venerdì 24 maggio 2013

AL SIGNOR ANONIMO CHE HA CAPITO TUTTO (BEATO LUI)


Non credete! Lo dicono per darvi un premio di consolazione. Per noi, nulla cambierà. L' economia ripartira' quando ci sara' una riconversione dell' energia, ed un aumento del riciclaggio" di materiali" tutto il resto sono sciocchezze!! Secondo voi anche se eliminiamo gli attuali problemi socio- politici, credete che a napoli spariscano i rifiuti? Credete che qui' al nord non vengano ancora aziende di chiaro stampo mafioso? Credete che i killer di mafia e non si mettano a lavorare? Sembrate dei bambini che sperano che la maestra punisca il bullo di turno. Non siamo tutti uguali!! La mentalità meridionale e' il problema del bostro paese!! Infatti tutti gli statali, poliziotti, insegnanti, magistrati, politici, sono meridionali. Con l' aggravante che non parlano nemmeno l' italiano. Nel mio paese sono arrivati dei napoletani, dopo tre giorni avevano gia' minacciato di morte mezzo paese, un ristoratore di bari ha ucciso la moglie impiccandola. Non lavorano, o raramente ma te li trovi al bar a giocare alle slot, con sguardo aggressivo e territoriale, come i cani! Ora secondo voi, queste persone possono fare funzionare qualcosa? Un giorno uno di loro mi ha detto:" quando cominci a pensare di fregare un napoletano, lui, ti ha gia' fregato:" gli ho risposto che non ho mai pensato di fregare nessuno. L' evoluzione e' separazione! Non e' mai stato il contrario. Poi, dopo, si può parlare di banche, danaro, civiltà. Io, non odio nessuno, ma questo e' il nuovo tempo!! E non c'e' posto per certa gente!! Qui al nord la pensiamo tutti cosi, anche se non lo dicono.




TUTTO QUELLO CHE E' STATO FATTO 
AFFINCHE' GLI ITALIANI DEL SUD 
DIVENTASSERO MERIDIONALI



"Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto.
Ma tante volte, per anni.
E cancellarono per sempre molti paesi, in operazioni "anti-terrorismo", come i marines in Iraq.

Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero libertà di stupro sulle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico; o come i marocchini delle truppe francesi, in Ciociaria, nell'invasione, da Sud, per redimere l'Italia dal fascismo (ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa).

Ignoravo che, in nome dell'Unità nazionale, i fratelli d'Italia ebbero pure diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma.
E che praticarono la tortura, come i marines ad Abu Ghraib, i francesi in Algeria, Pinochet in Cile.

Non sapevo che in Parlamento, a Torino, un deputato ex garibaldino paragonò la ferocia e le stragi piemontesi al Sud a quelle di «Tamerlano, Gengis Khan e Attila».
Un altro preferì tacere «rivelazioni di cui l'Europa potrebbe inorridire». E Garibaldi parlò di «cose da cloaca».

Né che si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, come è accaduto con gl'islamici a Guantànamo. Lì qualche centinaio, terroristi per definizione, perché musulmani; da noi centinaia di migliaia, briganti per definizione, perché meridionali. E, se bambini, briganti precoci; se donne, brigantesse o mogli, figlie, di briganti; o consanguinei di briganti (sino al terzo grado di parentela); o persino solo paesani o sospetti tali. Tutto a norma di legge, si capisce, come in Sudafrica, con l'apartheid.

Io credevo che i briganti fossero proprio briganti, non anche ex soldati borbonici e patrioti alla guerriglia per difendere il proprio paese invaso.

Non sapevo che il paesaggio del Sud divenne come quello del Kosovo, con fucilazioni in massa, fosse comuni, paesi che bruciavano sulle colline e colonne di decine di migliaia di profughi in marcia.

Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gli italiani del Nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, a migliaia, forse decine di migliaia (non si sa, perché li squagliavano nella calce), come nell'Unione Sovietica di Stalin.

Ignoravo che il ministero degli Esteri dell'Italia unita cercò per anni «una landa desolata», fra Patagonia, Borneo e altri sperduti lidi, per deportarvi i meridionali e annientarli lontano da occhi indiscreti.

Né sapevo che i fratelli d'Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private (rubando persino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.

E mai avrei immaginato che i Mille fossero quasi tutti avanzi di galera.

Non sapevo che, a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla.

Ignoravo che l'occupazione del Regno delle Due Sicilie fosse stata decisa, progettata, protetta da Inghilterra e Francia, e parzialmente finanziata dalla massoneria (detto da Garibaldi, sino al gran maestro Armando Corona, nel 1988).

