Semplice:
-per
ambo le Camere,
-col
primo turno assegnazione di 2/3 dei seggi in modo proporzionale e con bassa
soglia di qualificazione (3%);
-qualora
un partito o una coalizione abbia raccolto la maggioranza assoluta dei voti,
ottiene il restante 1/3 come premio di maggioranza;
-se
nessun partito o coalizione raccoglie la maggioranza assoluta, si assegna la il
premio di maggioranza mediante un ballottaggio dopo 2 settimane tra i due
partiti o coalizioni che hanno raccolto più voti nel primo turno.
In
tal modo è praticamente assicurato che vi sia una maggioranza in ambo le
camere, e, al contempo, che questa maggioranza sia legittimata dalla
maggioranza dei votanti.
Si
previene che la maggioranza dei seggi vada a una formazione politica il cui
programma è contrario alla volontà della maggioranza degli elettori.
Si
previene anche che il Presidente della Repubblica e altri organi di garanzia
siano eletti da una maggioranza parlamentare non rappresentativa della
maggioranza dei votanti, come invece può avvenire con un premio di maggioranza
quale l'attuale.
La
riforma suddetta è attuabile mediante legge ordinaria, non costituzionale,
quindi si può fare in poche settimane.
03.03.13
Marco Della Luna
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