giovedì 30 maggio 2013

MARRA: LA ROMA CHE HA VOTATO PER IL PD, CIOE' PER IL BILDERBERG, LE BANCHE, LA MASSONERIA E LA MAGISTRATURA SATANICA, E LE TASSE




Più mettiamo a nudo i crimini delle banche, del bilderberg e della massoneria deviata, il cui tessuto connettivo di fondo è ora risultato essere addirittura nelle pratiche satanico\pedofile, più la gente li sostiene e li vota.

Come mai? Semplice: perché la vera divisione della società non è tra destra o sinistra, ma tra impiegati, pubblici e privati, e disoccupati – ai quali si è fatto credere che possono vivere solo con le tasse dei ‘ricchi’ (che peraltro sono in via di estinzione) – e titolari di partita IVA, che le tasse non le vogliono pagare; e siccome gli impiegati sono di più, vince la sinistra.

Una situazione in cui i titolari di partita IVA, nonostante non vogliano pagare le tasse, evitano anche loro di attaccare le banche, perché sono comunque sotto il loro ricatto economico. Senza contare che un bel po’ massoni, bilderberghini e filo bancari lo sono poi pure loro.

Come finirà? Finirà che il regime bancario\pdiessino\massonico\bilderberghino, non risolverà nulla; il regime bancario\pdiellino\massonico\bilderberghino neanche, e tutti questi regimi cadranno in breve sulla testa dura della società e gliela romperanno.

A quel punto, che credo sia imminente, la società inizierà a capire, si renderà che non ha bisogno delle tasse, perché esse sono anzi illecite e sono la sua rovina, e andrà a prendere gli ‘onesti’ dirigenti del PD, ma anche degli altri partiti e del PDL – in realtà delle cosche di sciagurati consci dei crimini bancari\bilderberghini, ma proni alle logiche di questi delinquenti – e farà fare a tutti la fine di Bettino.

Naturalmente qualcuno potrebbe osservare che la vittoria del PD dipende dai voti di Grillo che sono andati a Marino, ma non è così, perché sarebbero potuti andare verso i candidati anti-sistema, e non è accaduto.

27.5.13
Alfonso Luigi Marra


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Caro Alfonso, non so se hai presente lo studio del 2008 (ma confermato sostanzialmente a febbraio 2013), compiuto dal prof. Tullio de Mauro, illustre linguista, il quale rilevava che nel nostro paese vi è:
  • il 5% della popolazione italiana tra i 14 ed i 65 anni ANALFABETA (non in grado di distinguere tra lettere e cifre);
  • il 38% che sa leggere ma ha DIFFICOLTA' EVIDENTI DI LETTURA;
  • il 33% che sa leggere fluentemente ma ha DIFFICOLTA' DI COMPRENSIONE del testo
quindi consideriamo che intorno a noi vi sono circa il 78% (cioè oltre 3 persone su 4) che NON SA NIENTE e QUELLO CHE SA E' FALSO ed anche se ti sgoli a portargli cifre, numeri, citazioni si comportano come degli IDIOTI, IGNORANTI, INOSSIDABILMENTE INFLUENZATI dall'IDEOLOGIA (quella "brutta bestia che ragiona al posto tuo", come magnificamente disse Jean-François REVEL) poi ho notato che sono tutte parole che iniziano con la "i".

Con tali individui puoi sperare di comunicare solo con DISEGNI e/o FOTO-FILMATI: io, infatti, quando scrivo un articolo del blog cerco di arricchirlo con disegni, foto, etc, in modo che rimanga almeno un ricordo visivo, grafico.