Né sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino al momento dell'aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo (terzo, dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso).
E non c'era la "burocrazia borbonica", intesa quale caotica e inefficiente: lo specialista inviato da Cavour nelle Due Sicilie, per rimettervi ordine, riferì di un «mirabile organismo finanziario» e propose di copiarla, in una relazione che è «una lode sincera e continua». Mentre «il modello che presiede alla nostra amministrazione», dal 1861 «è quello franco-napoleonico, la cui versione sabauda è stata modulata dall'unità in avanti in adesione a una miriade di pressioni localistiche e corporative» (Marco Meriggi Breve storia dell'Italia settentrionale).
Ignoravo che lo stato unitario tassò ferocemente i milioni di disperati meridionali che emigravano in America, per assistere economicamente gli armatori delle navi che li trasportavano e i settentrionali che andavano a "fai la stagione", per qualche mese in Svizzera.

Non potevo immaginare che l'Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera, rispetto ai proprietari delle ville sul lago di Como.
Avevo già esperienza delle ferrovie peggiori al Sud che al Nord, ma non che, alle soglie del 2000, col resto d'Italia percorso da treni ad alta velocità, il Mezzogiorno avesse quasi mille chilometri di ferrovia in meno che prima della Seconda guerra mondiale (7.958 contro 8.871), quasi sempre ancora a binario unico e con gran parte della rete non elettrificata.

Come potevo immaginare che stessimo così male, nell'inferno dei Borbone, che per obbligarci a entrare nel paradiso portatoci dai piemontesi ci vollero orribili rappresaglie, stragi, una dozzina di anni di combattimenti, leggi speciali, stati d'assedio, lager?
E che, quando riuscirono a farci smettere di preferire la morte al loro paradiso, scegliemmo piuttosto di emigrare a milioni (e non era mai successo)?

Ignoravo che avrei dovuto studiare il francese, per apprendere di essere italiano: «Le Royaume d'Italie est aujourd'hui un fait» annunciò Cavour al Senato. «Le Roi notre auguste Souverain prend pour lui-mème et pour ses succes-seurs le titre de Roi d'Italie.»
Credevo al Giosuè Carducci delle Letture del Risorgimento italiano: «Né mai unità di nazione fu fatta per aspirazione di più grandi e pure intelligenze, né con sacrifici di più nobili e sante anime, né con maggior libero consentimento di tutte le parti sane del popolo». Affermazione riportata in apertura del libro (Il Risorgimento italiano)distribuito gratuitamente dai Centri di Lettura e Informazione a cura del ministero della Pubblica Istruzione Direzione Generale per l'Educazione Popolare, dal 1964. Il curatore, Alberto M. Ghisalberti, avverte che, «a un secolo di distanza (...), la revisione critica operata dagli storici possa suggerire interpretazioni diversamente meditate (...) della più complessa realtà del "libero consentimento" al quale si riferisce il poeta». Chi sa, capisce; chi non sa, continua a non capire. Scoprirò poi che Carducci, privatamente, scriveva: «A Lei pare una bella cosa questa Italia?»; tanto che, per lui, evitare di parlarne «può anche essere opera di carità». (Storia d'Italia, Einaudi).

Io avevo sempre creduto ai libri di storia, alla leggenda di Garibaldi.

Tratto dal libro TERRONI - 
Tutto quello che è stato fatto affinché gli italiani del Sud diventassero meridionali di Pino Aprile




  1. Elia fa un ottimo excursus ispirato dal lodevole testo di Aprile ma vorrei fare un'analisi critica delle parole del sig. "Anonimo"

    1) Nulla cambierà:
    tipica dichiarazione fallimentare (umana, spirituale, sociale) della "pecora triste" ben tratteggiata in un ottimo articolo dello stesso Elia

    2) aumento del riciclaggio:
    Il regno delle Due Sicilie lo faceva al 100% e non aveva problemi energetici, era la terza potenza economica di Europa (dopo Inghilterra e Francia), ad es. la produzione di canapa era superiore a quella della Russia, produceva l'80% dello zolfo (allora strategico come il petrolio oggi)

    3) MAFIA è acronimo di "Mazzini Autorizza Furti Incendi ed Assassinii". Prima del cosiddetto "risorgimento" NON esisteva. É plausibile che una popolazione agguerrita dei 9 milioni di napolitani avrebbe consentito ad un manipolo di mille avanzi di galera di attraversare il suo territorio senza sparare un colpo?

