venerdì 22 novembre 2013

LIBERTA'



Val la pena leggere bene alcuni dei significati della parola libertà

LIBERTA' :
1) Condizione di chi può agire senza costrizioni di qualsiasi genere
2) Stato di un popolo non soggetto al dominio straniero o a una dittatura
3) Autonomia nel pensiero e nell'azione.

Alla luce di tali definizioni e guardando oggettivamente la realtà che viviamo, noi italiani possiamo definirci realmente liberi?
No.
Alcuni, però, leggendo queste righe penseranno che non c'era mica bisogno di andare a vedere il significato del termine “libertà” per capirlo... insomma... era chiaro. Si era già capito.
Sicuri?
Siete davvero sicuri di aver capito che non siamo autonomi, e quindi liberi, nemmeno nei pensieri e quindi nelle azioni? Avete davvero compreso la gravità della situazione che stiamo vivendo e quali siano i punti di forza di quello che definisco, forse poco correttamente, il Sistema?
La risposta stà nelle vostre azioni. Quelle compiute e quelle non compiute.
La risposta stà in quello che siete disposti a perdere per riprendervi la VERA libertà e per lasciarla in eredità ai vostri figli.

Cosa siete disposti a rischiare, a perdere? Date a voi stessi la risposta, non a me.
Io sono stata molto fortunata, sebbene il processo di disumanizzazione del popolo italiano, anzi di scristianizzazione dei popoli, sia in corso da secoli (e ha avuto una grossa accelerata dal 1958 in poi) ho potuto toccare con mano che significa vivere in un mondo, seppur piccolo, in cui l'aiuto reciproco non rimaneva una bella frase campata in aria, utile solo per far leva su certe emozioni, ma si realizzava nel concreto. Chi lo ha vissuto sa di cosa parlo. Non descrivo realtà paleozoiche ma di pochissimi decenni fa: ci si aiutava nei lavori, nelle difficoltà, si scambiavano generi di vario tipo o si regalavano (il dare senza chiedere in cambio, questo oggi sconosciuto) e i bambini non erano costretti a prendere parte a mille attività definite “importanti per l'educazione” ma che in realtà servono solo a lavare la coscienza dei genitori troppo impegnati per potersi prendere cura di loro. Ci si fidava del proprio vicino, si tenevano le porte aperte, ho giocato con la terra, correndo, sudando, ficcando il naso ovunque, facendomi male e trattenendo le lacrime per non beccarmi una sgridata, e ho mangiato spesso della verdura senza lavarla!!! Orrore!!! Mai preso malattie o parassiti. La tv era un qualche cosa che vedevo raramente poiché non me ne importava nulla, preferivo uscire fuori e giocare. La sera dopo cena tutti si riunivano per chiacchierare in un certo punto del paese. Nessuno rimaneva solo. Non dico che non esistessero bassezze, piccolezze proprie della natura umana, ma di certo ancora esistevano molti valori VERI.
Ora tutto questo non esiste più. Ce l'hanno rubato, sfilato da sotto il naso. Ora molti anziani e molti bambini accendono e guardano la tv per non rimanere del tutto SOLI.
La verità è che noi ormai non siamo più nemmeno l'ombra degli uomini e delle donne che per secoli hanno calcato questa terra.

Siamo esseri egoisti, paurosi, abbiamo paura che il Sistema si riprenda improvvisamente tutto ciò che di futile ci ha dato negli anni e che oramai è diventato il nostro motivo di vita. Certo, il Sistema ha agito proprio così, ci ha offerto su un piatto d'argento dei regali allettanti chiedendoci in cambio “solo” la nostra vita semplice attraverso cui potevamo imparare ad essere uomini e donne veri.
Credete sia impossibile? Che stia esagerando? Allora pensate bene se la vostra carriera sia un motivo per vivere meglio o è il motivo per cui vivete. E per quelli che non la pensano così esiste una trappola ben peggiore: se non si lavora non si guadagna e se non si guadagna non si mangia.
Il Sistema ci ha offerto luccicanti comodità e in cambio gli abbiamo ceduto, senza accorgercene, la nostra libertà, il nostro futuro, la nostra anima. Da me si dice che a fare patti con il diavolo ci si rimette sempre.

In un mondo di uomini e donne veri chi lotta per il bene collettivo non verrebbe lasciato solo, in un mondo di uomini e donne veri i servetti del sistema non potrebbero agire indisturbati, il nostro egoismo e la nostra viltà sono alla base del loro stipendio.
Abbiamo paura di esporci e quindi di perdere... ma cosa? Perdere quello che è del Sistema e che quindi il sistema può riprendersi da un momento all'altro poiché è suo non nostro. Abbiamo perso la capacità di riconoscere ciò per cui vale la pena vivere e quindi ciò per cui vale la pena lottare.
Guardatevi intorno, guardate il mondo per bene, senza buonismo, guardatelo senza filtri.
Ecco. Questo è quello che lasceremo in eredità a chi verrà dopo di noi. Anzi... questo è solo l'inizio.

Per me è drammaticamente chiaro. Ma all'uomo egoista, vile, fa comodo vedere la realtà con i suoi filtri, i suoi paraocchi, il suo buonismo utile per poter giustificare il suo non fare nulla o il suo urlare fra la folla utile come rovesciare un bicchiere d'acqua su un incendio.
A chi ancora dice che le mie sono parole vuote e che non ha capito cosa dovrebbe fare consiglio vivamente di riaccendere la tv e di perdersi di nuovo in quel mondo. Questo mondo, quello reale, non ha bisogno di chi ancora accampa scuse. Di soluzioni pratiche ne sono state date a decine, il problema non è più l'informazione ma l'uomo. Il problema è che a questo punto bisogna agire e molti hanno paura. Paura di perdere... quando in realtà hanno già perso tutto, dignità compresa.

Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Mt 7, 21-27

A.M.


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