Data: Giovedì, 07 febbraio @ 13:58:55 CST
Argomento: Italia
La questione è quella spiegata in
Chi ha comprato il FATTO QUOTIDIANO del 6 febbraio 2013 ha potuto leggere –
sia nel titolo in prima pagina che nel rimando alle pagine interne – una
versione censurata, rimaneggiata e parzialmente manipolata dell’Intervista
concessa la sera del 5 febbraio dal Fratello Gioele Magaldi al giornalista
Fabrizio D’Esposito.
Come illustrato in
la volontà di censurare e manipolare non va ricondotta
all’incolpevole (e meritevole, poiché aveva concepito delle domande
intelligenti, interessanti e oneste intellettualmente) Fabrizio D’esposito,
bensì direttamente a un personaggio che si è rivelato (e ne siamo rimasti
sorpresi, perché l’avevamo sempre stimato come un uomo libero e integro) uno
squallido fariseo, un sepolcro imbiancato di evangelica memoria: l’attuale
(speriamo ancora non per molto) direttore de Il Fatto Quotidiano: Antonio
Padellaro.
Per fare vera opera di libera e schietta informazione della
pubblica opinione, pubblichiamo qui di seguito la versione integrale e non
censurata dell’Intervista di Gioele Magaldi:
----- Messaggio inoltrato -----
Da: Gioele
Magaldi
Inviato: Martedì
5 Febbraio 2013 21:41
Oggetto: ultimissima versione con
aggiunta legame Draghi-MPS
Da: Fabrizio d'Esposito
Inviato: Martedì
5 Febbraio 2013 17:00
Oggetto: domande da d'esposito del
fatto quotidiano
Caro dottor Magaldi, queste sono dieci domande. Ovviamente se le pensa che ho
dimenticato qualcosa, faccia pure che aggiungiamo un’altra domanda (anche più di
una)
Lo spazio è ampio per il nostro quotidiano. Sono 5.800 battute cui deve
sottrarre un cappello di 800 per la sua presentazione e 1.400 battute per le
domande. Quindi lei ha 3.600 per le risposte.
Ancora grazie e a dopo
fabrizio d’esposito (xxxx)
Lo scandalo Mps ha evocato di nuovo l'ombra di grembiuli e cappucci.
Sul suo sito si ricorda la partecipazione di Mussari a un convegno del Goi del
berlusconiano Raffi. A lei cosa risulta?
Giuseppe Mussari è un massone. Non perché abbia partecipato ad uno o più
convegni del GOI (vi partecipano anche profani di rilievo), ma perché è stato
iniziato libero muratore diverso tempo fa, agli inizi della sua scalata al
potere. Sul percorso massonico di Mussari e di altri personaggi
dell'establishment italiano, mi soffermo analiticamente nel mio libro di
imminente uscita, Massoni. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere
Editore.
A Siena l'intreccio massonico che riflesso ha sulle varie cordate? Si
è parlato di Amato, Bassanini, Luigi Berlinguer, poi dei berlusconiani vicini
alla banca come Verdini.
Luigi Berlinguer, presidente della commissione di garanzia del PD (che
risolse con equità, lungimiranza e saggezza il falso ed ipocrita problema della
presenza dei massoni nel Partito Democratico nel 2010, dichiarandone la piena
ammissibilità, come per altri cittadini aderenti a svariate associazioni
filosofiche, culturali e religiose consentite dalla legge e rispettose della
costituzione democratica e repubblicana) appartiene ad una famiglia di antica
tradizione massonica. Luigi Berlinguer non mente quando dice di non essere stato
mai affiliato formalmente ad alcuna loggia, ma occorre ricordare che il padre di
suo cugino Enrico Berlinguer (segretario del PC dal 1972 al 1984), Mario
Berlinguer (1891-1969), era un noto, convinto e benemerito massone democratico e
libertario, antifascista della prima ora, aderente prima al Partito d'Azione e
poi al PSI, per il quale fu eletto sia deputato che senatore. Nella famiglia
Berlinguer (e il discorso vale anche per Luigi, aderente al para-massonico
Gruppo Spinelli), con mille sfumature da un individuo all'altro, c'è sempre
stata una consolidata vicinanza culturale e ideologica al milieu massonico
progressista.