    4) i meridionali non parlano italiano
    Le persone del Sud hanno un tasso medio di scolarizzazione superiore a quello del Nord, infatti sfornano molti laureati, in quanto l'università è utilizzata come ammortizzatore per il maggior tasso di disoccupazione

    5) la mentalità meridionale è il problema
    Il Meridione non è il problema, ma la soluzione, solo che ancora non tutti i meridionali lo sanno. La nostra storia trimillenaria ha avuto il culmine proprio alla vigilia dell'invasione franco-piemontese, alimentata dai soldi dei Rothschild i quali avevano bene inguaiato di debiti la deprecabile dinastia savoiarda e le avevan promesso la remissione dei debiti se avesse spazzato i Borboni che tanto fastidio davano alla corona inglese ma, soprattutto, ai traffici coloniali dei banchieri.
    (1° parte - segue)
  2. (2° parte)
    6) Non siamo tutti uguali!!!
    Per fortuna: al Nord imperversava la pellagra (perchè i "nordici" si nutrivano di mais senza trattarlo preventivamente con la calce spenta, come facevano le popolazioni dell'America centrale da millenni) e poi, lì al Nord, v’era un’alta concentrazione affetta da cretinismo, tubercolosi, gozzo mentre il Sud scoppiava di salute, si cantava e ballava per le strade, anche il più misero non dormiva a terra perchè vi erano strutture che accoglievano, di notte, i senza tetto (famoso l'Albergo dei Poveri a Piazza Carlo III, Napoli)

    7) Ora queste persone possono far funzionare qualche cosa?
    Il Sud, nella sua trimillenaria storia, ha avuto tante punte di eccellenza. Ricordo solo l'arte che risaliva alla Magna Grecia (come ricorda lo splendido libro del maestro Enzo Amato, "la musica del sole - viaggio attraverso l'insuperabile scuola musicale napoletana del settecento ") e che ha allevato anche i giovani Mozart, Beethoven, Haydn i quali hanno saccheggiato, cioè plagiato, gli archivi dei loro insegnanti Andrea Luchesi, Scarlatti, Cocchi, Paisiello, Anfossi (che non sono ricordati: questa si chiama damnatio memorie)

    8) Non c'è posto per i meridionali. Qui tutti la pensano così
    Ognuno è libero di fare tutte le se..e mentali che preferisce. Fortunatamente al Nord vi sono tante persone ragionevoli che NON la pensano così. Ma non si preoccupi, caro "Anonimo" qui al Sud ci son tanti che non trovano vantaggioso restare uniti ad un Nord in cui vi è quasi il 90% delle pensioni baby (cioè ex-lavoratori precoci, andati in quiescenza a 50 anni o poco più) e che, quindi, PRELEVA dall'INPS PIU' di quanto versa (situazione ribaltata al Sud che, essendo mediamente più giovane, versa PIU' di quanto preleva). Il Sud esporta quasi il 90% del suo agroalimentare mentre il Nord vende al Sud quasi il 64% del suo fatturato.
    Allora sai che c'è di nuovo? mettiamo una bella dogana sul Volturno e ci teniamo la roba nostra. Si chiama "autarchia".
    Ed abbiamo anche tanta energia alternativa (mare, sole, vento, geotermia) da alimentare tutta Italia, senza dover dipendere dal carbonio.

    Quando riusciremo a dire (ed a chiedere di sentire) la VERITA' saremo entrati nel futuro: pretendere la verità, in un mondo di ipocrisia, è un atto RIVOLUZIONARIO!


16 commenti:

  1. Tutto vero, ma non si creda che la gente del nord abbia guadagnato dall'Italia unita. Gli unici a farlo sono stati i potentati massonici, come sempre.
    E' ovvio che ogni qual volta si legge in un libro di storia che questo o tale stato era arretrato e corrotto, è vero il contrario. Oltre allo stato borbonico, questo vale anche per la Russia zarista o la Francia prima della rivoluzione giacobina. Ci vuole pure un qualche pretesto per farci odiare e deridere i migliori e farci invece ubbidire a chi ci vuole schiavi, no?
    Mandragola

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  2. Elia fa un ottimo excursus ispirato dal lodevole testo di Aprile ma vorrei fare un'analisi critica delle parole del sig. "Anonimo"

    1) Nulla cambierà:
    tipica dichiarazione fallimentare (umana, spirituale, sociale) della "pecora triste" ben tratteggiata in un ottimo articolo dello stesso Elia

    2) aumento del riciclaggio:
    Il regno delle Due Sicilie lo faceva al 100% e non aveva problemi energetici, era la terza potenza economica di Europa (dopo Inghilterra e Francia), ad es. la produzione di canapa era superiore a quella della Russia, produceva l'80% dello zolfo (allora strategico come il petrolio oggi)

    3) MAFIA è acronimo di "Mazzini Autorizza Furti Incendi ed Assassinii". Prima del cosiddetto "risorgimento" NON esisteva. É plausibile che una popolazione agguerrita dei 9 milioni di napolitani avrebbe consentito ad un manipolo di mille avanzi di galera di attraversare il suo territorio senza sparare un colpo?

