domenica 26 maggio 2013

GRILLO COME ROBESPIERRE




Chi non conosce la storia, non conosce l'attualità. Ecco perché non vogliono che la impariamo, e ce ne rifilano versioni posticce a scuola e in tv. Per chi è interessato a capire quali poteri hanno veramente diretto il mondo negli ultimi secoli, ho tradotto e riassunto il capitolo sulla rivoluzione francese di "Pedine nel gioco", scritto dal comandante canadese William Guy Carr nel 1958. Infine il mio commento.

"Agenti degli Illuminati di Baviera entrarono in contatto con il marchese di Mirabeau, quale persona più adatta per servire i loro scopi in Francia. Questi era molto influente nei circoli di corte, e amico stretto del duca d'Orleans, che gli Illuminati avevano scelto come uomo di facciata per guidare la rivoluzione. Soprattutto, il marchese di Mirabeau non aveva morale, e i suoi eccessi lo avevano condotto pesantemente in debito.
Fu semplice per i banchieri far contattare Mirabeau, il famoso oratore francese, dai loro agenti. Fingendosi amici e ammiratori si offrirono di aiutarlo a uscire dalle difficoltà finanziarie. In realtà, lo incoraggiarono a sprofondare nel vizio e nello sperpero fino a renderlo completamente dipendente dalle loro richieste. Durante un incontro, Mirabeau fu presentato a Moses Mendelssohn, uno dei grandi finanzieri ebrei. Al momento opportuno, Mendelssohn presentò a Mirabeau una donna, famosa per bellezza e fascino, ma priva di scrupoli morali.
La bella ebrea era sposata con un tale Herz, ma, per un uomo come Mirabeau, il fatto che fosse sposata la rendeva solo più desiderabile. Non ci volle molto prima che questa spendesse più tempo con Mirabeau di quanto ne spendesse con suo marito.  Pesantemente indebitato con Mendelssohn, tenuto in pugno dalla signora Herz, Mirabeau era completamente incastrato. Aveva abboccato perfettamente. La mossa seguente fu di iniziarlo all'illuminismo. Fu fatto giurare segretezza e ubbidienza illimitata, a costo della vita. Fu poi condotto in situazioni compromettenti, che misteriosamente divennero pubbliche. Questo metodo di distruggere l'immagine divenne noto come la pratica de L'infamie. A causa degli scandali, Mirabeau fu allontanato da molti del suo rango. Il suo risentimento produsse in lui il desiderio di rivalsa e fu così che abbracciò la causa rivoluzionaria.
Il compito di Mirabeau fu di convincere il duca d'Orleans a guidare il movimento rivoluzionario. Doveva fargli intendere che, una volta fatto abdicare il re, egli avrebbe governato la Francia. Gli Illuminati prestarono molta attenzione affinché né Mirabeau né il duca d'Orleans venissero a sapere che il piano prevedeva invece l'assassinio del re, della regina, e di migliaia di nobili. Fecero credere loro che lo scopo della rivoluzione fosse di liberare la politica e la religione dalla superstizione e dal dispotismo.
Il duca d'Orleans era stato scelto come leader apparente della rivoluzione anche perché era il gran maestro della massoneria francese. Mirabeau presentò il duca e il suo amico Talleyrand all'illuminato Weishaupt, il quale li iniziò ai segreti della massoneria del Grande Oriente. Alla fine del 1773, Filippo, duca d'Orleans, aveva introdotto il rituale del Grande Oriente nella massoneria francese. Nel 1788 c'erano già in Francia più di 2000 logge affiliate con il Grande Oriente, e più di 100.000 adepti. Gli Illuminati ebrei organizzarono quindi dei comitati rivoluzionari segreti all'interno delle logge. In questo modo i direttori rivoluzionari sommersi erano pronti in tutta la Francia.

