"SCOPO IMMEDIATO DELL'AZIONE DEV'ESSERE LA RIFORMA DEGLI ANIMI. SECONDO LA MENTALITA' ATTUALE , NON C'E' E NON PUO' ESSERCI NE' VERITA' NE' ERRORE. NELLE MENTI A TAL PUNTO INFETTE, BISOGNERA' INTRODURRE NOZIONI FONDAMENTALI COME L'ESISTENZA REALE DELLA VERITA', I SUOI DIRITTI E L'INGIUSTIZIA DELL'ERRORE"
giovedì 28 novembre 2013
PERCHE' VI INTERESSA L'INFORMAZIONE E NON LE PANZANE?
“….si può comprendere dunque che se è importante – per conoscere sé stessi – conoscere gli dei che impastano il proprio carattere, è pure importante conoscere gli dei in atto nel contesto sociopolitico in cui si vive, del quale l’uomo comune non è all’altezza….. Ma attenzione: conoscere per sé, non per pubblicamente (e sottolineo pubblicamente) svelare con intenti resistenziali (e sottolineo resistenziali) ciò che si agita nella sala macchine del futuro prossimo. Svelare le trame di qualcuno è dare per scontato che questo se l’abbia a male e porti rancore, quanto meno, ma svelare le trame degli dei per eluderle e/o contrastarle suona come una partecipazione ed una presa di posizione nello schieramento loro in atto e quindi esplicitamente o implicitamente a pro degli uni contro gli altri, in una interferenza SPROPORZIONATA all’UOMO. Per bene che vada al malcauto che prenda pubblica posizione è di fare la fine di Cassandra: non trovare credito e passare per folle. Secondo la logica di un coinvolgimento di questo genere, comprimari di rivoluzioni sono figli mangiati dalle stesse, o quando o perché non più al passo di esse ( il caso Danton) o perché e quando quel passo aveva già fatto il suo tempo (il caso di Robespierre). Così “giustamente” nella logica del dio allora in corsa, finì Trotzky, come “deviazionista”. Gli esempi sono a iosa e può essere un divertimento riscontrarli. La morale è che degli dei è prudente non farsi antagonisti, coram populo e pro populo; ma neppure retore……” (Giammaria)
“….si può comprendere dunque che se è importante – per conoscere sé stessi – conoscere gli dei che impastano il proprio carattere, è pure importante conoscere gli dei in atto nel contesto sociopolitico in cui si vive, del quale l’uomo comune non è all’altezza…..
RispondiEliminaMa attenzione: conoscere per sé, non per pubblicamente (e sottolineo pubblicamente) svelare con intenti resistenziali (e sottolineo resistenziali) ciò che si agita nella sala macchine del futuro prossimo.
Svelare le trame di qualcuno è dare per scontato che questo se l’abbia a male e porti rancore, quanto meno, ma svelare le trame degli dei per eluderle e/o contrastarle suona come una partecipazione ed una presa di posizione nello schieramento loro in atto e quindi esplicitamente o implicitamente a pro degli uni contro gli altri, in una interferenza SPROPORZIONATA all’UOMO.
Per bene che vada al malcauto che prenda pubblica posizione è di fare la fine di Cassandra: non trovare credito e passare per folle.
Secondo la logica di un coinvolgimento di questo genere, comprimari di rivoluzioni sono figli mangiati dalle stesse, o quando o perché non più al passo di esse ( il caso Danton) o perché e quando quel passo aveva già fatto il suo tempo (il caso di Robespierre). Così “giustamente” nella logica del dio allora in corsa, finì Trotzky, come “deviazionista”. Gli esempi sono a iosa e può essere un divertimento riscontrarli.
La morale è che degli dei è prudente non farsi antagonisti, coram populo e pro populo; ma neppure retore……” (Giammaria)