    4) i meridionali non parlano italiano
    Le persone del Sud hanno un tasso medio di scolarizzazione superiore a quello del Nord, infatti sfornano molti laureati, in quanto l'università è utilizzata come ammortizzatore per il maggior tasso di disoccupazione

    5) la mentalità meridionale è il problema
    Il Meridione non è il problema, ma la soluzione, solo che ancora non tutti i meridionali lo sanno. La nostra storia trimillenaria ha avuto il culmine proprio alla vigilia dell'invasione franco-piemontese, alimentata dai soldi dei Rothschild i quali avevano bene inguaiato di debiti la deprecabile dinastia savoiarda e le avevan promesso la remissione dei debiti se avesse spazzato i Borboni che tanto fastidio davano alla corona inglese ma, soprattutto, ai traffici coloniali dei banchieri.
    (1° parte - segue)

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  3. (2° parte)
    6) Non siamo tutti uguali!!!
    Per fortuna: al Nord imperversava la pellagra (perchè i "nordici" si nutrivano di mais senza trattarlo preventivamente con la calce spenta, come facevano le popolazioni dell'America centrale da millenni) e poi, lì al Nord, v’era un’alta concentrazione affetta da cretinismo, tubercolosi, gozzo mentre il Sud scoppiava di salute, si cantava e ballava per le strade, anche il più misero non dormiva a terra perchè vi erano strutture che accoglievano, di notte, i senza tetto (famoso l'Albergo dei Poveri a Piazza Carlo III, Napoli)

    7) Ora queste persone possono far funzionare qualche cosa?
    Il Sud, nella sua trimillenaria storia, ha avuto tante punte di eccellenza. Ricordo solo l'arte che risaliva alla Magna Grecia (come ricorda lo splendido libro del maestro Enzo Amato, "la musica del sole - viaggio attraverso l'insuperabile scuola musicale napoletana del settecento ") e che ha allevato anche i giovani Mozart, Beethoven, Haydn i quali hanno saccheggiato, cioè plagiato, gli archivi dei loro insegnanti Andrea Luchesi, Scarlatti, Cocchi, Paisiello, Anfossi (che non sono ricordati: questa si chiama damnatio memorie)

    8) Non c'è posto per i meridionali. Qui tutti la pensano così
    Ognuno è libero di fare tutte le se..e mentali che preferisce. Fortunatamente al Nord vi sono tante persone ragionevoli che NON la pensano così. Ma non si preoccupi, caro "Anonimo" qui al Sud ci son tanti che non trovano vantaggioso restare uniti ad un Nord in cui vi è quasi il 90% delle pensioni baby (cioè ex-lavoratori precoci, andati in quiescenza a 50 anni o poco più) e che, quindi, PRELEVA dall'INPS PIU' di quanto versa (situazione ribaltata al Sud che, essendo mediamente più giovane, versa PIU' di quanto preleva). Il Sud esporta quasi il 90% del suo agroalimentare mentre il Nord vende al Sud quasi il 64% del suo fatturato.
    Allora sai che c'è di nuovo? mettiamo una bella dogana sul Volturno e ci teniamo la roba nostra. Si chiama "autarchia".
    Ed abbiamo anche tanta energia alternativa (mare, sole, vento, geotermia) da alimentare tutta Italia, senza dover dipendere dal carbonio.

    Quando riusciremo a dire (ed a chiedere di sentire) la VERITA' saremo entrati nel futuro: pretendere la verità, in un mondo di ipocrisia, è un atto RIVOLUZIONARIO!

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  4. Certe affermazioni sono il risultato dell'insegnamento scolastico... i vincitori scrivono la (loro) storia gli altri la leggono.

    Prendete un libro di storia delle superiori, delle medie, delle scuole elementari (io le chiamo ancora così alla faccia della gelmini e del suo tunnel che va dal gran sasso a ginevra) e la prima cosa che notere è la totale assenza dei finanziatori di qualsiasi impresa salvo non siano persone fisiche (conti, duchi, re, imperatori, commercianti, uomini d'affari o banchieri intesi come persone incarnate).

