Questo sottostante articolo, vorrei che fosse
letto dal buon Giorgio
Vitali, che ha una immensa fiducia sulle linee storiche
della geopolitica e quindi del sicuro sfaldamento, in prospettiva, di ogni
progetto mondialista.
Ora, invece, come si evince, ma qui con
il Mes siamo
solo su un piano economico finanziario, ma ci sono molte altre Leggi e
imposizioni di livello europeo che arrivano fino alla istituzione della
Gendarmeria o Superpolizia, della Giustizia ecc., a poco a poco, con gli anni,
vengono sempre più varate leggi e disposizioni tali che annullano ogni
sovranità Nazionale e mettono tutto il potere nelle mani di oligarchie
transnazionali, per ora di livello europeo, ma il progetto finale è di livello
mondiale.
In pratica arriveremo ad un potere
sovranazionale che non ha alcun riferimento geografico, gestito da personaggi
la cui carta di identità e luogo di nascita non ha alcun significato perchè,
per fare un esempio, un Monti, un Draghi, ecc., non possono assolutamente
essere identificati come italiani, ecc.
In sostanza, nessun Stato, nessun partito o
movimento, nessun cittadino potrà più muoversi o agire al di fuori di questa
collocazione mondialista, subendone tutte le conseguenze.
MAURIZIO BAROZZI
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Onorevole Presidente Del Consiglio,
apprendiamo dai mezzi di informazione libera i
dettagli preoccupanti del Trattato istitutivo del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES),
sottoscritto dai Ministri delle Finanze di 17 Paesi europei, compresa l’Italia.
Una attenta lettura
del Trattato ci pone in sconcertante allarme atteso che il Trattato contiene
norme che si pongono in insuperabile contrasto con la nostra Costituzione.
Il MES sopprime definitivamente la nostra
Sovranità nazionale.
Dalla disamina del documento si evince che gli
Stati si sono impegnati a costituire un fondo di 700 miliardi di euro e che la
quota posta a carico dell’Italia ammonta a € 125.395.900.000,00 ( centoventicinquemiliarditrecen tonovantacinquemilioninovecent omilaeuro).
Ma questo è solo l’inizio perché il MES, a
proprio insindacabile giudizio, in futuro potrà richiedere agli Stati altre
somme e gli Stati saranno vincolati a versare quanto richiesto non oltre sette
giorni.
L’adesione è irrevocabile e nessuno Stato potrà
più uscire dal MES.
Mi chiedo: e se l’Italia non potrà adempiere?
Dovrà svendere il proprio patrimonio archeologico o quello naturalistico? O
entrambi?
Gli Stati avranno un vincolo permanente anche
per il futuro e se il MES verrà ratificato dal nostro Parlamento, cosa che
peraltro Lei ha già sollecitato in un recente intervento, la decisione non
potrà più essere modificata nemmeno se dovesse cambiare radicalmente la
composizione di tutti i Parlamenti degli Stati membri o se dovesse cambiare
radicalmente la composizione del Parlamento europeo.
All’articolo 27 del Trattato istitutivo del MES
si stabilisce che questo organismo sovranazionale avrà una capacità giudiziaria
nei confronti degli Stati membri ma nel contempo non rispon-derà del proprio
operato a nessuno.
Il MES godrà di una incondizionata immunità.
Potrà incriminare ma non potrà essere
incriminato.
I provvedimenti giudiziari, legislativi ed
esecutivi degli Stati membri o della UE non avranno per il MES alcun valore.
Il nostro Presidente della Repubblica, il
nostro Parlamento e il nostro Presidente del Consiglio rispetto al MES avranno
poteri che varranno come quelli degli amministratori di condominio.
Non solo il MES inteso come organismo sovranazionale,
ma anche tutti i suoi membri e lo staff al seguito, godranno di una immunità
assoluta e nessun organismo giudiziario potrà mai verificare il loro operato.
Saranno tutelati da segretezza e inviolabilità
non solo i documenti del MES ma anche i locali ove saranno custoditi o dove i
componenti del MES svolgeranno il loro mandato.
L’operato del MES costituisce la negazione di
ogni forma di trasparenza, premessa imprescindibile di democraticità.
Analizzo, forse ingenuamente, il destino della
Grecia.
Le condizioni economiche di quel Paese non
erano eccessivamente distanti dai parametri di Maastricht, già fissati a suo
tempo con una prospettiva di irrealizzabilità.
Si aggiunga che erano molti i Paesi europei
lontani da quei parametri, compresa l’Italia, aggravata, peraltro, da un
irreversibile debito pubblico.
La Grecia è stata posta sotto “attacco”
speculativo ed è stato facile innalzare i suoi tassi di interesse fino al punto
in cui era certo che non avrebbe più potuto pagarli.
Faccio un salto indietro e vedo come attraverso
il Fondo Monetario Internazionale i Paesi che ne hanno accettato i prestiti si
sono trovati strangolati in una economia che non ha più consentito alcuna
risalita, costretti a “svendere” tutto ciò che era possibile per pagare
interessi inestinguibili, senza nemmeno avvicinarsi alle quote capitali.
Ho il dubbio che l’Europa stia facendo la
stessa cosa e abbia voluto, con il MES, creare un identico organismo, capace di
“strangolare” gli stessi Stati membri.
Il collasso economico della Grecia doveva
costituire “l’esempio” che avrebbe indotto la popolazione europea ad accettare
di “essere aiutata” dal MES.
Ogni cittadino europeo sarebbe stato indotto a
temere di “finire” come i cittadini greci, e questo è realmente accaduto.
L’Italia si è impegnata a trasferire al MES,
per ora, oltre 125 miliardi di euro.
Le chiedo di fugare un sospetto che, nel suo
silenzio diventerà certezza, e che serpeggia in molti ambienti, senza essere
smentito, ovvero che le manovre finanziarie, iniziate già con il precedente
Governo non servano a sistemare i nostri conti interni quanto piuttosto a
creare il fondo del MES.
Lei è stato presentato al Popolo come il “salvatore
della Patria” dopo le inqualificabili vicende del suo predecessore.
Ora sarà Lei a traghettare il nostro Paese
verso questo nuovo “Ordine Europeo” riconducibile al MES e che è la negazione
dei nostri diritti costituzionali.
Ipotizzo che un economista abbia una percezione
del Trattato fatta di “meccanismi contabili” e di risvolti finanziari e che
anche Lei sicuramente si sarà prefigurato uno scenario globale nel quale la
priorità è quella di “mettere a posto i conti”.
Personalmente invece concentro la mia
attenzione sui risvolti concreti che alcune decisioni avranno sulla nostra vita
e francamente arrivo alla cruda conclusione che non v’è alcuna valida
motivazione che possa giustificare una simile adesione.
Seppur traballante, non abbiamo alcuna
intenzione di rinunciare alla nostra democrazia che con il MES diventerà una
pallida condizione illusoria.
Confido in un riscontro che faccia luce sulle
ombre inquietanti di un Trattato dall’inequivocabile spessore dittatoriale.
Crediamo fermamente nell’Europa dei Diritti ed
è per questo che ci opporremo con tutte le nostre forze all’Europa delle
banche.
Carla Corsetti
Segretario nazionale di Democrazia Atea
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