Una volta fattagli amalgamare la massoneria nazionale (detta anche blu) con i riti del Grande Oriente, Mirabeau condusse il duca d'Orleans lungo lo stesso percorso che lo aveva ridotto all'esclusione sociale. In esattamente 4 anni, il duca divenne così indebitato che fu convinto a esercitare ogni sorta di traffico illegale per recuperare le perdite. Ma, per qualche strana ragione, le sue imprese sembravano andare sempre storte, ed egli perdeva sempre più denaro.
Nel 1780 il suo debito era di 800.000 livres. Come con Mirabeau, i banchieri gli offrirono consulenza finanziaria. Con molta delicatezza, lo manovrarono affinché egli garantisse i loro prestiti con il suo palazzo, le sue tenute, la sua casa, e il suo palazzo reale. Il duca d'Orleans firmò un contratto in cui autorizzava i finanziatori ebrei a gestire le sue proprietà cosicché gli assicurassero entrate sufficienti a pagare i debiti e fornirgli un reddito adeguato. Il duca non era mai stato molto brillante in materie finanziarie. Il contratto gli sembrava un affare.
Il potere segreto che dirigeva la rivoluzione francese appuntò Choderlos de Laclos a gestire il palazzo reale e le tenute del duca. Si ritiene che de Laclos fosse un ebreo di origine spagnola, autore de "Les Liaisons Dangereuses" e altri lavori pornografici. Egli difendeva pubblicamente la sua estrema immoralità dicendo che il suo interesse per la politica dell'amore in tutti i suoi aspetti derivava dal suo amore per la politica.
Di fatto, Choderlos de Laclos trasformò il palazzo reale nella più grande e famigerata casa di malaffare il mondo avesse mai conosciuto. Vi tenne ogni tipo di laido intrattenimento, spettacoli spudorati, gallerie di pittura oscena, biblioteche pornografiche, ed esibizioni pubbliche delle più bestiali forme di depravazione sessuale. Il palazzo reale divenne il centro in cui i dettagli della campagna per la distruzione sistematica della fede religiosa e della pubblica morale vennero concepiti ed eseguiti. Questo fu fatto secondo la teoria cabalistica secondo cui il migliore rivoluzionario è la gioventù senza morale.
Associato con de Laclos era un ebreo di Palermo di nome Cagliostro, alias Giuseppe Balsamo. Questi convertì una delle proprietà del duca in una stamperia, da dove propagava volantini rivoluzionari. Balsamo organizzò uno staff di propagandisti. Oltre alla letteratura, questi organizzavano concerti, opere teatrali, dibattiti pensati per assecondare gli istinti più bassi e portare avanti la causa della rivoluzione. Balsamo organizzò anche le spie che permettevano di applicare la strategia de l'infamie per la sistematica distruzione dell'immagine.
Uomini e donne, accattivati nella rete da de Laclos e Balsamo, potevano essere ricattati e fatti ubbidire. Fu così che le tenute del duca d'Orleans furono trasformate nel centro della politica rivoluzionaria, mentre, sotto la copertura di sale di lettura, teatri, gallerie d'arte e club di atletica, le sale da gioco, i bordelli e le osterie facevano affari d'oro. In questo underground rivoluzionario, i potenziali leader furono individuati. Le tenute del duca erano diventate le fabbriche dove il potere segreto stava creando i pezzi che intendeva usare nel suo gioco internazionale di scacchi. Ma, per il pubblico, questo posto famigerato era proprietà del duca d'Orleans, il cugino del re. Solo una manciata di uomini e donne sapeva che era controllato dai banchieri che lo stavano usando per i loro scopi rivoluzionari.
Nel 1784, il corriere che stava portando i dettagliati piani sovversivi di Weishaupt da Francoforte a Parigi fu colpito da un fulmine mentre attraversava Ratisbona, e i documenti furono ritrovati dalla polizia, che li consegnò al governo bavarese. Il governo ordinò la perquisizione delle sedi degli Illuminati, e vi vennero trovate ulteriori prove delle vaste ramificazioni del movimento di rivoluzione mondiale. I governi di Francia, Inghilterra, Polonia, Germania, Austria, e Russia vennero informati del complotto rivoluzionario internazionale, ma, come poi accadde più e più volte, non agirono.

