sabato 23 novembre 2013

SOLITUDINE



I questi giorni mi sono sciroppato qualche vecchio polpettone su Gesù e sulla Passione. Però, nonostante fossero pellicole che avevo già visto parecchie volte, mi ha molto colpito la sequenza prima dell'arresto da parte degli sgherri mandati dal Sinedrio, al seguito del traditore Giuda.

Sono andato, allora, a rileggermi i Vangeli (in particolare Matteo), e se vi ricordate c'è Gesù con i discepoli che si reca fuori Gerusalemme in un orto chiamato Getsemani. A otto di loro dice: «Sedete qui, finché io sia andato là ed abbia pregato».

Pietro, Giacomo e Giovanni, invece, lo accompagnano ancora più avanti, poi Gesù si allontana anche da loro, si getta con la faccia a terra, e prega il Padre per allontanare da lui l'amaro calice del suo sacrificio, e le sofferenze della Croce. Però alla fine dice: «sia pure, non come voglio io, ma come vuoi Tu».

Quindi, nella scena ci sono otto discepoli seduti a una certa distanza e altri tre che sono molto più vicini. In ogni caso, tutti senza dubbio potevano vedere Gesù prostrato in terra, e forse udire le sue suppliche e le sue lacrime.

Ma invece no, perché si addormentarono lasciando Gesù solo nell’angoscia di quei terribili momenti, a dispetto del fatto che Egli si fosse espressamente raccomandato con loro affinché vegliassero un’ora con Lui.

E noi "anime belle", a che distanza stiamo dalle sofferenze del Mondo? A quella degli otto? A quella dei tre? Svegli o addormentati?

Raffaelo Capraro



1 commento:

  1. mamma mia...ogni volta leggo o sento frasi di Gesu' e ancora oggi(e tra milioni di anni ) sono ancora attuali...rimango allibito perchè sono dette in modo che uno ci debba riflettere sopra...grazie per averlo condiviso

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