Come vuoi che PECORE TRISTI di questo genere capiscano un messaggio così complesso come il signoraggio e le complicità internazionali della classe "digerente" (errore non casuale), oppure esempi virtuosi come il rifiuto da parte dei grillini dei rimborsi elettorali o dell'avanzo di diaria, etc?
Io lavoro in un'azienda diciamo "avanzata" dove la percentuale di diplomati e laureati è molto alta ma ti vorrei far vedere lo sguardo vuoto quando attacco qualche argomento inusuale (cioè non trattato da "mamma" RAI, da "zia" Mediaset, da "La Repubblichetta delle banane", da "Il Fessaggero", da "Il Corriere della Serva", da "SoloBugie24OreAlGiorno", etc.).

Tutt'altra storia se gli parli di cibo/vino, calcio/sport, auto/moto, sesso/pettegolezzi, soldi/cellulari (in ordine decrescente di padronanza del dominio e di capacità dialettica): e come gli si accendono gli occhi e gli si drizzano le orecchie!
Così stando le cose, di quel 50% circa che è andato a votare certo non vi saranno 3 su 4 che non capiscono niente ma abbastanza da non confermare il bisogno di cambiamento, la volontà di protesta, l'esigenza di riconquistare la sovranità che era stato chiaramente espresso a febbraio 2013: siamo ancora, l'ennesima volta, a "Franza o Spagna, purchè se magna"...

Un abbraccio
AlexFocus

3 commenti:

  1. Molti non capiscono quello che leggono o faticano a farlo perchè i libri di scuola sono nella maggior parte dei casi scritti DA CANI per cui ti disabiutano alla lettura ed alla comprensione.

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  2. Non è questione di apprendimento solo alla lettura, è questione che alla gente non gliene frega nulla di quello che sta per accadere, ma solo perchè non lo sentono dire in televisione, solo ed esclusivamente la televisione è la bibbia a cui credono. Leggere "porta via tempo", io lotto tutti i giorni per informare i miei conoscenti, ma su 30 solo 4 o 5 leggono ciò che giro loro. La TV è più comoda, non devi far altro che pigiare un tasto e lei ti delizia gli occhi e le orecchie su quello che vuole informarti e farti vedere, inoltre è un'ottima baby-sitter: piazzi il bambino davanti alla televisione e tu puoi preparare la cena o andare su face book (altra compagnia assolutamente necessaria per l'uomo).
    Stendiamo poi un velo pietoso sull'istruzione scolastica che è veramente ma veramente scarsa, ne vanno di mezzo i nostri figli .... gli uomini del domani (se ce ne sarà uno)
    Nadia

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  3. Lo studio del Prof. De Mauro sfortunatamente è esatto. Stando così le cose ne discende l'idea che la redazione dei testi dev'essere fatta su misura adeguata alla reale capacità di intendere media dei lettori italiani.
    Per queste ragioni i testi devono essere redatti in modo speciale, nella speranza che vengano intesi, condivisi, e siano capaci di comunicare al 22% che resta e ad una parte quanto più numerosa possibile di quel 33% che comprende con difficoltà. I maggiori redattori di testi pubblicitari del secolo passato studiavano questo problema: Essi avevano bisogno di produrre testi capaci di ottenere attenzione, comprensione e consenso, e cioè azione (l'acquisto di un prodotto): cosa non facile.
    John Caples decano dei redattori pubblicitari di grande successo scrisse in un suo libro: "Ho visto un testo (per lo stesso prodotto) dare un ritorno di consensi, e quindi di vendite, 19 volte e mezzo più di un altro testo evidentemente molto meno efficace.
    Potevano calcolare esattamente il "return" il ritorno dei lettori mediante annunci su riviste e giornali con cupon di risposta: ovvero la vendita contrassegno cioè tu riempi il coupon e ricevi il prodotto per posta, pagando al postino o all'ufficio postale. Questo sistema di vendita, poco usato in Italia, permetteva ai pubblicitari del secolo passato di misurare esattamente il rapporto spesa per l'annuncio / ritorno effettivo di vendite.
    Credete a me, gentili signori, anche se non è possibile accettare la "democrazia" quale miglior sistema politico, possiamo sempre fare qualcosa, usando il cervello.
    Eliseo
    (é il mio nome di battesimo e non un nickname)

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