Nel 1785 la sorella di Maria Antonietta scrisse a questa ripetutamente, avvertendola del complotto rivoluzionario, della connessione con i banchieri internazionali, del ruolo che la massoneria avrebbe giocato. Maria Antonietta non riuscì a crederci. Le rispose con lunghe lettere, in cui si legge: "Credo che, per quanto riguarda la Francia, tu ti preoccupi troppo della massoneria. Qui è lungi dall'avere l'importanza che potrebbe avere altrove in Europa."
Quanto si sbagliasse fu dimostrato dalla storia. Poiché rifiutò ripetutamente di dare ascolto ai moniti della sorella, lei e suo marito morirono sotto la ghigliottina.
La maggior parte degli studenti crede che Maria Antonietta intrattenesse molte avventure con gli amici di suo marito, e si lasciasse andare in spericolate stravaganze. Questa immagine è il frutto della propaganda di Balsamo. Tramite la tecnica de l'infamie questi istigò il popolo a pretendere che fosse giustiziata. Ma gli storici hanno dimostrato che quella versione del comportamento di Maria Antonietta è un mucchio di menzogne. La forza d'animo con cui sopportò le sofferenze che le vennero inflitte, la dignità con cui affrontò il suo destino, la rassegnazione e il coraggio con cui offrì la sua vita, non si conciliano con le caratteristiche di una donna frivola e immorale.
Per diffamare Maria Antonietta, Weishaupt e Mendelssohn escogitarono la storia della collana di diamanti. In quel periodo, le risorse finanziarie della Francia erano ridotte ai minimi termini, e il governo stava pregando i banchieri internazionali affinché concedessero ulteriori prestiti. Un agente segreto dei cospiratori ordinò una favolosa collana di diamanti ai gioiellieri di corte. L'ordine, il cui valore si stima fosse 250.000 livres, fu fatto in nome della regina. Quando i gioiellieri consegnarono la collana alla regina, questa rifiutò e spiegò di non saperne nulla. Ma la notizia della favolosa collana trapelò proprio come i cospiratori avevano inteso. Balsamo mise all'opera la sua macchina di propaganda. Maria Antonietta fu inondata di critiche, la sua reputazione distrutta. Mentre, come sempre, nessuno poteva alzare un dito sulle persone che avevano organizzato l'infamia. Dopodiché, Balsamo tirò fuori il suo capolavoro. La sua stamperia diffuse migliaia e migliaia di volantini secondo cui la collana era il regalo di un amante segreto della regina, come apprezzamento per i suoi favori.
Ma gli artefici de l'infamie  escogitarono piani ancora più diabolici. Scrissero una lettera al cardinale de Rohan, con falsa firma della regina. Nella lettera veniva chiesto che il cardinale la incontrasse al palazzo reale a mezzanotte per discutere la faccenda della collana. Una prostituta del palazzo reale fu fatta travestire da regina e incontrare il cardinale. L'incidente fu propagandato nei giornali e volantini, e vennero fatti circolare i pettegolezzi più idioti riguardo due delle più alte cariche di Stato e Chiesa.
Una volta che la collana di diamanti era servita allo scopo, fu portata in Inghilterra e smontata. Si ritiene che la maggior parte dei preziosi diamanti di cui era composta furono tenuti da un ebreo di nome Eliason.
Ulteriori connessioni dei banchieri ebrei inglesi con il complotto che scatenò la rivoluzione francese furono scoperte da Lady Queensborough, autrice di "Teocrazia occulta". Mentre svolgeva delle ricerche, questa lesse una copia de "L'anti-semitismo" scritta da un ebreo di nome Bernard Lazare e pubblicata nel 1849. Secondo le informazioni ottenute da questo libro, Lady Queensborough sostiene che Benjamin Goldsmid, suo fratello Abraham, il loro partner Moses Mecatta, e suo nipote Sir Moses Montifiore, finanzieri ebrei in Inghilterra, erano affiliati con i loro consanguinei in Europa nel complotto per scatenare rivoluzione francese.  Ulteriori prove furono trovate per collegare Daniel Itsig di Berlino, suo genero David Friedlander, e Herz Gergbeer di Alsazia con i Rothschild e il complotto. Sono così rivelati gli uomini che in quel tempo costituivano il potere segreto dietro il movimento rivoluzionario mondiale.
Capire i metodi usati da questi uomini per portare il governo francese in difficoltà finanziarie è importante, perché è lo stesso standard che poi seguirono in America, Russia, Spagna, e nei successivi paesi.
Sir Walter Scott, nel secondo volume de "La vita di Napoleone", dà un chiaro resoconto delle mosse iniziali. Egli riassume la situazione con queste parole: "Questi finanzieri usarono il governo francese nello stesso modo in cui gli spendaccioni falliti sono trattati dagli usurai, che, mentre con una mano finanziano lo sperpero, con l'altra estorcono i compensi più irragionevoli. Tramite una lunga serie di questi prestiti rovinosi, e i vari diritti stabiliti per garantirli, le finanze della Francia furono ridotte alla confusione totale."
