Giorgio Napolitano invia una corona di fiori da deporre sulla tomba della famiglia che si è suicidata.
E allora io ho deciso di rispedire la mia lettera al Presidente. Aggiungo: Presidente non vogliamo la sua pietà, non vogliamo la sua grigia, fredda e gratuita commozione, quella di circostanza, quella da dare in pasto ai cretini e ai disinformati, quella per tentare maldestramente di salvare la faccia ad uno stato impresentabile diventato ormai l'assassino del suo popolo.
Vogliamo che lei rispetti la Costituzione Italiana e denunci i poteri bancari internazionali che attraverso i loro servitori si sono seduti ai vertici dello stato derubandoci di tutto quanto è possibile, dignità compresa.
Lasci stare i fiori e rispetti, lei per primo, la Costituzione Italiana.
Elia Menta
la firmerei volentieri anche io questa letterina al nostro caro Presidente
RispondiEliminaUn paio di anni fà scrissi al presidente sul problema della geoingeneria clandestina. La risposta la sto attendendo ancora oggi.
RispondiEliminaaspettarsi qualcosa di buono da quei tizi è come cercare di fare del succo da una rapa...
RispondiEliminalelamedispadaccinonero.blogspot.it
tutto il sangue di questi "innocenti" imbratta le mani di coloro che hanno le mani in pasta in questo sistema corrotto...
RispondiEliminacomunque devo aggiungere che ci scandalizziamo giustamente ma che lo scandalo maggiore è la poca o nulla volontà di conoscenza delle persone, il che, inevitabilmente, porta a gesti estremi, appena vengono a mancare i presupposti di continuità di una vita completamente incosciente, da "carosello" ...
come cypher nella matrix, che preferisce la sua precedente vita "da duracell" nell'ignoranza e nel sogno alla puzza e alle reali difficoltà della vita reale.
Questo è un esempio di come noi non decidiamo più nulla per noi stessi.. decidono ormai loro, noi non contiamo più un cazzo! Spero davvero che tutto si ribalti.. il cambiamento inizia da noi! Complimenti per il blog Elia! ;)
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