da voi e se volete fate pure girare questa
notizia tra i vostri contatti.
Mio padre stamattina è andato dal tabaccaio
per comprare un francobollo per posta ordinaria per spedire un biglietto di
condoglianze a una famiglia di conoscenti.
Il tabaccaio (in pieno
centro di Mestre) gl ha risposto che ne è sprovvisto da più di 20 giorni: da
gennaio il costo del francobollo è passato da 0,60€ a 0,70€ (+16%!!!) e poi
non hanno più rifornito le tabaccherie: "signore se vuole chieda pure ai miei
colleghi ma vedrà che sarà un miracolo se ne trova uno".
Uscendo dalla
tabaccheria mio padre ha incontrato un amico di famiglia che ha un'agenzia di
assicurazioni, il quale ovviamente ha molta posta da spedire: è normale che
ai privati le comunicazioni sulla scadenza delle polizze si inviano con posta
ordinaria. Ebbene questo signore gli ha detto che tutte le mattine deve farsi
la coda in posta per avere un numero comunque limitato di francobolli perché anche gli uffici postali ne hanno in quantità contingentata, e come lui sono
in coda tutti coloro che hanno necessità di spedire lettere di posta
ordinaria in particolare nei primi mesi dell'anno: associazioni sportive o
culturali che indicono assemblee, amministratori di condominio che inviano
verbali o comunicazioni e in generale tutti i privati che non possono
utilizzare la posta elettronica certificata come si fa tra aziende.
Allora
sono andato a cercare in rete e ovviamente nessun giornale di regime parla di
questa problematica ma a quanto pare non è solo qui da noi che si è
verificata, infatti ho trovato questi 2 articoli di stampa locale:
Per
completare l'informazione va detto che per legge tocca a poste
ialiane rifornire gli uffici e i tabaccai dei francobolli e che, per chi
avesse dubbi, la società poste italiane s.p.a. è di proprietà al 100%
del ministero dell'economia e delle finanze come riporta il loro sito http://www.poste.it/azienda/chisiamo/governance.shtml.
Claudio Zanetti
COMMENTO
FORSE è vera ma credo che sia dovuta al fatto che lo stronzo di monti ha alzato
il francobollo base da 65 a 75 centesimi ora loro vogliono terminare quelli da 65 in giacenza senza stampare quello
integrativo da 10 centesimi in quanto ci guadagnano di più non facendolo perché per inviare una lettera sei costretto a metterne due da 65 finché non saranno esauriti e arriveranno quelli da 75 sarebbe da fare una bella denuncia.
Giuseppe Turrisi
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