Dopo che il governo francese fu fatto enormemente indebitare per combattere guerre che avrebbero favorito le ambizioni segrete dei cospiratori internazionali, questi poi molto gentilmente offrirono il denaro, a condizione di poter dettare i termini dei prestiti. In apparenza questi termini erano molto accomodanti. In realtà un tarlo era stato introdotto nel legno, nella persona di un certo M. Necker. Questi fu nominato primo ministro degli affari finanziari al consiglio del re di Francia. I finanzieri ebrei promisero che questo mago finanziario avrebbe tirato fuori la Francia dai guai in men che non si dica. In pratica quello che ottenne nei successivi 4 anni fu di invischiare il governo con i finanzieri ebrei al punto che il debito nazionale raggiunse le 170.000.000 livres.
Il capitano A.H.M. Ramsay, in "La guerra senza nome" riassume la situazione così: "La rivoluzione è un colpo sferrato a un paralitico. Quando la morsa del debito è ben salda, presto segue il controllo di ogni forma di pubblicità e di attività politica, insieme al controllo degli industriali (sia gli imprenditori che i lavoratori). Lo stage è quindi pronto per il colpo rivoluzionario. La corruzione morale facilita il processo."
Mentre Balsamo infamava i più alti rappresentanti di Chiesa e Stato con la sua propaganda, agenti degli Illuminati organizzavano gli uomini da usare come leader nel regno del terrore che era stato programmato insieme alla rivoluzione. Tra questi leader spiccavano Robespierre, Danton, e Marat. I dettagli del piano sanguinario furono decisi tra le mura di un convento giacobino. Furono compilate le liste dei reazionari da liquidare. Fu spiegato che, mentre i criminali e i pazzi sarebbero stati liberati per terrorizzare la popolazione con omicidi di massa e stupri pubblici, i sovversivi, diretti da Manuel, procuratore del Comune, avrebbero sistemato tutte le figure politiche importanti, i capi del clero, e gli ufficiali militari fedeli al re. Gli uomini che sarebbero dovuti emergere dall'underground ebraico furono organizzati in club giacobini. Sotto la direzione dei loro leaders, questi compirono le atrocità di massa utili ai loro padroni occulti.
I giacobini presero il potere. Usarono il duca d'Orleans fintanto che questi era necessario per votare la morte di suo cugino, il re. Il duca credeva che egli stesso sarebbe stato incoronato re costituzionale, ma i giacobini avevano istruzioni diverse. Dopo che il duca fu fatto votare la morte del re, addossandosene quindi la colpa, i poteri occulti dietro la rivoluzione puntarono tutta la forza della propaganda a l'infamie contro di lui. In un attimo, anch'egli fu sulla strada della ghigliottina, deriso e infamato da tutte le classi.
Quando Mirabeau si rese conto di quale terribile strumento di vendetta aveva aiutato a mettere in moto, se ne pentì. Sebbene si fosse comportato da dissoluto, non sopportava la vista delle scioccanti atrocità che i giacobini stavano sistematicamente perpetrando su tutti quelli contro cui i loro padroni segreti puntavano il dito. Mirabeau di fatto era contrario acché venisse fatta alcuna violenza al re. La sua intenzione era di ridurre Luigi XVI a un monarca limitato, e di farsi nominare suo consigliere principale. Quando capì che i suoi padroni erano decisi invece ad ucciderlo, cercò di aiutarlo a scappare da Parigi e di metterlo sotto la protezione dei generali a lui fedeli. Il piano però fu fatto trapelare ai giacobini, e anche Mirabeau fu liquidato. Nel suo caso, la pubblica esecuzione non fu possibile perché mancava il tempo per costruire un'accusa nei suoi confronti, perciò fu semplicemente avvelenato. La sua morte fu fatta sembrare un suicidio.
Danton e Robespierre furono strumenti degli Illuminati per instaurare il regno del terrore, ottenere vendetta sui loro nemici, ed eliminare i personaggi che essi consideravano ostacoli. Tuttavia, una volta serviti allo scopo, anche i due rivoluzionari furono fatti arrestare e accusati delle atrocità perpetrate.
Nel suo "Vita di Robespierre", G. Renier scrive: "Il 28 giugno 1794 Robespierre fece un lungo discorso di fronte alla Convenzione, una filippica contro gli ultra-terroristi, nella quale egli mosse accuse vaghe e generali." Robespierre avrebbe detto: "Non oso dire il loro nome in questa sede. Non posso strappare il velo che nasconde questo profondo mistero di iniquità. Ma posso sicuramente affermare che tra gli autori di questo complotto vi sono gli agenti di quel sistema di corruzione e sperpero, che sono i mezzi più potenti inventati dagli stranieri per distruggere la repubblica: intendo dire gli apostoli dell'ateismo, e dell'immoralità che è alla sua base." Renier aggiunge: "Se Robespierre non avesse fatto quel discorso, probabilmente sarebbe rimasto al potere."
Ma Robespierre aveva detto troppo. Fu deliberatamente colpito alla mascella per impedirgli di parlare, e il giorno seguente fu trascinato alla ghigliottina. Gli Illuminati così eliminarono un massone che ormai aveva capito troppo."