Franco Bassanini, come ricordava lucidamente l'altro
giorno anche Cirino Pomicino, è invece molto vicino a certi ambienti massonici
francesi.
Giuliano Amato gode di ottime relazioni e amicizie tanto
nel mondo massonico anglo-sassone che in determinati ambienti massonici
sovranazionali collegati alla finanza e al mondo bancario
tedesco.
Denis Verdini ha frequentazioni massoniche un pò più
ruspanti e provinciali di Amato e Bassanini, ma comunque è ben inserito in un
certo circuito sia interno che esterno alle principali comunioni massoniche
italiane.
Nel suo libro Confiteor, Geronzi sostiene che in tutte le vicende
del risiko bancario degli ultimi decenni la massoneria c'entra sempre. In che
senso? Lei parla spesso di varie anime di questo mondo. Quali
sono?
Geronzi dice il vero. Ma chiunque conosca un minimo i
circuiti finanziari e bancari sovranazionali - che determinano quello che accade
anche nella provincia italiana- sa bene che essi sono saldamente in mano di
gruppi massonici e paramassonici. Nel mio libro di imminente uscita, Massoni.
Società a responsabilità illimitata, sono elencati nomi, cognomi e biografie di
svariati personaggi dell'establishment planetario libero-muratorio. Le diverse
anime della Massoneria? Dal XVIII a circa metà del XX secolo ha sempre prevalso
l'anima illuminista, progressista, libertaria e democratica, vittoriosa su
tendenze massoniche elitario-gerarchiche e reazionarie, nonché creatrice della
stessa società aperta "popperiana" in cui l'Occidente vive. Dopo aver toccato il
culmine del suo prestigio con figure del calibro di John Maynard Keynes,
Franklin Delano Roosevelt, Harry Truman, George Marshall (il segretario di stato
americano che diede il nome allo European Recovery Program o Piano Marshall,
grazie al quale l'Europa fu ricostruita sapientemente con politiche keynesiane),
Albert Einstein ed Eleanor Roosevelt (fautrice e patrona della Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948), la Massoneria, a partire
dalla fine del Novecento ha visto prevalere, per la prima volta nella sua storia
secolare, componenti conservatrici e reazionarie. Su di esse, in particolare, mi
soffermo nelle parti finali del mio libro Massoni.
Quando i poteri forti diventato marci accanto alla massoneria compare
sempre l'Opus Dei, come due vasi comunicanti.
Sugli intrecci fra
Massoneria, Opus Dei e Vaticano mi sono soffermato di recente in un'intervista
rilasciata a Ferruccio Pinotti e a Giacomo Galeazzi, per il loro libro di
prossima uscita, Vaticano Massone.
Lo stesso Geronzi però difende Gianni Letta e smentisce che sia lui
l'incrocio tra “logge e cilicio”, il burattinaio di tutto.
In
questo caso Geronzi mente quando nega che in Gianni Letta si incrocino relazioni
massoniche e opusiane. D'altronde, non bisogna nemmeno sopravvalutare Letta. Ci
sono ben altri gran burattinai, in giro per l'Europa e in grado di influire
pesantemente sulle faccende italiane.
Leggendo il suo sito, si apprende che il mondo del potere
è zeppo di fratelli. Lasciando da parte P2, P3 e P4, lei chiama fratelli anche
Draghi e Monti.
Mario Draghi e Mario Monti sono entrambi massoni. Di più: appartengono
all'aristocrazia massonica sovranazionale. Su ciò saranno peraltro prodotte
importanti ed autorevoli testimonianze documentarie nel mio libro Massoni. Tra
l'altro, occorre dire che troppo spesso, sulla questione MPS, ci si interroga
sul livello italiano degli intrecci massonici. In realtà, se c'è un massone
implicato fino al collo nella vicenda, quello è proprio il Venerabilissimo
Maestro Mario Draghi, governatore di quella Banca d'Italia che tutto fece tranne
che intervenire energicamente al tempo della strana acquisizione di Banca
AntonVeneta da parte del Monte dei Paschi di Siena.