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  5. Qua purtroppo la Storia e' stata tutta mistificata.Grazie Aprile e Menta

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  6. Da nordico nordico posso solo dire che non dobbiamo cadere ancora nell'ingannno della lite da "puerett" che torna utile al divide et impera instaurato per non farci diventare "pesanti".
    Purtroppo siamo stati presi tutti per i fondelli, fino a che non ci si è svegliati (ancora in pochi, purtroppo , sigh).
    L'unico appunto ad Alex è sul punto 4: kazzarola maggior numero di laureati al sud... MINKIA come la Gelmini... purtroppo con questo tipo di affermazione si fa autogoal!! Non tocchiamo certi "italici "tasti (creati ad arte...!!!).
    Pensiamo solo ad andare avanti dritti all'obbiettivo: tornare ad essere un popolo libero, vero, che vive!! E trasciniamo il resto del mondo (anche se qualcuno è sulla strada giusta: Argentina, Venezuela...Iran) un abbraccio a tutti, ma proprio tutti!!! Bruno

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  7. Sono l'anonimo " che ha capito tutto" Meraviglioso l'excursus storico! Siete ancora li' che puntate il dito contro gli altri, per una mancanza che e' propia del vostro D.N.A. Visto pero' che siete cosi bravi " sopratutto a lamentarvi", perché non vi rimboccate le maniche e cominciate a fare qualcosa per il vostro paese? 1) non venite al nord, magari a fare i carabinieri, da voi c' e' un bel po' di criminalità. 2) cominciate a ricostruire il vostro paese con le vostre capacita' tecnologiche, culturali, fisiche! Signori!! Sveglia!! Indignarsi non serve dovete mettervi a lavorare, a collaborare tra voi, e non fottervi a vicenda. Oppure potete votare grillo. Usate il cervello e' l' unico strumento utile a disposizione dell' uomo. Non vedete che quello che dite e' solo voglia di riscatto sociale? E allora, riscattatevi, dimostrate al mondo che non siete solo, spaghetti, mafia, e mandolino. Per fare ciò non dovete migrare, ma lavorare, e non per voi stessi, ma per tutta la vostra comunità. Su', coraggio, partite! Ma non tra un mese, o tra un anno, Da Adesso!!

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    1. Quante cose dobbiamo metterci noi! E tu nemmeno il nome? Quello vero intendo, e magari anche il cognome.
      Che bello buttare il sasso e nascondere la mano, caro signor nessuno.

      Sai, di signori anonimi, che poi ti parlano pure di spiritualità, quella di convenienza, quella che giustifica la fuga dall'impegno concreto, comincio ad averne davvero troppo.

      Questo è il blog di un meridionale, di quelli sporchi, scansafatiche, che non sanno nemmeno parlare l'italiano (peccato solo che non rubo e nemmeno commetto altri reati) Che ci fai in questo blog?
      Mi chiedo come fai a resistere al cattivo odore che emana. Hai il naso intasato per caso?

      Elia Menta
      (non sono un anonimo)

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    2. Anonimo, chi cura questo blog si vede che è un signore e non ti manda palesemente a cagare.
      Cosa che meriteresti ampiamente.
      Inoltre i luoghi comuni dei terroni/scansafatiche/criminali e porcate varie oltre che essere stati costruiti ad hoc sono accettati e fatti propri solo dalle menti piccole, quelle che hanno il cervello come nuovo (mai usato).
      AM

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  8. "Siete ancora li' che puntate il dito contro gli altri, per una mancanza che e' PROPIA del vostro D.N.A. Visto pero' che siete cosi bravi SOPRATUTTO a lamentarvi"

    Per fortuna che lui l'italiano lo sa parlare! :)

    Mandragola

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  9. Al quella specie di essere di "anonimo", vorrei soltanto dire una cosa: NON SEI DEGNO NEANCHE DEL Più SPREGEVOLE DEI COMMENTI! Credo di aver detto tutto..

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  10. I danni dell'istruzione obbligatoria........

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  11. I danni dell'istruzione obbligatoria........

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  12. Bene... avete capito perchè "ognuno ascolta solamente quello che capisce" ....? C'era una barzelletta di quando ero piccolo ... "dove vai? son cipolle".
    Vi sembra che sono fuori tema? Possibile!
    Sarà, forse, che io con gli "umani" la vedo molto dura...! Buona fortuna a tutti...

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  13. "anonimo" ascolta inizia a preoccuparti che su ti sono rimaste solo altre due fabbrichette dopodichè verrai tu giù a fare lo schiavo nelle Nostre terre !!

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