Studiata la storia, si capisce che la strategia dei banchieri è sempre la stessa: sfruttare quella parte dei politici che è
-avida
-corruttibile
-ingenua
e quella parte del popolo che è
-credulona
-pettegola
-invidiosa
-emotiva
Quando i banchieri vogliono creare il caos per avanzare i loro interessi, manovrano i politici corrotti e prendono posizioni strategiche. Contemporaneamente instillano nel popolo l'idea che i loro governanti siano i peggiori possibili, fomentando l'odio e il desiderio di vendetta. Per farlo, usano i media e i grandi predicatori rivoluzionari (Robespierre, Marx, Di Pietro, Grillo) che sono ingenui o venduti, generalmente entrambe le cose.
Una volta che la furia del popolo ha spodestato i governanti, i banchieri li sostituiscono con uomini a loro più succubi, e scaricano i rivoluzionari. Esempio abbastanza recente, tangentopoli e l'eliminazione di statisti come Andreotti, certo non santi ma abbastanza benevoli da fare gli interessi dell'Italia, sostituiti con politici asserviti agli atlantici, usando come grimaldello l'illuso Di Pietro, poi scaricato. Esempio attuale, la campagna a l'infamie contro Berlusconi e la classe politica in genere, usando personaggi come Travaglio e Grillo, che poi saranno certamente scaricati.
Davvero, la strategia dei banchieri internazionali non si è spostata di un centimetro.
Ai tempi della rivoluzione francese, il popolo veniva ubriacato con parole che suonavano bene ma di sostanza ne avevano assai poca: libertà, uguaglianza, fratellanza.
Oggi, viene ubriacato con parole che suonano bene ma di sostanza ne hanno assai poca: democrazia, non-discriminazione, tolleranza, ecc.
Come allora convinsero il popolo che, una volta eliminato il re, avrebbe ottenuto il paradiso in terra, mentre la condizione del popolo in realtà peggiorò, oggi ci vogliono convincere che:
-dobbiamo eliminare gli stati, e avremo la pace mondiale;
-dobbiamo eliminare le differenze tra uomini e donne, e avremo la pace tra i sessi;
-dobbiamo eliminare le differenze tra le razze, e avremo la pace e l'amore fraterno;
-dobbiamo eliminare le differenze tra le religioni, e avremo la comprensione tra gli uomini;
-una marea di altre balle che possono sembrare vere solo agli idioti.
Mentre ovviamente NON ci dicono:
-dovete eliminare noi, i banchieri parassiti e spietati, noi che vi tassiamo, vi imbrogliamo, vi indebitiamo con la nostra moneta, vi riempiamo di balle tramite i nostri media, vi conduciamo in guerra, castriamo voi uomini e roviniamo voi donne e vi vogliamo ridurre tutti a schiavi multirazziali senza potere, famiglia, patria, onore e speranza.
No, non ce lo diranno mai.
O ci svegliamo noi, o è finita.