A volte si può trattare solo di semplici consorterie senza tirare in
ballo la massoneria?
Quando c'è in ballo il potere:
economico-finanziario, bancario, politico, diplomatico, ecclesiastico, etc. c'è
sempre di mezzo la Massoneria. Non c'è da stupirsene: il mondo moderno e
contemporaneo di matrice euro-atlantica è nato grazie all'azione di avanguardia
ideologica svolta dai liberi muratori contro l'Ancien Regime. E' naturale che i
creatori delle società moderne ne abbiano mantenuto il controllo.
Da tempo lei ha annunciato l'uscita di un suo libro sul back office
del potere, in Italia oggi chi sono i fratelli più potenti?
Su
questo, appunto, rimando i lettori del suo giornale all'attento studio del mio
libro, il cui titolo completo è Massoni. Società a responsabilità illimitata. Il
Back-Office del Potere come non è mai stato raccontato. Le radici profonde e le
ragioni inconfessabili della crisi politico-economica del XXI secolo,
Chiarelettere Editore (in uscita tra aprile-maggio 2013).
C'è ancora una massoneria esclusivamente esoterica nel nostro
Paese?
La Massoneria, a qualsiasi latitudine, non è mai stata e
mai sarà esclusivamente esoterica, cioè esclusivamente dedita a questioni
spirituali e filosofiche. La Massoneria ha cambiato il mondo e continuerà a
farlo.
Lei ha fondato il God e da massone dichiarato combatte
pubblicamente una battaglia dentro il suo mondo. E' la prima volta che accade:
perché lo fa?
Perché, dopo la parentesi -dagli anni 60-70 del Novecento ad
oggi- in cui i massoni reazionari si sono impadroniti delle maggiori leve del
potere a livello globale, è necessario tornare allo spirito di quei fratelli
liberi muratori che guidarono la Rivoluzione Americana e quella Francese, che
fecero il Risorgimento in Italia e ovunque lottarono per affermare istituzioni
liberal-democratiche parlamentari, allargamento del suffragio, diritti civili e
politici. Occorre tornare allo spirito di quei fratelli che sconfissero il
nazi-fascismo (Roosevelt e Churchill su tutti) e che regalarono al mondo un
paradigma economico calibrato sulla giustizia sociale e il diritto alla dignità
e alla felicità per ogni essere umano (vedi ancora Keynes e Roosevelt). Il
trinomio Libertà-Fratellanza-Uguaglianza è nato nelle logge e adorna ancora
adesso i templi massonici, scolpito sotto la cattedra del Maestro
Venerabile.
Ecco.
Si metta a confronto la versione censurata e manipolata da Antonio
Padellaro, mandata anche in stampa senza il consenso dell’intervistato (che è
stato avvisato delle censure e manipolazioni quando ormai il giornale era
passato dal tipografo e pronto alla distribuzione) e ci si interroghi su quanto
sia sporco talora il giornalismo italiano, anche quando si tratta di un
quotidiano su cui lavorano persone oneste e professionalmente corrette, come
Fabrizio D’Esposito, Marco Travaglio, Peter Gomez e tanti altri.
Siamo certi
che, ad esempio, Travaglio o Gomez, se fossero stati alla direzione del giornale
al posto di Padellaro, non avrebbero mai censurato l’Intervista di Magaldi, né
avrebbero avuto timore reverenziale nel citare la cifra massonica di Mario Monti
e Mario Draghi, beneficiari principali della censura, come spiegato in
Insomma, può mai sussistere la libertà di stampa, quando gli stessi
giornalisti censurano le informazioni ritenute scomode o addirittura si
impongono delle auto-censure?
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO ( www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 3-6
febbraio 2013 ]
7.02.2013
***
Vi sarete fatti un'idea di come gira questo mondo e in che mani siamo. Tutto avviene sulle nostre teste e a nostra insaputa. Nulla è come appare.
Elia Menta
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