose di copiarla, in una relazione che è «una lode sincera e continua». Mentre «il modello che presiede alla nostra amministrazione», dal 1861 «è quello franco-napoleonico, la cui versione sabauda è stata modulata dall'unità in avanti in adesione a una miriade di pressioni localistiche e corporative» (Marco Meriggi Breve storia dell'Italia settentrionale).
    Ignoravo che lo stato unitario tassò ferocemente i milioni di disperati meridionali che emigravano in America, per assistere economicamente gli armatori delle navi che li trasportavano e i settentrionali che andavano a "fai la stagione", per qualche mese in Svizzera.

    Non potevo immaginare che l'Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera, rispetto ai proprietari delle ville sul lago di Como.
    Avevo già esperienza delle ferrovie peggiori al Sud che al Nord, ma non che, alle soglie del 2000, col resto d'Italia percorso da treni ad alta velocità, il Mezzogiorno avesse quasi mille chilometri di ferrovia in meno che prima della Seconda guerra mondiale (7.958 contro 8.871), quasi sempre ancora a binario unico e con gran parte della rete non elettrificata.

    Come potevo immaginare che stessimo così male, nell'inferno dei Borbone, che per obbligarci a entrare nel paradiso portatoci dai piemontesi ci vollero orribili rappresaglie, stragi, una dozzina di anni di combattimenti, leggi speciali, stati d'assedio, lager?
    E che, quando riuscirono a farci smettere di preferire la morte al loro paradiso, scegliemmo piuttosto di emigrare a milioni (e non era mai successo)?

    Ignoravo che avrei dovuto studiare il francese, per apprendere di essere italiano: «Le Royaume d'Italie est aujourd'hui un fait» annunciò Cavour al Senato. «Le Roi notre auguste Souverain prend pour lui-mème et pour ses succes-seurs le titre de Roi d'Italie.»
    Credevo al Giosuè Carducci delle Letture del Risorgimento italiano: «Né mai unità di nazione fu fatta per aspirazione di più grandi e pure intelligenze, né con sacrifici di più nobili e sante anime, né con maggior libero consentimento di tutte le parti sane del popolo». Affermazione riportata in apertura del libro (Il Risorgimento italiano) distribuito gratuitamente dai Centri di Lettura e Informazione a cura del ministero della Pubblica Istruzione Direzione Generale per l'Educazione Popolare, dal 1964. Il curatore, Alberto M. Ghisalberti, avverte che, «a un secolo di distanza (...), la revisione critica operata dagli storici possa suggerire interpretazioni diversamente meditate (...) della più complessa realtà del "libero consentimento" al quale si riferisce il poeta». Chi sa, capisce; chi non sa, continua a non capire. Scoprirò poi che Carducci, privatamente, scriveva: «A Lei pare una bella cosa questa Italia?»; tanto che, per lui, evitare di parlarne «può anche essere opera di carità». (Storia d'Italia, Einaudi).

    Io avevo sempre creduto ai libri di storia, alla leggenda di Garibaldi.

    Tratto dal libro TERRONI -
    Tutto quello che è stato fatto affinché gli italiani del Sud diventassero meridionali di Pino Aprile

    Elia

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  16. caro Elia, ti ringrazio per aver riportato questa storia del regno delle 2 sicilie... ora premesso che sono nato a Milano, e ci vivo, ma ho sangue al 100% pugliese, capisco meglio perchè mi sono sempre sentito fiero delle mie origini da terrone e del mio sangue caldo del sud.

    purtroppo la storia che fanno studiare a scuola (e non solo la storia... vedi il tema delle scie chimiche per dirne una) è piena di "imprecisioni" e di vere e proprie omissioni o distorsioni...

    ... è tutto un mondo fuori di testa e fuori controllo il nostro purtroppo... e se cerchi di saperne qualcosa di più e di raccontarlo in giro... ecco che diventi un complottista... perchè? Perchè la verità fa male... fa male agli infami... e fa male anche a chi ormai abbituato a certi concetti, non ne vuole sapere altre di vere verità, perchè la vita è già fin troppo difficile ogni giorno con i suoi problemi quotidiani.

    Detto questo, un abbraccio ad Elia, e un saluto a tutti gli uomini di buona volontà e bontà (quella vera, non vuole essere un riferimento biblico).

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