Mandragola
 

18 commenti:

  1. Bellissimo.Adesso mi stampo questo articolo e poi lo faccio leggere al mio vicino di casa che è un professore di lettere in pensione;un cattocomunista ignorante come un paracarro che legge tutti i giorni Repubblica e dice che la vera civiltà dell'uomo è iniziata con la Rivoluzione Francese.
    Grazie boss
    Jimi

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    1. GRANDEE :-) Purtroppo (non sempre) alcuni dotti,non essendo capaci di rimettere TUTTO il loro pseudo studio in discussione,restano attaccati ottusamente a rami secchi.
      p.r.

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  2. SPLENDIDO contributo, ILLUMINANTE.

    MG

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  3. Grazie dott Menta.
    Pillole di Verità illuminanti.
    Ho letto un tomo di 1000 pag. bellissimo "Massoneria e Sette Segrete" di Epiphanius,chi volesse sapere di piu' su logge massoniche(penso) racchiuda tutto o quasi.

    Cordiali Saluti
    P.R

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    1. Condivido.
      E' un libro FONDAMENTALE per comprendere la realtà attuale e prevederne gli sviluppi.

      Un saluto

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  4. questo e il classiso esempio di disinformazione classica. elementi probalmilmente veri (non c ero a quei tempi) e affermarzioni personali spacciate per verita (robespierre come di pietro grillo travaglio ecc) per non parlare del resto, dire che andreotti teneva al bene dell italia la vedo poco credibile.
    fabio da padova

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    1. Invece la merda che ci spacciano per dogmi veri nei secoli dei secoli amen sia nelle scuole che nelle trasmissioni in tv che negli pseudogiornali sono un classico esempio di cosa?!?
      Non ci vuole tanto, vada a chiedere a qualcuno che ha trascorso la giovinezza negli anni 30-40 e poi parliamo di disinformazione.
      Quando sento/leggo certe vaccate mi viene la pelle d'oca.
      AM

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    2. Scusami Fabio,
      ma finora ti sei limitato a dare GIUDIZI (quindi opinioni e non fatti) telegrafici senza MAI fornire nemmeno un briciolo di argomentazione.
      Ciò che si evince dai tuoi telegrafici giudizi è "IL M5S E' PERFETTO, NON E' MIGLIORABILE, NON ESISTONO COSE POCO CHIARE. AVANTI TUTTA CON FEDE ASSOLUTA. IL NOSTRO CERVELLO NON SERVE TANTO USIAMO QUELLO DI GRILLO E CASALEGGIO". Quando L'on. Sibilia ha detto le cose che ha detto in parlamento l'ho applaudito e riconosciuto "Onore all'On. Sibilia. Ma Sibilia non è tutto il M5S. Quando sentiremo dalla Lombardi e da Crimi fare gli stessi discorsi senza giri di parole?

      Riesci a comprendere che può esistere qualcuno che analizza le cose da un altro punto di vista?
      A me interessa lottare seriamente per la nostra Italia e se questo significa non guardare in faccia nessuno allora non guarderò in faccia nessuno.
      Non sposo personaggi, ma solo idee e progetti portati avanti con coerenza. NEI FATTI!

      Un saluto
      Elia

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  5. illustre elia, non ho mai detto che m5s e' perfetto, e' solo un tentativo concreto per "provare" a cambiare questo paese, ti ricordo che parlo sempre del movimento, non ho mai menzionato grillo. visto che poi contano i fatti e non le chicchere, valuta il movimento per cio che ha fatto concretamente, sopratutto rispetto alla solita classe politica. mi limito a dare oonioni perche e la sola cosa che posa fare. potrei argomentare solo su cio che vissuto direttamente, il resto sono cose che ho letto, quindi solo potenziali verita.
    un saluto fabio

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    1. Fabio, ci tengo che tu capisca come stanno le cose; non perché lo dico io o lo dice Elia, ma perché ci sono fatti che, purtroppo, lasciano pochi dubbi.
      Se guardi il video di riepilogo di Elia su Grillo, vedrai che Grillo sta prendendo selvaggiamente in giro quelli che pongono le stesse identiche domande che poneva lui quando era ancora libero: di chi sono i soldi? Cosa spruzzano nel cielo?
      Questo dimostra che Grillo non è più libero. Chi c'è dietro? Ovviamente Casaleggio, i Sassoon, i banchieri internazionali (connessioni evidenziate perfino in un numero di Panorama).
      Ciò non toglie che nel M5S ci siano migliaia di persone preparate e con ottimi propositi, come l'eroico On. Sibilia. E' importante, anzi fondamentale, che i grillini si rendano conto di essere controllati. Bada bene, NON per abbandonare il movimento, ma per appropriarsene. Se poi Casaleggio lo consentirà, questo è un altro discorso.
      Riguardo Andreotti, è chiaro che non fosse un santo -nessun politico può esserlo - ma è indubbio che facesse gli interessi dell'Italia molto più di quelli che l'hanno sostituito dopo tangentopoli. Guarda caso, la privatizzazione della banca d'Italia, il divorzio dal tesoro, la svendita del patrimonio pubblico, non risalgono proprio al dopo-tangentopoli? Al famigerato incontro sul Britannia? Probabilmente, politici come Andreotti o Craxi non erano disposti a sacrificare la sovranità nazionale fino a quel punto, e questo è il vero motivo per cui furono tolti di mezzo.
      Perciò, ben venga il M5S, ma libero da Casaleggio e, tocca dire, da Grillo.

      Mandragola

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    2. mandragola ( che strano nome), se mi permetti le tue osservazioni su grillo me sono fatte anche io ancora prima di entrare nel movimento. Premessa sono 20 anni che studio la storia passata e presente alternativa (da zecaria sitchin, david icke, corrado malanga, rike geerd hamer ed altri) e che non andavo a votare. la risposta che mi sono dato e che per poter portare alla luce di tutta italia certe tematiche, bisogna essere consolidati politicamente se non si vuole essere spazzati via. quindi questo movimento ha bisogno di una grossa mano da parte di tutte le persone consapevoli. un saluto. fabio

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    3. Bene. Sono sicura che saprai distinguere la verità dalle sciocchezze grossolanamente mescolate dai disinformatori da te citati.
      Buona cosa comunque farsi domande. Se vorrai, ci sono testi molto più seri su cui informarsi. Ciao.

      Mandragola

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    4. gentilmente se mi dai i titoli vediamo se qualcosa di interessante da conoscere.
      grazie. ciao.
      fabio

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  6. Allora siamo molto più d'accordo.

    Grazie Fabio.
    Stai bene.

    Elia

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  7. Storici liberi,sostengono che le 2 guerre mondiali siano state provocate perfidamente da genie plutocratiche (ebraiche soprattutto,se vogliamo dirla per intero) per evitare sovranita' monetarie autonome.Questo per far capire la portata di tale progetto o proposta,anche se pur sempre augurabile ovviamente.
    Di Pietro (illudendo il popolo, e forse non sono sicuro anche se stesso)sconvolse la prima repubblica,per poi usare lui stesso finanziamenti pubblici ai partiti.Mah... andiamo avanti con le speranze :-).

    Saluti e Grazie al dott Menta

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  8. Ciao a tutti. Faccio un domanda che non c' entra esattamente con la discussione. È normale che io non riesca in alcun modo a trovare una traduzione integrale in italiano del libro pawns in the game di william guy carr ? È stato mai tradotto? Grazie mille

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    1. Che io sappia no. Non mi pare proprio che sia stato tradotto. Proprio per questo ringrazio ancora di più Mandragola per la traduzione che ha fatto per noi.

      Saluti
      Elia

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